Paola Morelli Istituto Ospedaliero e di Ricerca CREAS IFC CNR – Massa

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Transcript della presentazione:

LA DIMISSIONE DEL PAZIENTE DALLA CARDIOCHIRUGIA : COSA COMUNICARE, COME INFORMARE. Paola Morelli Istituto Ospedaliero e di Ricerca CREAS IFC CNR – Massa Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” (OPA) Montecatini Terme 14 novembre 2007

IMPORTANTE Il ritrovarsi a casa, specialmente se non si ha il valido aiuto di persone capaci, spesso può far rimpiangere la presenza rassicurante del personale infermieristico o medico, che sempre sapeva trovare una soluzione ai singoli problemi, anche se di poco conto, e che era sempre presente nell’arco delle 24 ore.

IL PIANO DI DIMISSIONE Il periodo di convalescenza a casa richiede circa 4-6 settimane per arrivare ad un recupero completo. La durata della convalescenza può essere più o meno lunga in base alla età, alla patologia ed alle condizioni generali prima dell’intervento.

CONTROLLI MEDICI Visita di controllo cardiologica: 1 mese dopo l’intervento Visita di controllo post-chirurgica: 2-3 mesi dopo l’intervento

QUANDO CHIAMARE IL MEDICO Indipendentemente dalla programmazione delle visite di controllo, provvedete subito a contattare il vostro cardiologo o il medico di famiglia nel caso dovesse presentarsi uno dei seguenti disturbi:

QUANDO CHIAMARE IL MEDICO Dolore o sensazione di oppressione localizzata al torace con caratteristiche molto simili ai disturbi avvertiti prima dell’intervento. NOTA BENE: una leggera sensazione di fastidio simile alla puntura di uno spillo in prossimità o lateralmente alla ferita è invece normale e non preoccupante Comparsa di gonfiore a carico degli arti inferiori Segni di infezione a carico delle ferite (produzione di liquido più o meno denso, riapertura della ferita) ). NOTA BENE: un leggero arrossamento è normale e non preoccupante.

QUANDO CHIAMARE IL MEDICO Aumento del peso corporeo superiore ad un chilo al un giorno. Febbre con temperatura superiore a 38°C. NOTA BENE: qualche decimo di febbre nei primi 7-10 giorni è normale e non preoccupante. Palpitazioni frequenti o battito cardiaco accelerato (tachicardia). Sensazione di affanno o fiato corto o sensazione di mancamento a riposo o per attività fisica leggera.

COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA DOPO L’INTERVENTO : CHIAMARE IL 118

LA FERITA Occorrono 8 / 12 settimane per la completa guarigione della ferita sternale. Tenere il corsetto toracico minimo 8 settimane dopo l’intervento ( se consigliato). Gli unici punti da rimuovere sono quelli dei drenaggi che possono essere tolti circa 7 giorni dopo la rimozione dei drenaggi (anche dal vostro medico curante) Spesso può dare fastidio il sito di incisione,o provocare sintomi di mal di spalla , mal di schiena soprattutto quando si fanno movimenti bruschi o cambia il clima.

LA FERITA Si può fare la doccia senza problemi- non usare acqua troppo calda o troppo fredda. Usare sapone neutro e non strofinare quando ci si lava o ci si asciuga . E’ consigliabile non applicare creme sopra le ferite e cercare un abbigliamento adeguato che permetta all’ aria di circolare. E’ meglio non usare la vasca finche la ferita non è guarita . Pulire sempre la ferita toracica prima di quella delle gambe. ( Bypass)

ATTIVITA’ Alzare pesi: Per le prime 6 settimane dalla dimissione, non dovrete alzare, spingere, o tirare nulla che pesi oltre 2-3 chili, specialmente effettuando uno sforzo di tipo isometrico. Questo per evitare problemi alla cicatrizzazione dello sterno. Le scale: Si possono fare le scale a casa ma con cautela. In caso di stanchezza e giramenti di testa, effettuare una pausa. Camminare: Camminare fa bene alla circolazione e aiuta a superare eventuali sensazioni depressive (presenti spesso nel post operatorio) Eseguite gli esercizi del vostro programma fisico regolarmente, per un minimo di 6 settimane dopo la dimissione.

ATTIVITA’ Riposo: Durante il primo periodo è necessario un maggior riposo. Cercate di dormire 8 - 10 ore e alternate periodi di attività a periodi di relax per evitare di stancarsi troppo. Cercate di evitare situazioni stressanti perché occorre riposarsi anche mentalmente. Guidare: Potrete guidare l’automobile 3-4 settimane dopo la dimissione indossando le cinture previo posizionamento di un cuscino tra la ferita e la cintura. Viaggiare in automobile, aeroplano, autobus o treno è permesso dopo la dimissione purché provvediate, ogni tanto, a flettere e distendere gambe e piedi in modo da favorire la circolazione. Per lo stesso motivo, è preferibile una passeggiata in alternativa all’automobile.

ATTIVITA’ Relazione sessuali: Sono permesse 2-3 settimane dopo la dimissione, provvedete a non affaticarvi e cercate di scegliere posizioni che riducano pressioni sullo sterno Ciclo mestruale: Si potrà verificare un ritardo nella ricomparsa del ciclo mestruale. Questo è normale, ed è causato dallo stress chirurgico. Si consiglia inoltre di prendere le opportune precauzioni per evitare una gravidanza, specialmente se indesiderata, nei primi 8-10 mesi. Attività moderata: 4-6 settimane dopo la dimissione potete riprendere una moderata attività ricreativa come passeggiare e pedalare, spazzare ed aspirare la polvere e tagliare l’erba (con il taglia erba a motore)

ATTIVITA’ Attività normale: 3 mesi dopo la dimissione potrete riprendere ogni attività incluso: rastrellare, spalare, fare footing, tennis, sport di contatto, andare a caccia, sparare con la carabina. Lavoro: Approssimativamente potrete ritornare al vostro lavoro 3 mesi dopo la dimissione. Questo intervallo di tempo dipende naturalmente dal tipo di lavoro che svolgete. E’ opportuno che concordiate il momento della ripresa lavorativa con il vostro medico ed è preferibile che iniziate con un attività di part -time.

ATTIVITA’ Vacanze:E’ possibile andare in vacanza ovviamente utilizzando il buon senso e adottando delle precauzioni. Al mare evitate le ore calde e le prolungate esposizioni al sole, In montagna non superate i 2000 metri, evitando le arrampicate Per i viaggi prolungati, è necessario, consultare il medico .

DOLORE Al momento della dimissione potreste lamentare dolori di intensità media o lieve. Al fine di ridurre il dolore durante l’attività fisica moderata, che occorre fare per ottimizzare il recupero funzionale, è consigliabile assumere degli antidolorifici circa un’ora prima dell’attività programmata.

UNA SANA ALIMENTAZIONE Una sana alimentazione associata ad una costante ed adeguata attività fisica contribuiranno a velocizzare il vostro recupero psico-motorio. Se avete scarso appetito cercate di assumere pasti più piccoli ma frequenti, assumete la terapia a stomaco pieno, salvo diversa indicazione.

UNA SANA ALIMENTAZIONE Se avete problemi di stitichezza spesso gravata da farmaci anti dolorifici e ferro, introducete più fibre, frutta e verdura. Se il problema persiste può essere utile l’uso di blandi lassativi.

UNA SANA ALIMENTAZIONE In base alla vostra condizione o patologia specifica il vostro medico può consigliarvi una dieta mirata per esempio : Scompenso : dieta iposodica Diabetici : ipoglucidica e ipolipidica

IL BENESSERE PSICOLOGICO DOPO L’INTERVENTO Nel post intervento non è infrequente una crisi depressiva dovuta alla procedura stessa. Quasi sempre risulta essere transitoria e si risolve nell’arco di uno o due mesi; se persiste occorre contattare il medico curante ed eventualmente uno specialista per valutare la necessità di una terapia farmacologia o di supporto.

ALCUNI CONSIGLI PER CONTROLLARE LA DEPRESSIONE POSTOPERATORIA: Riprendete tutte le vostre attività lavorative e sociali, i vostri hobbies e tutte le vostre abitudini quotidiane. Cercate di non dormire durante il giorno in modo da poter riposare adeguatamente la notte.

COME MANTENERE SANO IL TUO CUORE Attività fisica costante Come qualsiasi muscolo il vostro cuore lavora meglio con l’esercizio fisico costante. L’attività fisica (prediligere quella aerobica) che deve essere ripresa gradualmente, riduce lo stress, il colesterolo circolante e vi aiuta a perdere peso.

COME MANTENERE SANO IL TUO CUORE OVVIAMENTE SMETTERE DI FUMARE

CONCLUSIONE La dimissione del paziente è un punto cruciale. E’ molto importante fornire un’ informazione chiara e aggiornata basata sull’evidenza Tenere presente che la maggiore parte dei pazienti sono anziani perciò non è sufficiente introdurre l’informazione soltanto in rete. Il libretto deve essere fatto in modo che sia leggibile e di facile comprensione. Un ruolo infermieristico importante è quello dell’ educatore.

LA DIMISSIONE DEL PAZIENTE DALLA CARDIOCHIRUGIA : COSA COMUNICARE, COME INFORMARE. Paola Morelli Istituto Ospedaliero e di Ricerca CREAS IFC CNR – Massa Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” (OPA) Montecatini Terme 14 novembre 2007