OSPEDALE DI VIMERCATE 450 POSTI LETTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ospedali Policlinico SUN
Advertisements

Casa di cura Città di Brà
Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
ELENCO DELLE ATTIVITÀ TERRITORIALI ED OSPEDALIERE PREVISTE NELLA
MODELLI ORGANIZZATIVI IN DAY SURGERY
Dr.ssa Sabrina Pastacaldi
SERVIZIO DI INGEGNERIA CLINICA
Area di degenza a ciclo diurno: il modello dellIstituto San Raffaele - G.Giglio Cefalù, 17 Dicembre 2005.
COORDINAMENTO DI AREA CHIRURGICA Responsabile: Michele Carlucci
Il processo di HTA per linformatizzazione di prescrizione/somministrazione della terapia e la realizzazione della SUT (Scheda unica di terapia) ….. lesperienza.
Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità
1.E più tecnologico 2. Rovescia la tradizionale organizzazione ospedaliera fondata sulle specialità e identità di differenti reperti 3. Prevede una riduzione.
Sperimentazione nella SUB-UTI di due metodi: NEMS e NAS a confronto
La continuità assistenziale ospedale/territorio
PROGETTO “SCOMPENSO CARDIACO”
- Dolore Toracico (DT) al PS circa il 5% delle prestazioni
CENTRALITÀ DEL PAZIENTE IN UNOTTICA DI CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Firenze, 1 Maggio 2008 Assemblea Area Management & Qualità XXXIX.
Gabriele Giuliani S.C. Cardiologia Tavola rotonda
IV Convention delle UTIC Lombarde
Andrea Di Lenarda, Centro Cardiovascolare, Trieste
Dall’unità di terapia intensiva coronarica all’unità di terapia intensiva cardiologica: come cambiano le competenze e le problematiche del Nursing. a.
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
DDSI Francesca Nardini
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
I nodi ospedalieri nella rete di integrazione
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
CORSO REGIONALE ASSISTENZA AI MALATI ONCOLOGICI:
MEDICINA INTERNA: QUALE FUTURO, QUALE EVOLUZIONE
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI IN CURE PALLIATIVE NELLE A.S.L. 6, 7 E 9
Direttore SITRA – A.O. della Provincia di Lecco
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Il case manager in terapia intensiva cardiologica: una sfida
HEARTLINE S. Martino Genova Cardiology Meeting
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE
Lucia Pelusi Direttore Medico Presidio Ospedale di Cattinara
PROGETTO MEDICINA OGGI
Trattamento non Farmacologico dello Scompenso Cardiaco (Nuove Linee di Ricerca) Cristina Giglioli Dipartimento del Cuore e dei Vasi AOU Careggi Cristina.
“Gestione documentale nell’ospedale”
L’ Infermiere Case Manager
L’ICM E IL PERCORSO DI ELEGGIBILITA’ AL TRAPIANTO DI FEGATO
+ 7%. Scompenso CardiacoInfarto del Miocardio N° Ricoveri Mortalità 30 gg11.64%11.10% Riospedalizzazioni a 30 gg13.3%? Età Media
La cura dell'ictus acuto: modelli organizzativi a confronto
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
Gian Paolo Bezante UOC Clinica di Malattie Cardiovascolari IRCCS AOU San Martino - Genova Programmazione e Formazione: ruolo della Scuola di Specializzazione.
Presentazione delle principali modalità di gestione del Personale delle Professioni Sanitarie nel Servizio Sanitario Regionale dott.ssa Allegrini
Ospedali per Intensità di cure : opportunità o minaccia per l’organizzazione Como, SNO-ANIN 23 Aprile 2015 Giusy Pipitone Coordinatore infermieristico.
Università degli Studi di Milano Polo Universitario Conferenza dei Servizi 5 febbraio 2005 “L’accoglienza al cittadino”
Corso congiunto ANIN-SNO Como, 23 aprile 2015 Intensità di cura e complessità assistenziale: i due nuovi paradigmi dell’organizzazione, un’occasione per.
PIASTRA AMBULATORIALE PIATRA DAY HOSPITAL
Coordinamento politiche sociali 21/09/2105
AFFARI LEGALI COMMISSARIO ASL 6 NUCLEO TECNICO DEL COMMISSARIO
RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI.
AREA DI DEGENZA Livello di assistenza (D.M. 13/09/88) Unità funzionale
SERVIZI DI DIAGNOSI E CURA: DEA
AREA DI DEGENZA-AFO TERAPIA INTENSIVA CHIRURGIAMEDICINA MATERNO INFANTILE RIABILITAZIONE DAY HOSPITAL SOLVENTI Area delle Terapie Intensive (ospedali regionali.
Scompenso Cardiaco: la realtà della Provincia di Modena Scompenso Cardiaco: la realtà della provincia di Modena.
Milano – 13 Gennaio 2014 Sanità: cure palliative per i malati terminali Cure Palliative: il modello della AO G. Salvini Dr Vittorio A. Guardamagna Responsabile.
Investire in salute L’acquisto di apparecchiature mediche per il Nuovo Ospedale di Biella Biella, 13/03/2014 Palazzo Gromo Losa di Prarolo.
Investire in salute Le Nuove Tecnologie Biomediche del Nuovo Ospedale di Biella Biella, 30/06/2014.
OMS Cure palliative pediatriche:  Minore terminali  Minore con patologia cronica severa che “non guarisce”  Minore con disabilita rilevante Il progresso.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
AZIENDA OSPEDALIERA ORDINE MAURIZIANO DI TORINO Seminario Politecnico – A.O. Mauriziano
“Nuovi modelli organizzativi a confronto” Firenze 20 Novembre 2009.
Vittorio Brignoglio Direttore Generale ATTIVITA’ SITUAZIONE ECONOMICA- FINANZIARIA E PROSPETTIVE FUTURE 1 1.
Chiusure estive Area Medica - 19 Chiusure lievemente superiori al 2014.
Investire in salute Le Nuove Tecnologie Biomediche del Nuovo Ospedale di Biella Biella, 25/09/2014 Nuovo Ospedale - Sala Conferenze.
PRESIDIO OSPEDALIERO “M. BUFALINI” DI CESENA
Transcript della presentazione:

OSPEDALE DI VIMERCATE 450 POSTI LETTO Dipartimento Chirurgico (generale, urologia, ORL, vascolare, oculistica, ortopedia,[NCH]) Dipartimento Medico (generale, BPT, neurologia, nefrologia) TI: Rianimazione, UTIC, [sub-intensiva] Dipartimenti Aziendali: cardiologia, oncologia Servizi (lab. Analisi, ematologia, radiologia, anatomia patologica, [medicina nucleare]

Intensità di Cura Cos'è? Non è stato definito un modello preciso dalla Regione Intensità di Cura o Assistenziale? Sicuramente: I posti-letto NON sono assegnati in modo fisso alle U.O. Alcune risorse vengono condivise a livello Dipartimentale Le èquipe assistenziali mediche e infermieristiche non coincidono Centralità della figura del 'Tutor', o 'Medico di riferimento' del paziente

Intensità di Cura Vantaggi Gestione 'elastica' dei posti-letto Possibile risparmio di risorse infermieristiche dedicando più personale solo a situazioni di reale necessità Minori spostamenti dei pazienti Maggior collaborazione tra Specialisti 'Il malato al Centro del processo di cura'

Intensità di Cura Difficoltà Non esistono medici formati per la figura del Tutor Sarebbe comunque difficile sottrarre alla turnistica un numero adeguato di Tutor (1 per max. 20 posti-letto) Le esperienze infermieristiche specialistiche rischiano di essere disperse e non esiste una figura di infermiere 'totipotente' Dal punto di vista del paziente non è in realtà facile individuare i suoi riferimenti L'attività di informazione ed educazione del paziente risulta in effetti più problematica

Intensità di Cura in Cardiologia Sarebbe comunque difficile sottrarre alla turnistica un numero adeguato di Tutor (1 per max. 20 posti-letto) Le esperienze infermieristiche specialistiche rischiano di essere disperse e non esiste una figura di infermiere 'totipotente' L'attività di informazione ed educazione del paziente risulta in effetti più problematica Elevato numero di turni considerando anche le reperibilità di Emodinamica Importanza delle conoscenze infermieristiche specialistiche (riconoscimento aritmie, ecc..) Grande partecipazione anche del personale infermieristico all'attività di informazione ed educazione del paziente, considerate la brevità della degenza media e la rilevanza di questa opera nel cardiopatico

Proposte alternative Dipartimento Cardio-vascolare: - Cardiologia - Chirurgia vascolare Dipartimento 'allargato': - Cardiologia - Chirurgia vascolare - Stroke? - Radiologia interventistica?

CARDIOLOGIA-UTIC VIMERCATE Circa 1000 pazienti ricoverati per anno Di cui 500 inizialmente in UTIC Circa 450 procedure di PCI (di cui 120 primarie) Circa 250 procedure di elettrofisiologia Ambulatori strumentali con elevati numeri di richieste (circa 3000 ecocardiogrammi, oltre 2000 ECG dinamici, oltre 1000 test ergometrici e controlli-PM per pazienti esterni – prestazioni per interni altrettanto numerose)

CARDIOLOGIA-UTIC VIMERCATE – 1 anno Adozione di Cartella Clinica Informatizzata in Reparto Valutazione di eventuale informatizzazione in U.T.I.C. Valutazione delle necessità di apparecchiature, precisazione delle caratteristiche tecniche, espletamento gare o licitazioni Visione e (modeste) correzioni della collocazione nel Nuovo Ospedale Trasloco Riorganizzazione

CARDIOLOGIA-UTIC VIMERCATE prima 19 Posti-letto ordinari, 1 solvente (PT) 6 Posti-letto U.T.I.C. (+ 1 'Sala piccoli interventi') (PT) 2 Sale dedicate: Emodinamica ed Elettrofisiologia (una adiacente il reparto, l'altra 2S con radiologia) Ambulatori Specialistici ('appendice' del Reparto)

CARDIOLOGIA-UTIC VIMERCATE dopo 18 Posti-letto ordinari, 2 DH (disponibili tlm o monitor per 16 pl) (2° piano) 6 Posti-letto U.T.I.C. (+ 1 'Sala piccoli interventi') (1° piano) 2 Sale: Emodinamica ed Elettrofisiologia (intercambiabili e adiacenti l'UTIC) Ambulatori Specialistici aggregati in Area Ambulatori Strumentali (piano terreno)

NUOVO OSPEDALE I 'PRO' Ottima dotazione di apparecchiature Sistema di monitoraggio unificato – visibilità pazienti PS Adiacenza UTIC-Sale e relativa vicinanza PS Maggior capienza PS con possibilità di prolungare l'osservazione (SCA) o trattare senza ricovero (aritmie, scompensi lievi)

NUOVO OSPEDALE Restano da risolvere Le maggiori distanze riducono le possibilità di comunicazione Gli Ambulatori in uno spazio comune presentano problemi di gestione non indifferenti Anche l'efficienza per le prestazioni interne è ridotta dalle distanze E' difficile trovare riferimenti negli altri Reparti La distanza tra UTIC e Reparto comporta significativi svantaggi perchè: Aumenta i tempi di spostamento Riduce l'integrazione tra i due reparti (già peggiorata dalla diversità di cartella clinica) Da' minori garanzie nel caso di aggravamento del paziente

Qualche consiglio L'U.T.I.C. rimane il 'nodo centrale' della Cardiologia e deve mantenere comunque la sua autonomia L'innovazione tecnologica è molto utile (apparecchiature, informatizzazione) e alla fine 'paga', ma si devono mettere in conto momentanei cali di efficienza Gli operatori dovrebbero essere maggiormente coinvolti: A tutti i livelli (non bastano i Primari e i Capi Dipartimento) In tutte le fasi, dalla progettazione all'esecuzione