Perugia etrusca.

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IX sec a.C. apice VII-V sec. a.C.
Transcript della presentazione:

Perugia etrusca

Chi erano gli Etruschi? Secondo Erodoto (V sec. a.C.), gli Etruschi, popolo dalla cultura più evoluta rispetto alle altre etnie italiane, proverrebbero dall'Asia Minore salpando, dal porto di Smirne, a seguito di una carestia. Secondo Virgilio, gli Etruschi di Corito(Cortona)-Tarquinia erano imparentati con i Troiani. Dal racconto di Livio si potrebbe invece dedurre che essi venissero dal nord. Secondo Dionigi di Alicarnasso (I a.C.), erano un popolo di origine autoctona. Sulla loro origine e provenienza è fiorita una notevole letteratura, non solo storica e archeologica. Le notizie che ci provengono da fonti storiche sono infatti discordanti. Gli studiosi hanno valorizzato ora l'una ora l'altra tradizione, avvalorandola con considerazioni provenienti da diversi ambiti disciplinari. Confermerebbero la versione di Erodoto: - Recenti studi condotti da ricercatori dell'Università di Pavia, che hanno comparato il DNA di diversi toscani con quello di altre popolazioni, confermerebbero tale versione. - Una teoria formulata dal linguista Massimo Pittau vedrebbe gli Etruschi provenire dalla Lidia, in accordo con il racconto di Erodoto. Tale migrazione, tuttavia sarebbe avvenuta per tappe, prima in Sardegna, dove avrebbe dato origine alla civiltà nuragica, intorno al XIII secolo aC, e quindi sulle coste tirreniche dell'Italia centrale, dove la civiltà etrusca si sarebbe sviluppata a partire dal IX secolo aC. La teoria di Pittau si basa sulla supposta derivazione della lingua sarda e di quella etrusca dall'antica lingua lidia.

Espansione della civiltà etrusca nel corso dei secoli Nell’Italia centrale la documentazione archeologica non permette di distinguere significativamente diverse etnie o culture, almeno fino alle soglie del IX sec. a.C. (prima Età del Ferro) quando i reperti lasciano intravedere i caratteri culturali villanoviani (quelli che si consolideranno nella civiltà etrusca) incunearsi lungo la valle del Tevere, allora area di lingua osco-umbra. Gli Etruschi sono un popolo dell'Italia antica affermatosi, in un'area denominata Etruria corrispondente alla Toscana, dall'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio settentrionale, con propaggini in Campania e verso la zona padana dell'Emilia-Romagna, a partire dall'VIII secolo aC. Nella loro lingua si chiamavano Rasena o Rasne, in greco Tyrrënoí (ionico e attico antico Tyrsënoí; dorico Tyrsanoí, entrambi col significato di "Tirreni" e poi "Etruschi", abitanti della Tyrrënía, "Etruria"). La civiltà etrusca, discendente della cultura villanoviana, fiorì a partire dal X secolo a.C. e fu definitivamente inglobata nella civiltà romana entro la fine del primo secolo avanti Cristo (alla fine di un lungo processo di conquista e assimilazione culturale che ebbe inizio con la data tradizionale della conquista di Veio da parte dei Romani, nel 396 a.C. Solo successivamente (VIII-VII sec. a.C.) i territori alla destra del Tevere possono essere sinteticamente classificati di pertinenza etrusca, mentre quelli alla sinistra di pertinenza umbra . In questo quadro Perugia, il cui sito fu certamente già frequentato in epoca preistorica, e che fu probabilmente fondata dagli Umbri, appariva intorno al VI sec. a.C. come l’avamposto etrusco più orientale, proprio al confine con le terre degli Umbri che si estendevano dal Tevere verso l’Adriatico. Nella stessa fase, oltre a Perugia, altri due importanti poli etruschi guardavano al Trasimeno racchiuso in una sorta di triangolo: Cortona e Chiusi. Le tre città, facenti parte della cosiddetta dodecapoli etrusca, erano certamente collegate tra di loro attraverso vie d’acqua e di terra. Durante il periodo arcaico etrusco (VII-VI sec. a.C.), il triangolo Perugia-Cortona-Chiusi comprendeva un territorio la cui ricostruzione insediativa non può essere dettagliata perché i rinvenimenti archeologici spesso risultano frammentari o di difficile localizzazione.

Città della dodecapoli etrusca

Viabilità antica. Fonte: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria.

Distribuzione dei siti archeologici. Fonte: Siti archeologici ed elementi del paesaggio antico, scala 1:100.000, Regione Umbria, Piano Urbanistico Territoriale, 1999. Distribuzione dei siti archeologici. Legenda: • siti d’altura; ■ municipi e colonie; ○ siti d’interesse archeologico.

Mappa di Perugia etrusca Per visitare le mura è sufficiente percorrere a piedi il perimetro della città. Sono facilmente riconoscibili i grandi blocchi di travertino che le compongono, a volte inglobati in edifici medioevali. Le sezioni più importanti si trovano a lato dell’Arco Etrusco proseguendo per via Cesare Battisti e il tratto sopra la Galleria Kennedy, sotto via della Cupa. Alla base di questo tratto fortificato si apre un ingresso secondario della città.

I rioni di Perugia. Legenda: A – Rione Porta Sant’Angelo; B – Rione Porta Sole; C – Rione Porta San Pietro; D – Rione Porta Eburnea; E – Rione Porta Santa Susanna; LINEA NERA – limite dei rioni; LINEA ROSSA – mura etrusche; LINEA VERDE – mura medievali; LINEA GIALLA – vie regali; 1, 2, 3, 4, 5 – porte etrusche; 6, 7, 8, 9, 10 – porte medievali. Fonte: Sacchi De Angelis, 2008, p. 26. Intervento significativo di Ottaviano fu l’individuazione nella città del cardo e del decumanus. Il primo da nord a sud, andava dalla Porta Pulcra passando lungo Via Ulisse Rocchi, un tratto dell’odierno Corso Vannucci, Via del Forte fino alla Porta di S. Vito. Il secondo da ovest a est, si dirigeva dalla Porta Trasimena lungo Via dei Priori, fino alla nuova Porta del Sole. Oltre alla pianificazione urbana, grande opera dei Romani fu la costruzione di importanti strade, spesso su tracciati preesistenti, che rimasero in uso anche successivamente e per questo se ne può ipotizzare il percorso. Da Perugia dovevano avviarsi almeno quattro direttrici principali, collegate poi anche tra loro, verso: 1. Clusium (Via Amerina); 2. Cortona (Via Thorrena); 3. Fanum Fortunae – Ariminum (Via Flaminia) 4. Roma (Via Amerina, Via Flaminia).

Corso Vannucci, corrispondente all’antico cardo. Perugia, 25.11.2012.

Porta Eburnea (già Porta Bornia o Borgne, Porta Turrenia o Turnia, Arco della Mandorla). Perugia, 23.11.2012.

Porta Trasimena (Perugia), vista dall’esterno, 22.10.2012. Tra il IV e il III sec. a.C. furono edificate le mura perimetrali di Perugia, che si è consolidata così a vera e propria realtà urbana, con le sue sette vie d’accesso tra cui Porta Trasimena, posta a un’estremità dell’asse est – ovest che aveva il suo itinerario in Via Vincioli, Piazza Cavallotti, Via delle Cantine, Piazza danti, Via Bontempi fino all’etrusca Porta del Sole (si noti che non è l’itinerario di quello che sarà il decumanus romano).

Fonti DRAGONI D., L’influenza delle variazioni climatiche nel contesto territoriale dell’area perugino-trasimenica, Università di Cassino e del Lazio meridionale, scuola di dottorato in scienze umanistiche – geografia storica, a.a. 2012-2013. http://www.regioneumbria.eu/guide/it/pdf/etruria_centrale/etruria_centrale_itinerari.pdf http://www.divinoetrusco.it