UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA

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Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano L’INTEGRAZIONE SALUTE E TERRITORIO: IL RUOLO DELLA MEDICINA DI COMUNITA’ Specializzanda Dott.ssa Maria Carmela MINNA Relatore Prof. Pierluigi COSENZA Anno Accademico 2004-2005

Ipotesi del lavoro di tesi • la salute non solo cura del malanno ma globalità della persona in tutte le sue dimensioni; • i disturbi, problemi e/o patologie vanno correlati ai fattori ambientali: alla componente psicologica, familiare, relazionale, sociale e lavorativa; • è necessario il superamento di servizi settoriali e l'alternativa introduzione di servizi integrati; • in tali servizi è fondamentale il rapporto tra la persona e i contesti di vita, agendo sui fattori che ne favoriscono lo sviluppo.  per contrastare i molti fattori del disagio è necessaria una nuova cultura della salute e metodologie d’intervento capaci di collocare in un processo unitario i diversi apporti di natura sanitaria, sociale, educativa.

Uff. Medicina della Comunità Dipartimento di Prevenzione Ufficio Medicina della Comunità Consultori familiari Educazione alla Salute Ambulatorio Immigrati

Consultorio familiare Offre all’utenza molteplici e diversificati servizi: ● Consulenza psico-sociale ● Consulenza ostetrico-ginecologica ● Altre consulenze (mediche e di altra natura) ● Progetti speciali: Screening per il cervico carcinoma Prevenzione per le malattie a trasmissione sessuale Sportello informazione disabili Progetto P.E.D.-Percorso Esperienziale Didattico Adolescenti consapevoli Sportello di ascolto psicologico nelle scuole Progetto Urban 2 (violenza alle donne - Univ.)

Educazione alla salute Tale servizio si esplica mediante attività di Educazione alla salute concretizzate in azioni di prevenzione giovanile svolte soprattutto nelle scuole. Progetti realizzati e consolidati: • Educazione alimentare • Vizi posturali • Alcolismo • Incidenti domestici e del tempo libero (prevenzione) • Primo soccorso • Educazione alla sessualità e all’affettività: • Tabagismo

Ambulatorio Immigrati Servizio che assicura agli utenti di provenienza extracomunitaria non regolari la presenza quotidiana di un MMG e di un Assistente Sociale (Lunedì-sabato). Il servizio si avvale della collaborazione dei Mediatori Culturali. Caratteristiche: • Accesso diretto • Prestazioni gratuite • Pieno rispetto della privacy • Rilascio di una tessera sanitaria, STP-Straniero temporaneamente presente, per ulteriori interventi (visite special., prescrizione farmaci, ecc). Progetto di: • “Educazione alla salute a favore degli immigrati” (migliorare la qualità di vita, promuovendo cambiamenti nelle abitudini igienico-sanitarie). • Campagna per lo Screening della TBC.

LA METODOLOGIA D’INTERVENTO NELL’ESEMPLIFICAZIONE DI TRE CASE-HISTORY Premessa: Nel settore nel quale operiamo è sempre più richiesto un interscambio con i singoli cittadini e con la comunità: in tal modo il tecnico assume coscienza delle reali problematiche territoriali. Tale processo può essere sintetizzato in: 1. Fase d’apprendimento (fase desk). 2. Fase di organizzazione 3. Fase d’intervento 4. Fase di elaborazione e valutazione 5. Socializzazione dei risultati

1° CASE-HISTORY: Progetto nascita • Finanziato dalla Regione Abruzzo (contributo LR. 2/5/95 n.95) e segnalato dall’Istituto Superiore di Sanità con menzione a livello nazionale ha permesso di affinare le conoscenze ed i rapporti di reciproca fiducia con le varie etnie presenti sul territorio, nonchè formare ‘sul campo’ personale su nuove problematiche. • Risultati ottenuti con una spesa limitata (un’attenta analisi delle problematiche, investimenti e risorse umane impiegate, permettono di raggiungere obiettivi considerevoli senza aggravare le strutture di costi ulteriori).

Obiettivo: • Assistenza (medico, psicologico e sociale) alle donne in stato di gravidanza; in un processo programmato in varie fasi che accompagnerà le madri sino allo svezzamento del bambino. • Sensibilizzazione degli operatori consultoriali sulle nuove problematiche connesse. • Senso di accettazione da parte della comunità alle nuove realtà etniche e culturali.

Donne delle diverse etnie coinvolte: DESTINATARI DEL PROGETTO Donne delle diverse etnie coinvolte:  Nigeriane: non molto presenti, spesso inserite nei mondo della prostituzione ed a forte incidenza del virus HIV.  Senegalesi: in numero esiguo, spesso ritornano al luogo di origine per l’evento maternità.  Pakistane, Tunisine e Marocchine: tendono a risolvere le problematiche all'interno del nucleo familiare.  Albanesi: chiedono aiuto ed assistenza continua.  Kossovare e nomadi slavi: donne a maggior rischio. Pessimo rapporto con il marito; frequenti e gravi problemi di salute; subiscono il ruolo del marito-padrone e per norma "culturale", sono "usate" per accattonaggio. Richiedono un'assistenza continua, spesso all'insaputa dei mariti.  Polacche: emancipate, spesso con contratto di lavoro, sono inserite nel mondo dell'intrattenimento e della vita notturna. MODALITA’ ATTUATIVE:  Incontri, colloqui, consulenze, visite

2° CASE-HISTORY: Percorsi alternanza scuola-lavoro Problematica di grande attualità: lo “scostamento” tra le necessità del mondo del lavoro e la formazione dei giovani nella scuola, non è compito della Sanità. La Medicina della Comunità può intervenire in ambito preventivo partecipando a tracciare un percorso di avvicinamento tra i due “mondi”. “Nulla più del lavoro insegna a diventare uomini” (Dewey)

Obiettivi del progetto:  Offrire agli alunni la possibilità di una presa di coscienza delle proprie potenzialità ed anche una cultura del lavoro inteso come progettualità  Far conoscere dall’interno una struttura aziendale spesso conosciuta come “ospedaliera”; visione distorta che può essere corretta mostrando anche il settore preventivo che sempre più diventa ganglio primario della salute intesa nell’accezione più ampia.

DESTINATARI:  Studenti Scuola Media Superiore Contenuti: A. Primo periodo: orientamento 1. Promuovere l’iniziativa personale per affrontare al meglio situazioni nuove. 2. Educare al recupero del valore integrale della persona. 3. Valutare stili di vita, modelli di consumi,valori, attitudini, interessi. 4. Cominciare ad ipotizzare un progetto di vita e di lavoro. 5. Investire nel proprio potenziale.

B. Secondo periodo: comportamento 1. Acquisire comportamenti responsabili nei confronti del lavoro. 2. Acquisire strumenti di osservazione e di metodo atti a comprendere la complessità della realtà lavorativa. 3. Abituarsi al cambiamento, a saper intervenire nella dinamica sociale, lavorativa e culturale. 4. Liberarsi da pregiudizi e condizionamenti. 5. Accrescere lo sviluppo personale (specie nelle abilità comunicative). 6. Acquisire il self-control e dominare lo stress. 7. Assumersi responsabilità.

3° CASE-HISTORY: La mediazione familiare Se la famiglia è ritenuta alla base della nostra società essa è anche luogo di molte violenze di varia natura. Da qui la necessità di offrire metodiche preventive per i singoli, le coppie e famiglie.

Obiettivi:  aiutare i coniugi in via di separazione a trovare accordi mutualmente soddisfacenti su ogni aspetto della separazione;  migliorare l’intesa e la comprensione tra le parti;  aiutare i genitori ad individuare i cosiddetti “indicatori di rischio” per una corretta prevenzione della devianza giovanile;  aiutare i genitori nel comprendere la trasgressività adolescenziale e ad individuare la linea di confine tra adolescenza fisiologica ed adolescenza patologica;  rafforzare il rapporto tra genitori e figli attraverso la capacità di “ascolto” e l’individuazione dei “fattori di rischio”;  rinsaldare la sinergia tra la scuola e le famiglie.

DESTINATARI DEL PROGETTO:  Coniugi che hanno deciso di porre fine ad un matrimonio o che stanno pensando di farlo;  Le coppie in crisi indecise sul da farsi o già divorziate che intendono rivedere i propri accordi;  I giovani con difficoltà relazionali non solo in famiglia ma anche a scuola e nella più ampia comunità.

 Primo colloquio di presa in carico MODALITÀ ATTUATIVA (assistente sociale e legale):  Primo colloquio di presa in carico  Incontri e colloqui di mediazione  Sostegno psicosociale e legale  Incontri nelle scuole con: allievi, famiglie e gruppi.

CONCLUSIONI GENERALI  L’integrazione salute/territorio è una delle tematiche più rilevanti nell’ambito della Medicina preventiva. Il motivo: le problematiche sanitarie - come attestato anche dall’evoluzione normativa al riguardo - sono sempre più correlate con gli aspetti sociologici, socioeconomici e sociali.  In questo contesto, il Servizio di Medicina della Comunità - inserito nel vivo del “vivere la salute” quotidianamente da parte del cittadino - appare come un focus di osservazione e d’intervento decisamente privilegiato (testimoniato nel lavoro di tesi con i vari Servizi e Progetti).