Progettazione Multimediale Prof Paolo Rosa
I gesti dell’amore L’intenzione di questo progetto è quella di porre l’accento sull’importanza dei gesti comuni delle coppie. Ogni storia d’amore ha il suo percorso, ma nella gran parte dei casi le fasi che si susseguono sono: l’attrazione, il corteggiamento, le prime conoscenze e la nascita della relazione. Ad ascoltare i racconti delle persone anziane sembra che oggi sia tutto completamente diverso, ai “loro tempi” il fidanzamento durava anni e in molti casi andava avanti solo per via epistolare prima che divenisse ufficiale, non c’era questa libertà di frequentazione che oggigiorno ci risulta così ovvia. Quello che però è rimasto intatto sono le emozioni che provano gli amanti e che si dimostrano con i vari tipi di contatto e gli sguardi che si scambiano. Ed è sui gesti che li caratterizzano che mi sono voluta concentrare, i più semplici ma anche i più istintivi; prendersi per mano, baciarsi, guardarsi negli occhi, regalarsi dei doni, abbracciarsi. Ho quindi pensato a due situazioni che fossero agli opposti per il contesto storico, sociale, culturale: una coppia contemporanea che vive nella stessa città e parla la stessa lingua, e una coppia della fine dell’800 formata da un uomo occidentale e una donna orientale che non si possono comprendere. Ho trovato interessante mettere a paragone queste due immagini proprio per la loro incompatibilità di stati ma così vicini emotivamente. Per i giovani moderni ho pensato di realizzare un video fatto da inquadrature fisse che vedono al centro del quadro i due protagonisti che vivono la loro storia a velocità normale, mentre tutte le persone intorno a loro sono velocizzate al punto da essere quasi impercettibili, in modo da rafforzare i gesti che fanno gli innamorati. Lo sfasamento temporale che avviene sullo schermo è visto come un consiglio a far caso ad ogni bel contatto che si ha con la persona vicina. Non c’è dialogo fra loro, ma solo rumore naturale degli spazi della città che vedranno. Per l’altra coppia ho pensato di rappresentarli coperti da un telo, così da avere l’effetto di due ombre cinesi umane, che vivono la loro relazione celata da occhi indiscreti, in modo più intimo e di conseguenza al periodo anche più imbarazzato. Riprenderei anche loro in inquadrature fisse, come fossero scene di uno spettacolo teatrale. Il loro amore si esprimerà più silenziosamente, assenza di dialogo anche per loro, ma una musica strumentale tipica del Giappone. Ho immaginato di proiettare entrambi i video contemporaneamente sullo stesso schermo, uno a destra e uno a sinistra, e di far fondere le tracce sonore fra loro, così da affievolire ulteriormente le distanze della sostanza delle coppie.
Video 1
Video 2
Ipotesi finale
Attrezzatura 1 videocamera 1 cavalletto 1 telo coprente bianco 3x3 m 1 proiettore 2 casse esterne per l’audio