Il Dorso Giulio Signorini Facoltà di Scienze Motorie 8 Marzo 2006.

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DORSO Università degli studi di Verona
DORSO Facoltà di Scienze Motorie
DORSO Università degli studi di Verona Scienze Motorie Andrea Campara
Transcript della presentazione:

Il Dorso Giulio Signorini Facoltà di Scienze Motorie 8 Marzo 2006

Il Dorso Nel modello analizziamo: 1. Posizione del corpo 2. Bracciata 3. Gambata 4. Rapporto braccia - gambe

Posizione del corpo La posizione del corpo è caratterizzata da due momenti: 1. In allineamento orizzontale: la posizione del corpo è quasi orizzontale con un leggero abbassamento ai fianchi, il capo deve essere in posizione naturale 2. In allineamento laterale: i fianchi e le spalle devono rimanere all’interno della linea delle spalle, la posizione varia da un lato all’altro assecondando il rollio e i movimenti delle braccia

Il rollio E’ una rotazione di all’incirca 45° intorno alla colonna vertebrale e avviene dallo stesso lato del braccio che sta eseguendo la passata subacquea Impedisce agli arti inferiori di oscillare a destra e sinistra uscendo dalla linea delle anche Inizia la rotazione su un lato quando il braccio corrispondente è a metà del recupero finisce quando nella passata subacquea ci si trova fra il primo palmo in alto e il secondo palmo in basso

Il rollio: vantaggi Utilizza per l’avanzamento la muscolatura del tronco in particolare gran pettorale e gran dorsale Migliora l’idrodinamicità in quanto il corpo rimane per maggior tempo allineato e ruotato di 45° diminuendo la resistenza Ottimizza la fase di presa della bracciata

La respirazione I dorsisti hanno il capo emerso e quindi possono espirare e inspirare liberamente Allenatori consigliano di espirare in una bracciata e inspirare nell’altra ma questo approccio e messo da altri in discussione In fase di scuola nuoto si consiglia di insegnare un ritmo respiratorio di base per poi lasciare possibilità di scelta al nuotatore evoluto

La bracciata Le fasi della bracciata sono: 1. entrata e allungamento 2. primo palmo in giù 3. presa 4. primo palmo in su 5. secondo palmo in giù 6. secondo palmo in su 7. rilascio e uscita 8. recupero

La bracciata: descrizione (1) L’entrata e allungamento Il braccio deve entrare disteso e spalla vicina all’orecchio Il palmo è rivolto all’esterno e entra per primo il mignolo La fase dura un tempo brevissimo Primo palmo in giù Comincia non appena il braccio opposto ha completato il palmo in su Il braccio ruota verso avanti – basso – esterno Non è propulsivo ma di sostegno e preparazione

La bracciata: descrizione (2) La presa Inizia quando il braccio e la mano sono rivolti verso dietro La posizione è all’incirca 45 – 60 cm in immersione e 60 cm al di fuori della linea delle spalle Il primo palmo in alto E’ un movimento di adduzione dell’omero verso dentro – alto – dietro E’ il primo movimento propulsivo della bracciata dorso

La bracciata: descrizione (3) Secondo palmo in giù Il braccio si estende verso dietro – basso – fuori da quando ha superato la linea delle spalle a quando è disteso sotto il corpo E’ il secondo movimento propulsivo della bracciata a dorso Secondo palmo in su Il braccio si muove verso alto – dietro – dentro E’ il terzo movimento di spinta della bracciata non effettuato da tutti i nuotatori Comincia non appena il braccio è completamente esteso fino a quando non arriva all’altezza della coscia

La bracciata descrizione (4) Rilascio e uscita Il braccio all’altezza della coscia continua a muoversi verso l’alto senza spingere così da non generare resistenza L’uscita della mano dall’acqua avviene con il pollice e la mano laterale così da diminuire resistenza e tensione muscolare Recupero Il braccio rimane disteso e vicino all’orecchia per tutta la fase aerea Quando il braccio arriva all’altezza del capo vi è intrarotazione dell’omero per ruotare il palmo verso l’esterno Deve essere fatto con il minor impegno muscolare possibile

Modelli di bracciata Vi sono due tipi di bracciata utilizzati nel dorso: 1. Modello a 2 fasi propulsive 2. Modello a 3 fasi propulsive I due modelli si differenziano per la presenza o meno dell’ultimo sweep

Modelli a Confronto Vantaggi del modello di bracciata a due fasi di spinta: Maggior efficacia nel primo palmo in alto Il rilascio è più veloce Vantaggi del modello a tre fasi di spinta: Il secondo palmo in basso è interamente rivolto verso dietro e non si disperde velocità verso l’interno La terza fase di spinta aumenta la durata della passata La propulsione risulta senza soluzione di continuità

La Gambata Le fasi della gambata sono: 1. Fase ascendente (propulsiva) 2. Fase discendente (recupero)

Il rapporto fra le braccia L’entrata in acqua del braccio avviene quando l’altro ha appena concluso il secondo palmo in basso E’ importante per: Mantenere l’allineamento orizzontale Mantenere l’allineamento laterale Evitare pause nella propulsione delle braccia

Il rapporto braccia – gambe Il rapporto maggiormente utilizzato è di gambate per ogni ciclo di bracciata Ogni gambata è associata a un movimento subacqueo della bracciata e aiuta il mantenimento dell’assetto Le gambe tendono a muoversi nella direzione del rollio durante le fasi ascendenti nel lato contrario nelle discendenti

Le Sette metafore di John Naber 1. Il girarrosto 2. La banda laterale del costume 3. La canna del fucile

Le sette metafore di John Naber 4. Il mignolo 5. Braccio di ferro 6. Shot Put (piccolo colpo conclusivo nel golf) 7. Acqua bollente