DETENUTI ED EX DETENUTI PROVVEDIMENTO DI INDULTO – LEGGE 241/2006)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

RE.SE.T. IMPRESA Rete di servizi per il trasferimento dimpresa.
AVVISO FSE 2010 DALLA VALUTAZIONE 2009 SINTESI / ABSTRACT DEI PUNTEGGI E DEI PUNTEGGI RIPARTITI PER AZIONI Giorgio Bozzeda.
Leconomia sociale nelle reti e progetti promossi dalle Regioni italiane Milano, 5 novembre 2011 Rita Porru Leconomia sociale nelle reti e progetti promossi.
La relazione educativa SIS a.a. 2005/06 Funzione docente e organizzazione didattica nella scuola dellautonomia Docente: Alessio Drivet.
Indagine nazionale per il funzionamento e le prestazioni delle istituzioni scolastiche Adriana Massi (da materiale Invalsi) Macerata 16 febbraio 2005.
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
Verso un sistema regionale di accreditamento dei Servizi per il Lavoro Giuliana Fenu Torino 15 novembre 2011.
Centro per l’Impiego di Torino
1 Programma Operativo Provinciale Interventi per loccupazione rivolti agli occupati a rischio del posto di lavoro, alle persone in cerca di.
Dati estratti ed elaborati a cura dell'Ufficio Statistiche dell'Osservatorio Mercato del Lavoro Servizio NC2 - Politiche per il lavoro e l'orientamento.
Orientamento e inserimento lavorativo
“dalla qualità della scuola alla qualità della vita”
Mediatori culturali dAmbito per cittadini immigrati Soggetti coinvolti Comuni dellAmbito Associazioni di cittadini stranieri Associazioni di volontariato.
Corso di Laurea Magistrale in Politiche e Servizi Sociali.
L’Assistenza Economica STRUMENTO nel PROCESSO DI AIUTO
Marketing e Servizi della Provincia di Torino. Le azioni sono state gestite attraverso la procedura di Qualità ISO 9001:2000 Processo MKGT in Provincia.
RI SORSE SO CIO R URALI S OSTENIBILI in A GRICOLTURA.
1 In collaborazione in collaborazione con Conferenza stampa di presentazione 17 Aprile 2008.
Servizio Tecnico Centro per la Giustizia Minorile per l'Emilia Romagna Progetto "Attivazione del coordinamento risorse"
Dal carcere al lavoro: percorsi di reinserimento per ex detenuti.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
I soggetti dell'Inclusione
L ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Si avvale di: Rapporti con il Sistema socio economico Imprese, Associazioni imprenditoriali, Enti locali e Territoriali.
PRAP-EPE M.P SCHIAFFELLI.
A cura di Emilio Gregori Foggia, 12 aprile 2007 Il Sistema Informativo Sociale Regionale della Regione Puglia (SISR)
PRECISAZIONI RELATIVE al SISTEMA DI ACCESSO RISPETTO ALLE INDICAZIONI della Delibera G.R.T. n.402/2004.
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Servizio Inserimento Lavorativo A.S.L. Pavia Dipartimento A.S.S.I.
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
0 09/02/2014 Versione: 01 RUO/SOP RUO / SOP – Micro Organizzazione e Dimensionamento BP - Centro Servizi Torino.
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
Le attività della Cabina di Regia
EQUAL CAR.TE.S.I.O Carcere, Territorio, Servizi Integrati Operativi SEMINARIO DA HORIZON A EQUAL CAR.TE.S.I.O. Dieci anni dinserimenti lavorativi e sociali.
Servizi e azioni di supporto alla mobilità geografica dei lavoratori Progettazione Servizio di Mobilità per i Centri per LImpiego di Lamezia Terme e Patrasso.
DIRITTI A SCUOLA Le attività della Cabina di Regia.
Dott.ssa Paola Fierli . USP Lecco
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
I.P.S.C.T.S. C. I. GIULIO Nellambito del progetto Vives , che prende in esame lautovalutazione delle competenze professionali del personale docente.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Progressioni aritmetiche descrizione elementare
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA E SOLIDARIETA SOCIALE.
Sistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) di cui all’art. 7, c.1,
TIROCINIO EXTRA-CURRICULARE IL RIMBORSO PER INDENNITÀ 6 novembre 2014 SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE BRESCIA EST.
Progetto A R I A N N A contrasto alla violenza all’infanzia e adolescenza RESPONSABILE: M. ADELE SERRA GRUPPO CENTRALE: STEFANIA ALMA, LINDA CRIPPA, GIOVANNA.
FORMaZIONE nella P UBBLICA A MMINISTRAZIONE tappe evolutive di un sistema di governo del processo formativo 26 marzo 2014 Palazzo Isimbardi - Milano Area.
Progetto EQUAL S.O.L.E. Strategie per l’Occupazione sostenibile Regione del Veneto.
“L’AGRICOLTURA SOCIALE:PERCORSI, ESPERIENZE, PROSPETTIVE”
Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.
Torino, 5 Ottobre 2009 Il Programma dell’intervento Dott. Giorgio Risso – Responsabile CPI Settimo Torinese.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
1 Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete.
AMBITO TERRITORIALE DI SEREGNO ATTIVAZIONE SOCIALE Progetto integrato di supporto alle politiche attive per il reinserimento sociale e lavorativo 2010.
VENGONO CONFERMATI I POLI DELLO SCORSO ANNO «Le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale e destinatarie dei fondi per l'anno di formazione.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Assessorato Al Coordinamento Delle Politiche Europee Allo Sviluppo, Scuola, Formazione Professionale, Università, Ricerca e Lavoro L’INTEGRAZIONE TRA SERVIZI.
PERIODO luglio 2009 – dicembre 2009
Kick off meeting CoBS(2). CHI SIAMO? A&I è una cooperativa sociale ONLUS costituita da educatori, psicologi, assistenti e operatori sociali, con l’intento.
SOL.CO VARESE. CHI SIAMO Il Consorzio Sol.Co. Varese è un consorzio di Cooperative Sociali che, dal 1991, opera sul territorio di Varese e provincia.
Piano Regolatore Sociale Tavolo Immigrazione 9 maggio 2005 Comune di Genova.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
I PRIMI PASSI PER L’ATTUAZIONE 1.Sottoscrivere l‘Accordo di programmazione negoziata 2.Nominare il responsabile del modello di gestione 3.Costituire il.
IL PERCORSO INTEGRATO INDIVIDUALIZZATO PER L’INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA La qualità dei servizi per l’inserimento lavorativo: politiche e buone prassi.
Progetto di Piano di Distretto Sociosanitario Savonese Presentazione del modello operativo di sviluppo dei lavori.
I risultati della prima fase del Programma PARI in Liguria Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica della riforma degli ammortizzatori.
Transcript della presentazione:

DETENUTI ED EX DETENUTI PROVVEDIMENTO DI INDULTO – LEGGE 241/2006) INTERVENTI INTEGRATI PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE DI DETENUTI ED EX DETENUTI (SPERIMENTAZIONE NELL’AMBITO DEI PROGETTI ATTIVATI A SEGUITO DEL PROVVEDIMENTO DI INDULTO – LEGGE 241/2006)

COSA SONO LE LINEE GUIDA : Supporto metodologico ed operativo a disposizione di equipe trans-disciplinari che operano nell’ambito della progettazione e realizzazione di interventi integrati finalizzati al reinserimento lavorativo e sociale di persone in esecuzione penale ed ex detenuti.

CAMPO DI APPLICAZIONE : Gli interventi previsti dalle Politiche volte all’inserimento lavorativo e sociale delle fasce deboli e, in particolare, le azioni definite nel Programma Operativo Regionale FSE

CAMPO DI APPLICAZIONE : RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE : I progetti attivati a seguito del provvedimento di indulto (Legge 241 del 31/07/2006)

POSSONO RIENTRARE NEL CAMPO DI APPLICAZIONE altre iniziative, a favore di detenuti ed ex detenuti, promossa da soggetti privati e del privato sociale che intendano coordinare i propri interventi con quelli promossi dalle reti locali nell’ambito delle politiche volte all’inserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate

AMBITO DELLA SPERIMENTAZIONE Il modello operativo di seguito illustrato sarà sperimentato nell’ambito della realizzazione dei Progetti a favore dei beneficiari dell’indulto attivati nel territorio della provincia di Torino

SCHEMA ORGANIZZATIVO (Principi generali) si ispira ad un approccio “integrato”; delinea una modalità di intervento fortemente centrata : A ) sul coordinamento interistituzionale (nel rispetto delle reciproche competenze) e condivisione di risorse/opportunità B) sulla trans-disciplinarità dell’equipe operativa.

(Gruppi di Lavoro e relativi componenti) SCHEMA ORGANIZZATIVO (Gruppi di Lavoro e relativi componenti) Gruppo Inter-istituzionale Equipe operativa trans-disciplinare Dirigente del settore formazione e lavoro o suo/a delegato/a Dirigente Assessorato Regionale Welfare o suo/a delegato/a Dirigente/responsabile CPI o suo/a delegato/a Direzione Area Trattamentale Interna o suo/a delegato/a per adulti e minori Direzione UEPE o suo/a delegato/a Direzione/responsabile o suo delegato/a USSM – Cgm Garante dei diritti delle persone private della libertà personale o suo/a delegato/a Direzione/Responsabile Comune di Torino Divisione Lavoro Direzione/Responsabile Comune di Torino Divisone Adulti in difficoltà Coordinatrice GOL di Torino operatori di: CPI territorialmente competenti, Direzione Trattamentale Interna, U.E.P.E./SP.IN., servizi sociali, servizi sanitari (in particolare con gli operatori dei SER.T.), soggetti attuatori (Agenzie di formazione, orientamento e inserimento lavorativo, Cooperative Sociali, Imprese, Associazioni culturali, Associazioni sportive, …..)

Gruppo Inter-istituzionale Equipe operativa trans-disciplinare SCHEMA ORGANIZZATIVO (Funzioni) Gruppo Inter-istituzionale Equipe operativa trans-disciplinare Progettazione e gestione “integrata” degli interventi (diagnosi e presa in carico “globale” dei bisogni dei Beneficiari degli interventi) Coordinamento generale e supervisione

FLUSSO OPERATIVO DELLE ATTIVITA’ 1 Presa in carico di detenuti in procinto di uscire dal carcere per indulto o fine pena 2 Presa in carico di detenuti indultati o detenuti a fine pena

Equipe trans-disciplinare DIAGRAMMA DI FLUSSO : Presa in carico di detenuti in procinto di uscire dal carcere per indulto o fine pena Attività Equipe trans-disciplinare Beneficiari Finali Note Operatori D.A.T. Operatore CPI Altri membri Equipe Referente del caso Soggetti Attuatori Azioni A1 Individuazione detenuti in uscita A1 A2 Raccolta interesse/disponibilità e compilazione scheda rilevazione fabbisogni A2 A2 A3 La compilazione della scheda anagrafica-professionale è a cura del CPI A3 A3 Compilazione scheda anagrafica-professionale A3 A4 Trasmissione scheda anagrafica-professionale all’Equipe Direzione Area Trattamentale (D.A.T.) A4 A7 Si precisa che non sempre in questa fase è possibile individuare il soggetto attuatore degli interventi in quanto le procedure di evidenza pubblica per l’ assegnazione degli interventi stessi potrebbero non essere ancora espletate o l’affidamento non ancora perfezionato A5 Trasmissione scheda rilevazione fabbisogni e scheda anagrafica-professionale a Equipe trans-disciplinare A5 A6 Analisi schede e individuazione Referente del caso A6 A7 Diagnosi congiunta (Operatori D.A.T., Op. CPI,altri membri Equipe, Referente caso) e definizione delle indicazioni generali sul percorso di reinserimento (ed eventuale individuazione soggetto/i attuatore/i) A7 A8 Presa in carico e costruzione del progetto di reinserimento e sottoscrizione Patto di Servizio A8 A8 A8 La costruzione del progetto potrà essere effettuata attraverso l’utilizzo dell’apposito strumento “PROGETTI” all’interno del sistema SILP. Ciò garantirà un più agevole coordinamento e controllo dell’avanzamento dell’intervento e una costante valutazione della sua efficacia. A9 A9 A9 Attivazione azioni/interventi A10 Coordinamento e monitoraggio azioni/interventi A10 A11 Stesura report periodico per Equipe trans-disciplinare A11

Equipe trans-disciplinare DIAGRAMMA DI FLUSSO : Presa in carico di detenuti indultati o fine pena Attività Equipe trans-disciplinare Beneficiario Finale Note Operatori U.E.P.E. SP.IN. Operatore CPI Altri membri Equipe Referente Del caso Soggetti Attuatori azioni A1 Accoglienza/informazione detenuti indultati/fine pena A1 A1 A2 Raccolta interesse/disponibilità e compilazione scheda rilevazione fabbisogni (se non compilata in carcere) A2 A2 A3 La compilazione della scheda anagrafica-professionale è effettata presso gli sportelli dei CPI A3 A3 Compilazione scheda anagrafica-professionale (se non compilata in carcere) A3 A4 Trasmissione scheda rilevazione fabbisogni a equipe trans-disciplinare esterna A4 A6 Si precisa che non sempre in questa fase è possibile individuare il soggetto attuatore degli interventi in quanto le procedure di evidenza pubblica per l’ assegnazione degli interventi stessi potrebbero non essere ancora espletate o l’affidamento non ancora perfezionato A5 Analisi scheda rilevazione fabbisogni, verifica compilazione scheda anagrafica – professionale e individuazione Referente del caso A5 A6 Diagnosi congiunta (Operatori U.E.P.E., Op. CPI, altri membri Equipe, Referente caso) e definizione delle indicazioni generali sul percorso di reinserimento (ed eventuale individuazione soggetto/i attuatore/i) A6 A7 Presa in carico e costruzione del progetto di reinserimento e sottoscrizione Patto di Servizio A7 A7 A8 A8 A7 La costruzione del progetto potrà essere effettuata attraverso l’utilizzo dell’apposito strumento “PROGETTI” all’interno del sistema SILP. Ciò garantirà un più agevole monitoraggio dell’avanzamento dell’intervento e una costante valutazione della sua efficacia. A8 Attivazione azioni/interventi A9 Coordinamento e monitoraggio azioni/interventi A9 A10 Stesura report periodico per Equipe trans-disciplinare A10