Ragazzi con disabilità verso la vita adulta: approcci,alleanze,percorsi,… Vicenza, 4 Marzo, 2010 Isp. Luciano Rondanini
IL PROGETTO DI VITA APPROCCI razionale: la presenza della persona nella comunità è vista come indipendente rispetto al contesto focus : la gravità del deficit Sociale : la persona disabile è parte di una trama di contesti, ognuno con propri vincoli istituzionali focus: permanenze e cambiamenti Esistenziale: la persona è al centro della propria prospettiva esistenziale, con conseguente capacità di esprimere significati focus : lattraversamento dei confini
Il progetto di vita lapproccio esistenziale AUTENTICITA DELLA CURA La cura è identificabile con i comportamenti che una persona o un contesto determinano nei confronti di chi ha bisogno di essere curato con lobiettivo di superare la dimensione del (i) limite (i). ( cura come struttura dellesistenza, Heidegger, 1976) INAUTENTICITA DELLA CURA La cura coincide con una visione custodialistica dellaltro, visto come cosa e conseguente incapacità di restituire alle persone la possibilità del proprio poter essere. ( cura come sostituzione dellaltro)
SCUOLA, FAMIGLIA, SERVIZI,… la ricerca di reciprocità tra Soggetti istituzionali Soggetti espressivi Scuola,enti locali, servizi specialistici lavorano in unottica di compatibilità (risorse umane, finanziarie, …) Famiglie, associazioni, gruppi agiscono in unottica di immediatezza (speranze, attese, benessere,… ) Prospettiva della razionalità Prospettiva del soddisfacimento
SCUOLA E INTEGRAZIONE SOCIALE LE ISTITUZIONI (scuola, enti locali, ASL, ….) LE PERSONE (genitori, docenti, gruppi amicali, reti sociali,…) La struttura : standardizzazione dellofferta Lazione : personalizzazione del percorso OSSERVANZA DEI RUOLI (regole, vincoli, procedure,routines, …) determinatezza (identità stabile ) RISPOSTE A BISOGNI UNICI (ideali, aspettative, frustrazioni,desideri,…) indeterminatezza (identità dinamica)
LE ISTITUZIONI RUOLO PREVISTO norme, funzioni, orari,.. RUOLO AGITO azioni, responsabilità, dedizione,… RUOLO PERCEPITO attese, adeguatezza, aspettative,… la difficile integrazione dei ruoli LE REGOLELE ATTIVITALE ATTESE
VERSO UN SAPERE DIALOGICO INSEGNANTI GENITORI SAPERE PROFESSIONALESAPERE ESPERIENZIALE integrazione della triplice la genitorialità coincide con la dimensione del proprio ruolo reintegrazione quotidiana delle istituzionale (formale, dimensioni affettive ed inconsce, agito, percepito) e condivisione di tipiche di un ruolo incarnato un quadro comune di intenzioni
Chi è il destinatario del nostro lavoro? presupposti PIEDI PER TERRA È una persona che dovrà possedersi completamente per fare scelte libere, responsabili e per vivere felice PROGETTO VITA Lo scopo primario Radicamento nella comunità TESTA SULLE SPALLE Ragionevolezza delle scelte SGUARDI CHE SI INCROCIANO Disponibilità di tutti
Qual è lobiettivo precipuo del nostro lavoro? Disporre le persone e le loro azioni attorno ad una priorità: far sì che una persona disabile impari tutto ciò che conta per vivere pienamente la propria esistenza adulta PROGETTO VITA Lo scopo secondario
Lintegrazione di due pensieri DESIDERARE PROGETTO VITA PROGETTO DI VITA caldo freddo IMMAGINARE PROGRAMMARE PREVEDERE
DAL PEI AL PROGETTO DI VITA vulnerabilità PROGETTO VITA - esperienze scolastiche negative - famiglia disunita, gruppo di coetanei - incontri mancati Fattori di rischioFattori di protezione cura LA CRESCITA DI UNA PERSONA ( DISABILE) DIPENDE DALLINTEGRAZIONE TRA EVENTI SFAVOREVOLI E FAVOREVOLI, OSSIA DALLINTRECCIO TRA: - Incontro con figure capaci di aiuto - Accettazione nel gruppo dei coetanei - Azione collettiva
LA SFIDA DEL PROGETTO DI VITA Lintegrazione … dellintegrazione ISTITUZIONALE PROGETTO VITA Struttura formale BISOGNO DI IDENTITA STABILE Sistema naturale Gestione strategica PROFESSIONALE DI SCENARIO rispetto di regole, condivisione di vincoli codifica di ruoli rottura di routines, alterazione di equilibri, ricerca di senso connessione e reciprocità allargate e integrate BISOGNO DI IDENTITA DINAMICA BISOGNO DI RAPPRESENTAZIONI PLURIME
LA COMUNITA E LA CURA DEI TEMPI SCUOLA PROGETTO VITA Tempo scolastico Tempo familiare Tempo libero FAMIGLIA TERRITORIO -la presa in carico ( accoglienza, formazione dei docenti, valutazione,…) - lavere cura (responsabilità, innovazione, relazioni,…) lalleanza con i genitori (individuazione di compiti e di obiettivi comunemente condivisi soddisfacimento dei bisogni vitali (istruzione, lavoro,..) espressivi ( sport, hobby, teatro,..),…
IL PROGETTO DI SVILUPPO INDIVIDUALE PROGETTO VITA CONDIZIONI PERSONALI FATTORI DI VULNERABILITA FATTORI PROTETTIVI POTENZIALITA E AMBITI DINTERVENTO CAPACITA E COMPETENZE RICHIESTE FISICHE PSICHICHE PERCEZIONE DI SE AUTONOMIA IL SENSO DI AUTOEFFICACIA
IL PROGETTO DI SVILUPPO INDIVIDUALE PROGETTO VITA CONDIZIONI CONTESTUALI E RELAZIONALI FATTORI DI VULNERABILITA FATTORI PROTETTIVI POTENZIALITA E AMBITI DINTERVENTO CAPACITA E COMPETENZE RICHIESTE FAMIGLIA SCUOLA COETANEI ADULTI ESPERIENZE SOCIALI FORMAZIONE LAVORO
PROGETTO DI VITA Integrazione sociale appartamenti Integrazione sociale appartamenti Integrazione sociale Cooperative, A B Integrazione sociale Cooperative, A B Integrazione lavorativa Stage, tutoraggio, Integrazione lavorativa Stage, tutoraggio, Integrazione scolastica Laboratori scolastici in rete Progetto di vita Progetto di vita DALLA SCUOLA AL LAVORO e… dintorni
Il progetto di vita è sempre un oltre-passare