Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti Corso di Psicologia Clinica Prof. Salvatore Sasso I test proiettivi: a cura del prof. Salvatore Sasso e della dott.ssa Alessia Cardellini
Cattedra di Psicologia Clinica I test proiettivi parte 2
Il test REATTIVO DI REALIZZAZIONE GRAFICA Prende spunto dal reattivo di disegno di Wartegg (W.Z.T.)
PRESUPPOSTI TEORICI La produttività inconscia viene organizzata sul piano formale (operativo comportamentale) e su quello dei dinamismi affettivi simbolici L’elaborato grafico è più ricco di dati personali e meno distorto dalle interpretazioni dell’interlocutore La proiezione è l’investimento nel mondo esterno di valori e di strutture proprie della personalità, che “influenza” l’attività percettiva Il reale assume la colorazione di “essere ricostruito” del soggetto che porta i suoi modi specifici e personali (Vico) Abt e Bellak parlano a tal proposito di “distorsioni appercettive”
Note sul R.R.G. La realizzazione grafica mette il luce soprattutto: Il controllo e l’organizzazione razionale La reattività operativa e, indirettamente, le sorgenti energetiche affettive della personalità Gli stimoli presentati tendono, mediante processi inconsci, a produrre una corrente ideo-affettiva subliminale in direzioni prefissate La scelta degli stimoli è stata operata da Wartegg tenendo presente sia le leggi gestaltiste sia l’aspetto simbolico richiamato a campi tipici di esperienza
Quadri di stimoli R.R.G.
Lo sviluppo del gesto grafico I stadio (2-4 anni) = realismo motorio Primi scarabocchi disordinati, obliqui e casuali (fino a 2 anni); verso i 3 anni inizia la coordinazione miocinetica. Il significato è attribuito dopo la realizzazione del disegno II stadio (4-7 anni) = realismo intenzionale Ricerca di un significato da realizzare, perché si coglie la relazione tra rappresentazione e cosa III stadio (7-9 anni) = realismo intellettuale Prime rappresentazioni dell’immagine mentale, i caratteri essenziali sono quelli ritenuti soggettivamente essenziali
Lo sviluppo del gesto grafico IV stadio (9-13 anni) = realismo visuale oggettivo progressiva evoluzione dalla rappresentazione povera alla forma geometrica per aderire all’oggetto (volume, ombra, proporzione e valutazione prospettica) V stadio (13-17 anni) = realismo personale il disegno non rappresenta più una raffigurazione della realtà esteriore, ma è anche espressione delle valutazioni personali, con l’affermazione di un proprio “stile” NB REALISMO in senso psicologico, come TRASPOSIZIONE MOTORIA FIGURATIVA-SPAZIALE DI Ciò CHE è PERCEPITO e VISSUTO COME REALE dal soggetto
L’analisi psicologica Per fare l’a.p. di qualunque costrutto occorre vedere 3 strati: Il TRATTO, come delimitazione cosciente realistica ed è espressione dell’attività mentale e razionale La REALIZZAZIONE, l’ambiente simbolicamente proposto nel quale reagire Il CONTENUTO PREVALENTE nei disegni
1. Analisi del TRATTO La prevalenza della linea sulla diffusione è indicativa dell’intenzionalità +/- rigida e adattiva e del controllo sulla indecisione, sulle pulsioni e sull’affettività Le linee che si possono esprimere sono: La LINEA DRITTA La LINEA CURVA l’INTENSITA’ (pesante e sottile) LINEA CONTINUA-DISCONTINUA
La LINEA DRITTA L’andamento rettilineo implica una intenzionalità direttiva dell’apparato miocinetico (controllo razionale rigido) Può assumere diversi livelli: razionalizzazione, di decisione, di aggressività e di astrazione Nel parallelismo si accentua il significato di controllo, indicando ostinazione o ossessività a parziale copertura di insicurezze profonde Si accompagna a irrigidimento e distacco affettivo Linee in senso orizzontale (più naturale) o verticale (maggior controllo ed energia)
La LINEA CURVA È in natura il risultato di un adattamento progressivo a forze agenti Rappresenta una continuità di energia e insieme la variazione di essa, indica la tendenza alla flessibilità È connessa alla passività, la dipendenza, e la non prevalenza del controllo razionale
INTENSITA’ del tratto Sembra essere legata a meccanismi inconsci individuali, non modificabili da apprendimento FORTE e COSTANTE INTENSITA’, è in funzione della impulsività vitale (vedi scarabocchi dei bambini) 2. MANCANZA DI CONTROLLO nella pressione, come mancanza di elaborazione degli impulsi INGROSSAMENTI e ANNERIMENTI, emerge emotività e vulnerabilità affettiva nella perdita di controllo LINEA SOTTILE SFUMATA, indica basso livello energetico, inibizione, tididezza, incertezze oppure finezza intellettuale ed emotiva
LINEA CONTINUA-DISCONTINUA Rappresenta una espressione spaziale della presenza funzionale di inibizione Linea discontinua, rappresenta arresti psichici tradotti nella sfera miocinetica significativa. Tradisce insicurezza interna e indecisione. Linea continua. La prosecuzione incontrollata e violenta indica una imposizione del soggetto sul mondo esterno Linee raddoppiate, il sogg. Tenta di superare una indecisione con un ripensamento Tratto ricalcato, indecisione e insicurezza di base
2. REALIZZAZIONE Nel disegno, lo spazio rappresenta l’ambiente simbolico proposto per reagire agli stimoli Ansia si fronte a spazio bianco I principali segni presenti nella r. dell’ansia sono: Cancellature Ombreggiature Omissioni Linee spezzate e indecise
2. REALIZZAZIONE Si tengono in considerazione: SPAZIO SENSO, DIREZIONE PROSPETTIVA TRIDIMENSIONALITA’
LO SPAZIO DISEGNI PICCOLI. Con pochi elementi e povertà associativa può essere indice di sentimenti di insufficienza o blocco emotivo MODERATO USO DELLO SPAZIO. Senso moderato delle ambizioni e della propria affermazione DISEGNI MOLTO AMPI. Forma di affermazione e incentramento sul proprio Io, spontaneità ma con ridotto controllo delle pulsioni (disegni di tipo ossessivo) SPAZIO VUOTO. Più è ampio più indica un blocco o un impoverimento emotivo-asociativo
SENSO E DIREZIONE La direzione del disegno è l’orientamento della composizione. Verso destra e verso l’alto, indica progressione evolutiva ed estroversione (cioè investimento all’esterno dell’aggressività e dell’iniziativa). Esprime capacità di realizzazione, di efficienza, di abilità, di disposizione all’empatia Verso sinistra e verso il basso, espressione di introversione, introspezione e di attaccamento a fasi meno avanzate
PROSPETTIVA E TRIDIMENSIONALITA’ La realizzazione prospettica indica una avanzata maturazione del potere critico e una capacità di stabilire contatti sociali Assenza di prospettiva o linearità, è vista con diffidenza (rischio di soggetti psicotici) La tridimensionalità è un punto di arrivo di maturazione delle capacità logico-critica, sintetica e analitica insieme (Machover) La t. permette una visione più matura e più aderente alla realtà
Organizzazione della composizione La composizione può essere vista da: Un punto di vista informativo: Chiara Difficoltosa Incomprensibile Originale Un punto di vista associativo e compositivo: Organizzazione semplice -> forma di controllo Organizzazione schematica -> povertà associativa e comunicativa Organizzazione ricca -> elaborazione significativa
3. Il CONTENUTO Sono state costruite della tabelle in base alla frequenza delle risposte L’analisi della tabelle permette di arrivare ad un profilo descrittivo di personalità partendo da composizioni grafiche normali rare, originali o patologiche Il 2% corrisponde al limite della risposta originale Il campione è stato di 1000 soggetti (720M e 280F)