1 POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO Augusto Ninni Università di Parma a.a
2 E una delle forme più importanti della PI tradizionale, ma è molto rilevante anche nella PI moderna Molti degli obiettivi dellindustria nascente sono ricercati (e realizzati) tramite DP PI attiva, dove compito dello Stato è indirizzare e aiutare a costituire una determinata struttura industriale, utilizzando la leva del suo potere di mercato LA DOMANDA PUBBLICA
3 Definizione: acquisti di beni e servizi da parte di Stato Amministrazioni pubbliche a livello decentrato Istituzioni centrali dello Stato (Public utilities se di proprietà pubblica) Concettualmente, tutti gli operatori su cui lo Stato (o lente locale) ha potere di comando (proprietà, controllo, nomina di membri del CdA) Per comparazione internazionale e per la normativa UE e GPA, non le imprese pubbliche che operano in mercati competitivi (perché?)
4 Contabilità nazionale : Investimenti pubblici + Acquisti di beni e servizi intermedi (non compresi nella CN, ma presenti nel Bilancio dello Stato)
5 Scopi della DP Formalmente, acquisizioni di input per soggetti pubblici ( minimiz prezzo, massimizzare qualità e contenuto tecnologico) Di fatto utilizzo della DP come strumento di : -Politica (Macro)Economica, anti-ciclo -Politica Regionale: flussi da imprese localizzate in aree a minor reddito, istituto della riserva -Politica Industriale, rafforzamento dellindustria nazionale via economie di scala -Politica per lInnovazione (demand led più che technology push): anticipo dei tempi di introduzione, identificazione di requisiti tecnici, finanziamento della ricerca, abbassamento dei costi via economie di scala, innovazione di prodotto innovazione di processo
6 Fattori che rendono la DP importante come strumento di PI Dimensione della DP (10-20% Pil) Capacità di influenzare molto determinati settori (costruzioni, produzioni meccaniche, prodotti per ufficio e di precisione, farmaceutici, ovviamente militare): se ad elevato contenuto tecnologico, elevati spillovers, occupazione qualificata national champions Vantaggi della gerarchia: impatto più diretto sullindustria
7 Condizioni: DP sbocco importante ma non totale nella destinazione delle vendite del fornitore (quanto meno nel tempo) Omogeneità fra prodotto domandato dallo Stato e prodotto domandato dal mercato (a meno che non ci siano rilevanti economie di scopo) Produzione del fornitore con rendimenti crescenti
8 Condizioni come PI per linnovazione Filone user-producer (Von Hippel) Continuo coordinamento fra acquirenti pubblici e fornitori (entrambi con alta capacità tecnologica) Stato propenso al rischio o neutrale rispetto al rischio (non sempre capita)
9 Condizioni generali (comuni a PI e politica per linnovazione): Centralizzazione delle funzioni di acquisto Stato acquirente informato (sui mercati, sulle tcnologie, sul posizionamento dellindustria nazionale) Stato acquirente affidabile (reputazione): contratti a lungo termine e minimizzazione dipendenza ciclo fiscale (se gdp, entrate, = spesa pubblica : bilancio pubblico) quando invece si richiede uno strumento anticiclico per il sostegno della domanda Stato disposto a cooperare Corruzione (da frequentazione imprenditori-burocrati) procedure automatiche
10 OXZ A C B D Q M AR MC AC Pw Impresa mediamente efficiente Gli effetti sullimpresa fornitrice
11 Discriminazione verso produttore estero (necessario per protezione) DP attuale in molti PVS: 2 mercati, uno aperto alla concorrenza estera (spesso quando cè finanziamento internazionale), laltro protetto
12 Local content Richiesta (o aggiunta come preferenza) una quota % del valore del prodotto ottenuto nel paese (caso ASEAN e altri paesi: quota % ottenuta negli altri paesi dellarea) in vantaggio il produttore nazionale; incentiva la multinazionale a localizzare impianti nel paese; se il differenziale di prezzo non è elevato, rendita per il produttore nazionale
13 Preferenze di prezzo Se limpresa localizzata in A e limpresa estera proveniente da B competono per una commessa di unautorità pubblica di A, questa può imporre + x % al prezzo offerta dallimpresa estera proveniente da B, dopo di che: concorrenza sul prezzo
14 La sua efficienza dipende dal livello di informazione Hp impresa del paese A (meno efficiente) e del paese B (estera, più efficiente), concorrono per una commessa di A: Se cA=120 e cB=113, e B conosce cA, proporrà 119, guadagnando 6 Ma se cè preferenza di prezzo, e questa è il 7%, B dovrà proporre : limpresa di A otterrà la commessa, anche se meno efficiente. Tuttavia questa procedura incentiva sia limpresa nazionale che limpresa estera a diventare più efficiente
15 Se cè concorrenza di prezzo, e contemporaneamente politica commerciale protezionista, svantaggio per limpresa nazionale (perché paga di più gli input importati): difficilmente un paese aprirà i propri mercati pubblici se prima non riduce i propri dazi (la politica di apertura delle commesse pubbliche segue sempre la politica di apertura commerciale)
16 Government Procurement Agreement liberalizzazione in UE 1994 guerra commerciale USA-UE Necessità di accordo multilaterale in WTO GPA accordo plurilaterale (1996): impegna solo i paesi che lhanno firmato Solo tra PI (UE, altra Europa,Nord America, Giappone, Corea, Singapore, Israele)
17 Molte eccezioni, dipendono da paese a paese Israele, Corea, USA e Canada i più protezionisti tra i firmatari Per USA DP come politica commerciale: applica Buy American Act verso non-GPA e può arrivare a proibire gli acquisti se non cè parità
18 Public procurement tra i non-firmatari GPA: DP come strumento di PI Discriminazione su local content, local ownership, preferenze di prezzo (10-20 %), riserve (soprattutto per SME e imprese di minoranze etniche) In taluni casi apertura a concorrenti esteri solo se non vi sono fornitori nazionali o sono meno di 3 Spesso apertura legata solo allaiuto (Banca Mondiale chiede gare aperte)
19 Problemi d erivanti da fallimento GPA Evidentemente non conviene aprirsi (ambito su cui WTO non è riuscito ad intervenire) prezzo, maggiore varietà per autorità pubblica considerati risultati meno importanti che protezione per lindustria nazionale Forse lunica cosa da fare è accantonare reciprocità e cercare unapertura graduale dei PVS a fronte di unapertura totale dei PI