Le Funzioni normative Diritto Pubblico

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Transcript della presentazione:

Le Funzioni normative Diritto Pubblico Lezione n. 6 Le Funzioni normative Il sistema delle fonti: antinomie e loro i criteri di risoluzione Dott. Carlo Lucioni Ricercatore di Diritto Costituzionale Università “C. Cattaneo” - LIUC E-mail: carlo.lucioni@libero.it

Nozione di Fonte del diritto Quell’atto o quel fatto a cui l’ordina-mento giuridico riconnette la capaci-tà di creare o modificare diritto Fonte del diritto Nozione for- male di fonte del diritto Due tipi di fonti Fonti di produ- zione del diritto Fonti sulla pro- duzione del diritto

Nozione di Fonte del diritto esistenza, validità ed efficacia Condizioni di esistenza, validità ed efficacia Validità Esistenza Efficacia La fonte-atto è valida se è confor-me a tutte le nor-me che ne discipli-nano la creazione e non sia in contra-sto con alcuna nor-ma gerarchicamen-te superiore La fonte-atto è e-sistente se è ema-nata nell’esercizio di un potere con-ferito al suo auto-re dall’ordinamen-to ed è riconosci-bile come atto del-la specie a cui pre-tende di apparte-nere La fonte-atto è ef-ficace se è capace di produrre gli ef-fetti giuridici suoi propri Condizione di effi- cacia è la semplice esistenza dell’atto

Fonti di grado costituzionale Il sistema delle Fonti Fonti di grado costituzionale Costituzione Revisione costituzionale Fonti primarie dello Stato Fonti primarie delle Regioni Fonti primarie d.lgs. d.legge Legge reg. Legge Fonti secondarie Fonti secondarie dello Stato Fonti secondarie delle Regioni Regolamento Regolamento

Antinomie e criteri di risoluzione Antinomie: contrasti tra norme Criteri logici 1. Criterio cronologico Criteri di risoluzione delle antinomie 2. Criterio di specialità 3. Criterio gerarchico 4. Criterio di competenza Criteri positivi

1. Criterio cronologico Presupposto: contrasto tra fonti dello stesso grado Principio della lex posterior: prevalenza della leg- ge successiva su quella anteriore che si determi- na tra fonti dotate della stessa forza Abrogazione Abrogazione espressa Abrogazione tacita Abrogazione implicita Effetto erga omnes Effetto inter partes

1. Criterio cronologico Abrogazione: effetti A b c d Abrogazione circoscrive nel tempo l’efficacia della norma abrogata Abrogazione non estingue la norma Norma abrogata continua a regolare i rapporti venuti in essere prima dell’ abrogazione A: momento dell’intervento legislativo che determina l’abrogazione della vecchia norma A b c d Tempo dell’efficacia della norma abrogata Tempo dell’efficacia della nuova norma

sistema delle fonti ordinato Risulta dalla combinazione di 2. Criterio gerarchico Presupposto: sistema delle fonti ordinato su più gradi Principio della lex superior: il contrasto tra fonti di grado differente si risolve con la prevalenza della fonte considerata più elevata in grado Risulta dalla combinazione di due principi Principio di legalità Principio di costituzionalità

La Riserva di legge Riserva di legge Costituzione prescrive che una determi- nata materia sia regolata dalla legge Riserva di legge formale Riserva di legge ordinaria Riserva di legge rinforzata Solo legge appro- vata dal Parlamento Per procedimento Per contenuto Esclusi i d.l. ed i d.lgs. Relativa Assoluta Riserva di Assemblea

2. Criterio gerarchico Disposizione in contrasto con una norma superiore è invalida Per legge: Corte costituzionale Per regolamenti: giudice amministr. Disposizione invalida può essere annullata È dichiarato da un giudice Annullamento Per vizi formali o sostanziali Ha effetto erga omnes ed ex tunc Eccezione: Rapporti esauriti

3. Criterio di competenza Presupposto: Sistema policentrico delle fonti Contrasto tra fonti di tipo diverso… … che non sono in relazione gerarchica… … i cui rapporti sono regolati da norme gerarchicamente superiori Sfere materiali di competenza diverse Invalidità della dispo- sizione incompetente

4. Criterio di specialità Presupposto: Si applica in quanto non applicabili altri criteri Norma generale e norma speciale N1: {F1, F2, F3, …} N2: {F2} Esempio: Art. 2043 c.c.: Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Esempio: Art. 2046 c.c.: Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la capacità d’intendere o di volere al momento in cui ha commesso il fatto