L’Italia repubblicana

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Transcript della presentazione:

L’Italia repubblicana

La nascita della repubblica Aprile 1945 - F. Parri (Partito d’Azione) capo del primo governo di unità antifascista con il compito di: risanare l’economia frenando l’inflazione galoppante; avviare la ricostruzione materiale del paese; avviare la ricostruzione morale. Dicembre 1945 - Alcide De Gasperi (DC) diventa capo del governo. I partiti di massa stanno prendendo il sopravvento. Aprile 1946 – Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto. Giugno 1946 – Referendum sulla forma istituzionale dello Stato e elezioni per l’Assemblea Costituente.

Inizia il dopoguerra Referendum: vince la repubblica con due milioni di voti di differenza. Prevale repubblica nel nord, monarchia al sud. Elezioni dell’Assemblea Costituente: DC 207 seggi, sinistre 217, con prevalenza dei socialisti, quasi scomparsa la destra prefascista. Nel Sud si afferma l’uomo qualunque, movimento di destra. La DC acquista una funzione centrale nel panorama politico diviso fra i due blocchi sociali e politici. Enrico De Nicola (monarchico napoletano) eletto provvisoriamente capo dello Stato come soluzione di compromesso. Era stato Presidente della Camera nel 1922.

Luglio 1946 – Formazione del nuovo governo di De Gasperi Luglio 1946 – Formazione del nuovo governo di De Gasperi. Restano fuori azionisti e liberali. Agosto/dicembre 1946: inflazione al 35% (nel 1947 i prezzi aumentano ancora del 50%). Cala di conseguenza il debito pubblico. Debito pubblico 1943: 118% del PIL 1946: 32% 1947: 24%, il più basso dal 1861 Le sinistre rivendicano il prezzo politico, cioè il calmiere dello Stato all’aumento dei prezzi (razione giornaliera= 230 grammi di pane a prezzo politico)

La Costituente Nella Costituzione, sintesi fra: Liberalismo (dal movimento liberale prefascista) Solidarismo comunista e socialista Solidarismo cristiano-sociale Tentativo di conciliare i diritti politici delle rivoluzioni borghesi (libertà di stampa, d’opinione, di associazione, di riunione) con i diritti sociali (al lavoro, alla salute, all’istruzione) Riaffermazione dell’unità territoriale dell’Italia, contro le spinte federaliste e secessioniste

Le elezioni del 18 aprile I riflessi italiani della guerra fredda: La divisione in blocchi spinge i partiti taliani a trovare riferimenti in uno dei due: sinistra verso l’URSS, DC verso gli USA. A partire dal 1947 si sviluppa un’aspra lotta sociale con scioperi, scontri e divisioni. Maggio 1947: PSI e PCI vengono esclusi dal governo. Si conclude la stagione dell’ unità nazionale. 1 gennaio 1948: entra in vigore la Costituzione Nasce il Fronte Popolare che unisce tutte le sinistre in vista delle elezioni del 18 aprile 1948. Scissione moderata nel PSI a indebolire il Fronte Popolare. In entrambi gli schieramenti c’è il timore di un colpo di stato. La DC vince nettamente le elezioni (53%) oltre il /% il PSDI. Le Sinistre al 31%. Nasce una vasta alleanza di Centro che esclude dal governo la sinistra e l’estrema destra (MSI e Partito Monarchico). Nel Fronte Popolare il PCI supera nei voti il PSI, determinandone il distacco dall’alleanza.

Dopo il 18 aprile… Lo scontro sociale si acuisce 14 luglio: attentato a Togliatti, ferito gravemente. Scoppiano movimenti insurrezionali nelle grandi città del nord. Il PCI incanala la protesta verso un grande sciopero generale. Scissione nella CGIL: escono i sindacalisti socialdemocratici e cattolici. De Gasperi porta il governo ad aderire al Patto Atlantico (1949). Condizioni di vita della popolazione causa di moti, scioperi e disordini. 1 maggio 1947: strage di Portella della Ginestra ad opera di Salvatore Giuliano. La Chiesa si schiera a fianco della DC. Scomunica per tutti i comunisti (Sant’Uffizio, 1949)

Il centrismo 1948/53: Governi De Gasperi, alleanza fra DC, PSDI, PLI e PRI. De Gasperi: mente politica del centrismo Einaudi (Presidente della Repubblica dal maggio 1948): mente economica. Parte il processo di industrializzazione e di ricomposizione del paese. Nascono la CISL, sindacato cattolico, e la UIL a maggioranza socialdemocratica e repubblicana. La DC diventa partito di massa attraverso l’organizzazione dei corpi intermedi: COLDIRETTI, ACLI… 1949: per rafforzare ancora il peso della DC, De Gasperi avvia il progetto “democrazia protetta”: una legge elettorale maggioritaria che assicura il 65% dei seggi al partito che conquista la maggioranza assoluta dei voti. La legge viene approvata nel 1953.

1953: elezioni. Non scatta il premio di maggioranza, il PCI avanza e il progetto De Gasperi viene sconfitto. Crisi del Centrismo: le elezioni mettono in evidenza che non esiste nel paese una maggioranza intorno alla DC. Nasce il Governo Scelba che include i socialdemocratici. 1954: muore De Gasperi, il governo Scelba cade. Acquistano sempre più peso le correnti della DC. Prevale quella capitanada da Amintore Fanfani che organizza il consenso nel sud attraverso la Cassa per il Mezzogiorno, nata nel 1950. 1950: il Governo approva la Riforma Agraria. Concessione limitata di terre ai contadini. Aprile 1955: viene eletto Presiente della Repubblica Giuseppe Gronchi. Il XX Congresso del PCUS provoca l’allontanamento del PSI dall’orbita sovietica. Il PCI rimane filosovietico.

Lo sviluppo economico In ritardo di quarant’anni sugli USA, si avvia la trasformazione economica e sociale dell’Italia 1954: entra in produzione la seicento FIAT con un costo accessibile ai comsumatori. 1954: iniziano le trasmissioni televisive, comincia a diffondersi l’uso degli elettrodomestici. Spinta ai consumi individuali a scapito di quelli collettivi: la sinistra impreparata a gestire il nuovo modello economico. I costi dello sviluppo economico: Forte migrazione interna a partire dal 1954 Sradicamento sociale e disagio Devastazione del paesaggio

Il “miracolo economico” 1957: Trattato di Roma. L’Italia contribuisce la, formazione della Comunità Economica Europea (abolizione dlle barriere doganali). 1958: inaugurazione del primo tratto dell’Autostrada del Sole. 1962: più di tre milioni di auto circolanti e 4.300.000 motoveicoli. Affermazione culturale e pratica dell’individualismo e progressivo abbandono delle attività ricreative collettive, inclusa la partecipazione politica. Aumenta il peso dell’informazione televisiva. Progressiva consapevolezza della necessità di una nuova alleanza politica per meglio gestire il miracolo economico

Il centrosinistra Dal XX Congresso alla rivolte di Ungheria del 1956: il mondo della sinistra è in trasformazione. 1959: il PSI di Nenni rompe definitivamente con la tradizione societica: si apre la strada per una collaborazione con la DC. 1960: si forma il governo Tambroni, appoggiato dal MSI. Disordini a Genova contro il Congresso del MSI, con morti. Tambroni si dimette e si forma un nuovo governo Fanfani. La DC si allea col PSI mentre Giovanni XXIII diventa papa e Kennedy Presidente degli USA. Gennaio 1962, Congresso della DC: Aldo Moro formula la proposta di governi di centrosinistra con il PSI. La destra del partito – contraria – viene tacitata con l’elezione di Antonio Segni alla presidenza della Repubblica. Primo governo Moro, Nenni vicepresidente.

Le realizzazioni del centrosinistra Nazionalizzazione dell’industria elettrica Aumento del tempo libero Aumento del benessere Rischio di colpi di stato che contiene l’influenza socialista Estensione del welfare state: Pensioni: 1.324.000 nel 1951 e 3.249.000 nel 1960 Pensioni di invalidità: 1.200.000 nel 1960, 3.500.000 nel 1970)