Storia delle religioni

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Transcript della presentazione:

Storia delle religioni lezione n.7 Prof. Marco Bartoli

La civiltà egizia storia degli studi Erodoto Plutarco, De Iside et Osiride Spedizione napoleonica in Egitto 1798 Decifrazione della stele di Rosetta Champollion 1822 Scoperta di Tell el Amarna, capitale di Amenofi IV (massima espansione egiziana 1411-1358 a.C.)

Quadri storici Negade II: relativa omogeneità culturale tra alto e basso Egitto Dopo il 3000 a.C.: unificazione politica, i re dell’alto Egitto conquistano il basso Antico Regno: capitale Menfi (vicino al Cairo) fino al 2100 ca. I° periodo intermedio 2100-2012 ca. Medio Regno: capitale Tebe 2° periodo intermedio: invasione dei c.d. Hyksos Nuovo Regno dal 1610. Sotto Ramses II nel 196, battaglia di Qadesh contro gli Hittiti 525: invasione dei Persiani 332: Alessandro Magno Roma

il re Egitto: il regno dei due Paesi (due corone, due emblemi). Il re è l’Egitto: tutto il Paese è sua proprietà privata, tutti gli abitanti sono al suo servizio, è lui che commercia con altri Paesi, è lui che vince le guerre. Anche la religione è affare esclusivo del re, che delega alcune persone (i sacerdoti) a celebrare in sua vece. Al re si attribuisce carattere divino. A volte definito come dio, ma dipende in tutto dagli dei; figlio del dio-sole Ra, incarnazione del dio Horus, figlio di Osiride, il dio-re morto. E’ coerente con la religiosità egizia la rappresentazione del re-sacerdote che adora la propria immagine, che è divina.

il mito di Osiride e di Horus 2480-2190 ca. il mito era già formato Plutarco ne da una narrazione coerente: Osiride era un antichissimo re, che viene ucciso e fatto a pezzi dal fratello Seth. i pezzi dispersi del corpo vengono cercati, ritrovati e riuniti dalla sorella-sposa di Osiride, Iside, che concepisce dal dio morto un figlio, Horus. questi vendica il padre, uccidendo Seth e regnerà al posto di Osiride, che regnerà sui morti.

Il mito di Osiride è entrato nella religione ufficiale in un secondo momento, ma le sue radici sono antichissime. Il rapporto tra questo dio e il grano dal Medio Regno in poi nei riti si impiegavano immagini del dio fatte di terra in cui era seminato del grano, in modo che la spiga spuntava proprio dal dio morto Osiride è una rielaborazione politeistica di un un essere di tipo dema Il mito però viene inserito nella concezione della regalità, assumendo funzioni cosmogoniche ed escatologiche. La festa del seppellimento di Osiride celebrata nell’ultimo mese dell’inondazione (la sua morte è condizione della fertilità dei campi).

Teologia eliopolitana Il dio di Eliopoli, Atum (presto identificato con dio-sole Ra) crea da solo la coppia divina Shu (aria) e Tefnut (elemento umido); Da questi nascono il dio-terra Geb e la dea-cielo Nut. In seguito Geb e Nut vengono fatti genitori di Osiride, Iside, Seth e Nephthys (sorella-sposa di Seth) [in tal modo il mito osirico venne inserito in questo sistema cosmogonico indipendente]

Teologia menfitica Ptah, dio di Menfi, con il suo ‘cuore’ = pensiero e la sua ‘lingua’ = parola, crea ogni cosa, uomini e dei. Ptah (che i greci identificheranno con Hephaistos) in origine doveva essere un dio-fabbro, che forgiava ogni cosa, ma la teologia sacerdotale aveva sublimato questa attività artigianale in una creazione del tutto spirituale. In un altro contesto, il dio-vasaio Chnum, dio delle regioni delle cateratte del Nilo, non modella, ma genera il creato.

cosmogonie e teogonie Cosmogonie: emersione di una collina primordiale dalle acque caotiche (=Nun) o nascita di un uovo primordiale dal Nun o di un fiore di loto sulla sua superficie. Teogonie: Nun, personalizzato, ha una moglie da cui genera successive coppie dal nome astratto (‘infinito? e ‘buio’), fino a che compare il dio Amun, massima divinità di Tebe, con una sposa dal nome tratto dal suo.

antropomorfismo e teriomorfismo delle divinità Le divinità sono antropomorfe: si comportano e parlano come esseri umani, le loro statue ricevono un trattamento quotidiano come le divinità mesopotamiche Spesso sono rappresentate in forma animale: Horus = falco Hathor e Nut = vacca Sobek = coccodrillo Ra = scarabeo (che si credeva si generasse da sé) Talvolta con corpo umano e testa di animale (teriocefalismo), talvolta di più animali: Thoth, dio-scriba = con testa di babuino o di ibis Non ci sono spiegazioni convincenti di questi accostamenti uomo- animale. Si esclude solo ogni sorta di totemismo.

la morte La grande importanza dell’idea della morte nella religione egizia: I primi monumenti hanno destinazione sepolcrale I più importanti monumenti (le Piramidi) sono sepolcri I più antichi testi religiosi sono le iscrizioni dei monumenti dell’Antico Regno Le iscrizioni nei sarcofaghi del Medio Regno I testi dei papiri nelle tombe durante il Nuovo Regno (il ‘Libro dei morti’)

Non c’è una coerente visione egiziana della morte, ma una pluralità di concezioni diverse ed opposte, parallelamente conservate e vive nella tradizione. Nella tomba si depongono oggetti e viveri Sopra la tomba viene costruito un locale in cui si colloca una statua del morto, cui viene attribuito un culto, come le statue degli dei. Nelle formule rituali si nega la morte e si afferma la vita perpetua del defunto. Si distinguono due specie di anime: Il ka (= forza vitale), che si trasferiva nella statua funeraria Il ba, che, dopo la morte, sale in cielo e accompagna il dio Ra nel suo viaggio quotidiano.

L’integrità del corpo (= mummificazione) è condizione per l’ascesa dell’anima al cielo. Il morto vive in una terra fertile simile alla valle del Nilo, senza bisogno di lavorare (le figurine nelle tombe rappresentano gli esseri che lo servono in cielo) Il morto vive nel cielo Si trasforma in determinati animali (falco) o piante (loto) Viene condotto dal dio Thot in giudizio davanti al dio Osiride e deve recitare una confessione-negativa (peccati che non ha commesso). Alcune formule magiche impediscono al cuore di accusarlo. Il suo cuore viene posto sul piatto di una bilancia, mentre sull’altro vi è l’immagine della dea Ma’at, dea dell’ordine cosmico.

Il morto diventa immortale perché si identifica con Osiride, il dio morto, ma immortale Questa credenza era riservata in primo luogo ai re, ma: i testi funebri più antichi non dicono nulla sulle idee diffuse tra le masse i sudditi erano percepiti come organi del re, quindi la credenza nell’immortalità regale implicava l’immortalità di tutti.

Teocrasie e riforma religiosa di Amenofi IV Teocrasia = fusione di più entità divine in una sola. - Ptah dio di Menfi si fonde con Sokaris, dio della necropoli della città, e poi con Osiris - Osiride si fonde con Ra e poi con Amun, dio poliade di Tebe = Amun-Ra-Osiris. Amenofi IV, 1361-1340 a. C. contro i sacerdoti di Amun, protegge il culto di Aton, altro dio solare, molto umanizzato e compassionevole. Il re cambia nome = Ekhenaton ( colui che piace ad Aton). Non è un vero monoteismo, perché non nega l’esistenza di altri dei e conserva il suo nome di trono, Ra.

Inno ad Athon Inno al Sole AMENOFI   IV Inno ad Athon Inno al Sole Tu ti levi glorioso ai bordi del cielo, o vivente Aton! Tu da cui nacque ogni vita. Quando brillavi dall'orizzonte a est Riempivi ogni terra della tua bellezza. Sei bello, grande, scintillante, Viaggi al di sopra delle terre che hai creato, Abbracciandole nei tuoi raggi, Tenendole strette per il tuo amato figlio Sei così lontano, eppure i tuoi raggi sono sulla Terra; Anche se riempi gli occhi degli uomini, Le tue impronte non si vedono. Quando sprofondi oltre il confine occidentale dei cieli La terra è oscurata come se fosse arrivata la morte....

La maschera funeraria di Tutankhamon

La confessione "O tu, Spirito che appari ad Eliopoli e che procedi a grandi passi. io non sono stato perverso. ..... O tu, Spirito di Letopolis, dagli sguardi che sembrano coltelli, io non ho ingannato ... O, tu Spirito dell'Amenti, dio della duplice sorgente del Nilo, io non ho diffamato .... Non ho detto il falso Non ho commesso razzie Non ho rubato Non ho ucciso uomini Non ho commesso slealtà Non ho sottratto le offerte al dio Non ho detto bugie

Non ho sottratto cibo Non ho disonorato la mia reputazione Non ho commesso trasgressioni Non ho ucciso tori sacri Non ho commesso spergiuro Non ho rubato il pane Non ho origliato Non ho parlato male di altri Non ho litigato se non per cose giuste Non ho commesso atti omosessuali Non ho avuto comportamenti riprovevoli Non ho spaventato nessuno Non ho ceduto all' ira Non sono stato sordo alle parole di verità Non ho arrecato disturbo Non ho compiuto inganni Non ho avuto una condotta cattiva

Non mi sono accoppiato (con un ragazzo) Non sono stato negligente Non sono stato litigioso Non sono stato esageratamente attivo Non sono stato impaziente Non ho commesso affronti contro l'immagine di un dio Non ho mancato alla mia parola Non ho commesso cose malvagie Non ho avuto visioni di demoni Non ho congiurato contro il re Non ho proceduto a stento nell'acqua Non ho alzato la voce Non ho ingiuriato dio Non ho avuto dei privilegi a mio vantaggio Non sono ricco se non grazie a ciò che mi appartiene Non ho bestemmiato il nome del dio della città.