Intervista al genio della porta accanto. ? ? ? ? ? ?
A che età hai scoperto l’esistenza della matematica? Non ricordo un’età precisa, mi sembra di essere nata in mezzo alla matematica. Per il lavoro dei miei genitori sono cresciuta tra calcolatrici, computer e compiti di matematica da correggere della mia mamma.
Ho imparato a contare prima di saper leggere, amavo le costruzioni, il domino e il piccolo mercatino dove giocavo con gli amichetti a fare la spesa e i primi conti. Come e con chi hai scoperto l’esistenza della matematica?
Con l’inizio della scuola è risultata evidente la mia attitudine per la matematica, la logica e i numeri e allo stesso tempo la mia negazione per tutto ciò che tende all’umanistico. Risolvevo già a mente conti complicati, ma non riuscivo a mettere insieme un pensierino che andasse a genio alla maestra (si vede?!): troppo sintetica, troppo fredda ed essenziale, poco espressiva …” … e a scuola?
E dopo le scuole medie? Dopo le scuole medie, la mia scelta, un po’ scontata, è caduta sul liceo scientifico; qui il mio “squilibrio attitudinale” è risultato ancor più evidente e non poco problematico: una media solo sufficiente, risultato del massimo in matematica e fisica e del minimo in italiano.
Il prof. di matematica mi ha sempre incoraggiato, secondo lui le mie doti matematiche, unite a un po’ di buona volontà mi avrebbero aperto qualunque porta, invece secondo la prof di italiano, con cui non c’era molto feeling, ero buona a nulla. Fatto sta che mi sono iscritta a Ingegneria delle Telecomunicazioni e sono arrivata alla laurea. Come ti vedevano i tuoi prof?
Sicuramente nel mio buon rapporto con la matematica, ci ha giocato molto l’influenza della mia mamma; ha una grandissima passione e la sa anche trasmettere. Aveva una bella testa, poteva far ben altro che l’insegnante, ma il desiderio di far amare anche ad altri il mondo dei numeri e soprattutto l’amore per la famiglia ha condizionato le sue scelte fino a far passare in secondo piano la passione per la matematica. Ci sono altri geni nella tua famiglia?
Le persone che mi conoscono dicono che si vede proprio che ho una predilezione per i numeri; sono molto schematica, a volte troppo inquadrata, razionale anche se sto migliorando col passare degli anni e l’accumulo di esperienze di vita reale. Si capisce che ti piace tanto la matematica?
È inevitabile che la matematica condizioni il mio tempo libero! Sono molto appassionata di computer, … anche se non mi ritengo dipendente o fanatica … E i computer?
… mi piacciono i giochi di ruolo, in particolare D&D (Dungeons & Dragons), lì davvero numeri e fantasia generano una miscela unica e (i gusti sono gusti) divertimento assicurato! Ti piace anche giocare al computer?
Cosa pensi del ruolo della matematica nella nostra società? Forse do un giudizio di parte, ma credo che la nostra società non possa fare a meno dei numeri e della matematica: tutto, scoperto o no, è regolato da sue leggi.
… e dell’insegnamento della matematica? Purtroppo credo che non gli si dia il valore che ha: gli insegnanti non si rendono conto della grande responsabilità che hanno, dipende anche da loro il fascino o il terrore delle nuove generazioni nei confronti dei numeri.
Il mondo dei numeri ha un certo fascino per me, ci sono numeri a cui sono particolarmente legata… … e dei numeri?
Ad esempio… “infinito” … quello strano 8 rovesciato che tutto abbraccia, ma che nessuno può abbracciare. “10”: due simboli insignificanti che ben combinati fanno grandi cose (non ultimo regolare tutto il pianeta informatico)! Non a caso l’ho sempre scelto come numero di maglia ai bei tempi in cui giocavo a pallacanestro!! A quali numeri sei legata?
Quali grandi numeri conosco … dipende cosa si intende per grandi. In quantità ho già detto dell’infinito; in qualità mi viene in mente quella razza strana dei trascendenti: per esempio il numero “e” (costante di Nepero/Eulero: 2,71etc…), in sè piccolino, ma che ha bisogno di infinite cifre per essere definito. Quali grandi numeri conosci?
Gli direi che quello della matematica è un mondo affascinante, che magari a volte spaventa, ma che permette di scoprire cose nuove, aguzzare l’ingegno, stimolare la memoria ed il ragionamento … Cosa diresti a un bimbo che si avvicina alla matematica?
Ringrazio i miei primi insegnanti: mi hanno aiutato a sviluppare le mie capacità e ad amare sempre di più quest’affascinante mondo che è la matematica. E infine?