IL COLLOQUIO CON I GENITORI DELL’ADOLESCENTE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I PRINCIPI FONDANTI IDENTITA: atto costitutivo per diventare persone autonome, consapevoli, sicure di sé. LIMITE: principio organizzatore sia psichico.
Advertisements

IL COLLOQUIO CON IL PREADOLESCENTE E CON L’ADOLESCENTE
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
IL SOSTEGNO PSICOLOGICO NELLA PROCREAZIONE ASSISTITA Una proposta psicocorporea Fabio Carbonari psicologo psicoterapeuta Direttore Istituto Reich.
Dott.ssa Carmelina Calabrese
LACCOGLIENZA è un processo dinamico, influenzato da componenti professionali, organizzative ed operative, che si realizza a partire dal primo contatto.
GRUPPI IN UNETÀ IN TRANSIZIONE G. Carmelita Russo G. Trovato A. Frasca.
Prof.ssa Eugenia Scabini
La crisi della coppia dopo l’adozione
REGOLE DEL COLLOQUIO Teoria e tecnica del colloquio clinico e Laboratorio Prof. Daniela Cantone a.a. 2010/2011.
Centro Oncologico “ Ettore M.S. Conti” di Terracina e di Gaeta
LA COMUNICAZIONE con l’adolescente.
1 Linserimento nel contesto sociale e nella scuola: problematiche frequenti. Difficoltà di apprendimento nei bambini adottati 4 ottobre 2005 Cesena Docente:
L’esperienza dei gruppi di post-adozione nella Provincia di Parma
LE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE DEL BAMBINO DISLESSICO
la psicoterapia cognitiva dell'adolescente
La relazione d’aiuto e la tecnica di colloquio di comprensione
Il triangolo curanti, paziente e famiglia
MEDIAZIONEMEDIAZIONE F A M I L I A R E Via De Amicis, 17 MONZA AZIENDA SANITARIA LOCALE PROVINCIA MILANO 3.
Comunicazione Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
Famiglie e Psichiatria
Realizzato da Fierro Erica, La Ferrara Alessandra e
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Laboratori espressivi, laboratori cognitivi
ADOLESCENTE E GRUPPO DEI PARI
Connubio fra ragione e sentimento
Dott. Giuseppe Biagi Coop. Soc. Marianella Garçia
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
La malattia nella famiglia
Corso di laurea interfacoltà in Editoria e Comunicazione Multimediale
COME FARSI CARICO DELLE DIFFICOLTÀ DELLA RELAZIONE DI COPPIA?
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
Sguardi e sogni di genitori sull’abitare dei figli
Le teoriche del nursing
E. Allegri Corso Provincia di Torino - Istituto Emmeci, Torino 1.
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
ì Progetto Cpì Cominciamo da piccoli Milano 17 Aprile 2013
Sportello di ascolto C. I. C
Photolangage.
GLI INTERVENTI. CLASSI DI INTERVENTO interventi di facilitazione interventi di sostegno interventi di mediazione interventi di controllo e tutela interventi.
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Conseguenze psicologiche della violenza sulle donne
Lo sviluppo dell’identità nell’adolescenza
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
TRATTAMENTO MULTIMODALE
Metodologia della Ricerca Pedagogica per il Sostegno
Il colloquio in contesti relazionali diversi
La depressione nell’adolescenza
Lo studio della famiglia
La comunicazione della diagnosi a bambini e adolescenti
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
Consulenza alle famiglie con bambini e adolescenti transgender
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
GLI INTERVENTI NELLA CLINICA DELLO SVILUPPO.  Presa in carico congiunta  bambino+genitori  Clinici differenti (problema dell’alleanza, delle identificazioni)
Omar Gelo 1,2, Irmtraut Kusatz 2 L’analisi qualitativa del cambiamento psicoterapeutico Applicazione della Change Interview ad una terapia eclettica 1.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
PER VIVERE UNA RELAZIONE PROFONDA BISOGNA ESSERE MATURI transizione manuale.
PARENT DEVELOPMENTAL INTERVIEW Aber et al., 1985.
Dopo un trattamento psicoanalitico che ha buon esito, un paziente è chiaramente meno nevrotico(o psicotico), ma forse non necessariamente più maturo. Dall’altra.
Quando il cibo diventa un’Ossessione: i Disturbi del Comportamento Alimentare Ossessione.
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali IL COLLOQUIO.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Maternità psichica- processo evolutivo e momento di responsabilità collettiva: il percorso nell’Ambulatorio dello psicologo D.ssa Anna Franca Distretto.
LO SPORTELLO DI ASCOLTO “INCONTRIAMOCI” È UN SERVIZIO APERTO NON SOLO AI RAGAZZI MA ANCHE AGLI INSEGNANTI ED AI GENITORI CHE NE FANNO RICHIESTA. È UN SERVIZIO.
FAMIGLIAe DISTURBI PSICOLOGICI Andrea Spiga 5D Pedagogico.
AFFETTIVITÀ & SESSUALITÀ NELL'ERA DI INTERNET
L’intervento di rete. mamma Bimbo Assistente sociale scuola Compiti : Trasporto scolastico Conciliare tempi di cura e tempi di lavoro Assistente sociale.
Transcript della presentazione:

IL COLLOQUIO CON I GENITORI DELL’ADOLESCENTE

I genitori con figli adolescenti devono: affrontare il lutto relativo a ciò che il diventare adulti dei propri figli comporta. modificare l’immagine del loro figlio-bambino e i progetti che in modo più o meno consapevole avevano fatto su di lui. Accettare l’identità del figlio come separata dalla loro. Elaborare in modo definitivo la separazione dai propri genitori

Desiderio di sostenere una maggiore autonomia del figlio Difficoltà a “lasciar andare” il figlio, a rispettare il suo bisogno di segretezza. Un processo di separazione difficile può provocare nel genitore dolorosi vissuti di perdita, atteggiamenti di ostilità e comportamenti di controllo.

La crisi di identità dei figli sembra avere un suo corrispettivo nella crisi di identità dei genitori. Trasformazioni a livello fisico, nelle relazioni con i genitori, con gli amici oltre che con i figli, diversa percezione del “futuro”, idea della morte che comincia ad apparire, possibili cambiamenti profondi nel rapporto di coppia. Intreccio tra i processi di trasformazione dei genitori e dei figli → sofferenza del figlio come possibile espressione di una più estesa sofferenza del nucleo familiare.

La richiesta di consultazione La richiesta dei genitori è spesso caratterizzata dall’urgenza e da aspettative miracolistiche. I genitori spesso si rivolgono al clinico affinché “faccia qualcosa” (delega). La richiesta dei genitori può essere carica di sentimenti di fallimento, colpa, vergogna ma anche di competitività e invidia nei confronti del clinico.

Il colloquio con la “famiglia adolescente” Colloqui congiunti, cioè con i genitori e il figlio adolescente. Nei colloqui congiunti, durante l’anamnesi: possono essere raccontate importanti notizie sulla storia familiare mai emerse prima in modo esplicito. è possibile osservare le dinamiche relazionali. Scopo del colloquio congiunto: Ristabilire una comunicazione interrotta o gravemente distorta tra genitori e figlio. Costruire l’alleanza di lavoro sia con i genitori che con il figlio.

I primi colloqui con i genitori (1) Valutare il tipo di richiesta. Differenziare le situazioni in cui è prevalente la richiesta di “normalizzazione” rispetto alle esigenze sociali e/o personali, dal desiderio genuino di aiutare il figlio. Osservare l’eventuale presenza di una psicopatologia dei genitori e/o della relazione di coppia. Rimandare ai genitori, in un clima empatico e con un linguaggio semplice, la comprensione per la loro sofferenza.

I primi colloqui con i genitori (2) Considerare che la difficoltà o il disturbo del ragazzo possono essere sentiti dai genitori come un proprio personale fallimento con vissuti di colpa e inadeguatezza, anche se non consapevoli. Aiutare il genitore a riconoscere la somiglianza e, contemporaneamente, la differenza e la diversità tra sé, il proprio figlio e gli altri.

L’adolescente assente Situazioni in cui i genitori fanno una richiesta di aiuto per il “figlio assente” che rifiuta ogni intervento. I genitori si pongono nel ruolo di “segnalatori”. Prendere tempo, concordare altri colloqui per chiarire e comprendere meglio la situazione. Aiutare i genitori a comunicare con il figlio il fatto di aver chiesto aiuto. Se la situazione è molto grave (insanabile conflittualità familiare, rischio di breakdown psicotico, pericolo per l’incolumità fisica) sospendere la situazione di attesa e pensare ad altre soluzioni (ad es. intervento domiciliare).

Quando i colloqui di consultazione non sono sufficienti per rispondere alla situazione di crisi portata dalla “famiglia adolescente” Formulare una “diagnosi di attesa” Proporre un percorso terapeutico: psicoterapia di coppia, psicoterapia di gruppo di genitori, psicoterapia congiunta genitori-adolescente, psicoterapia familiare.

Setting separato per l’adolescente Il primo passo nell’intervento terapeutico consiste nella costruzione di un setting che possa funzionare da contenitore dell’ansia → trasformare l’allarme e l’urgenza in preoccupazione e capacità di ascolto. Protezione dello spazio dell’adolescente dalle intrusioni genitoriali. I genitori possono parallelamente affrontare le loro problematiche. Setting separato per l’adolescente Setting congiunto Può offrire al ragazzo e ai genitori la possibilità di riappropriarsi dei contenuti reciprocamente proiettati a favore di relazioni più autentiche Anche nel lavoro psicoterapeutico va evitato ogni atteggiamento pedagogico e prescrittivo che non aiuta il genitore a riappropriarsi della sua competenza genitoriale.