GERMANIA.

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SISTEMI ELETTORALI GERMANIA
Transcript della presentazione:

GERMANIA

Cambiamenti di regime Monarchia costituzionale autoritaria (1871-1918) Repubblica di Weimar (1918-1933) Totalitarismo nazionalsocialista (1933-1945) Occupazione militare (1945-1949) Due stati separati (1949-1990) Stato unificato (dal 1990)

CDU (cristianodemocratici) Conservatore-riformista Religioso Interconfessionale Interclassista Pragmatista

SPD (socialdemocratici) Popolare di integrazione di massa Fondato sull’appartenenza di classe (successivamente “moderato”) Elettorato maggiore fra i colletti blu e i colletti bianchi

Libero Partito Democratico (FDP) Liberale (in posizione asimmetrica tra CDU e SPD) Più vicino alla CDU in campo economico Più vicino all’SPD per le questioni di diritto civile

Cleavages Religione (CDU e CSU) Classe (SPD)

Trasformazione della società e trasformazione dei partiti Decremento del consenso di SPD per la progressiva diminuzione di operai e per la crescita del Partito dei Verdi Conseguenze meno critiche per il CDU poiché questo partito è riuscito a compensare le perdite soprattutto grazie al tipo di temi politici affrontati in campagna elettorale e alla competenza dimostrata in alcune materie

Sistema elettorale Rappresentanza proporzionale a due vie basata sul suffragio universale. Gli elettori hanno a disposizione due voti: il primo voto per il candidato del distretto elettorale ed il secondo voto per le liste di partito. Metà dei seggi è assegnata in base al voto di maggioranza relativa nei distretti elettorali; l’altra metà in base alle liste regionali dei partiti in ciascuno dei sedici Länder (stati regionali). Il voto decisivo è il secondo

Sistema elettorale – clausola di sbarramento Clausola di sbarramento del 5% a meno che una lista non abbia ottenuto almeno 3 seggi a livello distrettuale. Assegnazione di seggi in eccedenza nell’eventualità che un partito vinca più seggi a livello distrettuale di quelli che gli spetterebbero secondo la quota proporzionale nei secondi voti

Bicameralismo Bundestag (prima camera) Bundesrat (seconda Camera) La distribuzione del potere sta nell’alternativa tra l’ostacolazione del processo decisionale o la governabilità da parte di una “grande coalizione” tra governo federale e governi regionali e una “grande coalizione” più o meno nascosta tra quella del governo federale e il maggior partito dell’opposizione

Sistema partitico Secondo la tipologia di Sartori: Pluralismo moderato La democrazia tedesca del dopoguerra è stata caratterizzata da un moderato ma significativo grado di alternanza nella composizione dei partiti di governo

Governo parlamentare Il capo del governo, il Cancelliere, è scelto dal Bundestag su proposta del Presidente Federale: la sua nomina dipende dalla fiducia della maggioranza del Bundestag e può essere destituito dalla carica solo tramite un voto di sfiducia costruttiva

“Stato dei partiti” Forte ruolo dei partiti: - nella scelta dei leader politici - nel processo di formazione politica - nell’assegnazione delle cariche

Maggioranza qualificata Nel Bundestag su determinate decisioni occorre ottenere una maggioranza qualificata, a volte pari ai due terzi. Questa regola della maggioranza qualificata rafforza il carattere di democrazia del consenso e soprattutto quello di “grande coalizione”

“Proprietà” del Bundstag Parlamento che lavora Parlamento che dibatte Parlamento produttivo ed efficiente

Burocrazia Modello di struttura amministrativa simile al modello svedese di amministrazione pubblica decentralizzata e delegata Dell’Amministrazione Pubblica, salvo poche eccezioni, non è responsabile il governo centrale bensì i Länder, i governi locali e le istituzioni parapubbliche

“Stato semisovrano” La RFT è definita “Stato semisovrano” poiché ha un gigantesco governo centrale, vincolato a forti controlli e bilanci formali o informali e a istituzioni co-governative (Corte Costituzionale, Banca Centrale, governo di coalizione, federalismo)

Politica pubblica La politica pubblica della RFT si basa su un intreccio eccezionalmente complesso di politiche federali e regionali (diritti di partecipazione garantiti, potere di veto del Bundesrat, pianificazione e amministrazione congiunta tra governo federale e governi regionali)

“Stato di diritto” Onnipresenza della legge Supremazia della legge sulla politica

Modalità di accesso al processo di revisione costituzionale Denuncia di incostituzionalità di un qualsiasi soggetto Revisione dei casi giudiziari che sollevano problemi di ordine costituzionale Revisione astratta che può essere richiesta dal governo federale, dai governi regionali o da un terzo dei deputati della prima camera

La “politica della via di mezzo” Combinazione unica formata da una politica economica di libero mercato, misure di natura socialdemocratica e orientamenti cristiano-democratici