Decrescita: un’alternativa possibile. La teoria della decrescita vede tra i suoi fondatori Nicolas Georgescu-Roegen, fondatore della bio-economia, Serge.

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Decrescita: un’alternativa possibile

La teoria della decrescita vede tra i suoi fondatori Nicolas Georgescu-Roegen, fondatore della bio-economia, Serge Latouche, economista, sostenitore della decrescita conviviale e del localismo, Ivan Illich, sociologo austriaco; in Italia il “Movimento della decrescita felice” è nato e cresciuto informalmente dall'inizio degli anni 2000 traendo spunto da questa teoria, e vede tra i suoi fondatori Maurizio Pallante, esperto di risparmio energetico. S. Latouche I. Illich M. Pallante N. Georgescu Roegen

la decrescita felice si basa principalmente su due constatazioni : 1. la produzione non può crescere all'infinito perché le risorse del pianeta non sono infinite come non sono infinite le capacità del mondo di metabolizzare le sostanze di scarto emesse dai processi produttivi; 2. la correlazione tra crescita economica e benessere non è necessariamente positiva, l’aumento del Prodotto interno lordo (PIL) non corrisponde sempre ad un aumento della qualità della vita.

Questa prospettiva comporta che nei paesi industrializzati si riscoprano e si valorizzino stili di vita del passato, irresponsabilmente abbandonati in nome di una malintesa concezione del progresso; nella medesima prospettiva sono importanti i settori tradizionali dei bisogni primari e quelli tecnologicamente avanzati e cruciali per il futuro dell'umanità, come quello energetico, dove è riscontrabile una maggiore efficienza e un minor impatto ambientale

La crisi attuale che stiamo vivendo deriva dalla somma di due aspetti: quello economico/finanziario, legato alla sovrapproduzione delle merci, e quello ambientale, legato invece all'esaurimento delle risorse naturali, ai dati sconcertanti relativi alle emissioni inquinanti e all'effetto serra.

La recessione attuale può essere vista come una reale opportunità di cambiamento poiché questa potrà trasformarsi in freno alla crisi ambientale e in reale messa in discussione dell'attuale sistema economico che si basa sul petrolio.

Attualmente, il meccanismo dell'economia è quello della crescita, che persegue come scopo principale quello di produrre un numero elevato di merci e prodotti, da cui derivano solo rifiuti e inquinamento. La soluzione per uscire dalla crisi attuale non consiste in un rilancio del mercato edilizio ed industriale, poiché questi sono già saturi e i loro prodotti derivano da un elevato consumo energetico Dalla CRESCITA ECONOMICA derivano MERCI e PRODOTTI che producono CONSUMO ENERGETICO, INQUINAMENTO e RIFIUTI………….

……….l'unica strada percorribile, l'unica alternativa, è invece quella di rimettere in moto il ciclo economico mediante un rilancio occupazionale e produttivo finalizzato alla riduzione del consumo delle risorse e dell'impatto ambientale mediante nuove strategie tecnologiche, anche nel nostro territorio. Chi decresce vive anche più felicemente, scegliendo i beni di cui ha bisogno in base alla loro qualità e utilità effettiva, anteponendo la preservazione della qualità ambientale - aria, acqua e suoli - agli interessi del mercato e di pochi approfittatori disonesti. Il lavoro deve essere inteso come attività umana finalizzata al miglioramento del mondo, o nel nostro caso, della nostra realtà territoriale, quella del chivassese. RIDUCIAMO OGGI PER RISPETTARE IL NOSTRO DOMANI

Noi, come Movimento 5 stelle - Chivasso seguiamo le linee della decrescita felice, perché utili per la società e rispettose per l’ambiente. Ecco alcune delle nostre proposte : Riduzione dei consumi energetici (almeno al 50%), mediante l'eliminazione degli sprechi, la diagnosi energetica degli edifici, il blocco dell'incontrollata espansione edilizia sul nostro territorio; Riduzione dei rifiuti e promozione della corretta differenziazione degli stessi; un recupero delle materie prime secondarie che i rifiuti contengono consentirebbe di ottenere un risparmio delle spese di smaltimento dei rifiuti stessi, un guadagno derivante dalla vendita delle materie ricavate, uno stop al consumo del territorio e una riduzione dell'inquinamento ambientale.

NO ai regolamenti edilizi che promuovono la costruzione di nuovi edifici - NO NUOVI EDIFICI SUL TERRITORIO COMUNALE; NO alla centrale ad olio di palma e alla diffusione gli inceneritori sul nostro territorio comunale, provinciale e regionale; Promozione dell'utilizzo di fonti rinnovabili per l'indipendenza energetica dei piccoli edifici, nuovo calcolo tariffario per i rifiuti e il riscaldamento domestico che tenga in considerazione i reali consumi e non i mq delle abitazioni;

La salvaguardia del nostro territorio e la riqualificazione del verde urbano crediamo siano necessarie e debbano essere tra le priorità dell'amministrazione comunale; esse comporterebbero una serie di vantaggi concreti tra cui:

riduzione del rischio alluvionale, mediante il riempimento delle falde freatiche grazie al terreno delle zone verdi che potrà assorbire l'acqua e non disperderla, come invece avviene nelle aree impermeabilizzate dall'asfalto; riduzione delle temperature del microclima cittadino, che solitamente sono superiori a quelli delle altre zone di 3 o 4 gradi centigradi; riduzione della quantità di CO2 emessa in città, dell'innalzamento climatico e dell'effetto serra.

Le politiche comunali dovrebbero contribuire alla definizione di un piano di politica economica occupazionale che migliori le condizioni di vita economiche e salutari di tutti i cittadini. Ecco alcune strategie che crediamo vadano proposte: 1.promozione della filiera corta, valorizzazione dei prodotti del territorio e di un commercio a km 0, per un miglioramento delle condizioni ambientali e per una concreta possibilità di guadagno offerta alla popolazione locale; valorizzazione della produzione agricola dei contadini mediante una semplificazione burocratica che permetta loro un'agevolazione concreta nell'organizzazione delle strategie di vendita;

2. promozione di nuove forme di mobilità alternativa-sostenibile, impiego di mezzi di trasporto urbani meno inquinanti e costruzione di una pista ciclabile ramificata; potenziamento e valorizzazione del nodo ferroviario di Chivasso; 3. promozione di un’economia locale che permetta l’inserimento lavorativo degli abitanti del territorio

Il compito di un consigliere comunale e degli amministratori locali deve essere pertanto quello di apportare idee e proposte costruttive per un miglioramento del nostro territorio, ambientale, economico e sociale Una resilienza in difesa dell’ecologismo e della dignità individuale non può che portare ad un miglioramento delle condizioni di vita dell'uomo e dell’ambiente. Noi non vogliamo arrenderci, poiché solo affrontando le avversità riusciremo a superarle. Movimento 5 stelle Chivasso