Di Serafino Alverà e Aaron Hepp La battaglia di Canne Di Serafino Alverà e Aaron Hepp
La battaglia di Canne fu la più grande battaglia della seconda guerra punica è considerata tuttora un capolavoro dell’arte militare, il più riuscito esempio di manovra di accerchiamento
I contendenti della battaglia I contendenti della battaglia furono i cartaginesi guidati da Annibale (247 – 183 a.C.) E i Romani guidati da i 2 consoli Lucio Emilio Paolo e Terenzio Varrone
L’esercito di Roma Una legione comprendeva 4.200 fanti e 300 cavalieri A fianco delle legioni romane si schieravano degli alleati soprattutto latini e italici La tecnica di combattimento romana era la falange di tipo oplitico e macedone
L’esercito cartaginese I Cartaginesi ritenevano inutile e controproducente dedicarsi personalmente alla pratica delle armi Annibale si presentò in Italia con 12.000 fanti africani e 8.000 fanti spagnoli, 6.000 cavalieri tra Numidi e Iberici e più di 30 elefanti
L'esercito romano si era accampato sulle due rive del fiume, a circa tre miglia dal villaggio di Canne, nei cui pressi Annibale aveva posto il campo.
Le conseguenze della battaglia Roma assorbì il colpo della terribile sconfitta a Canne con insospettata energia Roma avendo porti più sviluppati di Cartagine impediva che venissero i rifornimenti per Annibale il conflitto, dopo Canne, si trasformò in una guerra di esaurimento
FINE Bibliografia http://www.arsbellica.it/pagine/antica/Canne/Canne.html#forcan