Capitolo 29 Modello AD-AS 1.

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Capitolo 29 Modello AD-AS 1

Introduzione Nel modello keynesiano di base la produzione soddisfa la domanda a prezzi dati nel breve periodo Ma i prezzi non rimangono fissi indefinitamente Il modello keynesiano non è in grado di spiegare il comportamento dell’inflazione Il comportamento dell’inflazione può essere spiegato tramite un grafico della domanda aggregata e dell’offerta aggregata

La curva di domanda aggregata Deriva il proprio nome dal fatto che la produzione di equilibrio di breve periodo è determinata dal livello di spesa totale programmata nell’economia. Tutti i punti della AD sono punti di equilibrio di breve periodo (IS=LM  Y=PAE e MD=MS) Mostra la relazione tra la produzione di equilibrio di breve periodo (Y) e il tasso di inflazione () Un incremento dell’inflazione contrae la spesa programmata e la produzione di breve periodo:  ↑  ↓ potere d’acquisto  ↓ PAE  ↓ Y

La curva di domanda aggregata

La curva di domanda aggregata Altri fattori che contribuiscono a spiegare la pendenza negativa della curva AD Effetti distributivi Incertezza Prezzi dei beni e dei servizi interni venduti all’estero Comportamento della BC Per evitare aumenti eccessivi dell’inflazione, la BC deve ridurre la domanda aggregata aumentando il tasso di interesse nominale (i).

La curva di domanda aggregata  

Spostamenti della curva AD Aumenti della spesa autonoma (C↑, I ↑, G ↑, T↓, NX↑) spostano la AD a destra; riduzioni della spesa autonoma autonoma (C ↓ , I ↓ , G ↓, T↑, NX ↓) spostano la AD a sinistra; Aumenti della quantità di moneta M spostano la AD verso destra; Riduzioni della quantità di moneta spostano la AD verso sinistra

La curva di offerta aggregata La curva di offerta aggregata di breve periodo (SRAS) Mostra la relazione tra il livello di produzione di equilibrio di breve periodo Y e il tasso di inflazione La curva SRAS ha pendenza positiva Un incremento inatteso dell’inflazione riduce i costi reali del lavoro e degli altri input, stimolando la produzione; Una riduzione imprevista dell’inflazione aumenta il costo reale del lavoro e degli altri input, riducendo la produzione

Inflazione inattesa e offerta aggregata

Spostamento della curva SRAS La posizione nel piano di SRAS dipende dalle aspettative sull’inflazione (inflazione attesa): La disponibilità di nuove informazioni – come l’annuncio dato dalla BC di un nuova politica monetaria anti-inflazionistica – provoca una revisione delle aspettative sull’inflazione, determinando uno spostamento della curva SRAS

un incremento del tasso di inflazione atteso fa spostare la curva SRAS verso sinistra Una riduzione del tasso di inflazione atteso fa spostare la curva SRAS verso destra

L’equilibrio di breve e di lungo periodo Equilibrio di breve periodo Punto di intersezione tra le curve AD e SRAS l’inflazione eguaglia l’inflazione attesa e l’output eguaglia il livello di produzione compatibile con tale tasso di inflazione

L’equilibrio di breve e di lungo periodo Equilibrio di lungo periodo Una situazione in cui il prodotto effettivo eguaglia quello potenziale e il tasso di inflazione è correttamente anticipato In termini grafici, l’equilibrio di lungo periodo si ha quando le curve AD, SRAS e LRAS si intersecano tutte in un unico punto.

Equilibrio di breve e lungo periodo (Y=Y*): πe invariata LRAS LRAS LRAS SRAS SRAS SRAS inflazione AD AD AD Y* output Y Y* output Y* Y output Equilibrio di breve e lungo periodo (Y=Y*): πe invariata Gap recessivo (Y<Y*): πe↓ Gap espansivo (Y>Y*): πe↑

Reazione a un gap recessivo Il gap recessivo determina una riduzione dell’inflazione e una revisione al ribasso delle aspettative di inflazione; la SRAS si sposta verso a destra.

Reazione a un gap espansivo Il gap espansivo determina una accelerazione dell’inflazione e una revisione al rialzo delle aspettative di inflazione; la SRAS si sposta a sinistra

Le cause dell’inflazione (e dei gap di produzione Shock della domanda Eventi che portano a inattese variazioni della spesa aggregata programmata Variazione nella fiducia dei consumatori interventi di politica fiscale e/o monetaria Shock dell’offerta Eventi imprevisti che portano le imprese a modificare i loro livelli programmati di produzione progresso tecnologico Variazione nei prezzi delle materie prime

Disavanzi pubblici e inflazione Un aumento inatteso del disavanzo pubblico determina uno spostamento della curva AD verso destra Y > Y*  gap espansivo  π↑ πe↑ SRAS si sposta verso l’alto; ↑π effettiva  ↓ potere d’acquisto degli individui  ↓ PAE  ↓Y. Nel nuovo equilibrio di lungo periodo (C) , Y=Y* ma tasso di inflazione è più elevato

Graficamente:

Un aumento del prezzo delle materie prime Una crescita inattesa del prezzo dell’energia determina uno spostamento della curva SRAS verso sinistra dato il livello di produzione effettivo inferiore al livello di produzione potenziale Y*, si viene a creare un gap recessivo tale gap provoca un revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione, che riporterà la curva SRAS al livello precedente. Il sistema economico tornerà all’equilibrio di lungo periodo nel punto A, con Y=Y* e

Graficamente:

Gli shock relativi al prodotto potenziale Se l’aumento del prezzo delle materie prime persiste, le imprese reagiranno riducendo lo stock delle attrezzature meno efficienti (riduzione dello stock di capitale fisico). La LRAS si sposta verso sinistra generando un gap espansivo. Le aspettative sull’inflazione vengono riviste al rialzo e la curva di offerta aggregata di breve periodo si sposta in alto Si raggiunge un nuovo equilibrio di lungo periodo dove l’output effettivo eguaglia il nuovo, più basso, livello di output potenziale mentre il tasso di inflazione è aumentato.

Graficamente:

Shock reali e nominali Shock nominali shock della domanda e dell’offerta che possono avere effetti sul tasso di inflazione di equilibrio, ma non modificano la produzione di equilibrio di lungo periodo. Shock reali shock che conducono a variazioni nella capacità produttiva dell’economia e del suo livello di produzione potenziale di lungo periodo

Controllo dell’Inflazione Capitolo 30 Controllo dell’Inflazione 25

Una politica monetaria antinflazionistica  

Una politica monetaria antinflazionistica Tuttavia, visto che il livello di produzione è sceso al di sotto della produzione potenziale si determina un gap recessivo (Y<Y*) che porta a una revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione e a uno spostamento verso sinistra della curva SRAS. Nel nuovo equilibrio di lungo periodo (C) l’inflazione è inferiore rispetto all’equilibrio iniziale (A).

Graficamente

Come rispondere ad uno shock della domanda Un aumento inatteso della spesa programmata sposta la curva AD verso sinistra e genera un gap espansivo (Y>Y*; punto B) Senza alcun intervento, il gap porta a una revisione al rialzo delle aspettative sull’inflazione e ad uno spostamento verso l’alto della curva SRAS Nel nuovo punto di equilibrio di lungo periodo (C), Y=Y*, ma il tasso di inflazione è più elevato Se la BC reagisce aumentando il tasso di interesse, la curva AD ritorna nella posizione iniziale, ristabilendo l’equilibrio di lungo periodo in corrispondenza del punto iniziale (A).

Graficamente:

La risposta a uno shock dell’offerta Uno shock negativo dell’offerta fa spostare la curva SRAS verso sinistra. Equilibrio di breve periodo (B) con Y<Y* Se la BC non reagisce, tale gap conduce a una revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione e la curva SRAS ritorna nella posizione iniziale, ristabilendo l’equilibrio di lungo periodo nel punto A Se la BC reagisce allo shock aumentando l’offerta di moneta, la curva AD si sposta verso l’esterno, l’inflazione aumenta e le aspettative sull’inflazione verranno riviste al rialzo Ne deriva uno spostamento della curva SRAS verso sinistra e un nuovo equilibrio di lungo periodo (C) con Y=Y* e una maggiore inflazione

Graficamente:

Inflazione e moneta nel lungo periodo: la teoria quantitativa Secondo Milton Friedman “l’inflazione è sempre e dovunque un fenomeno monetario”. La velocità è una misura della velocità a cui circola la moneta ovvero: Dove P indica il livello medio dei prezzi, Y è il PIL reale e M la quantità di moneta in circolazione. Questa è nota come equazione quantitativa.

La teoria quantitativa della moneta Assumiamo che V e Y siano costanti. Se la banca centrale aumenta l’offerta di moneta del 10%, anche i prezzi aumentano del 10%. In base all’equazione quantitativa, una variazione dell’offerta di moneta comporta una analoga variazione nel livello dei prezzi. Perciò, alti tassi di crescita della moneta tenderanno a essere associati a alti tassi di inflazione

Inflazione e crescita della moneta nell’America Latina, 1995-2001

Come rispondere agli shock reali  

Graficamente