Cap. XI: Elezioni e sistemi elettorali Struttura del capitolo

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Scienza Politica a.a Marco Di Giulio
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio
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Cap. XI: Elezioni e sistemi elettorali Struttura del capitolo Che cosa sono le elezioni Elezioni competitive ed elezioni non competitive Gli aspetti del processo elettorale democratico I sistemi elettorali Gli effetti dei sistemi elettorali Elezioni e partecipazione I fattori del comportamento elettorale

Meccanismi di scelta alternativi alle elezioni Cooptazione Acquisto Nomina Sorteggio Conquista Selezione su base di merito

Funzioni delle elezioni in ambito democratico Meccanismo per scegliere i componenti di organi monocratici o collegiali Strumenti principali della rappresentanza e del controllo popolare sui governanti Strumenti principali di ritualizzazione e “addomesticamento” del conflitto politico

Caratteri fondamentali delle elezioni democratiche Competizione: offerta politica plurale e genuina concorrenza tra i candidati Libertà: la scelta degli elettori è al riparo da minacce e caratterizzata da sufficiente informazione Rilevanza: i risultati delle elezioni hanno un peso significativo sui processi decisionali di governo

I principali aspetti del processo elettorale I tempi La convocazione L’elettorato attivo L’elettorato passivo e le candidature Lo svolgimento della campagna elettorale Le modalità del voto La valutazione dei voti

I principali aspetti dei sistemi elettorali L’ambito territoriale La formula di computo dei voti e allocazione dei seggi Le soglie di rappresentanza Il carattere categorico o ordinale del voto La natura del destinatario del voto

Esempi di Gerrymandering Partito A vince in entrambi i collegi Collegio 1 Collegio 2

Esempi di Gerrymandering Partito A vince nel collegio 1, Partito B vince nel collegio 2

Definizione di sistema maggioritario e di sistema proporzionale di Sartori (1996) Un sistema elettorale è maggioritario se il voto si esprime in collegi uninominali nei quali il vincitore è “chi primo taglia il traguardo” (first past the post system Un sistema elettorale è proporzionale se il voto si esprime in collegi plurinominali e produce vincitori eletti sulla base del più alto numero di voti

Formule elettorali secondo Lijphart (1999) Formule maggioritarie Formule semiproporzionali Rappresentanza proporzionale Maggioritario semplice India, Regno Unito, Stati Uniti Voto limitato Giappone (1996) Proporzionale di lista Austria, Belgio, Danimarca, Grecia,Israele, Italia (1946-1992), Olanda etc. Maggioranza assoluta ( a doppio turno) Francia Voto singolo non trasferibile Giappone (1947-1993) Formula mista Germania*, Italia (dal 94), Nuova Zelanda (dal 96), Venezuela (93-) Voto alternativo Australia Sistema parallelo plurality-proporzionale Giappone (1946) Voto singolo trasferibile Irlanda, Malta

Ripartizione seggi secondo la formula d’Hondt (Austria, Belgio, Finlandia, Italia pre94 Senato, Italia Camera, Spagna) N.seggi = 8 Divisori Partiti Voti 1 2 3 4 Seggi A 171.000 171.000 (1) 85.000 (3) 57.000 (6) 42.750 (8) B 132.000 132.000 (2) 66.000 (5) 44.000 (7) 33.000 C 84.000 84.000 (4) 42.000 D 36.000

Ripartizione seggi secondo la formula Sainte-Lague modificata (Paesi Scandinavi) N.seggi = 8 Divisori Partiti Voti 1,4 3 5 7 Seggi A 171.000 122.142 (1) 57.000 (4) 34.200 (6) 24.428 B 132.000 94.285 (2) 44.000 (5) 26.400 (8) 18.857 C 84.000 60.000 (3) 28.000 (7) 16.800 2 D 36.000 25.714 12.000

Ripartizione seggi secondo la formula Hare (quoziente e più alti resti) (Germania, Italia Camera pre94) N.seggi = 8 Quoziente: 423.000/8 =52.875 Partiti Voti Quoziente Seggi pieni Resti Seggi A 171.000 3,23 3 12.365 B 132.000 2,49 2 26.250 C 84.000 1,58 1 31.125 D 36.000 0,68

Procedimento elettorale con voto alternativo (Australia) Candidati Adams Brown Grey Jones White Tot. Prime preferenze 15.000 20.000 7.000 10.000 8.000 60.000 Redistr. schede Grey 1.000 - 4.000 2.000 Nuovo totale (1) 16.000 14.000 Redistr. schede White 1.500 3.000 5.500 Nuovo totale (2) 17.500 23.000 19.500 Redistr. schede Adams 6.000 11.500 Situazione finale 29.000 31.000

Soglie di rappresentanza Soglie esplicite: una percentuale minima di voti, l’accesso al riparto sui resti sulla base di criteri restrittivi Soglie implicite: ampiezza dell’organo da eleggere e ampiezza della circoscrizione elettorale

Gli effetti dei sistemi elettorali Gli effetti possono essere: 1) sui partiti 2) sul personale selezionato 3)Sullo stile delle campagne elettorali. Con riguardo agli effetti sui partiti si può ulteriormente distinguere in : A) Effetti diretti B)Effetti indiretti C) Effetti locali D) Effetti nazionali

Effetti diretti (meccanici) Effetti diretti a livello circoscrizionale: Il maggioritario uninominale ha un forte effetto riduttivo Il maggioritario a doppio turno mantiene e accresce l’effetto riduttivo a seconda della soglia di accesso al 2° turno. Il sistema proporzionale in linea di principio non ha effetti diretti anche se in concreto ha effetti variabili a seconda delle sue caratterisitiche

Effetti diretti (meccanici) Effetti diretti a livello nazionale: Nei sistemi maggioritari i partiti minoritari a livello nazionale sono penalizzati quando sono distribuiti in maniera omogenea sul territorio, e sono invece relativamente avvantaggiati quando sono sono concentrati territorialmente La medesima regola vale anche per i sistemi proporzionali ma su scala minore sia per il loro minor impatto diretto a livello circoscrizionale, sia sovente per l’esistenza di meccanismi specifici operanti a livello nazionale o regionali (ripartizione di seggi, soglie etc.)

Effetti indiretti (psicologici) Effetti indiretti sull’elettore Nei sistemi maggioritari a turno unico l’elettore deve scegliere fra un voto strategico ed uno espressivo. Saranno pertanto penalizzati i candidati e i partiti che occupano posizioni estreme Nei sistemi maggioritari a doppio turno l’elettore può esprimere un voto espressivo al primo turno e strategico al secondo Nei sistemi proporzionali voto strategico e voto espressivo tendono a coincidere.

Effetti indiretti (psicologici) Effetti indiretti su candidati e partiti Nei sistemi maggioritari a turno unico crescendo per i partiti i rischi di insuccesso totale, si rafforzano gli incentivi a coalizzarsi al variare anche della lealtà dei propri elettori, della distanza ideologica degli alleati e della probabilità della sconfitta. Nei sistemi maggioritari a doppio turno rispetto ai precedenti si dovrebbe attenuare il potere di ricatto dei piccoli partiti rispetto ai maggiori Nei sistemi proporzionali (molto proporzionali) L’unica strategia per un partito è quella di massimizzare i propri voti. Le coalizioni elettorali presentano rischi cospicui e pochi vantaggi.

Un sistema di partito è STRUTTURATO se : Sono presenti partiti organizzati di massa, diffusi su tutto il territorio nazionale, in tutti o quasi tutti i collegi elettorali Ha luogo la stessa dinamica di competizione nei diversi collegi elettorali

Effetti combinati dei sistemi elettorali e partitici (Sartori 1996) Sistema elettorale Sistema partitico Forte Debole Strutturato Effetto riduttivo del sistema elettorale Effetto controbilanciante e bloccante sistema di partito Non strutturato Effetto riduttivo-bloccante a livello di collegio Nessuna influenza

Fattori esplicativi del comportamento elettorale [Miller e Shanks 1996] Caratteri sociali ed economici durevoli Identificazioni partitiche di lungo periodo Preferenze relative a temi di politiche correnti Percezioni delle condizioni attuali del paese Valutazioni retrospettive del governo in carica e dei suoi risultati Valutazione delle qualità personali dei candidati Valutazioni prospettive della potenziale efficacia futura di candidati e partiti

Tipologia di elettori (Pasquino, Parisi 1977) Voto di appartenenza: stabile, legato ai cleavages e alle subculture Voto di opinione: determinato da orientamenti più variabili, legato ai programmi proposti dai partiti in campagna elettorale Voto di scambio: strettamente ancorato a benefici particolaristici calcolabili dagli elettori