Cap. 9 L’ITALIA NEL ‘400 DIVISA E MINACCIATA DALLE GRANDI POTENZE

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Transcript della presentazione:

Cap. 9 L’ITALIA NEL ‘400 DIVISA E MINACCIATA DALLE GRANDI POTENZE

Cinque grandi stati regionali Milano Firenze Venezia Stato della Chiesa Regno di Napoli

Gli Stati italiani e la politica dell’equilibrio La pace di Lodi, 1454 Le grandi entità politiche italiane entrarono spesso in conflitto tra loro senza che nessuna fosse abbastanza forte per prevalere sull’altra Dopo un periodo di guerre, si giunse ad un periodo di stabilità con la pace di Lodi che creò un equilibrio di potere fra i maggiori potentati italiani.

1492 morte di Lorenzo il Magnifico La situazione italiana appare al collasso

Le compagnie di ventura La guerra richiede specializzazione  ricorso a soldati professionali Rifeudalizzazione Ascesa dei condottieri: Francesco Sforza a Milano

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Francia e Spagna all’assalto della penisola. Le guerre d’Italia Le cause delle guerre d’Italia: Francia e Spagna – le due superpotenze dell’epoca – vogliono espandersi e si lanciano perciò alla conquista dell’Italia, debole perché frammentata in vari Stati, ciascuno dei quali persegue solo i propri interessi e non esita ad allearsi con gli invasori per ricavarne dei vantaggi. L’Italia era preda ambita per la sua posizione geografica e per il suo essere ricca di cultura e centro della cristianità.

Date 1494 (discesa di Carlo VIII in Italia) – 1559 (trattato di Cateau-Cambrésis): periodo delle guerre d’Italia 1559 (trattato di Cateau-Cambrésis) – 1714 (trattato di Utrecht): egemonia spagnola in Italia 1714 (trattato di Utrecht) - 1861 (unificazione italiana): egemonia austriaca in Italia

60 anni di guerre

Alleanze, intrighi, opportunismi… “o Franza o Spagna purchè se magna” Alleanza dei Medici con gli Spagnoli Alleanza di Cesare Borgia con i Francesi Alleanza del papa Giulio II con i Francesi

Niccolò Machiavelli

Machiavelli Ci vuole un principe che sia insieme astuto e forte Necessità di truppe non mercenarie

Cesare Borgia, “il Valentino”

La volpe e il leone “…bisogna a uno principe sapere usare l'una e l'altra natura; e l'una sanza l'altra non è durabile. Sendo adunque, uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle pigliare la golpe e il lione; perché il lione non si defende da' lacci, la golpe non si difende da' lupi. Bisogna, adunque, essere golpe a conoscere e lacci, e lione a sbigottire e lupi.” http://balbruno.altervista.org/index-1824.html