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La fine dell’indipendenza italiana ( )

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Presentazione sul tema: "La fine dell’indipendenza italiana ( )"— Transcript della presentazione:

1 La fine dell’indipendenza italiana (1516-1559)

2 L’Impero di Carlo V Carlo V d’Asburgo
Regno di Spagna Napoli, Sic., Sardegna Impero Germanico Paesi Bassi colonie spagnole in America „Impero su cui il sole non tramontava mai.”

3 L’Impero di Carlo V Impero: grande minaccia per la Francia  guerre di predominio lotta per il predominio in Italia  lotta per il pred. in Europa Italia: campo di battaglia

4 Controllo spagnolo sul Milanese
1521: occupazione imperiale di Milano  intervento di Francesco I  battaglia di Pavia (1525): sconfitta francese Pace di Madrid (1526): il Milanese - protettorato della Spagna affidato agli Sforza

5 Il sacco di Roma (1527) Lega di Cognac (1526) contro l’Impero:
Francia Clemente VII Venezia Genova Firenze Milano Lanzichenecchi (luterani tedeschi): sacco di Roma

6 Il sacco di Roma (1527) Comandante delle forze pontificie: Giovanni dalle Bande Nere Attacco alla retroguardia imperiale (vicino al Po): vittoria - morte: “l’ultimo capitano di ventura” Giovanni de’ Medici: morte di Leone X  lutto - insegne nere  Giovanni dalle Bande Nere

7 „Entrati i vincitori dentro le mura, cominciò ciascuno a correre qua e là tumultuosamente in cerca di preda, non avendo rispetto non solo al nome degli amici né all’autorità e dignità dei prelati, ma neppure ai templi, ai monasteri, alle reliquie, onorate da tutto il mondo. Perciò sarebbe impossibile narrare le sventure subite dalla città e descrivere la grandezza della preda, dato che nelle case erano accumulate tante ricchezze e tante cose preziose e rare. La preda risultò però ancora maggiore a causa della qualità e del numero grande dei prigionieri che si ebbero, ciascuno dei quali venne liberato dietro pagamento di una grossissima taglia: a ciò si aggiungano la miseria e l’infamia, che molti prelati presi dai soldati ebbero a subire, mentre con le insegne della loro carica erano portati in giro su bestie vili per tutta Roma; molti, tormentati crudelissimamente, o morirono in mezzo ai tormenti o vennero trattati in tal modo che, pagata che ebbero la taglia, finirono dopo pochi giorni la vita.”

8 „Nell’impeto della battaglia e del saccheggio scomparvero circa quattromila uomini. Furono saccheggiati i palazzi di tutti i cardinali, eccetto quelli in cui si erano rifugiati i mercanti con le robe loro, i quali accettarono grossissime imposizioni di denaro. I prelati e cortigiani spagnoli e tedeschi, che pur si ritenevano sicuri dalle violenze e dalle ingiurie dei loro connazionali, furono presi e trattati non meno duramente che gli altri. Dappertutto si udivano infiniti lamenti di quelli che erano miseramente tormentati, parte per costringerli a pagare la taglia del riscatto, parte per costringerli a denunziare le robe nascoste. Tutte le cose sacre, i sacramenti e le reliquie dei Santi, delle quali erano piene le chiese, ormai spogliate dei loro ornamenti, erano gettate per terra e su di essi la barbarie soldatesca aggiungeva scherni infiniti.” (Francesco Guicciardini)

9 Il sacco di Roma (1527) Conseguenze:
Clemente VII chiede la pace (1530, Bologna: incoronazione) Firenze: cacciata dei Medici  repubblica Pace di Cambrai (1529, „pace delle due dame”): Francia: rinuncio di ogni pretesa in Italia Impero: rin. alla Borgogna

10 L’assedio di Firenze Promessa di Carlo V a Clemente VII: riportare i Medici a Firenze Assedio: preponderanti forze imperiali - resistenza eroica cura delle fortificazioni: Michelangelo capo militare: Francesco Ferrucci resistenza di 11 mesi

11 L’assedio di Firenze Morente Ferrucci a Fabrizio Maramaldo (capitano di ventura calabrese al servizio di Carlo V) „Vile, tu uccidi un uomo morto.” Ferrucci: simbolo del valore posto al servizio della Patria e della libertà (inno nazionale) "maramaldo”: sinonimo di persona malvagia e prepotente che infierisce sui vinti e sugli inermi.

12 L’assedio di Firenze Morte di Ferrucci; tradimento di Malatesta Baglione (consegna di un bastione al nemico)  resa di Firenze (1530, „il canto del cigno della libertà italiana”) definitivo ritorno dei Medici in Firenze con il titolo di duchi

13 La ripresa del conflitto tra Francia e Impero (1535-1559)
1536: occupazione di Milano (Carlo V)  intervento francese (Francesco I): occup. del Piemonte (cacciata dei Savoia)

14 La ripresa del conflitto tra Francia e Impero (1535-1559)
1556: abdicazione di Carlo V Filippo II: Corona di Spagna (Paesi Bassi, le colonie, il Milanese, Napoli, la Sicilia, la Sardegna) Ferdinando I: Corona imperiale

15 La ripresa del conflitto tra Francia e Impero (1535-1559)
1557: battaglia di San Quintino (Fiandre) - vittoria decisiva degli Spagnoli (comandante: Emanuele Filiberto di Savoia)  pace

16 La ripresa del conflitto tra Francia e Impero (1535-1559)
Pace di Cateau-Cambrésis (1559) tra Enrico II e Filippo II: egemonia spagnola sull’Italia: Ducato di Milano, Regno di Napoli, Regno di Sicilia, Regno di Sardegna, Stato dei Presidi Ducato di Savoia: Emanuele Filiberto Genova con Corsica (controllo spagnolo)

17 La ripresa del conflitto tra Francia e Impero (1535-1559)
Pace di Cateau-Cambresis  prevalenza spagnola fino all’inizio del XVIII secolo  Italia: perduta del ruolo europeo perduta del primato economico e commerciale perduta dell’indipendenza degli Stati


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