Manipolazioni sperimentali del sonno

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Transcript della presentazione:

Manipolazioni sperimentali del sonno Totale Privazione Parziale (= decurtazione) Selettiva (di SWS, di sonno REM) Estensione Frammentazione Dislocazione

Ciascuna delle manipolazioni sperimentali riproduce in laboratorio delle situazioni che possono realizzarsi sia per ragioni cliniche (a.e., patologie come l’insonnia o la sindrome delle apnee ostruttive) che per motivi psicosociali (a.e., jet lag, turni di lavoro), ma con conseguenze non necessariamente coincidenti.

Perché dormiamo ? Per il sonno sono state proposte molte funzioni differenti, fra cui il recupero fisico, la conservazione di energia, l’evitamento dei predatori, l’apprendimento. Nessuna di queste necessità, da sola, sembra sufficiente a giustificare il bisogno di sonno o le eclatanti conseguenze della privazione di sonno.

Il sonno come “ristoro” per il corpo Quali effetti della privazione di sonno ? Horne (1978) ha rivisto più di 50 studi sulla privazione di sonno negli uomini. Scarsa evidenza di un impatto della privazione di sonno sulle funzioni organiche (poche modifiche di temperatura corporea, funzioni cardiaca e renale, produzione di ormoni)

La privazione di sonno Effetti psicofisici in veglia, durante la privazione di sonno Funzioni del sonno Effetti sul sonno di recupero, dopo la privazione di sonno Meccanismi di regolazione del sonno

Sleep of experimental animal reduced 87% Sleep of control reduced 31% Rechtschaffen et al. (1983; 1989; 1995) Sleep deprived one animal and controlled for the amount of exercise the other animal received. Sleep of experimental animal reduced 87% Sleep of control reduced 31%

Diminuzione del peso corporeo nonostante l’aumentato consumo di cibo DOPO 3 SETTIMANE: Diminuzione del peso corporeo nonostante l’aumentato consumo di cibo

Il sonno come recupero (2) Dopo parecchi giorni di vegli: illusioni e allucinazioni Randy Gardner restò sveglio per 264 ore con soltanto poche distorsioni percettive.

Insonnia Fatale Familiare Morte entro 7-24 mesi dall’inizio dell’insonnia Degenerazione talamica

Il sonno come comportamento adattivo Webb (1975; 1982) Tiene gli animali lontano dal pericolo quando non hanno nulla da fare Permette la conservazione dell’energia quando non trovano il cibo o possono farsi male Gli animali con tane sicure che non temono predatori dormiranno molto. Gli animali soggetti a predazione non dormono così tanto.

INTRODUZIONE La frequenza di ammiccamento oculare spontaneo è un affidabile indice di attività dopaminergica: è infatti aumentato nelle sindromi schizofreniche e ridotto nel morbo di Parkinson. Studi precedenti (Barbato e coll. , 1995, Ebert e coll., 1998) hanno mostrato che la frequenza di ammiccamento aumenta dopo deprivazione di sonno. E’ stato ipotizzato che questo incremento rifletta una attivazione dell’organismo volta a contrastare gli effetti della deprivazione (Barbato e coll. 2000).

GRAFICO 1 Frequenza di ammiccamento oculare fra PRE e POST deprivazione di sonno

Variazione del blink rate dopo deprivazione di sonno

Variazione della sonnolenza durante deprivazione di sonno

Variazioni diurne della frequenza di ammiccamento oculare

Nel gruppo di soggetti normali analizzato, nessuna variabile Eysenk sembra predire la variazione del blink-rate, l’aumento del blink-rate appare perciò non legato dalla condizione clinica. I fattori di personalità, dunque, non sembrano influenzare la risposta attivante alla deprivazione di sonno.