Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DI FORMAZIONE METODOLOGICA LIM
Advertisements

Progetto Qualità e Merito – Italiano
Ambiente di apprendimento e TIC
INFORSCUOLA PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Rete di Terni
2.0 a.s. 2010/2011 Istituto Comprensivo Uggiano la Chiesa Homo sapiens sapiens nel Salento: arte, cultura, religione.
LABORATORIO LATINO FORMAZIONE
Corso di aggiornamento LIM e Open Source
LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
LA LAVAGNA INTERATTIVA NEL LABORATORIO DI LINGUA INGLESE
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DI FORMAZIONE METODOLOGICA LIM Scuola digitale Piano di diffusione LIM Tutor_ Loredana Messineo.
I.C. 43° C.D. SMS “S. GAETANO” Napoli
Collaborare e partecipare
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
IL PROJECT WORK Prof. Carmelo Piu.
DOCUMENTAZIONE: RISORSA E OPPORTUNITA’ PER LA SCUOLA
La LIM nella scuola dellEmilia Romagna: osservando e analizzando il progetto ministeriale Modena 28 aprile 2010.
IL LABORATORIO Prof. Carmelo Piu.
IL PROJECT WORK Prof. Carmelo Piu.
Apprendimento collaborativo in rete
Didattica e TIC Proposta di lavoro del gruppo Docenti Pavia-Lodi
PROGETTO FINANZIATO DAL BANDO INNOVAZIONE DIDATTICA 2010
Agenda del Tutor (fase 1 + fase 2).
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
1 Comunità di pratiche e sviluppo delle competenze professionali Patrizia Cinti FORUM P.A
Il modello formativo dei progetti PON docenti
1 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA DIREZIONE GENERALE PROGETTO DIGITALE SEMINARIO DI AVVIO DELLE ATTIVITA SPERIMENTALI.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
Istituto Comprensivo di Olgiate Molgora
Bussolengo, novembre Seminario di studio e produzione Ragionare sullesperienza per lo sviluppo della professionalità docente. Gli ambienti.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano
Formazione Docenti Neoassunti a.s. 2007/2008
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca della Comunicazione CSA di Sassari Cagliari 28 giugno 2005.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Piano Nazionale di Formazione sulle Competenze Informatiche e Tecnologiche del Personale della scuola.
1 La formazione a sostegno della riforma A cura di Gianna Miola.
ITIS Fermi - Napoli 28 – aprile 2004 Incontri Informativi Regionali armida scarpa - USR campania Il modello formativo, il tutor & la personalizzazione.
Formazione Dm 61 Informatica marzo 2004 Finalità Sviluppare le conoscenze metodologiche/didattiche per lutilizzo del computer nelle classi prime e seconde.
DIDATTICA LABORATORIALE
L’articolazione del POF
Cantieri aperti per la scuola di base Gli strumenti della ricerca: lintervista e il focus group Claudio Dellucca – ex IRRE ER Lugo, 21 marzo 2011.
Quali le modalita’ di lavoro ?
Vi danno il benvenuto Prof. ssa Maria Evelina Megale
Alcune riflessioni sulle iniziative on line nelle scuole superiori Patrizia Nervo 17 ottobre2006.
Integrazione fra formazione in presenza e formazione in rete.
Parte il progetto: “Senza-zaino-tutto-a-scuola”
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
Scuola-Città Pestalozzi
Alfabetizzazione in chimica nella Scuola Primaria
IL PROGETTO DI FORMAZIONE PUNTOEDU EDA DOCENTI SERALI E CTP 31 gennaio 2006 a cura di Laura Cortini a cura di Laura Cortini.
PRIMO INCONTRO. Obiettivi per il docente in formazione acquisire la capacità di pianificare attività didattiche che prevedano l'integrazione della LIM.
Perché le TIC nella Didattica
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
1 La Didattica Laboratoriale. 2 CHE COSA è LA DIDATTICA LABORATORIALE Rendere lo studente attore protagonista del processo di apprendimento Mi interessa.
SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIMETODOLOGIA DIDATTICA METODO DIDATTICO DISPOSITIVO DI ADEGUAZIONE ALL’INTERNO DI UN’ESPERIENZA APPRENDITIVA.
Restituzione Gruppo di Studio AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DOCENTE “Le competenze per una didattica cooperativa: come valutarle”
Istituto Comprensivo “Sinopoli - Ferrini
PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD A CURA DELL’INSEGNANTE A.D. CLAUDIA MORESCHI.
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
Raccontare la tecnologia….. Un nuovo interesse verso le conoscenze ……. Il bisogno di un insegnamento che coinvolga gli alunni verso un apprendimento più.
L’innovazione Giovanni Biondi MIUR. Obiettivo: Sostenere l’innovazione attraverso la fornitura di tecnologie alle scuole che ne facciano richiesta Le.
LIM per la didattica prof. Simone Mazza gruppo docenti della scuola secondaria di primo grado per le discipline linguistico espressive.
Istituto Comprensivo Filippo De Pisis Ferrara DOCENTI CONSIGLIO DI CLASSE STUDENTESSE STUDENTI GENITORI - POSTA ELETTRONICA - SITO SCOLASTICO.
Sintesi bisogni formativi Poseidon Propositi di lavoro.
“Metodologie operative e spunti di riflessione” C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti marzo 2016.
DISCIPLINE SCIENTIFICHE E TIC Competenze che si vogliono mettere in atto Materiali e strumenti Descrizione dell’attività Osservazioni e riflessioni PNSD.
Formazione in rete e ruolo del tutor: un’esperienza nella scuola secondaria superiore Angela Berto I. M. S. “Sandro Pertini” di Genova.
Transcript della presentazione:

Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali in Emilia Romagna

La formazione 2009-2010 e 2010-2011 Scuola sec. I grado 2009-2010 Scuola primaria 2010-2011 Scuola sec. II grado Docenti in formazione *drop-out *uditori 1700 circa 700 circa 540 circa Corsi attivati 79 32 23 Tutor 19 14

Il modello formativo regionale Partecipazione come processo per costruire forme e momenti regolati: dall’informazione (conoscenza), alla consultazione (espressione di opinioni, idee), alla co-decisione (intervento nel processo e nelle scelte), alla contribuzione (apporti concreti in base a competenze) Confronto come dialettica circolare dal soggettivo all’intersoggettivo, dal valore della visione personale a quella più ampia frutto di connessioni e del lavorare insieme Autonomia organizzativa e flessibilità: contestualizzazione degli interventi, adattamento degli strumenti per la formazione Incontri di progettazione presso il Nucleo regionale ex IRRE E.R., scambi nell’ambiente on line (laboratorio sincrono, forum…), rilevazione di criticità e positività fase 1 e fase 2

La comunità dei tutor La formazione si configura come un percorso di accompagnamento nell’adozione della LIM, percorso supportato dal tutor, che affianca i docenti secondo una logica on the job. Le competenze culturali e professionali dei tutor, le loro conoscenze teoriche unite ad un sapere pratico, si sono tradotte nella capacità di: analizzare bisogni, gestire situazioni complesse, comunicare in situazioni differenziate, seguire e sostenere la formazione, organizzare materiali e risorse

La comunità dei tutor Il gruppo dei tutor può essere considerato come una effettiva comunità di pratica. Non si è trattato solo di prendere le informazioni necessarie per attuare compiti; soprattutto si sono concretizzate le dinamiche fondamentali dello scambio relazionale, dell’interazione sociale, della condivisione di significati e competenze, dell’individuazione di possibili soluzioni a problemi comuni

La figura del tutor Ruolo di: facilitatore, coordinatore, animatore nelle azioni di accompagnamento e supporto mediatore culturale e guida nei confronti di docenti che si approcciavano alla tematica del digitale a scuola con capacità e competenze fortemente differenziate sostenitore di un atteggiamento di ricerca individuale, collettiva e collaborativa, mediante approcci basati sull’apprendimento cooperativo, la problematizzazione, la laboratorialità ed il learning by doing verso la creazione di conoscenze pertinenti (organizzazione, messa in relazione e in contesto delle diverse informazioni)

I docenti in formazione: capacità e competenze Utilizzo delle diverse funzioni della LIM e di risorse digitali per progettare un percorso didattico Progettazione e realizzazione di unità di apprendimento disciplinari, interdisciplinari e trasversali sperimentate in classe Utilizzo della LIM per l’inclusione di alunni con dsa, deficit, stranieri: individualizzazione, personalizzazione, stili di apprendimento… …per potenziare e migliorare la comunicazione e la relazione in classe: partecipazione diffusa… …per sviluppare modalità di lavoro partecipativo e collaborativo con la classe: aumento dell’attenzione e della motivazione Creazione di classi virtuali per alunni come modalità di condivisione e di costruzione di nuovi ambienti di apprendimento Collaborazione, disponibilità alla sperimentazione didattica, metariflessione, socializzazione delle esperienze nel gruppo, nel consiglio di classe

Modalità di utilizzo della LIM: strumentale, rielaborativa, produttiva il docente presenta contenuti didattici già strutturati il docente rielabora testi/contenuti già strutturati il docente realizza nuovi contenuti, utilizza software didattici disciplinari, naviga in rete e assembla asset per costruire lezioni multimediali lo studente e il docente lavorano insieme sui contenuti a livello base lo studente e il docente lavorano su testi, rielaborano contenuti gli studenti lavorano in gruppo e producono nuovi contenuti utilizzando software didattici disciplinari e risorse disponibili in rete

Cosa cambia con la LIM in CLASSE? Messa in discussione e revisione del modello di insegnamento (discipline, curricolo, metodologie) Utilizzo di una didattica attiva, interattiva, co-costruttiva: esplorare e scoprire, porre problemi e trovare insieme soluzioni, costruire mappe attraverso domande e riformulazioni, condividere conoscenze Modificazione dell’ambiente di apprendimento: si allargano i confini dell’aula, cambia la dimensione temporale e il sistema di rappresentazione delle conoscenze Centralità della persona nel processo formativo: cercare le informazioni, riorganizzarle e ricomporle, collegarle, costruire sapere Miglioramento della comunicazione e delle relazioni Ruolo della tecnologia: strumento per supportare l’elaborazione di conoscenze, veicolo di informazioni per esplorare i saperi e per promuovere l’apprendimento per costruzione, strumento per sostenere il learning by doing e per realizzare l’apprendimento collaborativo e la riflessione (metacognizione)

Processo di adozione della LIM