La gestione dei gruppi 17 dicembre 2004 Appunti

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La gestione dei gruppi 17 dicembre 2004 Appunti _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Obiettivi Conoscere le principali dinamiche di gruppo Utilizzare la comunicazione assertiva come tecnica di gestione e risoluzione dei conflitti Individuare le qualità del leader 36

Il gruppo I unità 37 2

Il gruppo Il gruppo è un insieme sociale e dinamico costituito da membri che si percepiscono vicendevolmente come più o meno interdipendenti per qualche aspetto e che si sono strutturati in forme diverse per il conseguimento di determinati obiettivi 38

“Il gruppo è il luogo dove l’individuo costruisce la sua identità, dove sperimenta le limitazioni e le resistenze che lo aiutano a definire lo spazio vitale.” “I gruppi sono entità dinamiche che si stabilizzano intorno ad un equilibrio risultante da forze contrastanti” K. Lewin 39

La fenomenologia dei gruppi Per imparare a conoscere e a gestire quanto accade nei gruppi occorre precisare una distinzione fra contenuti e processi: i contenuti, cioè le cose di cui parlano le persone e i compiti in cui sono impegnate i processi, cioè quello che accade fra le persone 40

Le difese Sono sintomi di resistenza ad entrare nel gruppo e sono quindi tentativi di ricondurre tutte le relazioni ai rapporti di coppia: Accoppiamento Fuga nel passato Fuga nel futuro Fuga all’esterno Spostamento del conflitto Lamento per evitare l’aiuto Attacco e fuga Formazione di sottogruppi Personalizzazione dei conflitti 41

Gli episodi Si tratta di sintomi che si verificano nei momenti di massima conflittualità in cui le persone stanno vivendo forti sensazioni di “staticità” e di “dubbio” a restare nel gruppo: Condensazioni Transfert Risonanza Dipendenza Controdipendenza Leadership fissa 42

I fenomeni Cose che avvengono tra le persone, ma che si verificano quando il gruppo sta vivendo una gestione positiva del conflitto: Socializzazione del linguaggio Interdipendenza Feed back Capro espiatorio Circolazione della leadership Accettazione delle differenze 43

La comunicazione assertiva II unità 44

L’assertività come modalità di gestione dei conflitti Aggressivo Assertivo Gli aggressivi amano definirsi “personalità provocatorie” e , implicitamente, invitano gli altri a dare una risposta al loro comportamento. Assertivo è colui che asserisce, che afferma decisamente in modo costruttivo poggiando le sue argomentazioni su fatti certi e ragionamenti validi. 45

Caratteristiche Lo stile assertivo è quello che tende a porre sullo stesso piano se stesso e l’interlocutore, a cercare vantaggi per entrambi in un’ottica collaborativa, ad assumersi responsabilità. Un buon modo per iniziare a riconoscere il comportamento assertivo è quello di saperlo distinguere da quello aggressivo e da quello passivo

Stile aggressivo Stile passivo Stile assertivo Scarica le responsabilità Impone e pretende, senza diritto Non si preoccupa di dare spiegazioni razionali Tende a generalizzare, ad interpretare Tende a giudicare Stile passivo Rinuncia, accetta decisioni altrui Evita il conflitto, non manifesta il dissenso Subisce Non affronta i problemi, ne rimanda la soluzione Stile assertivo Si assume le proprie responsabilità Rispetta i diritti altrui e propri Esprime desideri, dissenso, sentimenti, ecc Ragiona sulla base di fatti Ammette i propri errori

L’efficacia nella relazione ALTO ALTE prestazioni alta efficacia F FLESSIBILITA’ è l’attitudine a cambiare il proprio stile di comportamento quando è inappropriato alla tipologia dell’interlocutore BASSA ALTO VERSATILITA’ è l’abilità a modificare la risposta quando è inappropriata 46

La comunicazione assertiva L’assertività risulta una modalità efficace quando: È necessario dire qualcosa di sgradevole a qualcuno Deve essere chiesto qualcosa al di fuori dell’ordinario e quando non va sottovalutata la probabilità di ricevere una risposta negativa Bisogna dire “no” a ciò che gli altri chiedono e quel diniego può produrre un sentimento dispiacere Si deve protestare per qualcosa Si devono affrontare frasi o situazioni umilianti o denigranti 47

La comunicazione assertiva L’assertività è la capacità: Di capire se stessi e gli altri Di esprimere le proprie opinioni lasciando agli altri la stessa capacità di collaborare Di affrontare i problemi cercando la soluzione assieme agli altri interessandoli a partecipare attivamente e sinceramente Di enunciare i traguardi, le aspettative e gli standard con forza e succintamente Di affermare chiaramente cosa avverrà se l’altra persona fa o non fa quello che gli viene richiesto Di mantenere l’iniziativa, di non farsi aggirare 48

Lo stile assertivo: altre caratteristiche Osserva i comportamenti, non li etichetta Ha fiducia in sé e negli altri Entusiasta Consapevole Aperto, flessibile, versatile Costante Determinato Intraprendente 49

Le dimensioni della comunicazione assertiva Assunzione di Responsabilità Comunicazione Assertiva Chiarezza degli obiettivi Feedback Propositività Ascolto Gestione delle critiche 50

La leadership III unità 51

La leadership è un’attività chiaramente interattiva Leader e leadership Il leader è una persona che svolge un ruolo, mentre la leadership è una forma di rapporto tra persone di solito con un compito da svolgere o con un obiettivo da raggiungere La leadership è un’attività chiaramente interattiva 52

Fenomeno di leadership Il fenomeno di leadership è quello per cui una persona esercita influenza sulle altre persone e, scontato il fatto che tutti ne esercitano almeno un poco, si indicano come “leader”, quelle persone che si distinguono per il fatto di esercitare sugli altri una influenza particolarmente grande o significativa. 53

In termini di efficienza organizzativa, il capo formale deve essere, almeno parzialmente, anche leader naturale 54

Gli stili di direzione L’insieme di modelli di comportamento che determinano le modalità caratteristiche dell’esercizio della direzione da parte dei capi. 55

Gli stili di leadership Lo stile autoritario Lo stile partecipativo o democratico Lo stile permissivo 56

Lo stile autoritario E’ basato sul potere e sul controllo. Si cerca di ottenere il consenso dell’altro o dando ordini o dando premi e punizioni Caratteristiche: Prende decisioni Tiene le proprie idee chiuse dentro di sé Domina Costringe Dice come si deve fare Formula giudizi sulle persone Determina a priori gruppo e sottogruppi 57

Lo stile partecipativo o democratico E’ basato sull’influenza e la ricerca del consenso. Attraverso la cordialità e il rispetto, si cerca di ottenere la disponibilità dell’altro. Caratteristiche: Dà autonomia alle persone Agevola l’apprendimento Stimola l’indipendenza nel pensiero e nell’azione Accetta le innovazioni creative che emergono Delega e dà piena responsabilità Offre e riceve feed-back Indirizza il gruppo Tiene in considerazione gli stati d’animo del gruppo 58

Lo stile permissivo Accetta le scelte del gruppo Lascia fare Dà suggerimenti soltanto quando questi vengono richiesti 59

Regole per i superiori Informare sempre i subordinati e consultarli prima di prendere decisioni che li coinvolgono Consigliare e incoraggiare i subordinati, sviluppando le loro capacità Assegnare il lavoro in modo equo e trasparente Mostrare comprensione per i problemi personali dei subordinati Difendere gli interessi dei subordinati 60

Regole per i subordinati Eseguire gli ordini ragionevoli, ma non essere troppo sottomessi. E’ accettabile chiedere chiarimenti su ordini ambigui Seguire le istruzioni, senza però escludere le proprie iniziative Proporre e difendere le proprie idee Rivolgere obiezioni e reclami all’immediato superiore piuttosto che ad altre persone Accettare le critiche costruttive 61

Regole per superiori e subordinati Rispettare la privacy altrui Non parlare male di un’altra persona alle sue spalle Non farsi visite senza preavviso 62