ANALISI FUNZIONALE NELLA GESTIONE DEI COMPORTAMENTI “PROBLEMA”

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Transcript della presentazione:

ANALISI FUNZIONALE NELLA GESTIONE DEI COMPORTAMENTI “PROBLEMA” 02/03/11 Workshop informativo Relatore: Alice Conforti Responsabile Area – Autismo MOMO soc. cooperativa sociale Operatore a.b.a gruppo MIPIA ANALISI FUNZIONALE NELLA GESTIONE DEI COMPORTAMENTI “PROBLEMA”

QUANDO UN COMPORTAMENTO E’ PROBLEMATICO … Chiedersi: 02/03/11 QUANDO UN COMPORTAMENTO E’ PROBLEMATICO … Chiedersi: Il comportamento è una minaccia per la vita della persona? Il comportamento è una minaccia per l’incolumità fisica della persona? Il comportamento è una minaccia per l’incolumità fisica di altre persone ? Il comportamento interferisce con la possibilità di apprendere ? Il comportamento disturba il processo di apprendimento di altri ? Il comportamento danneggia o distrugge oggetti ? Se non si interviene si ritiene che il comportamento peggiorerà? Il comportamento interferisce con l’accettazione della persona? Produce stigma? M. Demchak, K.W. Bossert (2005)  

MODALITA’ DI DESCRIZIONE OPERAZIONALE 02/03/11 MODALITA’ DI DESCRIZIONE OPERAZIONALE Corretta Mordersi la mano Darsi pugni sulla testa Graffiarsi le mani Non corretta Procurarsi dolore Essere masochista Tendenza all’auto aggressività Sfarfallare Battere gli oggetti Succhiare gli oggetti Comportamento immotivato Comportamento ripetitivo eccitazione

Carr. Il problema di comportamento è un messaggio 02/03/11 Carr. Il problema di comportamento è un messaggio

Riferimenti bibliografici 02/03/11 Riferimenti bibliografici STRATEGIE VISIVE E COMPORTAMENTI PROBLEMATICI GESTIRE I PROBLEMI COMPORTAMENTALI NELL’AUTISMO ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE AUTORE Linda A. Hodgdon Edizione italiana a cura di Giuseppe Maurizio Arduino e Anna Kozarzewska Bigazzi L’ANALISI FUNZIONALE Iwata

Quindi ha uno “scopo” per la persona che lo manifesta. 02/03/11 La nostra idea di base è che, molto spesso, il comportamento problema è funzionale per qualcosa. Quindi ha uno “scopo” per la persona che lo manifesta. QUESTO NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE : INTENZIONE CONSAPEVOLE

02/03/11 La quasi totalità dei comportamenti problema è controllata da variabili contestuali. I comportamenti problema NON sono infatti nella totalità un sintomo “biologico” dell'autismo.

02/03/11 L’intervento richiede il cambiamento dei sistema di relazioni non “esclusivamente” degli individui Iwata con analisi sperimentale del comportamento ha elaborato tecniche di controllo per la valutazione e il trattamento del comportamento problema (analisi funzionale)

DEMCHAK- BOSSERT (2005) PRESUPPOSTI DELL’ASSESMENT FUNZIONALE 02/03/11 DEMCHAK- BOSSERT (2005) PRESUPPOSTI DELL’ASSESMENT FUNZIONALE il comportamento problema svolge una funzione specifica il comportamento problema ha un intento comunicativo. Gli operatori devono rispettare questo intento comunicativo. il comportamento problema si correla agli eventi che lo precedono e lo seguono. Il legame fra questi eventi ed il comportamento problema è di natura probabilistico funzionale e non causale. 4. un solo comportamento problema può avere molteplici funzioni ( diversa topografia stessa funzione) NON E’ CASUALE

Affermare che un comportamento problema: ha un valore comunicativo 02/03/11 Affermare che un comportamento problema: ha un valore comunicativo assolve una funzione per l’individuo si costruisce attraverso una storia di apprendimenti non depone necessariamente a favore del fatto questo comportamento sia intenzionale o necessariamente consapevole

Svolge una funzione specifica o molteplici funzioni 02/03/11 Svolge una funzione specifica o molteplici funzioni Ha un preciso intento comunicativo che va rispettato (capito nella funzione e cambiato nella topografia …) Si correla con gli eventi che lo precedono e che seguono, non si manifesta casualmente ma in un ambiente.

Che cosa si intende per funzione di un comportamento? 02/03/11 Topografia -Funzione  Che cosa si intende per funzione di un comportamento?

Gli interventi si muovono su 3 dimensioni Proattivi aspetti ambientale 02/03/11 Gli interventi si muovono su 3 dimensioni Proattivi aspetti ambientale incremento abilità Reattivi gestione crisi \ e della gestione

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02/03/11 15

Il cambiamento coinvolge tutti, non solo il bambino … 02/03/11 Il diagramma di contingenza ci chiarifica la storia di apprendimento di taluni comportamenti e la “ funzionalità” reciproca per le diverse persone che sono collegate a quel comportamento target. Il cambiamento coinvolge tutti, non solo il bambino …

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02/03/11

Il comportamento ottiene R+ 02/03/11 Quindi, in sintesi …. Il comportamento ottiene R+ Il comportamento ottiene R-

diversa topografia – stessa funzione 02/03/11 diversa topografia – stessa funzione

02/03/11 Sia ambiente Sia sulle persone

02/03/11

Adattamento dell’ambiente: poco caos 02/03/11 Adattamento dell’ambiente: poco caos uso di supporti visivi per definire le attività da svolgere chiarezza nella struttura delle attività (attenzione all’uso del linguaggio, attenzione alle richieste) Es: pecs, calendario giornata,striscia scelta

02/03/11

COSA DEVO FARE ? COME ? DOVE ? QUANDO ? PER QUANTO TEMPO ? CON CHI ? 02/03/11 COSA DEVO FARE ? COME ? DOVE ? QUANDO ? PER QUANTO TEMPO ? CON CHI ? E DOPO ?

attenzione alla persona: MANTENERE ALTA LA MOTIVAZIONE 02/03/11 attenzione alla persona: MANTENERE ALTA LA MOTIVAZIONE ATTIVITA’ E RICHIESTE MONITORATE METODOLOGIE CORRETTE Prompting Rinforzo Apprendimento senza errori Variare la difficoltà Materiale e procedure

Attenzione alla persona 02/03/11 Attenzione alla persona Fornire un rapporto fondato sulla condivisione, patto di collaborazione , reciproco dare e avere. Aumentare la tolleranza alla dilazione della gratificazione e consegna r + Fornire alternative di scelta (empowerment) (J. Reichle; C. Davis; R. Corner Carr; Durand; Bijou)

02/03/11 Oltre alla comprensione ambiente \ attività  Dare la possibilità di esprimersi …

 Fornire possibilità comunicative maggiori 02/03/11 Fornire possibilità comunicative maggiori diminuisce aspetti comportamentali difficili  Richieste funzionali base- pausa\ … Bagno …\acqua\ …

 - gestione crisi 02/03/11 Il comportamento problema si manifesta … allora ...  - gestione crisi - analisi funzionale e sperimentale - trattamento

02/03/11

Procedure per il rimprovero Stoppaggio Time out senza isolamento 02/03/11 Estinzione Procedure per il rimprovero Stoppaggio Time out senza isolamento Esercizio fisico guidato Costo della risposta

02/03/11

MANIPOLAZIONE ANTECEDENTE MANIPOLAZIONE CONSEGUENZE 02/03/11 MANIPOLAZIONE ANTECEDENTE MANIPOLAZIONE CONSEGUENZE INSEGNARE COMPORTAMENTI NUOVI

 manipolare conseguenze: variare la risposta ambientale al c.p,  02/03/11  manipolare conseguenze: variare la risposta ambientale al c.p,  devo aver ipotizzato che cosa mantiene la dinamica Attenzione Evitamento Accesso al tangibile

Estinzione Punizione es: Time out Ipercorrezione 02/03/11 Estinzione Punizione es: Time out Ipercorrezione Dilazione della gratificazione

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Grazie per l’attenzione Alice Conforti 02/03/11 Grazie per l’attenzione Alice Conforti Responsabile Area Autismo Coop-MOMO