LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELL’AMBITO DEI LINGUAGGI E DELLA COMUNICAZIONE Muro Lucano gennaio 2010 Enrico Michelini
LE COMPETENZE CAPACITÀ attitudine al “fare”CAPACITÀ attitudine al “fare” ABILITÀ il “saper fare”: è la capacità acquisita;ABILITÀ il “saper fare”: è la capacità acquisita; strumenti, operatività, procedure, strumenti, operatività, procedure, metodii… metodii… CONOSCENZE il “sapere”: contenuti, informazioni,CONOSCENZE il “sapere”: contenuti, informazioni, nozioni, dati… nozioni, dati… LINGUAGGI rappresentare, comunicare,LINGUAGGI rappresentare, comunicare, documentare… documentare… ATTEGGIAMENTI il “saper essere”: i valori, leATTEGGIAMENTI il “saper essere”: i valori, le motivazioni, le responsabilità…. motivazioni, le responsabilità….
LA COMPETENZA È ciò che in un contesto si deve “saper fare” (ABILITÀ) Sulla base di un “sapere” (CONOSCENZE) Attraverso atteggiamenti che presuppongono la CAPACITÀ di apprendere autonomamente. È sistema integrato tra obiettivi raggiunti, verificabili e certificabili.
LA COMPETENZA La competenza sta fra capacità compiuta e padronanza (uso della competenza applicata a contesti operativi) Lucia Valle
LA COMPETENZA Imparare a vivere richiede non solo conoscenza ma la trasformazione, nel proprio essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza, e l’incorporazione di questa sapienza per la propria vita. E. Morin
LA COMPETENZA Competenza è capacità di far fronte a un compito o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne (cognitive, affettive, volitive) e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo. M. Pellerey
LE COMPETENZE COMPETENZE METACOGNITIVE (attenzione, memoria, motivazione) COMPETENZE COGNITIVE (analisi, problem solving, intuizione) COMPETENZE SPECIFICHE (relative ai singoli saperi disciplinari)
LE COMPETENZE (Boscolo) DICHIARA TIVE (contenuti) PROCED URALI (metodi, attività...) ATTEGGIAMENT I (comportamenti.. ) QUALIT A' Organizzaz ione e connessio ne interna Automati cità, monitora ggio... Sicurezza di sè, voglia di imparare... CONTIN UITA' (continu ità) Dall'esperi enza ai saperi disciplinari Dall'uso generale all'auso specifico... Dalla risposta a un orientamento di scelte e interessi FLESSI BILITA' (trasver salità) Trasferire, applicare, generalizz are... Uso di abilità in contesti diversi Riprodurre, ricreare situazioni positive
LE COMPETENZE (M. Baldacci) Capacità di usare consapevolmente ed efficacemente le conoscenze in rapporto a contesti significativi, che non riguardano solo le prestazioni riproduttive, ma anche le soluzioni dei problemi.
LE COMPETENZE (M. Baldacci) 1)Nella competenza è presente sia un aspetto “esterno”(la prestazione adeguata), sia uno “interno” (la padronanza mentale dei processi esecutivi). Perciò una competenza si definisce sia sul piano della performance osservabile (comportamentismo), sia su quello del flusso delle operazioni cognitive che si compiono nella testa dell'alunno (cognitivismo).
LE COMPETENZE (M. Baldacci) 2)La competenza implica contemporaneamente - “sapere”(conoscenza dichiarativa) - “saper fare” (conoscenza procedurale) poiché le competenze non devono soltanto essere ripetute verbalmente, ma devono essere usate come strumento d'azione (es: nella soluzione di problemi).
LE COMPETENZE (M. Baldacci) 3)La competenza richiede sia la “cognizione” che la “metacognizione”. Non si limita solo alla padronanza dell'esecuzione ma implica anche rappresentazione della sua struttura. Non solo il “fare” ma anche il “saper spiegare come si fa e perchè si fa”. Questo distingue il principiante dall'esperto.
LE COMPETENZE (M. Baldacci) 4)Nella competenza sono presenti aspetti cognitivi e affettivi: - atteggiamenti (la disponibilità ad impegnarsi....) - motivazioni (la spinta ad agire con successo ed efficacia...).
LE COMPETENZE TRA VECCHIE E NUOVE INDICAZIONI 1)Le buone capacità potenziali degli allievi che attraverso conoscenze e abilità, sono diventate competenze effettive che gli stessi allievi sono in grado di mettere in atto nelle diverse situazioni.
LE COMPETENZE TRA VECCHIE E NUOVE INDICAZIONI 2)Cosa è giusto attendersi da un ragazzo al termine del primo ciclo di istruzione? Il traguardo puo ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare), apprese ed esplicitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno.
LE COMPETENZE TRA VECCHIE E NUOVE INDICAZION 3)Un ragazzo è competente quando, facendo ricorso a tutte le sue capacità, utilizza le conoscenze e le abilità per... comprendere la complessità culturale riflettere su se stesso e gestire la propria crescita risolvere i problemi che incontra interagire positivamente con l'ambiente esprimere un personale modo di essere maturare il senso del bello conferire senso alla vita