1 La Programmazione negoziata Metodo (negoziale) attraverso cui istituzioni, soggetti pubblici e privati concorrono ad individuare determinati obiettivi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Assessorato alla Solidarietà Sociale
Advertisements

17 marzo 2009 Nuove modalità operative per liscrizione dei lavoratori alla lista di mobilità L. 223/91.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.2 Reti locali, nazionali e transnazionali.
Lo stage Lo stage Il contratto di Il contratto di formazione e lavoro formazione e lavoro Lapprendistato Il riordino della Il riordino della formazione.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Sistema Gestione Progetti
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
Gli accadimenti e le operazioni di azienda
Corso di Economia e Gestione delle Imprese IIUniversità Carlo Cattaneo - LIUCLezione 4 1 I SOGGETTI DEL MERCATO FINANZIARIO. (seconda parte)
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Istituti Negoziali della programmazione negoziata CORSO DI Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Sergio Zucchetti.
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
INTERVENTI PER LE SOCIETA’ FINANZIARIE DEL SETTORE TERZIARIO
Il PPP: le ipotesi di ricerca e la metodologia valutativa Bologna, 10 maggio 2013 Elisa Valeriani Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Presidente.
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
Politiche di genere e formazione: un progetto finanziato
1 Lo Sportello Unico e la comunicazione Arezzo, 27 gennaio 2005.
REG. (CE) N. 1081/2006 relativo al FSE
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Politica di coesione - I nuovi regolamenti comunitari Prospettive per il periodo Paola Bertolissi – Commissione europea DG Occupazione, affari.
I CRITERI DI SELEZIONE PER LA PROGRAMMAZIONE FSE Bologna, 31 gennaio 2008 Programma Operativo Regionale FSE Ob Comitato di Sorveglianza.
1. Perché nasce la BAN Bologna La rete dei business angels intende garantire la concretizzazione di nuove idee imprenditoriali e lo sviluppo di start-up.
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Assessorato alla Programmazione Direzione Programmazione e Statistica Lesperienza della Regione Piemonte Clara Varricchio Responsabile del Progetto Monitoraggio.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 4 – CONTRATTI DI SOLIDARIETA a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PREVISTI DALLA LEGGE 8 novembre 2000, N. 328, articolo 5.
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale: principi, finalità
STRUMENTI Quadri ed Indirizzi metodologici e normativi Le figure pianificatorie Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle Facoltà di.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
La struttura organizzativa e informativa del controllo
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
1 Prendersi cura della comunità: lesperienza della Provincia di Bologna Lizzano in Belvedere 24, 25 marzo 2009.
Linnovazione della PA quale condizione di successo per la politica regionale unitaria: I Programmi di Governance Ministero dello Sviluppo Economico.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
FEDERCONFIDI Perugia, 23 giugno Perugia, 23 giugno 2005 Basilea 2: ruolo dei confidi Basilea 2 ha dato risalto al ruolo dei confidi in qualità di:
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
Indice 1. Costituzione Patto Territoriale 2. Attuazione
Corunna, July Zone Sud OQR TREND - Composante 4 1I° Forum per lo sviluppo locale Corunna July 2005 Presentazione dellavviso pubblico.
Presentazione del progetto Portico Nome del progetto: PORTICO (Pari OppoRtunità: le Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione per lOccupazione)
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
COME FORMARE LE STRUTTURE OPERATIVE DELLA COMMITTENZA Per assumere scelte decisionali con piena consapevolezza delle loro implicazioni Per elaborare e.
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
Collegno, 24 gennaio 2012 Sovvenzione Globale avente ad oggetto l'attuazione delle iniziative volte a sostenere l’integrazione lavorativa di soggetti particolarmente.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Finalità e Ingredienti della Programmazione Sergio Zucchetti Anno Accademico 2013 – 2014 Lezione 29.
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI 
Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia della Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata” Anno.
L’esperienza dei Patti territoriali Corso di Politica regionale e dello sviluppo Anno Accademico di Cristina Brasili Dipartimento di Scienze Statistiche.
Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata: patti territoriali.
L’esperienza dei Patti territoriali e dei Programmi Territoriali Integrati Corso di Politiche economiche regionali Anno Accademico di Cristina Brasili.
Il Documento Unico di Programmazione
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ACCORDO QUADRO 22 gennaio 2009 SINTESI Dipartimento Politiche Contrattuali Roma 29 gennaio 2009.
Accreditamento delle sedi formative di: Costanza Bettoni, con la collaborazione di Laura Evangelista per le schede 18, 19, 20 e 21. Roma, Luglio 2001.
Misura 16 Giuliano Polenzani. Misura Cooperazione un nuovo modo per rispondere alle sfide del millennio competitività dell’agricoltura gestione sostenibile.
Forme di interventi pubblici e privati in materia di beni culturali e paesaggistici.
I PRIMI PASSI PER L’ATTUAZIONE 1.Sottoscrivere l‘Accordo di programmazione negoziata 2.Nominare il responsabile del modello di gestione 3.Costituire il.
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione Impostazione e analisi delle disposizioni procedurali e delle modalità attuative.
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
Azioni per lo sviluppo e la riconversione industriale di Porto Marghera Venezia, 25 gennaio 2011.
1 European Union Regional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti: principali elementi.
Transcript della presentazione:

1 La Programmazione negoziata Metodo (negoziale) attraverso cui istituzioni, soggetti pubblici e privati concorrono ad individuare determinati obiettivi di sviluppo locale, a concentrare i relativi interventi e le risorse impiegabili, a stabilire con forza contrattuale i tempi e i modi delle realizzazioni, le responsabilità e gli obblighi reciprocamente derivanti dagli impegni assunti

2 Che cosa si propone Un approccio di tipo pattizio nella determinazione e nella gestione delle politiche locali può mutare radicalmente il concetto di programmazione non affidandosi a piani previsionali statici, ma ad un incessante e articolato processo di verifica, confronto, verifica e rinegoziazione che investe obiettivi, risorse, procedure e risultati

3 Gli effetti positivi Responsabilizzazione dei partner Razionalizzazione: identificazione di obiettivi circoscritti Flessibilità: prefigurazione di un percorso ottimale di azioni, sia di tipo amministrativo che operativo Semplificazione: snellimento di procedure, tempi ed effetti certi nelle decisioni amministrative

4 ISTITUTI NEGOZIALI DELLA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Intesa Istituzionale di programma; â Accordi di Programma quadro; â Patti Territoriali e Contratti darea; â Patti Territoriali comunitari.

5 I vari livelli 1° livello: concertazione degli obiettivi e delle risorse, intesa istituzionale di programma tra Stato e Regioni 2° livello: attivazione di strumenti operativi, patti territoriali e contratti darea

6 I vari livelli livelli intermedi: lattivazione dei livelli intermedi di programmazione (patti e accordi di programma) e degli strumenti operativi (contratti e accordi di programma) apre un processo diffusivo che investe enti pubblici territoriali ed economici, forze sociali, imprese, banche

7 Primo livello Lintesa istituzionale di programma coinvolge Stato e Regioni per una ricognizione delle risorse disponibili e un orientamento globale e integrato degli interventi locali Con gli Accordi di Programma Quadro si specificano i progetti su raggruppamenti tematici (sanità, trasporti, …) o territoriali o su entrambi

8 Secondo livello Patti Territoriali, Contratti darea e Contratti di programma: entrano in gioco anche i soggetti non istituzionali, quali promotori e attuatori di azioni specifiche e circoscritte sul territorio

9 Secondo livello Accordi di Programma: rappresenta un livello autonomo e trasversale in cui si coordina lazione di più enti pubblici con esiti di accelerazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi. Tali accordi implicano una posizione ben definita dellintervento di soggetti privati

10 Aumentano le sedi di confronto Obiettivi di sviluppo Formule organizzative e gestionali Integrazione delle risorse imprenditoriali e finanziarie Adattamento funzionale della macchina amministrativa

11 Lefficacia della programmazione negoziata La buona riuscita della P.N. dipende dalla capacità di risolvere due ordini di problemi: identificazione dello strumento più appropriato identificazione delle risorse più appropriate il rischio è quello di attivare procedure sovradimensionate e dispendiose oppure insufficienti a far fronte ad una serie più complessa di interventi

12 Semplificazione amministrativa Liscrizione dei progetti locali allinterno di uno schema concertato a livello istituzionale ha il proprio vantaggio di attivare risorse procedimentali, impegnando la P.A. (a qualsiasi livello) a garantire la massima semplificazione e accelerazione di tutti gli adempimenti normativi e amministrativi

13 Requisiti minimi e premianti Requisiti minimi: maturità progettuale e non generiche istanze di sviluppo settoriale o locale. Indicazione di obiettivi, localizzazione, attuatori, struttura del finanziamento, oneri e responsabilità, opere, scadenze, criteri di verifica coerenza dei progetti presentati con le priorità espresse nei documenti regionali di programmazione (Programma Regionale di Sviluppo e Documento di programmazione Economico-Finanziaria Regionale Requisiti premianti: prospettive certe di cooperazione tra enti locali (accordi di programma) piani di investimento ben strutturati (concorrenza di soggetti pubblici e privati, banche, fondi comunitari)

14 La fase della selezione Le risorse a disposizione della P.N. sono già stabilite, rispetto a queste lo Stato dovrà valutare e selezionare. Le Regioni si presentano alla trattativa su posizioni concorrenziali con un vantaggio competitivo in termini di migliore qualità progettuale

15 La garanzia della qualità progettuale Garanzia ex-ante: in relazione alluso delle risorse destinate e lesito degli interventi previsti Verifica ex-post: diviene la base della negoziazione di nuovi obiettivi

16 ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO # Particolarità; # struttura contrattuale dellaccordo; # profilo progettuale e finanziario di un accordo; # processo di realizzazione

17 PARTICOLARITA â Laccordo è uno strumento che consente la partecipazione dei soggetti privati; â esso deve specificare, ai sensi della L. 662/96: il programma dinterventi, articolato nei singoli progetti attuativi; le azioni dirette o indirette volte alla realizzazione del programma; i soggetti responsabili delle procedure di attuazione che facilitano la partecipazione degli investitori privati; il fabbisogno finanziario e la sua articolazione temporale; i soggetti responsabili del monitoraggio e della verifica dello stato di avanzamento degli interventi.

18 STRUTTURA CONTRATTUALE DELLACCORDO â Tale struttura viene sviluppata attraverso la redazione di articoli che definiscono gli impegni delle parti, le funzioni dei soggetti, le modalità di erogazione delle risorse e le modalità di attuazione degli interventi; â deve essere determinato il responsabile dellaccordo quadro che rappresenti in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori; â i responsabili dei singoli interventi, invece, organizzano, valutano e controllano la messa a punto del processo operativo teso alla realizzazione dellintervento.

19 PROFILO PROGETTUALE E FINANZIARIO DI UN ACCORDO â La dimensione progettuale e finanziaria dellaccordo individua: - i soggetti coinvolti (promotori e attuatori); - il grado di sviluppo progettuale; - le azioni finanziarie, amministrative e procedurali; - le fasi attuative di ogni azione; - la distribuzione dei costi da sostenere nel primo triennio; - i soggetti finanziatori e le fonti di finanziamento.

20 PROCESSO DI REALIZZAZIONE â Le fasi attraverso cui si attua tale processo sono: - espressione di volontà, concerne la ricognizione delle risorse finanziarie a disposizione o attivabili; - ricognizione delle risorse; - negoziato, che consiste in una trattativa multilaterale tra Ministero del tesoro, Regione e Ministeri competenti circa le materie promosse; - approvazione, da parte del Cipe; - controllo e gestione, da parte dei comitati di gestione; - individuazione delle motivazioni che portano alla sottoscrizione dello stesso.

21 Patti territoriali Il patto territoriale è l'accordo tra soggetti pubblici e privati per l'individuazione ai fini di una realizzazione coordinata, di interventi finalizzati alla promozione dello sviluppo locale nelle aree depresse del territorio nazionale. L'elemento caratterizzante è costituito dalla concertazione tra i diversi attori sociali.

22 Idea forza di sviluppo del territorio La condizione fondamentale affinchè l'idea forza possa avere successo è la presenza di imprenditori che siano in grado di renderla credibile e realizzabile, rischiando risorse finanziarie proprie e innervando filiere imprenditoriali locali.

23 Rapida eseguibilità Il patto deve essere costituito da un insieme di progetti che si rafforzano reciprocamente avendo come obiettivo il raggiungimento di una dimensione di sviluppo integrato. L'eseguibilità in tempi contenuti contribuisce a selezionare i progetti e offre garanzia di idee di sviluppo che siano poi effettivamente praticabili.

24 I soggetti interessati enti locali; altri soggetti pubblici che operano a livello locale; rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori; soggetti privati.

25 I soggetti sottoscrittori rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessati; dalla regione o dalla provincia autonoma nel cui territorio ricadono gli interventi previsti; soggetti privati; istituti bancari e da finanziarie regionali; consorzi di garanzia collettiva fidi; consorzi di sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del patto.

26 Struttura contrattuale dellaccordo Il patto territoriale si caratterizza proprio per la sua natura di vero contratto sottoscritto tra le parti, e per questo motivo deve anche espressamente prevedere e indicare quali sono le assunzioni di responsabilità dei singoli contraenti.

27 Contratti dArea E l'espressione del principio del partenariato sociale e costituisce lo strumento operativo funzionale alla realizzazione di un ambiente economico favorevole all'attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla creazione di nuova occupazione nei settori dell'industria, agroindustria, servizi e turismo, attraverso condizioni di massima flessibilità amministrativa e in presenza di investimenti qualificati da validità tecnica, economica e finanziaria, nonché di relazioni sindacali e di condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli.

28 Aree interessate Il contratto d'area interessa fondamentalmente aree industriali interessate da gravi crisi di tipo occupazionale o zone del territorio in cui siano in atto processi di deindustrializzazione.

29 Soggetti promotori e soggetti sottoscrittori I soggetti promotori sono, d'intesa, le rappresentanze dei lavoratori e i datori dei lavori. L'iniziativa va successivamente comunicata alle regioni interessate. Per quanto riguarda i soggetti sottoscrittori, questi sono i rappresentanti delle amministrazioni statali e regionali interessate e degli enti locali competenti a livello territoriale, i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, i soggetti imprenditoriali titolari dei progetti di investimento proposti.

30 …segue: Soggetti promotori e soggetti sottoscrittori Il contratto d'area può anche essere sottoscritto da altri enti pubblici, anche economici, da società a partecipazione pubblica e da banche o altri tipi di operatori finanziari. Tra i soggetti pubblici sottoscrittori viene individuato il responsabile unico del contratto d'area che svolge un'importante funzione di coordinamento delle singole attività e degli interventi previsti, preoccupandosi di assumere i provvedimenti necessari ad impedire disfunzioni o ritardi nell'esecuzione.

31 Dove? Perché un contratto d'area possa essere attivato è richiesta la disponibilità di aree attrezzate per insediamenti produttivi, di progetti di investimento che siano in grado di accrescere in modo consistente il patrimonio produttivo dell'area e dell'intera regione, un soggetto intermediario che abbia i requisiti per attivare sovvenzioni globali da parte dell'Unione Europea.