Metodologie della ricerca ____________________________ Maddalena Castiglioni Rusconi Emanuela Foglia Castellanza, 4 Aprile 2008 Parte II.

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Metodologie della ricerca ____________________________ Maddalena Castiglioni Rusconi Emanuela Foglia Castellanza, 4 Aprile 2008 Parte II

LE TECNICHE DELLA RICERCA QUALITATIVA Focus Group Interviste In profondità Narrative Osservazione Partecipativa Non partecipativa Costruzione del consenso Delphi Tecnica di gruppo nominale Consensus conference

TIPI DI TECNICHE DI CONSENSO FORMALE Conferenze di sviluppo del consenso Tecnica dei gruppi nominali Tecnica RAND Tecnica Delphi

TECNICHE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSO Le tecniche di costruzione del consenso sono applicate per supportare il processo di presa di decisioni in situazioni caratterizzate da: carenza di evidenza scientifiche sull’argomento contraddittorietà delle evidenze e delle fonti

EVIDENZA DATA AGLI ESPERTI Esperti supportano e formulano delle risposte alle domande relative ad un determinato argomento, tema o ambito di interesse Costituisce un’occasione di verifica rispetto a decisioni che potrebbero essere viziate dal controllo delle forze di mercato  maggiore profondità di analisi

PER OTTENERE EVIDENZA DAGLI ESPERTI METODO DEL CONSENSO INFORMALE semplice ma il meno valido dal punto di vista scientifico si basa su di un consenso ottenibile da un gruppo qualsiasi di esperti METODO DI CONSENSO FORMALE

CONFERENZE DI SVILUPPO DEL CONSENSO: CONSENSUS CONFERENCE Momento di verifica e discussione Partecipazione di una giuria di esperti: approccio multidisciplinare neutrali, ossia senza interessi verso l’argomento rappresentati ufficiali di associazioni e organismi che hanno una elevata conoscenza dell’argomento Obiettivo è quello di identificare le risposte ad una serie di domande relative all’oggetto di discussione

UTILIZZO DELLA TECNICA DELLE CONSENSUS CONFERENCE Tecnica utilizzabile a livello di istituzioni-organizzazioni per la definizione di raccomandazioni programmatiche su questioni di ampio interesse Non applicabile facilmente per migliorare la gestione dei servizi sanitari anche per questioni di disponibilità delle risorse

SCOPO DELLE TECNICHE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSO Valutare l’estensione dell'accordo Misura del consenso Risolvere il disaccordo Sviluppo del consenso Non c’è forzatura affinché si trovi necessariamente il consenso se non esiste, ma le tecniche presuppongono che il consenso possa essere raggiunto e quindi stimato ESEMPIO: Consensus Conference sull’Immigrazione, sul diabete

I FOCUS GROUP (FG) Perchè? Che cosa sono? A cosa servono? Chi se ne occupa? Dove ? Come si espletano?

FG: LE ORIGINI Ricerche di mercato Studi di comunicazione di massa Crescente interesse e rilevanza dei focus group per lo studio di fenomeni socio-sanitari a fini di: caratterizzazione del bisogno valutazione dei servizi sanitari programmazione dei servizi sanitari

CHE COSA SONO I FOCUS GROUP … una tecnica di ricerca qualitativa che usa discussioni di gruppo condotte da un moderatore con competenze definite al fine di far emergere opinioni, attitudini e conoscenze dei partecipanti in relazione a un argomento specifico

I FG RICHIEDONO ... La definizione chiara e dettagliata di: obiettivi di ricerca e del bisogno informativo argomento di studio (scaletta di domande) caratteristiche dei partecipanti La considerazione di implicanze etiche dello studio

A COSA SERVONO I FG? Descrivere accuratamente un fenomeno (fornire informazione altamente dettagliata su un argomento definito) Studiare attitudini, opinioni e percezioni di un gruppo definito di popolazione Approfondire aspetti non evidenziabili con metodi quantitativi Raccogliere informazione che può essere utilizzata ai fini della programmazione sanitaria

RISPETTO ALLE ALTRE TECNICHE QUALITATIVE I FG… … utilizzano l’interazione di gruppo, ma non la finalizzano al raggiungimento di un consenso es: tecniche di gruppo nominale e Delphi … utilizzano l’osservazione di come i partecipanti interagiscono fra loro, ma non sono finalizzati alle descrizione del comportamento dei partecipanti es: studi etnografici e osservazione diretta

I FG NON SONO INDICATI QUANDO… … esistono conflitti nella popolazione da studiare … si intendono studiare comportamenti individuali, che potrebbero essere alterati dalla situazione di gruppo … l’argomento da studiare è altamente circoscritto e specifico … si vuole generalizzare l’informazione raccolta all’intera popolazione

NEI FG GIOCANO UN RUOLO PARTICOLARE... …l’interazione tra i partecipanti …le competenze relazionali e la sensibilità che il moderatore possiede nello stimolare la discussione tra i partecipanti …lo sviluppo di teorie di interpretazione già in fase di raccolta e non solo di analisi dei dati

 PENSARE L’ORGANIZZAZIONE I FOCUS GROUP, PERCHE’? Miglioramento della Governace clinica Incremento della appropriatezza Superamento dei limiti di applicazione mostrati dalla EBM e da linee guida e protocolli  PENSARE L’ORGANIZZAZIONE

NGT vs FOCUS GROUP Opinione consensuale Scarsa attenzione all’interazione tra i partecipanti Alta strutturazione Elevato coinvolgimento del moderatore Esperienze ed opinioni divergenti Alta attenzione all’interazione tra i partecipanti Bassa strutturazione Basso coinvolgimento del moderatore

BRAINSTORMING vs FOCUS GROUP Esplicitazione di temi, ma in forma destrutturata Non esiste la figura del moderatore Scaletta di intervista con esplicitazione di temi Esiste un moderatore

COME SI ESPLETANO I FG Definizione del problema di ricerca Costruzione della scaletta di intervista Scelta dei partecipanti Conduzione delle sezioni Analisi e interpretazione dei dati Diffusione dei risultati

COME SI ESPLETANO I FG 2 Note taker Partecipante Osservatore Moderatore Partecipante Partecipante Partecipante Partecipante Partecipante

L’INTERVISTA “Una conversazione a) provocata dall’intervistatore, b) rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione e c) in numero consistente, d) avente finalità di tipo conoscitivo, e) guidata dall’intervistatore, f) sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di interrogazione” (Corbetta,1999, p. 405)

due o più soggetti/attori messa in atto allo scopo di DEFINIZIONE Una relazione fra due o più soggetti/attori messa in atto allo scopo di acquisire delle informazioni su uno o più argomenti.

Intervista come interazione comunicativa tra almeno due persone che rivestono ed interpretano rispettivamente i ruoli distinti di intervistatore/trice da un lato e di intervistato/a dall’altro

L’INTERVISTA Consiste quindi nel porre un certo numero di domande nello stesso momento ad un gruppo di soggetti scelti in modo da costituire una sezione trasversale rappresentativa dell’intera popolazione

L’INTERVISTA Se riguarda campione  intervista Se riguarda popolazione  censimento Se riguarda argomenti di attualità  sondaggio di opinione Se si desiderano comprendere i trends  mai utilizzare le stesse persone intervistate Se è uno studio di panel  viene seguito uno stesso gruppo di persone reintervistandolo

È utilizzata per: indagare su giudizi, valori, convinzioni, opinioni ed aspetti della cultura non facilmente indagabili attraverso l’osservazione; ottenere informazioni sulle azioni già osservate sia per comprenderle maggiormente, sia per scoprirne i motivi che le hanno incentivate; fare emergere problematiche, suggerimenti, soluzioni; rilevare notizie su fenomeni ormai scomparsi ma ancora contenuti nella memoria delle persone intervistate; ottenere tutte le informazioni prodotte dall’intervistato tramite l’espressione verbale e non verbale.

definita da regole specifiche Intervista come interazione comunicativa Relazione sociale definita da regole specifiche Tre fasi: Contatto iniziale Avvio e svolgimento dell’interazione Conclusione e commiato

Tipologie E’ possibile individuare diverse tipologie a seconda: del contesto di riferimento, del ruolo più o meno preponderante giocato dagli attori coinvolti, degli strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni.

Tipologie Due criteri per la classificazione: Presenza o meno di un contatto diretto (visivo) tra intervistatore ed intervistato Interviste personali (faccia a faccia) Interviste telefoniche Grado di ‘libertà concesso ai due attori: Intervista non strutturata Intervista semi strutturata Intervista strutturata

Tipologie La scelta del grado di strutturazione da dare all’intervista dipende, naturalmente, dagli obiettivi informativi della ricerca

INTERVISTA NON STRUTTURATA Anche Intervista in profondità o motivazionale Obiettivo: ricostruire la personalità e/o il quadro cognitivo e valoriale dell’intervistato Esplorazione del mondo vitale dell’intervistato Caratteristiche: Completamente non strutturata: non vi sono domande preparate, all’intervistatore è assegnato solo un tema da approfondire Non direttiva: condotta in forma libera, non vi è un ordine da seguire, temi emergono spontaneamente

INTERVISTA SEMI STRUTTURATA Caratteristiche: Semi-strutturata: l’intervistatore dispone di una lista contenente temi fissati in precedenza sui quali deve raccogliere informazioni e una lista di domande da porre obbligatoriamente, data la loro rilevanza per la ricerca. Una certa autonomia: può porre le domande nell’ordine che ritiene più utile, può formulare le domande quando il tema è solo indicato Flessibile e centrata sul soggetto: adatta quando l’oggetto di studio è molto complesso e i problemi affrontati delicati o imbarazzanti Stile di conduzione non direttivo: astensione da ogni valutazione, disponibilità, accettazione ed interesse.

INTERVISTA STRUTTURATA Caratteristiche: Strutturata: l’intervistatore gestisce l’intervista ponendo all’interlocutore le domande scritte sul questionario usato come promemoria Standardizzata: porre le domande così come sono scritte, nello stesso ordine, non commentare le risposte, evitare di spiegare le domande

Tipi di domande Aperte: generali, per permettere all’intervistato di esprimersi liberamente. Il ricercatore deve registrare letteralmente la risposta Semi-aperte: consentono all’intervistato di specificare l’alternativa scelta aggiungendo commenti Chiuse: l’intervistato deve scegliere una risposta tra quelle affermate dall’intervistatore

VANTAGGI DELLE DOMANDE APERTE Utili quando non si conoscono a priori le modalità di risposta Risposte in modo appropriato e dettagliato, aggiungendo precisazioni ed i chiarimenti che desidera Si possono utilizzare quando le modalità di risposta sono troppo numerose Sono preferibili nell’affrontare problemi complessi Libero spazio a creatività ed espressione autonoma

SVANTAGGI DELLE DOMANDE APERTE Possono portare alla raccolta di informazioni inutili e irrilevanti Risposte molto differenti rendono difficile il confronto e l’analisi statistica La codifica diviene così molto laboriosa Domande aperte richiedono una elevata capacità di esprimersi per iscritto, che non tutti hanno Possono esigere dall’intervistato un impegno più lungo ed intenso

VANTAGGI DELLE DOMANDE CHIUSE Domande standardizzate Consentono di confrontare le risposte dei diversi soggetti Risposte molto più facili da codificare ed analizzare L’intervistato si fa un’idea più chiara del significato della domanda Le risposte sono più complete Si facilita il compito di scelta dell’intervistato

SVANTAGGI DELLE DOMANDE CHIUSE Potrebbe indurre un intervistato senza una propria opinione a rispondere a caso Senso di frustrazione nel caso in cui le risposte gli sembrano tutte imprecise Troppe modalità di risposta possono essere confondenti Eventuali differenze di interpretazione possono passare inosservate La variabilità di risposta di soggetti differenti può essere annullata

La conduzione dell’intervista (1) CHI LE CONDUCE? Ricercatori delle tecniche qualitative, sociologi, medici, etc… Il conduttore deve: Essere interattivo e sensibile al linguaggio ed ai concetti dell’intervistato Considerare il modo in cui le domande sono percepite e gli effetti che alcune caratteristiche come classe sociale, razza, sesso e distanza sociale possono avere sul rapporto intervistatore – intervistato Monitorare la propria tecnica di intervista, valutare criticamente le registrazioni, chiedere consiglio ad altri esperti

La conduzione dell’intervista (2) Come si realizza una buona conduzione dell’intervista: Con una buona conoscenza sugli obiettivi di ricerca dell’intervista Con domande appropriate per avere le informazioni necessarie Fornendo all’intervistato valide risposte verbali e non verbali Producendo una lettera di presentazione contenente il motivo, la durata del colloquio ed assicurando la confidenzialità Con la registrazione dell’intervista (appunti scritti, registrazione su nastro, video etc) Non ricercare una rappresentatività statistica, la grandezza del campione non va determinata con regole rigorose ed assolute, ma tenendo in considerazione fattori quali tempo e profondità (le ricerche più ampie intervistano 50-60 persone)

Domande con scopi introduttivi e asserzioni introduttive Tipologie di domande Domande sostanziali Domande con scopi introduttivi e asserzioni introduttive Domande filtro Distrattori o buffer

La conduzione dell’intervista (3) Come? Evitando: Interruzioni dall’esterno durante i colloqui le distrazioni competitive (es. bambini) domande imbarazzanti o difficili salti da un argomento ad un altro di prospettare il proprio punto di vista all’intervistato o di dare lezioni o consigli di condurre interviste superficiali di ricevere informazioni riservate l’inaccuratezza nel riportare l’intervista

INTERVISTE A CONFRONTO (1) IN PROFONDITA’ SEMI-STRUTTURATA STRUTTURATA STILE DI CONDUZIONE Non direttiva Direttiva CONSISTENZA DEL CAMPIONE Piccolo Medio/piccolo (100-200 persone) Grande e rappresentativo TRACCIA DA SEGUIRE Sono indicati solo i temi della ricerca Sono indicati i temi rilevanti ed alcune domande da porre Sono indicate tutte le domande da porre TIPOLOGIE DI DOMANDE Non standardizzata Sono standardizzate solo quelle che devono essere poste obbligatoriamente Standardizzate: formulate a tutti, nello stesso momento e stesso ordine

INTERVISTE A CONFRONTO (2) IN PROFONDITA’ SEMI-STRUTTURATA STRUTTURATA AUTONOMIA DEL RICERCATORE Massima Elevata: nella traccia sono indicati solo i temi da affrontare Minima: formula le d. così come sono scritte e nell’ordine AUTONOMIA DELL’ INTERVISTATO Massima: può parlare liberamente Media: liberamente ma nell’ordine proposto dall’intervista Minima: riposte precise, no divagazioni. DOCUMENTAZIONE RACCOLTA Informazioni complete su un numero ridotto di argomenti Molte informazioni poco approfondite su numero consistente di argomenti DOMANDE FORMULATE Aperte e sonda Aperte e sonda, semi-aperte, indirette, aneddotiche, o completamento frase Aperte, semi-aperte, chiuse, indirette, aneddotiche, completamento frasi

Vantaggi L’intervistatore può ottenere informazioni anche dalle persone che non sono in grado di leggere e scrivere o che non sono sufficientemente motivate a compilare un questionario L’intervistatore può osservare anche il comportamento non verbale e trarne informazioni utili L’intervistatore può chiedere ulteriori spiegazioni o chiarimenti se lo ritiene utile L’intervistatore può spiegare la domanda con altre parole o almeno ripeterla se l’intervistato non l’ha compresa

Limiti (1) Le interviste richiedono molto tempo perché possono essere realizzate solo quando l’intervistato è disponibile Le indagini basate sulle interviste sono spesso piuttosto dispendiose perché gli intervistatori devono essere pagati non solo per il tempo impiegato nelle interviste e per le spese per il viaggio ma anche per il tempo dedicato alla formazione e la riproduzione dei moduli per l’intervista L’intervistatore può essere involontariamente causa di errori, può infatti fraintendere una risposta, può registrarla in modo sbagliato

Limiti (2) L’intervistato può compiere errori nel rispondere a causa di lacune della memoria o dipendenti dalle condizioni nelle quali sono state percepite e memorizzate le proprie esperienze L’intervistato può essere condizionato dall’aspetto dell’intervistatore, da ciò che crede gli si richieda e dal desiderio di dare di sé l’immagine migliore possibile, quella socialmente più accettabile o in modo non completo Il tempo da dedicare ad ogni intervista è piuttosto limitato e ciò non consente all’intervistato di controllare le proprie affermazioni mediante lo sfoglio di documenti o la consultazione di parenti o amici

Fasi di una ricerca basata su interviste qualitative 1. Individuazione del quadro teorico: cosa studiare e con quali aspettative 2. Individuazione dell’universo di riferimento (tutte le persone che, teoricamente, si vorrebbero intervistare) 3. Reperimento degli intervistati 4. Definizione delle modalità dell’intervista 5. Preparazione della traccia del colloquio 6. Svolgimento e registrazione del colloquio 7. Trascrizione dell’intervista 8. Analisi dell’intervista 9. Prosecuzione della ricerca finché non si è raggiunto il proprio scopo conoscitivo o finché non è più possibile intervistare nuovi soggetti 10. Analisi complessiva di tutte le interviste 11. Presentazione dei risultati

Bibliografia L’intervista narrativa, Robert Atkinson, Raffaello Cortina Editore, 2002 Tecniche dell’intervista e del questionario, Vanda Lucia Zammuner, Il Mulino, 1998 Research design, John W. Creswell, Sage Publications, 2003

IL QUESTIONARIO: DEFINIZIONE Il questionario di indagine è lo strumento di misura designato a raccogliere le informazioni sulle variabili qualitative e quantitative oggetto di indagine. Il questionario deve essere visto come uno strumento di comunicazione finalizzato a facilitare l’interazione fra il ricercatore, il rilevatore (se presente) ed il rispondente. Affinché possa svolgere il suo ruolo occorre che il questionario sia uno strumento standardizzato; ovvero domande e comunicazione devono essere identiche per tutti i rispondenti al fine che le informazioni raccolte siano confrontabili fra loro Elemento di unione tra ricerca qualitativa e quantitativa

IL QUESTIONARIO Tre condizioni di base per la costruzione del questionario: definizione delle tematiche formulazione di ipotesi e concetti estrazione di un campione di somministrazione del questionario

LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO 1.Rilevanza degli scopi dell’indagine Il progetto di ricerca è meritevole di interesse e legittimo. Chiarire, spiegare e giustificare gli scopi dell’indagine, utilizzando la lettera di accompagnamento

LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO 2.Rilevanza delle domande rispetto agli scopi dell’indagine Tutte le domande del questionario sono rilevanti per gli scopi della ricerca. E’ importante comprendere se una domanda può essere analizzata ed è corretta, altrimenti è opportuno non inserirla.

LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO 3.Rilevanza delle domande per l’intervistato Le domande poste nel questionario devono avere una certa importanza ed essere centrate rispetto all’intervistato.

IL QUESTIONARIO: elemento caratterizzante RICORDIAMO Questionario VS Intervista guidata Generalmente inviato per posta o consegnato e compilato dall’intervistato in un secondo momento Modulo di intervista viene compilato da un intervistatore che legge direttamente le domande e compila

Sono genericamente definiti entrambi come MA Sono genericamente definiti entrambi come QUESTIONARI

EVENTUALI ELEMENTI DI CRITICITA’ UN BUON MODO PER INIZIARE IL QUESTIONARIO EVENTUALI ELEMENTI DI CRITICITA’ POSSIBILI SOLUZIONI Intervistato è sospettoso e non risponde, poiché non percepisce lo scopo reale del questionario, ma un espediente per la vendita di qualche prodotto Lettera di accompagnamento o frase di presentazione Intervistato teme che le risposte date possano essere utilizzate a suo discapito e danno Eliminare tutte quelle domande “delicate” e formulare il tutto in maniera oggettiva Intervistato può temere che le sue risposte rivelino un’istruzione modesta Sottolineare sempre che non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma solo opinioni Limitato tasso di risposta a seguito di domande generali o non comprensibili Utilizzare domande sonda più specifiche per facilitare la risposta

EVENTUALI ELEMENTI CRITICI PER L’INTERVISTATO UN BUON MODO PER CONTINUARE IL QUESTIONARIO EVENTUALI ELEMENTI CRITICI PER L’INTERVISTATO POSSIBILE SOLUZIONE Colui che usufruisce dei servizi sanitari si sente eccessivamente vessato da questionari e interviste Si deve far comprendere che è un’attività di natura scientifica e pertanto l’intervista è indispensabile e nessun’altra può sostituirla. Le persone apprezzano il progetto scientifico e la nuova conoscenza (a volte) più del denaro Intervistato appartiene ad una minoranza etnica e si sente una “cavia” Intervistato sofisticato e diffidente Intervistato percepisce la compilazione del questionario come una perdita di tempo

Non si devono includere due o più domande in una LE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO DOMANDE DOPPIE Non si devono includere due o più domande in una Le domande che contengono le congiunzioni “o” ed “e” dovrebbero essere controllate per verificare se in realtà non siano domande doppie

DOMANDE AMBIGUE O IMPRECISE LE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO DOMANDE AMBIGUE O IMPRECISE Si devono formulare attentamente le domande utilizzando una terminologia che sia adatta ad ogni livello di istruzione. E’ importante evitare inoltre le domande formulate in modo ambiguo che possono provocare interpretazioni negli intervistati. Scegliere sempre la forma di scrittura più breve.

DOMANDE ASTRATTE E CONCRETE Domande devono riferirsi a temi concreti e specifici  risposte puntuali Mai mantenere delle domande astratte  concetti concreti e puntuali

DOMANDE VIZIATE Domande dovrebbero essere strutturate al fine di minimizzare la probabilità di influenzare la risposta. Maggiore rischio  citare un’autorità ESEMPIO: “La maggior parte dei medici americani ritiene che il fumo sia dannoso: lei è d’accordo?”

DOMANDE IMBARAZZANTI Argomenti delicati e personali (sessualità o disturbi psico-comportamentali) tendono a suscitare risposte normative, ossia risposte che sono coerenti con una “norma”, anche quando questo non corrisponde alla verità. Queste risposte dipendono da ciò che si ritiene socialmente accettabile e non effettivamente accettabile.

ALTRE CONSIDERAZIONI 1 Se possibile non raggruppare immediatamente in categorie predefinite (per esempio età) Inserire per prime le domande a cui è più facile rispondere o le domande di carattere generale (anagrafica) Inserire le domande delicate o imbarazzanti o aperte alla fine del questionario Inserire le domande in ordine logico Evitare di favorire le risposte in serie (response set), seguendo la tendenza secondo la quale si può rispondere in modo sempre identico alle domande del questionario a prescindere dal contenuto della domanda

ALTRE CONSIDERAZIONI 2 Disponete gli items che compongono una scala secondo il tipo di categorie di risposta richieste Variare la lunghezza e la tipologia di domande Determinate se sia applicabile la tecnica dell’imbuto o del filtro: Imbuto  prima domande ampie poi quelle più specifiche Filtro  definire delle classi di domande sbarramento, che impongono l’impossibilità, da parte del soggetto rispondente, di proseguire nella risposta alle domande

SCALE DI VALUTAZIONE La costruzione delle scale è il procedimento mediante il quale si assegnano numeri o simboli ai vari livelli di un particolare concetto che intendiamo misurare

SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE LA SCALA NOMINALE La costruzione di una scala nominale è la definizione della codifica di una domanda chiusa a scelta forzata. Esempio Se domandiamo all’intervistato il sesso: MASCHIO/FEMMINA  1/2

SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE LA SCALA ORDINALE Adempie a tre funzioni principali: misurare, contribuire alla definizione del concetto, dandone un significato operativo, impedire la distorsione dei dati da parte dell’intervistato stesso, soprattutto su dati che sono sensibili

SCALE DI VALUTAZIONE: ESEMPIO SCALA DELLA NATALITA’ DI BAILEY D’ACCORDO IN DISACCORDO Uno dei motivi principali per sposarsi è avere dei figli 1 E’ sbagliato avere un solo figlio dato che un figlio unico cresce triste e solo perché non ha fratelli o sorelle E’ meglio avere almeno un maschio e una femmina che figli dello stesso sesso Una donna senza figli non può mai sentirsi completamente realizzata Un uomo non è un vero uomo finchè non ha dato prova di se stesso divenendo padre di un bambino Fonte: tratto da Bailey K.D., Metodologia della ricerca sociale, il Mulino, Bologna, 1995

SCALE DI VALUTAZIONE: CRITICITA’ Esiste una sola metodologia per prendere il punteggio massimo o minimo (rispondere a tutte le domande in un determinato modo), ma allo stesso modo esistono diversi modi per raggiungere uno stesso punteggio intermedio (2, 3 o 4 per esempio, si possono raggiungere non rispondendo alle stesse domande). Esiste una difficoltà di comparazione dei risultati.

SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE LA SCALA di LIKERT Questa tecnica mira ad incrementare la variazione nei punteggi possibili, prevedendo 5 risposte, che vanno da “assolutamente d’accordo” ad “assolutamente in disaccordo” (equivalenti ad un punteggio da 1 a 5).

SCALE DI VALUTAZIONE: LIKERT Si scrivono un gran numero di domande intese a misurare la dimensione che deve essere tradotta in una scala Si seleziona un campione di soggetti rappresentativo della popolazione cui sarà somministrata la scala Si codificano tutte le risposte in modo che un punteggio più elevato su un particolare item indichi un maggiore accordo con l’atteggiamento esaminato e si calcola un punteggio di scala per ciascun intervistato sommando i suoi punteggi su tutte le domande Si analizzano le risposte e si selezionano per la scala gli items che distinguono in modo più efficace i soggetti

SCALE DI VALUTAZIONE: CONSIDERAZIONI In generale sempre meglio andare ad effettuare una review della letteratura che sia in grado di definire che scale di valutazione sono state utilizzate su uno specifico argomento all’interno di un determinato contesto, così da poter fare riferimento ad una evidenza scientifica.