1 Materiale didattico aggiuntivo (da fotocopiare) depositato in segreteria Analisi finanziaria degli Enti Locali: principali aspetti teorici e pratici;

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1 Materiale didattico aggiuntivo (da fotocopiare) depositato in segreteria Analisi finanziaria degli Enti Locali: principali aspetti teorici e pratici; Estratto del Testo Unico degli Enti Locali; Parametri di deficitarietà; Rating del Comune di Bari; Struttura di Bilancio secondo il SIPOE: allegato A/1 e Allegato B.

2 LUnione Europea e il Patto di Stabilità e di Crescita A livello comunitario il Trattato di Amsterdam (1997) ha stabilito alcune importanti regole per accelerare i processi di convergenza per un risanamento rapido e costante (Patto di Stabilità e di Crescita). Tra queste è possibile citare le seguenti: Ø il ricorso allindebitamento è ammesso per finanziare le sole spese di investimento Ø le proposte legislative che non rispettano gli equilibri finanziari fissati in bilancio, sono considerate inammissibili Tali regole chiamano in causa governi centrali e autonomie locali. Ladesione al Patto di Stabilità e di Crescita si concretizza in unazione di risanamento attraverso la quale Regioni, Province autonome, Province, Comuni e Comunità Montane si devono impegnare a: Ø ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese Ø ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il Prodotto Interno Lordo (PIL) Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

3 I 4 parametri da rispettare Stabilità dei prezzi: linflazione non deve essere superiore a quella media dei tre Paesi con i risultati migliori, aumentata dell1,5% Stabilità dei tassi di interesse: il tasso nominale sui titoli di Stato a lungo termine, non deve essere superiore di oltre due punti percentuali, lanalogo tasso medio dei tre Stati con i migliori risultati in termine di inflazione Stabilità dei cambi: assenza di manovre di svalutazione rispetto ai margini di fluttuazione previsti dallo SME, negli ultimi due anni Stabilità della finanza pubblica: alla fine del 1998, rapporto tra disavanzo pubblico e PIL non deve essere superiore al 3% e rapporto tra debito pubblico e PIL non superiore al 60% Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

4 Il Patto di Stabilità e di Crescita Interno Per i comuni, per lanno 2003/4, il disavanzo finanziario di ciascun comune con popolazione superiore a abitanti, computato ai sensi del comma 7, non può essere superiore a quello dellanno 2001/2. Il disavanzo finanziario è calcolato, sia per la gestione di competenza che per quella di cassa, quale differenza tra le entrate finali e le spese correnti. Nel disavanzo finanziario non sono considerati: i trasferimenti, sia di parte corrente che in conto capitale, dallo Stato, dall'Unione Europea e dagli enti che partecipano al Patto di Stabilità Interno; le entrate derivanti dalla compartecipazione all'IRPEF; le entrate derivanti dalla dismissione di beni immobili e finanziari e dalla riscossione dei crediti; le spese per interessi passivi, quelle sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione dall'Unione Europea e quelle eccezionali derivanti esclusivamente da calamità naturali. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

5 Il Patto di stabilità per il 2005: Tetto di spesa per gli enti locali La legge Finanziaria per il 2005 ha introdotto importanti novità nellazione di contenimento della spesa pubblica: Tetto di spesa per il 2005 determinato sulla base della media del triennio 2001 / 2003 aumentata del 10% e dell11,5% per i comuni virtuosi Tetto di spesa per il 2006 e 2007 definito nella misura massima del 2% rispetto alla spesa programmatica dellanno precedente Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

6 Nuovo metodo di calcolo (2005) Titolo I (spese correnti) - Spese per il personale Spese per trasferimenti destinati alla Pubblica Amministrazione (parte corrente) Spese per interventi a favore dei minori soggetti a provvedimenti dellautorità giudiziaria minorile Spese per calamità naturali laddove è stato dichiarato lo stato di emergenza + Titolo II (spese per investimenti) - Partecipazioni azionarie, conferimenti di capitale, concessioni di crediti Spese per trasferimenti destinati alla Pubblica Amministrazione (parte in conto capitale) Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

7 Il valore delle alienazioni (2005) Al comma 26 (art.1) della Finanziaria 2005 è previsto: Gli enti possono eccedere i limiti di spesa stabiliti dai commi 22 e 23 solo per spese di investimento e nei limiti dei proventi derivanti da alienazioni di beni immobili, mobili, nonché delle erogazioni a titolo gratuito e liberalità. Al comma 66 (art.1) della Finanziaria 2005 è previsto: Gli enti locali hanno facoltà di utilizzare le entrate derivanti dal plusvalore realizzato con lalienazione di beni patrimoniali, inclusi i beni immobili, per il rimborso della quota di capitale delle rate di ammortamento dei mutui. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

8 La Finanziaria 2006 Impatto sugli enti locali Art.1, c. 54: Riduzione degli emolumenti del 10% a carico di sindaci, presidenti consigli circoscrizionali comunali, componenti organi esecutivi e uffici di presidenza dei consigli. Art.1, c. 138: Patto di stabilità interno e di crescita; i commi dal 139 al 150 costituiscono principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione. I commi 139 e 140, limitatamente per il 2006, non si applicano ai comuni sotto i 5 mila abitanti. Art.1, c.151: compartecipazione comunale al gettito IRPEF, proroga al 31 dicembre Art.1, c.155: il termine di approvazione del bilancio 2006 è prorogato al 31 marzo Art.1, c.163: regime fiscale per i prestiti obbligazionari. Art.1, c.198 e ss.: riduzione delle spese per il personale dell1%, rispetto al Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

9 FOCUS: Patto di stabilità COMMA 140: Il complesso delle spese correnti per il 2006, al netto delle spese di carattere sociale, non può essere superiore al corrispondente ammontare di spesa dellanno 2004, DIMINUITO del 6,5% per gli enti virtuosi e dell8% per gli enti non virtuosi. Per lanno 2007 la riduzione deve essere dello 0,3% rispetto alle corrispondenti spese dellanno 2006 e per lanno 2008, si applica un aumento dell1,9% rispetto alle spese del COMMA 141: il totale delle spese in conto capitale non può superare, per lanno 2006, il corrispondente ammontare delle spese dellanno 2004, AUMENTATE dell8,1%, e per gli anni 2007 e 2008, il corrispondente ammontare dellanno precedente, aumentato del 4%. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

10 Il metodo di calcolo delle spese correnti (comma 142) Il complesso delle spese correnti (sia di competenza, sia di cassa) deve essere calcolato al netto di: Personale Trasferimenti correnti destinati alle A.P. Spese di carattere sociale (F.10 del Bilancio) Spese per interessi passivi Spese per calamità naturali Spese per oneri derivanti da sentenze che originino debiti fuori bilancio Spese per funzioni trasferite e delegate dalla regione a decorrere dal 1° gennaio 2005 Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

11 Il metodo di calcolo delle spese in conto capitale (comma 143) Il complesso delle spese in conto capitale (sia di competenza, sia di cassa) deve essere calcolato al netto di: Spese per trasferimenti in conto capitale destinati alle A.P. Spese per concessioni di crediti Spese per calamità naturali Spese per funzioni trasferite e delegate dalla regione a decorrere dal 1° gennaio 2005 Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

12 I trasferimenti alla A.P. Sono esclusi dal Patto di stabilità, sia per la parte corrente, sia per la parte in conto capitale, i trasferimenti destinati alle A.P. Lelenco delle A.P. fa parte degli allegati alla Finanziaria 2005 Le principali categorie sono: Ministeri e Presidenza del Consiglio Organi di rilievo costituzionale Enti di regolazione dellattività economica, tra cui ANAS, APAT, ARAN, Unioncamere) Enti produttori di servizi economici, tra cui lAgenzia epr le erogazioni in agricoltura, lente nazionale per il turismo, ecc.) Autorità amministrative indipendenti Enti a struttura associativa Enti produttori di servizi culturali, tra cui il CONI, la CRI, le federazioni sportive, vari istituti e fondazioni Enti e istituzioni di ricerca non strumentale, tra cui il CNR, lENEA, lISTAT Istituti e stazioni sperimentali per la ricerca Autonomie territoriali e funzionali, tra cui regioni, province, comuni e città metropolitane, unioni di comuni e consorzi di funzione di comuni, ASL, enti e aziende ospedalieri, camere di commercio, enti per il turismo, autorità portuali, comunità montane, enti regionali si sviluppo, università, ecc. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

13 Deroghe ai tagli COMMA 144: è possibile eccedere i limiti di spesa stabiliti dal comma 141 per le spese in conto capitale nei limiti di corrispondenti riduzioni di spesa corrente aggiuntive a quelle previste dal comma 140. COMMA 145: è possibile eccedere i limiti di spesa stabiliti dal comma 141 per le spese in conto capitale nei limiti dei proventi derivanti da soggetti diversi dalle A.P. per le erogazioni a titolo gratuito e liberalità. COMMA 146: è possibile eccedere i limiti di spesa stabiliti dal comma 141 per le spese in conto capitale nei limiti dei proventi derivanti dalla quota di partecipazione allazione di contrasto allevasione fiscale (L.248/2005). COMMA 147: solo per lanno 2006 non incidono sul tetto di spesa stabilito dal comma 141, gli investimenti finanziati dallUnione Europea, compresa la quota di parte nazionale. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

14 Si continuano ad applicare … … Il COMMA 150 stabilisce che continuano a trovare applicazione i commi dal 30 al 35 e il comma 37 della Finanziaria 2005: I commi 30, 31 e 32 sono relativi a comunicazioni varie Il comma 33 riguarda le penalità per chi non rispetta il Patto: Non possono essere effettuate spese per beni e servizi superiori al corrispondente ammontare dellesercizio in cui si è rispettato il patto; in caso di enti sempre inadempienti si procede ad un ulteriore taglio del 10% Non si può procedere ad assunzioni di personale Non si può ricorrere allindebitamento Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

15 Non trovano più applicazione … … Rispetto al 2005, vengono meno i vantaggi derivanti dalla possibilità di escludere dal Patto tutte le spese di investimento finanziate dalle alienazioni di beni immobili, mobili (Art.1, comma 26 della Finanziaria 2005). Rispetto al 2005, non è più prevista la possibilità di rimborsare le quote di capitale delle rate di ammortamento attraverso le entrate derivanti dal plusvalore realizzato con lalienazione di beni patrimoniali, inclusi i beni immobili (Art.1, comma 66 della Finanziaria 2005). Rispetto al 2005, rientrano nei limiti le spese per lacquisizione di partecipazioni azionarie e di altre attività finanziarie, dai conferimenti di capitale (Art.1, comma 24, lett. c della Finanziaria 2005). Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica

16 In definitiva, la nuova Finanziaria: Definisce due tetti di spesa, uno per la parte corrente, laltro per gli investimenti. Persiste nel non agganciare i limiti di spesa alle entrate degli enti. A tal proposito lautonomia finanziaria riconosciuta dalla Costituzione non è reale. Non consente di escludere dal Patto le spese finanziate da alienazioni. Non consente di escludere dal Patto le spese per capitalizzazioni di società pubbliche. Le politiche di investimento nel nuovo quadro di finanza pubblica