Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso
Medicina di emergenza Primo soccorso: Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Medicina di emergenza Primo soccorso: intervento operato da personale anche non medico opportunamente addestrato. Tale intervento non può utilizzare farmaci e procedure chirurgiche. Pronto soccorso: intervento di emergenza operato da personale medico che utilizza tutte le tecniche medico-chirurgiche disponibili, compreso l’utilizzo di farmaci veri e propri
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso previste dalla legge Elenco previsto dall’ultima bozza di decreto interministeriale n. 388\03 Cassetta di pronto soccorso (Allegato 1) aziende del gruppo A e del gruppo B Pacchetto di medicazione (Allegato 2) aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nei gruppi A o B
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso ALLEGATO 1 CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Guanti monouso in vinile o in lattice (alcune paia) Visiera paraschizzi Confezione di acqua ossigenata F.U. 10 volumi Confezione dì clorossidante elettrolitico al 5% Compresse di garza sterile 10x10 in buste singole (10) Compresse di garza sterile 18x40 in buste singole (10) Pinzette sterili monouso (5) Confezione di rete elastica di misura media Confezione di cotone idrofilo Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso Rotoli di benda orlata alta cm. 10 (5) Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 1 paio di forbici Lacci emostatici (5) Ghiaccio pronto uso (due confezioni) Coperta isotermica monouso Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari Termometro
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso ALLEGATO 2 CONTENUTO MINIMO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE guanti monouso in vinile o in lattice confezione di acqua ossigenata F.U. 10 volumi confezione di clorossidante elettrolitico al 5% compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole pinzette sterili monouso confezione di cotone idrofilo confezione di cerotti di varie misure pronte all'uso un rotolo di cerotto alto cm 2,5 rotolo di benda orlata alta cm 10 un paio di forbici un laccio emostatico confezione di ghiaccio pronto uso sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza
Medicina di urgenza Grave: Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Medicina di urgenza Grave: riguarda tutte le situazioni cliniche che possono rappresentare rischio per la vita o grave pericolo per l’integrità fisica dell’infortunato. (es. fratture della colonna) Urgente: riguarda specificamente quelle (pochissime) situazioni in cui è assolutamente necessario un rapido intervento di soccorso, pena la perdita del paziente.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Situazioni di vera urgenza Arresto cardiaco Arresto respiratorio Emorragie Ostruzione delle vie aeree
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Ruolo degli addetti al primo soccorso nella catena dei soccorsi Lo scopo del servizio di primo soccorso è fondamentalmente quello di integrarsi nei servizi già esistenti cercando di gestire al meglio i minuti (almeno 10) che intercorrono tra l’infortunio e l’arrivo di soccorsi qualificati (il servizio 118), soprattutto, nei casi di vera “urgenza medica”.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Responsabilità degli addetti al primo soccorso Gli addetti non sono per lo scopo specificamente retribuiti ma eventualmente attraverso la contrattazione d’istituto (non ci sono responsabilità di tipo contrattuale); Gli addetti non sono volontari né possono rifiutare l’incarico (costituirebbe ingerenza grave nell’operato del datore di lavoro); Rispondendo il Ddl in eligendo ed in vigilando della designazione degli addetti al primo soccorso, la scelta degli incaricati deve rimanere insidacabilmente in mano al Ddl;
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Responsabilità degli addetti al primo soccorso Sugli addetti incombono gli obblighi sanciti dall’art. 593 c.p. (omissione di soccorso). Soccorrere può voler dire anche solo attivare il 118 e impedire spostamenti incongrui. Gli addetti non rispondono di reati propri né appaiono attualmente ipotizzabili colpe specifiche ma solo profili di colpa generica per imprudenza, imperizia o negligenza. In un corso di 8-16 ore è possibile insegnare solo nozioni di base, con eventuale esercitazione su manichino. Un profilo di colpa ipotizzabile è solo per imprudenza nel caso di un addetto al primo soccorso che intraprenda pratiche mediche pericolose e non “urgenti”, provocando danno all’infortunato.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Compiti degli addetti al primo soccorso CONDIVIDERE IL PIANO DI PRIMO SOCCORSO AZIENDALE ATTUARE TEMPESTIVAMENTE E CORRETTAMENTE LE PROCEDURE DI PRONTO INTERVENTO TENERE UN ELENCO DELLE ATTREZZATURE E DEL MATERIALE DI MEDICAZIONE, CONTROLLANDONE EFFICIENZA E SCADENZA TENERSI AGGIORNATO SULLA TIPOLOGIA DEGLI INFORTUNI CHE ACCADONO IN AZIENDA TENERE AGGIORNATE LE SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI CHIMICI UTILIZZATI IN AZIENDA ESSERE DI ESEMPIO PER IL PERSONALE LAVORANDO IN SICUREZZA E SEGNALANDO LE CONDIZIONI DI PERICOLO
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Norme generali di comportamento in caso di infortunio Infortunio Evento accidentale in occasione di lavoro che, ripercuotendosi dall’esterno in tempo assai breve sull’organismo, ne determina un danno.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Norme generali di comportamento in caso di infortunio: cosa fare Non perdere la calma; Evitare azioni inconsulte e dannose; Allontanare i curiosi dal soggetto infortunato ed evitare commenti sul suo stato anche se pare incosciente; Prodigare le prime cure se si è in grado di farlo; Valutare la dinamica dell’incidente (causa scatenante, numero di infortunati coinvolti;
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Norme generali di comportamento in caso di infortunio: cosa fare Esame dell’infortunato: controllare immediatamente le funzioni vitali (stato di coscienza, respirazione, condizioni dell’apparato circolatorio): se è cosciente vuol dire che non è certo in arresto cardiaco, ma le sue condizioni potrebbero aggravarsi e quindi l’assistenza deve continuare; chiamare il pronto intervento (118) qualora si ritenga necessario, specificando chiaramente l’indirizzo, l’infortunio o malore, dinamica dell’incidente, il numero di coinvolti e le modalità di accesso alla struttura; porre l’infortunato nella posizione di attesa più idonea e rassicurarlo; se è incosciente chiamare sempre immediatamente il 118 e quindi assicurarsi subito che il cuore batta altrimenti, una volta constatato l’arresto cardiorespiratorio si inizierà la rianimazione cardiopolmonare
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Norme generali di comportamento in caso di infortunio: cosa fare Individuare e correggere eventuali condizioni che minacciano la vita del ferito (interrompere immediatamente la corrente in caso di folgorazione); Muovere il ferito solo se è in una posizione pericolosa; Non lasciare l’infortunato da solo se è in una posizione pericolosa; In caso di incidente provocato da contatto con sostanze chimiche, consegnare al medico l’imballaggio con l’etichetta della sostanza Aiutare la respirazione allentando la cravatta o foulard, slacciando il colletto della camicia, la cinta dei pantaloni o il reggiseno Coprire la persona con coperte o cappotti se la temperatura è relativamente bassa
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Norme generali di comportamento in caso di infortunio: cosa non fare Agire d’impulso e perdere la calma; Non spostare l’infortunato dal luogo dell’infortunio: gli spostamenti senza immobilizzazione sono pericolosi in caso di fratture alle vertebre e possono provocare paralisi permanenti; Non mettere la persona seduta se è in stato di incoscienza; Non somministrare bevande all’infortunato se in stato di incoscienza; Non cercare di ricomporre fratture e/o lussazioni; Non toccare le ustioni o romperne le bolle; Non cercare di rianimare l’infortunato con manovre improvvisate Non cercate di rimuovere un corpo estraneo; Non somministrare alcun farmaco senza il parere medico. .
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Tecniche di autoprotezione del soccoritore Evitare danni alla propria salute e a quella di eventuali componenti della squadra di soccorso Nessuno è obbligato dalla legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per prestare soccorso
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Tecniche di autoprotezione del soccoritore: Precauzioni durante le manovre vitali Utilizzare guanti a perdere, inseriti preventivamente nella cassetta di pronto soccorso; l’uso di detto dispositivo di protezione individuale è indispensabile in caso di ferite e/o fratture aperte; Prima di iniziare la respirazione artificiale collocare delle garze, meglio ancora una maschera tascabile (pocket mask), sulla bocca dell’infortunato onde evitare il contatto diretto con le mucose labiali; In caso di intervento per folgorazione togliere la corrente prima di intervenire sull’infortunato o quantomeno separare il folgorato dall’impianto elettrico, utilizzando degli strumenti di legno isolanti; Prima di soccorrere l’infortunato all’interno di aree contaminate dalla presenza di gas, fumi etc…, aprire porte e finestre per allontanare le sostanze venefiche, arrestando nel contempo la eventuale fuga di gas.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Il sistema di soccorso Il 118 è un servizio dotato di strumentazione e mezzi di soccorso avanzato con a bordo medici, infermieri e volontari qualificati, abilitati ad effettuare le manovre di soccorso sul luogo dell’evento. L’infortunato può ricevere le prime cure sul posto, prima del trasferimento in ospedale.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Il sistema di soccorso: cosa fare Chiamare il 118 dal telefono che il Ddl avrà reso disponibile. Risponderanno operatori qualificati che faciliteranno la descrizione del caso tramite domande semplici e mirate; La precisione delle risposte è fondamentale per un intervento efficace e tempestivo.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Il sistema di soccorso: cosa fare Ad ogni richiesta di intervento occorrerà specificare: Dove è successo l’infortunio; Cos’è successo; Da dove si chiama; Quante persone sono state coinvolte nell’infortunio; In quali condizioni è/sono il/gli infortunato/i Non interrompere la comunicazione telefonica per primi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Valutazione dei parametri vitali Il primo soccorso all’infortunato comincia dalla valutazione dei parametri vitali Stato di coscienza L’infortunato è cosciente se: è in grado di rispondere a richiami verbali quali la pronuncia del suo nome ad alta voce e domande del tipo: come sta? Che giorno è oggi? Sa dove si trova? è presente il battito cardiaco a livello del polso e del collo
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Valutazione dei parametri vitali Stato di coscienza L’infortunato è incosciente se: non risponde a nessuna domanda; non reagisce a stimoli tattili o dolorosi (scossoni, pizzichi e schiaffi sulle guance. In questo caso chiamare subito un’ambulanza e nell’attesa del suo arrivo verificare che l’infortunato non sia in arresto cardiorespiratorio.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Valutazione dei parametri vitali Attività respiratoria Per capire se l’infortunato respira o no: Mantenere il mento sollevato ed il capo esteso; Avvicinare la guancia alla bocca e al naso dell’infortunato; Ascoltare e sentire l’eventuale passaggio d’aria; Osservare se il torace si alza e si abbassa (valutare per 10 secondi). La mancanza totale del respiro, specie se accompagnata da conseguente arresto cardiaco, richiede l’intervento delle manovre di rianimazione: respirazione artificiale e massaggio cardiaco.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Valutazione dei parametri vitali Attività circolatoria Sentire il battito cardiaco sul polso (polso radiale) e sul collo (polso carotideo). Per rilevare il polso carotideo appoggiare il secondo ed il terzo dito sul collo, lateralmente al pomo d’Adamo. Premere delicatamente con i polpastrelli e non con la punta delle dita. Usare questo metodo per sapere se una persona è o non è in arresto cardiaco.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Anatomia Le vie aeree si dividono in:. – superiori (bocca, naso, laringe, faringe) – inferiori (trachea, bronchi, bronchioli, alveoli). L’inspirazione è il passaggio di aria dalla bocca/naso agli alveoli. L’espirazione è la fuoriuscita dell’aria degli alveoli attraverso bocca/naso. Le pleure sono due membrane che rivestono i polmoni: una è adesa alle coste, l’altra al polmone. Fra le due è presente il liquido pleurico che favorisce il movimento di scorrimento e crea il vuoto.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Pleurite patologia con infiammazione delle pleure con conseguente aumento del liquido pleurico. Sintomi: difficoltà respiratoria, rottura della pleura, diffusione dell’infezione.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Fisiologia Atto respiratorio: inspirazione + espirazione Inspirazione:processo attivo che coinvolge i muscoli inspiratori (muscoli del petto, intercostali, diaframma, schiena). Espirazione:processo passivo che avviene per rilasciamento dei muscoli inspiratori.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Fisiologia Patologie Asma:l’espirazione non avviene più come processo passivo, è necessaria quindi l’attività di muscoli che aiutino il polmone a svuotarsi. Enfisema: si ha una unione di alveoli fra di loro con conseguente riduzione della superficie utile per gli scambi gassosi. Fibrosi polmonare: si ha un aumento di spessore della parete alveolare con riduzione dell’efficienza degli scambi gassosi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Insufficienza respiratoria Situazione patologica che non consente più il normale apporto di ossigeno all’organismo. Segni e sintomi: Cianosi Dispnea (aumento della frequenza e alterazione dell’ampiezza degli atti respiratori) Ortopnea (respirazione possibile solo in posizione eretta o seduto, non sdraiato) Gasping (respiro affannoso e superficiale) Rumori respiratori patologici (udibili anche senza fonendoscopio): rantolo, ronco, soffi, sibili Alterazione frequenza (10 o 30 atti/min) Alterazioni dello stato di coscienza
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Insufficienza respiratoria Cause: Ostacolo:corpi estranei, lingua, compressione esterna; Alterazione meccanica :trauma/ ferita (es.pneumotorace), compressione, paralisi muscoli inspiratori ( folgorazione, tetano e botulismo), intossicazione da bulbo depressori, asma, broncospasmo (es. shock anafilattico) Alterazione aria: anidride carbonica, monossido di carbonio, poco ossigeno (alta quota, mal di montagna), gas tossici (SO2, SO3, H2S..), tossine Alterazione scambio: edema polmonare, fibrosi, enfisema
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Arresto respiratorio L’arresto respiratorio si può sviluppare in corso di infarto cardiaco, ictus, ostruzione delle vie respiratorie, annegamento o avvelenamento. Segni e sintomi: Cianosi Respiro assai rallentato o assente; Immobilità del torace per assenza dei movimenti respiratori; Perdita di coscienza. Se le pupille sono molto dilatate si può anche sospettare l’arresto cardiaco.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato respiratorio Arresto respiratorio Cosa fare Assicurare la pervietà delle vie respiratorie, ricercando segni di ostruzione delle vie aeree e provvedendo alla loro liberazione. Praticare la respirazione artificiale (bocca a bocca, bocca/naso).
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato cardiocircolatorio Sistema circolatorio Insieme delle strutture che permettono al sangue di circolare e di raggiungere tutti i distretti del corpo. Queste strutture sono essenzialmente arterie,capillari, vene e cuore.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato cardiocircolatorio Cuore Organo collocato in posizione retrosternale con l’apice spostato leggermente verso sinistra. Il tessuto predominante è di tipo muscolare (miocardio). Esternamente è rivestito di due membrane (pericardio). Fra di esse è presente il liquido pericardico con funzione di lubrificazione durante i movimenti del cuore. Internamente è presente un’altra membrana (endocardio). Il cuore è formato da quattro cavità: gli atri destro e sinistro e i ventricoli destro e sinistro. Ognuna delle due parti è divisa in atrio e ventricolo da una valvola (sx: mitrialica; dx: tricuspide)
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato cardiocircolatorio Cuore La parte destra del cuore pompa il sangue povero di ossigeno, proveniente dalle cellule dell’organismo, ai polmoni dove viene riossigenato, mentre la parte sinistra del cuore riceve il sangue ossigenato dai polmoni e, attraverso le arterie, lo invia alle diverse parti del corpo. Si stima che un determinato volume di sangue percorre tutta la circolazione in circa 30 secondi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato cardiocircolatorio Arresto cardiaco L’arresto cardiaco può essere secondario ad un infarto miocardico, ad un’asfissia o ad una folgorazione elettrica. La conseguenza è l’arresto cardiocircolatorio che può determinare lesioni irreversibili al sistema nervoso centrale qualora non si intervenga in modo tempestivo. Un arresto cardiaco si riconosce quando il soggetto presenta: Perdita della coscienza; Colorito della pelle pallido e grigio bluastro; Assenza di pulsazioni a livello radiale (polso) e carotideo (collo); Immobilità del torace per assenza dei movimenti respiratori; Pupille molto dilatate.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Apparato cardiocircolatorio Arresto cardiaco Cosa fare Sdraiare l’infortunato su una superficie rigida; Praticare la respirazione bocca-bocca ed il massaggio cardiaco esterno.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Apertura delle vie aeree La perdita di coscienza determina un rilasciamento muscolare; la mandibola cade all’indietro e la lingua va ad ostruire le prime vie aeree. Per ottenere la pervietà delle vie aeree: Sollevare con due dita il mento; Spingere la testa all’indietro appoggiando l’altra mano sulla fronte. (questa manovra impedisce la caduta all’indietro della lingua e permette il passaggio dell’aria)
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Apertura delle vie aeree Tecnica alternativa: Posizionandosi dietro la testa del paziente, sollevare la mandibola agganciandone gli angoli con le due mani. In caso di sospetta lesione traumatica cervicale, sollevare la mandibola senza estendere la testa. Controllare quindi se nella bocca della vittima sono presenti oggetti o residui di alimenti e se possibile cercare di asportarli.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Respirazione artificiale Si pratica bocca/bocca o bocca/naso quando l’arresto respiratorio è provocato dall’inalazione di gas asfissiante, da ustioni o da folgorazioni. Questa tecnica è controindicata quando la sostanza inquinante è velenosa (es. ammoniaca). In questi casi la respirazione va praticata con apparecchi speciali da parte di personale qualificato.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Respirazione artificiale Per praticare la respirazione artificiale: Mettere l’infortunato in posizione supina, allentargli gli indumenti attorno al corpo esporsi al fianco in ginocchio ed all’altezza del capo; Afferrare la mandibola dell’infortunato con il pollice e l’indice di una mano e spostarla in avanti mentre con l’altra mano sollevare la nuca estendendo indietro la testa più che sia possibile (la mandibola va spinta in avanti per migliorare la pervietà delle vie aeree superiori);
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Respirazione artificiale Aprire poi la bocca dell’infortunato spingendo la mandibola dall’alto in basso e liberare la bocca da eventuali residui alimentari, protesi mobili, etc; Inspirare profondamente; Porre la propria bocca sulla bocca e sul naso dell’infortunato; Soffiare con forza nella bocca dell’infortunato fino a che il suo petto non si sollevi mantenendo il suo capo in estensione e le narici chiuse (praticare 12-15 insufflazioni al minuto).
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Respirazione artificiale In assenza del battito si pratica anche il massaggio cardiaco. La respirazione bocca a bocca è talora non eseguita dal soccorritore occasionale per la riluttanza ad effettuare tale manovra ed il timore di contrarre malattie. Per evitare tale rischio, sono disponibili mascherine di piccole dimensioni (tascabili), che permettono la respirazione senza alcun contatto con la bocca della vittima e dotate di filtro antisettico (pocket mask).
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Massaggio cardiaco In caso di assenza di battito (polso), la respirazione artificiale va abbinata col massaggio cardiaco. Operazioni da eseguire per eseguire il massaggio cardiaco: Distendere il paziente su un piano rigido; Applicare il palmo di una mano incrociata con l’altra all’altezza dello sterno, cioè nel mezzo del torace; Esercitare robuste pressioni ritmiche (60 al minuto) alternate (cinque per insufflazione bocca a bocca).
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Sostenimento delle funzioni vitali Massaggio cardiaco Se ci sono due operatori praticare due ventilazioni ogni 15 compressioni.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Modalità di trasporto dell’infortunato Per motivi di grave emergenza (incendio, inalazione di tossici, pericolo di crolli ecc.) si può rendere necessario ed urgente effettuare lo spostamento manuale dell’infortunato. Le manovre più accreditate sono rappresentate nelle seguenti figure. Quando si tratta di un solo soccorritore: Metodo del pompiere
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Modalità di trasporto dell’infortunato Trasporto dell’infortunato sulle spalle di un solo soccorritore: Metodo dello zaino
Modalità di trasporto dell’infortunato Trasporto sulle mani incrociate di due soccorritori:
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Modalità di trasporto dell’infortunato Utilizzo di una sedia o altro quando i soccorritori sono due:
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Modalità di trasporto dell’infortunato Trasporto dell’infortunato con più soccorritori con particolare riguardo all’allineamento della colonna vertebrale:
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Perdita di coscienza Sincope È la perdita di coscienza completa ed improvvisa: il soggetto cade a terra senza segni premonitori. Cause:vanno ricercate durante l’episodio lipotimico. La durata dell’episodio è variabile: di solito inferiore a un minuto, quando si prolunga per più di 20 secondi può essere accompagnata da convulsioni. È molto importante valutare la presenza del respiro e del polso in quanto, se assenti, hanno significato di accidenti cerebrali o cardiaci (ictus cerebrale, infarto cardiaco, arresto cardio-circolatorio, etc.)
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Perdita di coscienza Sincope: cosa fare Controllare la respirazione e la circolazione: Se assenti chiamare subito il 118 e in attesa dei soccorsi eseguire la rianimazione cardio-polmonare (respirazione bocca-bocca e massaggio cardiaco esterno); Se presenti è sufficiente mettere l’infortunato in posizione supina (ventre in su) e sollevargli le gambe di 45 gradi circa (posizione antishock) in modo da favorirgli la irrorazione sanguigna cerebrale. In genere vi è una rapida ripresa dello stato di coscienza; bisogna far mantenere per qualche minuto la posizione sdraiata all’infortunato fino a completa risoluzione dei sintomi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Perdita di coscienza Coma È la perdita di coscienza che si protrae nel tempo.In genere sono abolite le facoltà della vita di relazione ossia coscienza, di motilità volontaria e di sensibilità, mentre permangono le funzioni della respirazione, circolazione e nutrizione. Cause:traumi cranici, emorragia cerebrale, gravi intossicazioni, infezioni generalizzate, etc. Gravità: si riconoscono vari gradi di coma a seconda della gravità. Nelle forme leggere il paziente appare disorientato, ma si muove spontaneamente. Nelle forme più gravi, fino al coma profondo
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Perdita di coscienza Coma: cosa fare Controllare la respirazione e la circolazione: a) se assenti chiamare subito il 118 e in attesa dei soccorsi eseguire la rianimazione cardio-polmonare (respirazione bocca-bocca e massaggio cardiaco); b) se presenti occorre impedire che l’infortunato venga a morte per soffocamento. Una manovra che va attuata sempre in questo caso e` la Posizione Laterale di Sicurezza (P.L.S.): infatti questa posizione previene il pericolo di ostruzione delle vie aeree dovuta alla caduta della lingua oppure alla presenza di vomito o di altri liquidi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Perdita di coscienza Coma: Posizione laterale di sicurezza Per mettere una persona in P.L.S. si devono seguire i seguenti passi: 1) inginocchiatevi a fianco dell’infortunato e slacciategli gli indumenti. Liberategli la bocca da qualsiasi cosa vi sia contenuta: protesi dentaria, materiali organici,etc; 2) estendetegli la testa. Mettetegli l’arto superiore del vostro stesso lato lungo il corpo. Piegate il gomito dell’arto superiore opposto in modo tale che avambraccio e mano risultino appoggiati sul torace del paziente. Piegate il ginocchio dell’arto inferiore del vostro stesso lato.Afferrate contemporaneamente la spalla e il bacino dal lato opposto al vostro e ruotate l’infortunato in avanti. 3) Se potete essere aiutati da un altro soccorritore, fategli tenere la testa durante la rotazione per evitare movimenti inopportuni sul collo. 4) Quindi, il braccio a contatto con il terreno puo` restare allungato sotto il corpo; il braccio piegato al gomito presenta la mano a contatto con il terreno e sotto la testa. Mettete sotto la testa dell’infortunato un indumento,stoffa, carta, plastica o qualsiasi materiale flessibile a disposizione in modo tale da poter allontanare facilmente il materiale organico eventualmente defluito dalla bocca.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Shock E’ uno stato di sofferenza cellulare dovuto essenzialmente ad un ridotto afflusso di sangue agli organi vitali ed all’incapacità di questi organi ad utilizzare l’ossigeno. Le cause sono: perdita di sangue per emorragia o perdita di liquidi (vomito, diarrea); insufficienza della pompa cardiaca; alterazioni della circolazione a livello periferico (allergie, infezioni settiche); alterazioni del controllo nervoso di regolazione della circolazione del sangue. Quando un soggetto e` in stato di shock presenta: volto, labbra ed unghie pallide; cute fredda e sudata; polso frequente e debole;respirazione rapida e superficiale; irrequietezza o torpore fino al coma. Lo stato di shock insorto per emorragia nei feriti, nelle gravi ustioni, nelle gravi fratture, negli avvelenamenti, nei gravi traumi contusivi, nei gravi traumi psichici, e` grave e progressivo; a volte e` inarrestabile fino all’exitus.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Shock cosa fare - Coprire il paziente per prevenire la perdita di calore. - Mantenere il paziente disteso con le gambe sollevate (45 gradi) per assicurare un maggiore ritorno di sangue al cuore. - Controllare il paziente. cosa non fare - Non muovere il paziente - Non somministrare nessun tipo di bevanda. - Non mettere sorgenti di calore vicino al paziente.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Edema polmonare acuto E` una grave situazione determinata da un passaggio di liquidi dai capillari polmonari agli alveoli e al tessuto interstiziale del polmone. Ha un’evoluzione rapidamente letale (30 min, 1h, 2h) per cui e` necessario chiamare subito un’ambulanza. Cause:traumi cranici, emorragia cerebrale, gravi intossicazioni, infezioni generalizzate, etc. Gravità: si riconoscono vari gradi di coma a seconda della gravità. Nelle forme leggere il paziente appare disorientato, ma si muove spontaneamente. Nelle forme più gravi, fino al coma profondo Sintomi: difficolta` a respirare con espettorato schiumoso (che ricorda il bianco d’uovo sbattuto); sudorazione; pallore e cianosi della cute e delle mucose; estremita` fredde.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Edema polmonare acuto cosa fare - Chiamare subito un’ambulanza. - In attesa dei soccorsi porre il soggetto in posizione semiseduta e cercare di tranquillizzarlo - E` utile applicare lacci emostatici alla radice di tre arti, liberandone uno a turno ogni 15 minuti cosa non fare - Non far sdraiare la persona
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Crisi asmatica Manifestazione clinica dell’asma bronchiale, sindrome caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione delle vie aeree. Le cause scatenanti sono: - allergie a polvere, pollini, etc.; - infezioni delle vie respiratorie; - fattori irritativi ambientali (aria fredda e umida, fumo, smog, gas di scarico); - fattori professionali (lavorazioni agricole e industriali); - fattori farmacologici (ipersensibilita` ad alcuni farmaci, quali l’aspirina etc); - sforzo fisico; - fattori neuropsichici.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Crisi asmatica Sintomi: evidente difficolta` a respirare (soprattutto al momento dell’espirazione) accompagnata da un fischio sibilante, tosse, sudorazione della fronte e talvolta da vomito; le spalle e il mento sollevati nel tentativo di respirare meglio; un colorito tendente al bluastro, causato dall’impossibilita`di far entrare nei polmoni una sufficiente quantita` di ossigeno. Cosa Fare - Chiamare subito un’ambulanza. - In attesa dei soccorsi tranquillizzare il malato. L’agitazione e lo spavento possono infatti far peggiorare la situazione, mentre se la persona si mantiene calma e` piu` facile che riesca a controllare la crisi. - Far assumere la posizione seduta, con il dorso leggermente inclinato in avanti e i gomiti appoggiati su un piano rigido.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Distinguere ostruzione parziale (la vittima tossisce, si possono udire dei sibili) da ostruzione completa (non parla, non respira, non tossisce, puo` perdere coscienza). Se la vittima respira: incoraggiarla a tossire, non fare altro. Se la vittima diventa debole o smette di respirare: posizionarsi al suo fianco un po` dietro, sorreggere il torace con una mano facendola sporgere in avanti, dare fino a 5 colpi tra le scapole. Se i colpi non hanno effetto, eseguire la manovra di Heimlich in piedi e continuare alternando 5 colpi dorsali e 5 compressioni sottodiaframmatiche. Se la vittima perde coscienza o viene trovata priva di coscienza, la sequenza e` quella BLS: dopo 5 insufflazioni anche non efficaci, esegui 15 compressioni toraciche, controlla il cavo orale, tenta altre insufflazioni, continua ad alternare 15/2.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Angina Dolore toracico costrittivo e oppressivo dovuto ad un temporaneo restringimento dei vasi coronarici. Cause scatenanti: sforzo fisico, forti emozioni, freddo intenso, ingestione di cibo. Un’angina si riconosce quando il soggetto presenta: dolore toracico costrittivo e oppressivo che si irradia al braccio sinistro e al collo; talora il dolore si irradia «a sbarra» ad ambedue gli arti superiori, altre volte si localizza a livello dello stomaco; la durata e` di pochi minuti. Cosa fare Porre il paziente in posizione semiseduta e cercare di tranquillizzarlo. Slacciare gli indumenti costrittivi (cintura, colletto,etc). Somministrargli una compressa di trinitrina o carvasin sublinguale se il paziente ne e` provvisto. Chiamare i soccorsi perche´ il paziente necessita di immediata spedalizzazione.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Infarto cardiaco L’infarto cardiaco non e` altro che la morte di una parte dei tessuti che costituiscono il cuore, causata dal mancato arrivo del sangue al cuore stesso. Le cause scatenanti sono le stesse dell’angina. Un infarto si riconosce quando il soggetto presenta: dolore intenso e di lunga durata al centro del torace che talvolta si irradia al braccio sinistro, al collo, alla mascella, allo stomaco, alla spalla; pallore e sudore, labbra e dita livide; forte sensazione di nausea spesso accompagnata da crisi di vomito; respiro corto e affannoso; agitazione fisica e psichica e una sensazione di paura incontrollabile.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Shock anafilattico E` una reazione allergica generalizzata causata da punture di insetti, farmaci o alimenti. La reazione e` dovuta ad una seconda inoculazione di una sostanza proteica verso cui l’organismo e` sensibilizzato. Le cause sono gli insetti la cui puntura può provocare lo shock sono numerosissimi, tuttavia nella maggioranza dei casi si tratta di api o di vespe. Uno shock anafilattico si riconosce quando il soggetto presenta gli stessi segni degli altri tipi di shock: aumento del numero delle pulsazioni; bassa pressione arteriosa; respiro superficiale e frequente; coscienza obnubilata; pallore della cute che e` anche fredda e sudata.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Shock anafilattico Nello shock anafilattico si manifestano di solito quattro stadi: prurito ed orticaria; arrossamenti cutanei a volte associati a segni gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea; 3) disturbi della respirazione con segni di soffocamento; 4) abbassamento della pressione arteriosa con, eventualmente, perdita della coscienza. Cosa fare Chiamare subito un’ambulanza
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Shock anafilattico La terapia vera e propria e` di competenza del medico, tuttavia e` bene che anche il primo soccorritore sappia che l’intervento essenziale consiste nel precoce impiego dei farmaci antireazionali che, nell’ordine, sono: – l’adrenalina in soluzione dell’1 per mille alla dose di ml 0,3 - 0,4 per via sottocutanea ristabilisce i valori pressori, risolve il broncospasmo e gli edemi ed e` quindi il rimedio prioritario dello stato di shock e soprattuttoagisce in tempi brevissimi (secondi); – gli antistaminici, potenti inibitori dei recettori dell’istamina uno dei maggiori mediatori dello stato di shock anafilattico, agiscono in tempi brevi (minuti primi); – i cortisonici agiscono in tempi piuttosto lunghi (ore 3 - 4) quindi esulano dal campo del primo soccorso vero e proprio. Cosa non fare Non somministrare farmaci antireazionali se non si e`a conoscenza del loro uso e non si e` autorizzati a farlo. Non cercare di estrarre il pungiglione.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Convulsioni - crisi epilettiche e isteriche sintomatologia caratterizzata da contrazioni toniche o/e cloniche (movimenti a scatti degli arti) del sistema muscolare di tutto il corpo. Al primo soccorritore possono interessare le crisi epilettichee quelle isteriche. Crisi epilettiche Esistono due tipi di crisi epilettica. 1) Grande male Il soggetto presenta: perdita improvvisa della coscienza con caduta a terra, senza attuare movimenti istintivi di protezione; contrazione dei muscoli alternata a movimenti a scatti degli arti senza ritmo preciso; apnea con colorito bluastro della cute e delle labbra(cianosi); salivazione abbondante che fuoriesce dalla bocca; morsicatura della lingua; sudorazione; possibile perdita di urina e feci. Dopo breve periodo le contrazioni si esauriscono, il respiro si fa profondo, segue un breve periodo di sopore ed il paziente recupera gradualmente lo stato di coscienza con un certo grado di confusione mentale.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Crisi epilettiche 2) Piccolo male Colpisce prevalentemente i bambini ma puo` intervenire anche in persone di una certa eta`. E` caratterizzato da una temporanea perdita della coscienza assenza). Cosa fare Sdraiare il soggetto sopra un tappeto, una stuoia o un materasso onde evitare che si ferisca. Disporre fra i denti del soggetto un pezzo di stoffa arrotolata, affinche´ non si morda la lingua. Assisterlo psicologicamente nella fase del risveglio. Cosa non fare Non cercare di contenere le contrazioni muscolari. E` molto importante non infilare le dita in bocca al malato
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Riconoscimento e limiti degli interventi di primo soccorso Crisi isteriche Generalmente la crisi isterica viene preceduta da momenti di depressione, malumore, tristezza, dolori variamente localizzati e magari anche allucinazioni; esse vengono «recitate» sempre in presenza di persone e magari con una fase convulsiva caratterizzata da torsioni ed atteggiamenti drammatici che esprimono pena. Si distingue da una vera fase convulsiva perche´ la coscienza non e` mai persa del tutto e il paziente se cade a terra attua movimenti istintivi di protezione. Cosa fare Il soccorritore puo` usare modi bruschi nel trattenere il soggetto ma deve allontanare gli astanti che compatiscono e «fanno pubblico ascolto».
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Ferite Sono lesioni determinate da un agente vulnerante che interrompe la continuità della pelle. Per evitare il pericolo di infezione tetanica è auspicabile che i lavoratori (in particolare quelli più esposti al rischio di ferite) siano vaccinati contro il tetano. Chi non fosse vaccinato deve recarsi dal medico per la profilassi antitetanica. Cosa fare: lavarsi bene con acqua e sapone prima di medicare la ferita; far scorrere abbondantemente acqua corrente sulla ferita; disinfettare la ferita con un tampone di garza sterile imbevuto di disinfettante non irritante (ad es. acqua ossigenata); coprire la ferita con garza sterile. Cosa non fare: mai usare cotone per la disinfezione e la medicazione delle ferite; mai usare come disinfettanti tintura di iodio e alcool denaturato.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Ferite gravi Sono le ferite estese, profonde (interessanti i tessuti sottostanti alla pelle) o in sedi particolari (occhi, faccia, ecc.). Cosa fare: agire immediatamente; lavare la ferita con acqua corrente; proteggere la ferita con garza sterile o utilizzando l'apposito materiale in dotazione a pacchetti e cassette di medicazione; trasportare immediatamente l'infortunato al Pronto Soccorso più vicino.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Emorragie Le emorragie sono provocate dalla recisione dei vasi sanguigni con fuoriuscita di sangue all'esterno o all'interno dell'organismo. La gravità dipende dalla quantità di sangue perduto. Cosa fare: ricercare l'origine dell'emorragia; effettuare un'immediata compressione manuale direttamente sulla ferita; se questa risulta insufficiente, e solo in caso di emorragia da arti, comprimere con le dita o il pugno chiuso l'arteria principale contro l'osso sottostante, in prossimità dell'inizio dell'arto. Applicare quindi uno spesso tampone di garza e fissarlo con fasciatura compressiva. Se possibile, tenere sollevato in alto l'arto interessato. prevenire o attenuare lo stato di shock (vedere paragrafo relativo); trasportare urgentemente in ospedale l'infortunato mantenendolo in posizione orizzontale.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Emorragie Esterne Nelle figure 1,2,3 sono illustrati i punti di compressione delle arterie principali in funzione della localizzazione delle emorragie. N.B. Il laccio emostatico va usato in casi eccezionalmente gravi e non deve essere lasciato per più di 20 minuti consecutivi. Inoltre il laccio va tolto solo da medico in ambiente ospedaliero. fig. 1 fig. 3 fig. 2
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Emorragie Interne Si possono solo sospettare in base alle circostanze dell'incidente (caduta dall'alto, urto violento, schiacciamento, ecc.) e in presenza di sintomi di shock. Cosa fare: trasportare urgentemente in ospedale l'infortunato, mantenendolo in posizione orizzontale, con gli arti inferiori sollevati e ben coperto. Cosa non fare: non somministrare mai bevande.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Malori e svenimenti Lo svenimento è la perdita completa dei sensi per cui lo svenuto non reagisce se interpellato. Esso può essere determinato da molteplici cause quali: forti emozioni, mancanza di ossigeno, trauma alla testa, intossicazione, ecc. Cosa fare: accertarsi che lo svenuto respiri, in caso contrario intervenire per la rianimazione; metterlo in posizione supina con testa reclinata all’indietro; allentare gli indumenti stretti (colletto, cravatta, cintura); sollevare gli arti inferiori ; aprire le finestre se in luogo chiuso; rinfrescare fronte, collo, polsi; Cosa non fare: non sollevare lo svenuto in posizione eretta o seduta; non somministrare bevande finché è privo di sensi; non somministrare bevande alcoliche quando lo svenuto ha ripreso i sensi.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Shock Si verifica lo stato di shock quando nel corpo umano si ha l'improvvisa caduta della pressione dei sangue. Lo stato di shock può essere causato da emorragie, ustioni estese, lesioni traumatiche gravi. Il colpito da shock presenta i seguenti sintomi: pallore estremo dei viso; polso debole e molto frequente; respiro superficiale e affrettato; sudore freddo; indebolimento progressivo dello stato di coscienza.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Cosa fare: rimuovere, per quanto possibile, le cause che hanno ingenerato lo shock. Se la causa è la perdita di sangue: fermare le emorragie; sdraiare il ferito a testa più bassa, collo disteso e membra inferiori un po' sollevate. Se la causa non è emorragica: sistemare il soggetto in posizione laterale di sicurezza (vedere fig. 4); controllare ed eventualmente aiutare la respirazione allentando lacci, cinture, cravatte, ecc.; coprire e tranquillizzare. In ogni caso, provvedere con urgenza per il trasporto più idoneo. Cosa non fare: mai somministrare bevande fig. 4
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Ustioni Le ustioni possono essere causate da fiamme, calore elevato, prodotti chimici, elettricità e si presentano con dolore; arrossamento della pelle (ustione di 1° grado); formazione di vesciche (2° grado); danno ai tessuti in profondità (3° grado). La gravità delle ustioni si determina in base alla loro estensione e profondità e alla loro localizzazione sul corpo. Tutte le ustioni interessanti oltre il 5% dell'intera superficie corporea, nonché quelle localizzate agli occhi, in faccia o nelle pieghe del corpo sono da considerarsi gravi, qualunque sia il loro grado, ed è quindi urgente il ricovero ospedaliero.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Ustioni termiche da calore ed elettricità Per le ustioni lievi (1° e 2° grado con estensione inferiore al 5%): Cosa fare: versare abbondantemente acqua fredda sulla parte, fino all'attenuazione del dolore; applicare sull'ustione della garza sterile imbevuta di un disinfettante non irritante (non va bene quindi l'alcool denaturato); fasciare o fissare con cerotto senza comprimere; ricorrere al controllo medico, a meno che non si tratti di ustioni minime o piccole bolle; controllare esecuzione della vaccinazione antitetanica. Cosa non fare: rompere o bucare eventuali bolle.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Per le ustioni gravi (1° e 2° grado molto estese e quelle di 3° grado): Cosa fare: non spogliare l'infortunato; non toccare la parte ustionata; non asportare le sostanze combuste direttamente a contatto con la pelle; avvolgere l'infortunato in un telo pulito o ricoprire la zona ustionata con garza sterile; se l'infortunato è cosciente e senza vomito dare da bere, a piccoli sorsi, una soluzione di acqua ed integratore salino evitando però di farlo in caso di shock o perdita di sensi; controllare respirazione e polso e, in caso di arresto della respirazione, intervenire come previsto dal relativo paragrafo; organizzare il trasporto al più vicino ospedale. Nel caso di incidente con incendio agli abiti dell'infortunato, occorre prima di tutto far distendere a terra l'infortunato in modo da evitare l'effetto torcia; quindi estinguere prontamente le fiamme con getti d'acqua, con coperte o con indumenti. Cosa non fare: mai somministrare tranquillanti o antidolorifici; mai applicare polveri, pomate, olii, ecc.; mai somministrare bevande alcooliche.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Ustioni Chimiche Cosa fare: In caso di ustioni alla pelle: togliere gli indumenti impregnati dalla sostanza chimica, se non attaccati alla pelle, tagliandoli se necessario; lavare a lungo con acqua corrente. In caso di lesioni agli occhi: lavare abbondantemente con acqua; far intervenire il medico di fabbrica e/o organizzare il trasporto al più vicino ospedale.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni alle ossa e alle articolazioni Le lesioni alle ossa e alle articolazioni possono essere: distorsione: stiramento dei legamenti dell'articolazione, eventualmente con lacerazione; lussazione: spostamento rispetto alla sede naturale dell'articolazione di un capo osseo; frattura: rottura delle ossa con o senza spostamento (se l'osso sporge all'esterno si parla di "frattura esposta"). Queste lesioni non sono sempre facilmente distinguibili le une dalle altre: nel dubbio usare sempre la massima cautela. Parte interessata: cranio I traumi del cranio presentano sempre caratteri di particolare rilevanza (possono esserci o no perdita di coscienza, ferite al cuoio capelluto, emorragia dal naso o dalle orecchie). Cosa fare: trasportare l'infortunato in ospedale in posizione laterale di sicurezza; proteggerlo dal freddo
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni alle ossa e alle articolazioni Parte interessata: torace Urti violenti o forti compressioni della gabbia toracica possono provocare lesioni ossee associate o no a lesioni interne. Cosa fare: Dolori localizzati, accentuati dalla respirazione o da grosse difficoltà respiratorie, richiedono il trasporto all'ospedale nella posizione meno dolorosa possibile, spesso semiseduta, controllando respirazione, vomito e stato di coscienza. Parte interessata: arti Se un posto di soccorso è vicino: sollecitare il trasporto con mezzo adeguato. Non spostare nel frattempo l'infortunato; coprire l'infortunato. Se il posto di soccorso è lontano: immobilizzare l'infortunato con stecche, legni, ecc. (ricoprendoli con cotone, asciugamani, ecc.) comprendendo nell'immobilizzazione le articolazioni sotto e sovrastanti la frattura. Se la frattura è aperta: arrestare l'emorragia, ricoprire con bende sterili; immobilizzare come per le altre fratture.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni alle ossa e alle articolazioni Parte interessata: colonna vertebrale e bacino (lesioni da sospettare in base alla gravità dell'infortunio) Spostamento anche minimi dell'infortunato possono essere pericolosi! Cosa fare: Attendere l'arrivo di una ambulanza e di personale esperto. Se il luogo non è raggiungibile dai mezzi di soccorso e se vi sono quattro-cinque persone, lo spostamento può essere eseguito come segue: il primo soccorritore afferra il capo con una mano sotto il mento e l'altra sotto la nuca, tirando la testa lungo l'asse del corpo; il secondo afferra le caviglie e le tira in senso opposto; i due-tre altri collocano le mani sotto le cosce, il bacino, le reni e le scapole (vedere fig. 5). Tutti e quattro sollevano a comando l'infortunato cercando di spostare in blocco testa, collo e tronco, mantenendolo in trazione, e lo posano su una barella rigida, anche di fortuna. fig. 5
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Infortuni causati da elettricità Cosa fare: Il primo provvedimento in caso di contatto con parti in tensione è quello di interrompere l'alimentazione. Se la tensione non supera i 500 V, nel caso non sia possibile togliere immediatamente corrente, si può provvedere ad allontanare l'infortunato dalla parte in tensione e il soccorritore avrà cura di isolarsi, sia dal lato della parte in tensione, sia verso terra, impiegando guanti isolanti, aste, manici, pedane isolanti, ecc.; far distendere subito l'infortunato; controllarne la respirazione e il battito cardiaco; sistemarlo sulla posizione di fianco se è svenuto e respira coprire le ustioni con materiale asettico; in assenza di respirazione e/o battito cardiaco praticare la rianimazione, secondo quanto previsto dal paragrafo relativo. Iniziare l'intervento con la massima urgenza già nel posto stesso in cui è avvenuto l'infortunio.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Rianimazione La rianimazione va praticata con la massima urgenza tenendo presente che lo scopo è di fornire sufficiente sangue ossigenato al cervello. Infatti se il cervello resta privo di ossigeno per 3-4 minuti, va incontro a gravi alterazioni irreversibili le quali, oltre a diminuire sensibilmente le probabilità di recupero dell'infortunato, possono determinare, in caso di sopravvivenza, gravi menomazioni. Per rendersi conto delle condizioni dell'infortunato e quindi comportarsi di conseguenza, occorre ricercare 4 sintomi fondamentali facilmente riconoscibili anche da persone inesperte: lo stato di incoscienza; l'immobilità del torace, che indica l'arresto respiratorio; la mancanza delle pulsazioni arteriose ai lati del collo; la dilatazione delle pupille, fenomeno che si verifica in caso di arresto del cuore e della circolazione sanguigna.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Arresto respiratorio La tecnica della respirazione, nel caso in cui sono presenti solo i primi due sintomi sopra descritti, è composta dalle seguenti operazioni: ripristino del passaggio dell'aria nelle vie respiratorie; respirazione artificiale bocca a bocca. Per ripristinare il passaggio dell'aria è necessario: applicare una mano sotto la nuca; premere con l'altra mano sulla fronte determinando un atteggiamento di estensione posteriore della testa. Con queste manovre si garantisce l'apertura delle vie aeree superiori, eliminando così l'eventuale ostacolo, a questo livello rappresentato dalla base della lingua e dall'abbassamento della mandibola. Nei casi in cui questa ostruzione costituisca l'unico motivo dell'arresto respiratorio, con queste prime manovre l'infortunato può spontaneamente riprendere a respirare.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Arresto respiratorio Se invece il torace resta immobile, bisogna praticare la respirazione artificiale bocca a bocca. Mantenendo il capo dell'infortunato nella posizione sopra descritta: inspirare profondamente; applicare la bocca bene aperta e bene aderente al contorno di quella dell'infortunato; insulare con energia e brevemente con il ritmo del proprio respiro (in media 12-14 atti respiratori al minuto). Durante l’insufflazione è indispensabile tenere chiuse le narici dell'infortunato, stringendole con le due dita della mano che sta premendo sulla fronte, inoltre è opportuno controllare l'espansione del torace. Dopo ogni insufflazione si deve sollevare la testa per permettere la fuoriuscita dell'aria dalla bocca dell'infortunato.Se non è possibile introdurre aria attraverso la bocca, adottare la variante bocca-a-naso: mantenendo la testa dell'infortunato nella posizione dì estensione posteriore con la mano applicata sulla fronte, spingere con l'altra mano in alto la mandibola per tenere completamente chiusa la bocca e insulare aria applicando la bocca sulle narici dell'infortunato.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Arresto Cardio-Circolatorio Se oltre allo stato di incoscienza e all'immobilità del torace compaiono anche assenza di pulsazioni (rilevabile mediante lieve pressione esercitata sul collo, lateralmente al pomo d'Adamo, con le dita indice e medio unite insieme) e dilatazione delle pupille, alla respirazione artificiale va associato il massaggio cardiaco esterno. Per un'efficace rianimazione, è necessario che il massaggio cardiaco sia abbinato alla respirazione artificiale; un massaggio cardiaco isolato, senza contemporanea respirazione, è inutile.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Arresto Cardio-Circolatorio La tecnica consiste nel distendere l'infortunato supino sul pavimento o su altra superficie piana e rigida e nell'eseguire compressioni ritmiche sulla metà inferiore dello sterno. Applicare in tale zona il palmo di una mano- appoggiare l'altra mano sul dorso della prima; esercitare compressioni, a braccia distese, con una forza sufficiente a determinare un abbassamento dello sterno di circa 4 cm. Le dita delle mani devono essere sollevate verso l'alto per evitare Qualsiasi involontaria pressione delle costole. Il ritmo delle compressioni deve essere di circa una al secondo (figure 6 e 7). fig. 6 fig. 7
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Arresto Cardio-Circolatorio Sequenza insufflazioni-compressioni Se vi è un solo soccorritore egli farà 2-3 insufflazioni consecutive alternate a 15 compressioni toraciche. Nel caso di due soccorritori, uno effettuerà le insufflazioni, l'altro le compressioni. Il rapporto delle manovre di rianimazione sarà di 1 insufflazione ogni 5 compressioni e l'insufflazione dovrà essere fatta nell'intervallo tra un ciclo di compressioni e l'altro. La rianimazione può essere sospesa per qualche attimo ogni 3-5 minuti per controllare con la palpazione delle arterie ai lati del collo e ispezionando le pupille, se il paziente presenta segni di ripresa. In caso contrario va continuata per lunghi tempi anche durante il trasporto in ospedale, finché non subentri il personale sanitario.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Infortuni Oculari Cosa fare: Quando nell'occhio penetra una scheggia è pericoloso ed errato tentare di rimuoverla. Infatti, essendo difficile raggiungerla, il tentativo di estrarla potrebbe causare lesioni anche gravi, se interessanti la pupilla. In questi casi è necessario chiudere la palpebra, coprire l'occhio interessato con garza o benda e provvedere al trasporto dell'infortunato a un posto di pronto soccorso. Per alleviare il bruciore o in caso di spruzzi di sostanze chimiche, lavare abbondantemente con acqua fresca e pulita.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Avvelenamenti da sostanze tossiche Avvelenamento e` lo stato patologico causato dall’assorbimento di sostanze tossiche per ingestione, per inalazione,per contatto, per iniezione (overdose) e dall’azione che le sostanze assorbite esercitano sull’organismo.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Avvelenamento per ingestione Cosa fare Chiamare sempre subito un’ambulanza. Chiedere aiuto ed informazioni al Centro Antiveleni a cui vanno fornite a quest’ultimo tutte le indicazioni possibili sul tipo di sostanza ingerita. Se il soggetto e` cosciente chiedere subito che cosa ha ingerito. In attesa dei soccorsi cercare di eliminare le sostanze nocive provocando il vomito con due dita in gola: la somministrazione di acqua tiepida e sale favorisce il vomito. Raccogliere i contenitori delle sostanze ingerite,eventuali resti o eventuale materiale vomitato al fine di farli esaminare in ospedale. Cercare di valutare sempre il tempo trascorso dall’ingestione. Cosa non fare Non provocare il vomito nel caso il soggetto sia privo di sensi, presenti convulsioni o abbia ingerito derivati dei petrolio (benzina) o sostanze corrosive.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Avvelenamento per inalazione Gli effetti possono rendersi evidenti subito o possono manifestarsi dopo qualche tempo. Cosa fare Prima di entrare nell’area contaminata, occorre eseguire alcuni profondi atti respiratori, indi inspirare profondamente e trattenere il respiro mentre si presta il soccorso. Aprire porte e finestre prima di soccorrere l’infortunato. Arrestare fughe di gas. Trasferire il soggetto in un ambiente ventilato. Se l’infortunato non respira occorre o respira con evidente difficoltà: –mettere e mantenere il soggetto in posizione supina; slacciare gli indumenti attorno al collo; procedere alla respirazione artificiale bocca-bocca o bocca-naso. Se invece il l’infortunato respira ma e` in stato di incoscienza occorre ossigenoterapia praticata da personale esperto.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Avvelenamento per Contatto Cosa fare Rimuovere i vestiti. Lavare a lungo le aree contaminate con acqua corrente. Se la sostanza contaminante e` densa e vischiosa, sciacquare con acqua abbondante, usando delicatamente cotone o un panno morbido senza sfregamento.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Morsicatura da vipera Il morso di vipera produce seri effetti tossici, per cui e`sempre necessario rivolgersi ad un ospedale o centro specializzato. La lesione lasciata dai denti dei veleno e` caratteristica: due forellini arrossati, dolenti, distanti circa un centimetro; altri serpenti simili e non veleno si lasciano sulla cute tante piccole punture, che danno poco dolore e scarso arrossamento. Non esiste una vaccinazione preventiva. Cosa fare Far stare la persona coricata, tenendo la parte morsicata immobile e piu` in basso rispetto al cuore. Immobilizzare l’arto con stecca o con altri mezzi di fortuna al fine di impedire ogni movimento. Lavare a fondo l’area morsicata con acqua e sapone. Avviare al piu` presto il paziente cosý` preparato al piu` vicino punto di soccorso. Fornire al paziente assistenza psicologica.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Morsicatura da vipera Cosa non fare Non incidere con coltelli la zona ferita: l’incisione agevola l’entrata in circolo del veleno. Non applicare lacci: il laccio favorisce il passaggio nelle vie linfatiche e il successivo arrivo al sangue quando il laccio stesso viene rimosso. Eventualmente una fascia piuttosto larga. Non somministrare siero antiofidico lontani da ospedali o punti di soccorso: la reazione anafilattica in soggetti allergici puo` essere piu` pericolosa del veleno stesso. Non succhiare le ferite. Si aspira, infatti, solo una minima quantita` di veleno.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni da freddo e da calore Congelamento E` il raffreddamento localizzato di alcune zone del corpo: dita, naso, orecchie, guance. I sintomi iniziali sono: dolore; rammollimento; arrossamento della pelle. I sintomi successivi sono: insensibilita`; indurimento; schiarimento della pelle. Cosa fare Portare l’infortunato al piu` presto in ambiente riscaldato. Riscaldare le parti colpite con acqua che non superi i 40ºC. Coprire l’infortunato con coperte. Somministrare bevande calde. Praticare l’autoriscaldamento (es.: riscaldare le orecchie con l’applicazione delle mani calde). Strofinare con neve la parte congelata Cosa non fare Esporre all’azione diretta del fuoco o di una stufa la parte congelata.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni da freddo e da calore Assideramento E` il raffreddamento generalizzato del corpo determinato dall’esposizione prolungata a basse temperature. I sintomi sono: brividi, debolezza, torpore mentale, sonnolenza; sonno profondo con temperatura corporea bassa (33ºC), rallentamento progressivo delle funzioni cardiocircolatorie e respiratorie fino alla morte. Cosa fare Portare il soggetto in un locale riparato e/o riscaldato. Liberarlo da abiti umidi e freddi. Coprirlo con coperte. Somministrare bevande calde. Cosa non fare Non somministrare alcolici. Non elevare troppo bruscamente la temperatura corporea. Prima del ricovero ospedaliero cercare di elevare la temperatura corporea.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Pronto Soccorso Interventi di primo soccorso Lesioni da freddo e da calore Colpo di Calore Costituisce un’urgenza in grado di compromettere la vita. Si verifica dopo eccessivo affaticamento in giornate con clima umido e poco ventilato, con o senza esposizione al sole. I segni e sintomi sono: elevata temperatura corporea, pelle secca e molto calda, respirazione prima profonda e poi superficiale, pallore, nausea, mal di testa. Cosa fare Chiamare subito un’ambulanza. In attesa dei soccorsi trasportare il soggetto all’ombra o in un ambiente fresco e ventilato. Fare vento. Togliere i vestiti e praticare spugnature fredde. Massaggiare le gambe dal basso verso l’alto per favorire il ritorno dei sangue periferico piu` freddo al cervello.
Corso di formazione per i lavoratori incaricati del Primo Soccorso Speriamo BENE!!!