Statistiche forestali per la programmazione e la pianificazione a livello regionale Mario Perosino coordinatore del gruppo di.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
Advertisements

DWHTForlì – 25 Ottobre 2006 Utilizzo del DWH ai fini della programmazione territoriale Provincia Forlì-Cesena – Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio,
Pianificazione delle coste
Trasparenza e buona amministrazione: il ruolo della statistica ufficiale nei governi locali Cinzia Viale, Provincia di Rovigo, Coordinamento Uffici di.
La Programmazione dei Fondi Comunitari
Iniziative del Ministero dell’Ambiente sugli acquisti pubblici verdi
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Francesca Filippa Nuval – Nucleo di Valutazione. Comitato di Sorveglianza Le attività di valutazione in itinere.
Mario Perosino Monitoraggio e valutazione PSR Programmazione in materia di agricoltura e sviluppo rurale.
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni 12 luglio 2011 Roma Ministero dello Sviluppo Economico SESSIONE B Politiche di.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
Piani regionali di prevenzione il sostegno del Cnesps 17 dicembre 2009.
La Valutazione di Impatto Ambientale Strategica V.A.S. Dott. Walter Girardi Gallarate, 5 Febbraio 2008.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Percorso introduttivo alla statistica ufficiale
Sistema statistico nazionale, modifiche costituzionali ed Europa. Prospettive di adeguamento del d. lgs. 322/89. La proposta di revisione del Gruppo di.
Il ruolo delle Regioni e delle Province Autonome nella riforma del Sistan Maria Teresa Coronella Roma, 16 dicembre 2010 Direzione Sistema Statistico Regionale.
Innovazioni censuarie e governo del territorio Michele Talia Istituto Nazionale di Urbanistica.
Laura Martino Il contributo informativo del nuovo Inventario al sistema delle statistiche forestali ufficiali LInventario Nazionale delle Foreste e dei.
Progetto Integrazione sociale e scolastica Livia Bovina, WS
Il contributo dellingegneria agraria alla sicurezza nel settore agroalimentare ed ambientale Failla Antonino Presidente dellAssociazione Italiana Ingegneria.
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
Convegno Sistemi Informativi per il governo delle politiche sociali
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
A cura di Emilio Gregori Foggia, 12 aprile 2007 Il Sistema Informativo Sociale Regionale della Regione Puglia (SISR)
Monitoraggio, analisi e qualità dei dati Lucia Buzzigoli Gianni Marliani Cristina Martelli Dipartimento di Statistica G.Parenti La rilevazione dei prezzi.
Trade Lab Il programma triennale per lo sviluppo del commercio della Regione Lombardia Dinamiche settoriali e nuovi strumenti di pianificazione.
Dr.ssa Silvia Rosin Direzione Prevenzione - Regione Veneto SiRVeSS
LA PROGRAMMAZIONE COME METODO E PROCESSO DEL GOVERNO REGIONALE Processo di formazione di Piani e Programmi Regionali Regione.
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità di Gestione GdL Monitoraggio VAS Tematica governance Napoli novembre 2011.
Stato dell’arte dell’Accordo di Partenariato
Il piano di valutazione unitario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Roma, 12 Marzo 2008 Direzione Generale Servizio Pianificazione strategica,
Reggio Emilia 9/11/09C NuovaQuasco - SICO1 Proposta di sperimentazione SICO Daniele Ganapini (NuovaQuasco) In collaborazione con: Ordine degli Ingegneri.
Mission della DG e Sistema rurale-paesistico ambientale
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
PROGRAMMA DINIZIATIVA COMUNITARIA INTERREG IIIA ITALIA - SLOVENIA Progetto MAPSHARING Trieste, 22 novembre 2005 arch. Eddi Dalla Betta - PROVINCIA DI PORDENONE.
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
Piano Territoriale di Coordinamento
Elementi salienti, lo stato del progetto e le tappe fino al 2009 Piano dazione regionale per la biodiversità in Toscana Firenze 11/12/2008 Franco Ferroni-Responsabile.
Le esigenze conoscitive per fini valutativi: il ruolo del monitoraggio
La programmazione 2007/13 Serena Tarangioli, INEA Potenza, 28 Giugno 2005 La Politica di Sviluppo Rurale.
COORDINAMENTO DELLA FUNZIONE STATISTICA COMUNALE Incontro del 12 dicembre 2013 Gli enti locali di fronte alla riorganizzazione.
En plan Progetto L’Accordo delle Regioni Enplan intorno al procedimento di valutazione ambientale dei piani e programmi Maria Rosa Vittadini Barcelona,
Seminario: “Il piano di valutazione nella politica regionale unitaria” Torino 10/07/2007 La valutazione nella politica regionale unitaria Tito.
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
ALCUNI CASI DI STUDIO DI RICERCHE VALUTATIVE Lezione del 28 novembre 2014.
La pianificazione della produzione dei dati. Costituzione del gruppo di progettazione L’elevato grado di complessità e la multidisciplinarietà richiesta.
La valutazione intermedia dei PSR e dei POR Alessandro Monteleone INEA RIFORMA DELLA PAC E SVILUPPO RURALE Torino, Centro Congressi Lingotto aprile.
LINEE GUIDA PER LE PROCEDURE OPERATIVE. DA SEGUIRE. NELL’ESPLETAMENTO
Esperienza di ARPA Lazio
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Dal P.R.G. al P.G.T. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE NELLA LEGISLAZIONE VIGENTE PTCR; PTCP; PGT L.R. 12/2005 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) L’11.
MiPAF – Direzione Generale dello Sviluppo Rurale 1 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale dello Sviluppo Rurale Giuseppe Blasi.
Valutazione indipendente del PSR Toscana 2007 – 2013 Comitato di Sorveglianza Firenze, 29 novembre 2012.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione I progetti integrati di filiera in Italia: obiettivi e strategie regionali.
La Rete al servizio dei cittadini Sfide chiave dell’informazione e comunicazione sulle politiche di Sviluppo Rurale MILANO, LUNEDÌ 14 SETTEMBRE - PALAZZO.
1 Il Processo di Bologna e la progettazione di corsi di studio di qualità Maria Sticchi Damiani 28 maggio t.
Governare la valutazione di una politica di sviluppo territoriale Il caso dello sviluppo rurale Martina Bolli, Patrizia Fagiani, Alessandro Monteleone.
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
Regione Sicilia LA VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL PROGRAMMA LEADER+ BASILICATA Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata.
Valutazione indipendente del PSR Toscana 2007 – 2013 Le attività di Valutazione Comitato di Sorveglianza Firenze, 28 Ottobre 2011.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI - IL PROGRAMMA DI MODERNIZZAZIONE DELL'ISTAT La nuova Raccolta Dati: opportunità.
R-SDI GEOPORTALE DELLA BASILICATA Ufficio SIRS – Dipartimento Presidenza della Giunta Regione Basilicata.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI Una strategia per la qualità nel Sistema Statistico Nazionale PROSPETTIVE DEI SISTEMI.
Transcript della presentazione:

Statistiche forestali per la programmazione e la pianificazione a livello regionale Mario Perosino coordinatore del gruppo di lavoro Cisis Agricoltura Il sistema nazionale delle statistiche forestali: situazione attuale e prospettive – Roma, 29 maggio 2007

1.Le esigenze conoscitive Le esigenze conoscitive delle Regioni, soprattutto se raffrontate a quelle degli enti di livello territoriale superiore, sono sempre più focalizzate su aspetti territoriali piuttosto che settoriali. Alla scala regionale e sub-regionale, le particolarità locali comportano unarticolazione e una modulazione considerevole dei fenomeni (lunità di analisi diventa non soltanto più limpresa o la famiglia, ma il territorio rurale).

1.Le esigenze conoscitive Le nuove sfide esigono un approccio integrato, con la creazione di sistemi informativi sempre più complessi. Ciò sia per la natura dei fenomeni considerati, sia per motivi di economicità. Il concetto stesso di sostenibilità è basato sulla nozione di interazione allinterno e fra gli elementi antropici e naturali della biosfera, per cui devono essere elaborati modelli logici cui riferire gli indicatori.

Nel caso della programmazione dello sviluppo rurale, le priorità selezionate e la stima degli effetti attesi derivano: - da una valutazione ex ante condotta da un valutatore indipendente sulla base del manuale del Qcmv; - dalla valutazione ambientale strategica ai sensi della direttiva 2001/42/CE (direttiva VAS) condotta sulla base di un rapporto ambientale. 1.Le esigenze conoscitive

valutazione intermedia valutazione ex post valutazione ex ante obiettiviimpatti Relazioni fra obiettivi e impatti nel ciclo di programmazione (dal Manuale del Qcmv) 1.Le esigenze conoscitive obiettivi generali obiettivi specifici obiettivi operativi bisogni output (prodotti) input (risorse) risultat i impatti

valutazione intermedia valutazione ex post valutazione ex ante obiettiviimpatti Relazioni fra obiettivi e impatti nel ciclo di programmazione (dal Manuale del Qcmv) 1.Le esigenze conoscitive obiettivi generali obiettivi specifici obiettivi operativi bisogni output (prodotti) input (risorse) risultat i impatti

2.Le proposte Il nuovo approccio strategico delle azioni forestali e del sostegno allo sviluppo rurale, con lirrobustimento del processo ciclico di programmazione-sorveglianza- controllo-valutazione, richiede un forte coinvolgimento del sistema statistico ufficiale. Ciò richiede una presa di coscienza da parte della partnership di concezione del ruolo dellinformazione statistica ufficiale come base per le decisioni e i programmi.

2.Le proposte Occorre dare piena attuazione alle norme sul Sistan e sugli uffici di statistica (d.lgs. 322/89) in ordine: - al loro ruolo nellambito del Programma statistico nazionale e dei Psr; - alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi; - al loro collegamento con i Nuval (legge n. 144/1999).

2.Le proposte La statistica ufficiale deve garantire la più ampia copertura dei bisogni informativi legati allattuazione delle politiche, nel caso specifico, principalmente: - i programmi forestali regionali; - i programmi di sviluppo rurale ampliando il più possibile lambito deidati secondari.

fonti statistiche ufficiali altre fonti (sistema di monitoraggi o e di valutazione, ecc.) 2.Le proposte

altre fonti (sistema di monitoraggi o e di valutazione, ecc.) 2.Le proposte fonti statistiche ufficiali

altre fonti (sistema di monitoraggi o e di valutazione, ecc.) 2.Le proposte

altre fonti (sistema di monitoraggi o e di valutazione, ecc.) 2.Le proposte PSN PSR

altre fonti (sistema di monitoraggi o e di valutazione, ecc.) 2.Le proposte PSN PSR

fonti statistiche ufficiali indagine ad hoc dati secondari dati primari 2.Le proposte indagine ad hoc

fonti statistiche ufficiali indagine ad hoc dati secondari dati primari 2.Le proposte indagine ad hoc

2.Le proposte Per lattuazione di tali strategie il contributo degli statistici è essenziale, in due direzione fondamentali: - contribuire allanalisi concettuale preliminare allimpostazione di basi conoscitive (anche di carattere gestionale), orientandola verso definizioni e classificazioni coerenti con quelle in uso nella statistica ufficiale; - laddove le statistiche non costituiscano la fonte appropriata di informazione, contribuire alla visione dinsieme, strutturando e integrando i dati provenienti da fonti diverse.

2.Le proposte Questi principi, validi in tutti i settori applicativi, sono particolarmente pertinenti nel settore forestale, caratterizzato da unintensa produzione di basi conoscitive a tutti i livelli. Un grande contributo verrà dalla direttiva 2007/2/CE che istituisce una infrastruttura per linformazione territoriale nella CE (Inspire), introducendo criteri di interoperabilità, condivisione e riutilizzo dei dati.

2.Le proposte

Differenze nella definizione regionale di foresta (art. 3 d.lgs. 227/2001) INFC (2003) IFNI (1985)

2.Le proposte Differenze nella definizione regionale di foresta (art. 3 d.lgs. 227/2001) INFC (2003) IFNI (1985)

2.Le proposte Differenze nella definizione regionale di foresta (art. 3 d.lgs. 227/2001) INFC (2003) IFNI (1985)

2.Le proposte Il Cisis, attraverso il gruppo di lavoro, continuerà a favorire lincontro fra statistici e esperti del settore, a partire da questi temi: - elaborazione di un quadro di riferimento condiviso al fine di giungere a un sistema delle statistiche forestali integrato in un più ampio sistema; - condivisione di concetti, termini, definizioni e classificazioni; - integrazione sinergica di attività.