Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia.

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Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia

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Natura esogena: Globalizzazione dei mercati Migliori comunicazioni e relazioni internazionali Progresso tecnologico Diffusione dei consumi di massa Natura endogena: Incremento capacità produttive Maggiori risultati ricerca Necessità nuovi mercati di sbocco 3 MOTIVAZIONI CHE SPINGONO ALLE AGGREGAZIONI Ragione preponderante: raggiungimento di un migliore equilibrio economico nel tempo

Equilibrio economico facilitato dallottenimento di: - Economie di scala - Economie di raggio dazione - Economie di transazione 4 Limiti della crescita aziendale: -Difficoltà di natura organizzativa -Modifica della composizione dei costi -Inevitabile eccesso di burocratizzazione -Irrigidimento organizzativo Sviluppo di ACCORDI e ALLEANZE

5 Crescita interna Crescita esterna Indipendenza Cooperazione Integrazione (acquisizioni, fusioni…) Integrazione (acquisizioni, fusioni…) Relazioni cooperative (forte stabilità del sistema) Relazioni cooperative (forte stabilità del sistema) Relazioni collaborative (spiccata autonomia delle imprese) Relazioni collaborative (spiccata autonomia delle imprese)

Motivazioni alla base di accordi e alleanze: Motivazioni organizzative Motivazioni tecnologiche Motivazioni produttive e commerciali 6 Il successo degli accordi e delle alleanze dipende da: Modo con cui si affrontano le complessità del rapporto e le difficoltà di realizzazione Esistenza di elementi in grado di neutralizzare o ridurre possibili contrasti

Suddivisione delle modalità in base a diversi criteri (orizzonte temporale, finalità, tipo di legame, ampiezza dellaccordo, numero dei partecipanti) 7 CRITERIO MAGGIORMENTE USATO Tipo di LEGAME che si instaura tra i partecipanti -Aggregazioni informali (non equity) -Aggregazioni formali su base contrattuale (non equity) -Aggregazioni formali su base patrimoniale (equity)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI Presenza di una impresa di grandi dimensioni che esercita forte influenza su piccole imprese subfornitrici A volte accordi stipulati tra organismi paritetici (sfruttamento sinergie ed economie di scala) Accordi basati su fiducia (precari ed inadeguati per rapporti stabili) Autonomia e flessibilità delle aziende coinvolte (recessione dallaccordo rapidamente e con minime formalità) 8 RETI DI SUBFORNITURA, COSTELLAZIONI DI IMPRESE, DISTRETTI INDUSTRIALI

A) RETI DI SUBFORNITURA 9 Presenza di una grande impresa che utilizza piccole aziende per lo svolgimento di alcune fasi produttive La direzione spetta alla GI Le piccole imprese, pur mantenendo autonomia giuridica, perdono quella economica Le sorti delle imprese fornitrici sono legate univocamente a quelle della GI. Una ondata congiunturale negativa del settore in cui è inserita lattività della GI può ripercuotersi negativamente su lintero indotto

B) COSTELLAZIONI DI IMPRESE 10 Manca una GI in grado di esercitare un controllo sulle altre Accordo tra un elevato numero di imprese di eguale dimensione per la fabbricazione e commercializzazione di prodotti in settori maturi La capofila svolge compiti di coordinamento delle singole attività (a volte capofila ex GI)

C) DISTRETTI 11 Zone territoriali in cui operano piccole e micro imprese che riescono a sviluppare nuove tecnologie sfruttando economie di scala legate al sistema delle imprese Regole culturali e comportamentali di comune accettazione e cooperazione reciproca Ottenimento di economie esterne di cooperazione N.B.: senso di appartenenza al territorio, condivisa cultura imprenditoriale

Istituto di credito che ha concesso finanziamenti ad unimpresa che di fatto risulta essere controllata Controllo che mira ad una supervisione dellattività svolta per la salvaguardia dei prestiti accordati Compartecipazione al rischio generale dimpresa Molto dipende dalla circostanze per cui è stato concesso il finanziamento 12 GLI ACCORDI SU BASE FINANZIARIA E SU BASE PERSONALE A) ACCORDI SU BASE FINANZIARIA

B) ACCORDI SU BASE PERSONALE 13 Imprese amministrate dalle stesse persone (city communities of interests) Coordinamento delle aziende verso uno stesso fine A volte tale legame viene affiancato da contratti di affitto, lavorazione c/terzi, sfruttamento comune di brevetti) Gentlemens agreements relativi alla fissazione dei prezzi, luoghi e modalità distributive della produzione