SINTESI DI OPALE “E’ la più bella gemma che splende come fuoco del granato, porpora brillante dell’ametista ed il colore verde mare dello smeraldo, tutti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LEZIONI DI OTTICA per le scuole medie Dott
Advertisements

Le onde elettromagnetiche
SOLUZIONI.
La materia La materia è tutto ciò che occupa uno spazio ed è dotato di una massa. Un corpo è una porzione di materia. La massa è la quantità di materia.
Cenni di Microscopia.
Lezioni di guida Stage invernale a Tor Vergata 7-11 Febbraio 2011
MATERIALI OMOGENEI CAPASA FEDERICO SALARIS RICCARDO LA ROSA DIEGO.
La Luce.
ANALISI SPETTROSCOPICA
I legami secondari Chimica e laboratorio Classi quarte/quinte
Chimica e laboratorio L’atomo & le particelle subatomiche
Analisi Chimiche Volumetriche
Linguaggio della Chimica Classi Prime – Biennio Industriali Anno Scolastico 2007/2008.
LE PROPRIETA’ DELLA MATERIA
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE
SETTIMANA DELLA SCIENZA DEI MATERIALI 03-07/11/2008
Litografia Introduzione alla Litografia
Una cella solare è un dispositivo in grado di generare elettricità quando è irradiato di energia luminosa. I pannelli fotovoltaici contengono spesso più.
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
Termodinamica Chimica
LA POLARIZZAZIONE.
II lezione.
Storia del primo condensatore elettrico: La bottiglia di Leida
Amido.
Cromatografia su strato sottile
DI QUESTA PRESENTAZIONE
La teoria atomica della materia
L'ORIGINE DELLA VITA Nell’acqua, circa 3 miliardi di anni fa, nacquero le prime forme di vita. Si trattava di esseri piccolissimi, formati da una sola.
LE PROPRIETA’ DELLA MATERIA
Frattura Ogni processo di rottura avviene in due stadi : la formazione e propagazione della cricca Sono possibili due modi di rottura: duttile e fragile.
Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali
SOLUZIONI.
UNIVERSITA’ DI CATANIA
Riconoscimento delle proteine negli alimenti Classe IIDS IIS “A
MICROSCOPIO ELETTRONICO
Stati della materia e passaggi di stato
STRUMENTAZIONE PER SPETTROFOTOMETRIA
ESPERIMENTI PER CAPIRE MEGLIO …
Luce colorata.
RELAZIONE LABORATORIO ALESSANDRO AMURRI CLASSE 1LB
NIKOLA MARKUS BELLINI GIULIANO
LA LUCE.
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Tutti i giorni con la PLASTICA.
Riducendo l’agitazione termica  legami tra molecole più stabili
SOLUZIONI.
Stage invernale 4-8 febbraio 2013 Università della Calabria – Rende (CS) LA LUCE ALLA/NELLA GUIDA La fisica e gli studenti: stessa lunghezza d’onda Silvio.
Università degli studi di Napoli “Federico II”
Il Microscopio elettronico a scansione
Polimeri Cos’è un monomero? Naturali,artificiali e sintetici.
Chimica e laboratorio I legami secondari Classi quarte/quinte Docente: Luciano Canu Anno Scolastico 2008/2009.
I POLIMERI CHE COS’È UN MONOMERO? NATURALI , ARTIFICIALI E SINTETICI
La sabbia è composta da un 25% di silicio. La prima cosa da fare è separarlo dalla sabbia. Il silicio deve essere purificato tramite diversi passaggi:
La sabbia, composta da un 25% di silicio, è presente praticamente ovunque, in tutto il mondo. La sabbia di quarzo, in particolare, ha quantitativi molto.
Composizione della sostanza ACQUA
La sabbia, composta da un 25% di silicio, è presente praticamente ovunque, in tutto il mondo. La sabbia di quarzo, in particolare, ha quantitativi molto.
Una REAZIONE CHIMICA è un processo chimico mediante il quale gli atomi delle sostanze che reagiscono rompono i legami che li uniscono per formare nuovi.
IDROCARBURI «Enrico Fermi»
Breve Introduzione al laboratorio: Vedere le particelle di Donato Di Ferdinando.
Le prime materie plastiche della storia erano ricavate da prodotti vegetali (caucciù), animali (corno) o fossili (ambra) l’americano Goodyear scoprì.
Progetto ”DIOR” - PROGRESS Summer Chemistry Lab-DIOR-PRO Laboratorio teorico – pratico di CHIMICA.
Obiettivo : determinare la lunghezza focale di una lente mediante l’equazione dei punti coniugati. Materiale : Righello Banco ottico provvisto di scala.
Chimica organica I Lezione. Chimica organica La chimica organica si occupa delle caratteristiche chimiche e fisiche delle molecole organiche. Si definiscono.
PROPRIETÀ DEI MATERIALI PER L’OTTICA Testo di riferimento: Scienza e ingegneria dei materiali. Una introduzione. W. D. Callister Jr.
Paolo Pistarà Principi di Chimica Moderna © Istituto Italiano Edizioni Atlas 2012 Copertina 1.
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
Transcript della presentazione:

SINTESI DI OPALE “E’ la più bella gemma che splende come fuoco del granato, porpora brillante dell’ametista ed il colore verde mare dello smeraldo, tutti scintillanti insieme, una incredibile unione”. PLINIO IL VECCHIO

L’opale (SiO2 +nH2O) ,minerale amorfo(va considerato come una sostanza liquida ad altissima viscosità,quindi non può modificare la propria forma),è composto da microscopiche sfere di silice,immerse in un gel a sua volta di silice, le quali particelle, a causa di repentini raffreddamenti e compressioni esercitate, si dispongono in reticolati ordinati. Ogni opale irradia lampi di colori sgargianti se colpiti da luce (tale peculiarità è detta OPALESCENZA,infatti “opale” deriva dal termine latino “opalus” che vuol dire “vedere un cambiamento di colore”). Tale fenomeno avviene poiché la luce viene diffratta,rifratta e riflessa dalle particelle riproducendo tutti i colori dello spettro a noi visibile. Tuttavia ogni opale possiede un proprio colore dominante determinato dalle dimensioni delle microsfere:quelle di grandezza maggiore originano un colore rosso, poco a poco che decrescono,invece, originano un colore blu.

Attualmente l’uomo riesce a sintetizzare l’opale in laboratorio Attualmente l’uomo riesce a sintetizzare l’opale in laboratorio. Lo scopo è il miglioramento della conoscenza sui materiali naturali, tentando così di poter applicare determinati fenomeni propri della natura alla nostra vita quotidiana (utilizzando l’opalescenza, si potrebbero costruire dispositivi funzionanti con lampi di luce e non più con elettroni). Intanto però è necessario che si comprenda esattamente il comportamento della luce all’interno dei cristalli fotonici dell’opale. La prima fase dell’esperimento constata nella sintesi in laboratorio del’ ”La regina di tutte le gemme”, come Shakespeare definì l’opale. L’obiettivo è la costruzione di una nanostruttura che sia molto simile a quella naturale; l’ultima fase è la visione della struttura tramite l’utilizzo del microscopio elettronico SEM.

IN LABORATORIO: Prima fase: - polimerizzazione(s’intende il processo con cui piccole molecole,monomeri, si legano tra loro per formare una grossa molecola,polimero) a temperatura costante e controllata(70-80°C ) di 3mL di metilmetacrilato che viene introdotto in un pallone con refrigerante in vetro all’interno del quale si trovano 16mL di H2O già portata alla temperatura di 70-80°C. La grandezza delle sfere prodotte dipende dalla temperatura che viene mantenuta e dalla loro concentrazione. In fine si aggiungono 0.016g di metilpropionamide il quale è un “attivatore” che serve a dare inizio alla reazione che porterà alla polimerizzazione. Dopo 40 minuti si può porre parte della soluzione in provette e porle in centrifuga a 5000 giri/minuto per 15 minuti. Rimossa l’acqua di scarto dalle provette e fatte opportunamente essiccare, si ottengono irridescenze che variano al modificarsi dell’inclinazione della provetta alla luce.

FORMULA CHIMICA FINALE: Il polimetilmetacrilato (PMMA) è una materia plastica composta da una serie di polimeri di metacrilato di metilene ottenuti da una polimerizzazione radicalica; H CH3 POLIMERAZIONE RADICALE CH3 C C [ CH2 C ]n H C O C O O O CH3 CH3 metilmetacrilato polimetilmetacrilato

Che cosa è una polimerizzazione radicalica? Una polimerizzazione radicalica è una diversa tipologia di polimerizzazione a catena, così definita perché ogni passaggio dipende da quello precedente. Il meccanismo della polimerizzazione radicalica prevede la formazione di radicali liberi a partire da un iniziatore radicalico(molecola che si decompone tramite una reazione omolitica di un legame). Nel processo di propagazione, che segue quello di attivazione in ogni polimerizzazione, il radicale reagisce con un altro monomero, costruendo infine una catena di monomeri legati che prende il nome di polimero.

Alle prese con il SEM: microscopio elettronico a scansione. Un microscopio elettronico utilizza come fonte di luce un fascio di elettroni, differenziandosi così da quello ottico. Esistono due tipi di microscopi elettronici : a trasmissione e a scansione(SEM). Nel SEM gli elettroni non attraversano il campione da esaminare, come invece avviene in quello a trasmissione, ma sono riflessi dalla superficie del campione. Tale microscopio è dotato di un potere di risoluzione pari a circa 10nm(inferiore rispetto a quello a trasmissione che è di circa 0.2nm) ma è in grado di fornire rappresentazioni tridimensionali. Nella seconda fase dell’esperimento si è potuto osservare il risultato della sintesi degli opali in laboratorio utilizzando il SEM, constatando che la nanostruttura degli opali sintetici era quanto più simile a quella naturale; si osservò,infatti, che le particelle si erano disposte in modo assolutamente ordinato formando file di esagoni perfetti.

Così si conclude la nostra esperienza in laboratorio caratterizzata da pazienza, precisione e passione; ci siamo divertite a metterci alla prova con una materia di studio,quale la chimica, che per la maggior parte di noi era stata conosciuta come materia esclusivamente teorica. Alla fine ,anche se con qualche incidente di percorso soprattutto con la bilancia elettronica analitica, possiamo affermare che l’esperimento è riuscito.

”Quando la natura finì di dipingere i fiori, di colorare gli arcobaleni e di tingere le piume degli uccelli, ripulì la tavolozza dei colori e li mescolò negli opali”. Du Ble. Esperienza opali: Sacchi Diana, III A, Liceo Classico E. Montale, San Donà di Piave, Venezia.