La Cooperazione Territoriale Europea nella nuova programmazione della Politica di Coesione La Cooperazione Territoriale Europea nella nuova programmazione della Politica di Coesione Venezia
2 Struttura della presentazione Quadro giuridico e contesto Cooperazione territoriale Confini dellEuropa Struttura dei programmi
3 Nuovo quadro giuridico Regolamento generale sui Fondi Strutturali che fissa gli obiettivi principali (Reg. EC 1083/2006 – 11/07/2006) Regolamento FESR che include un capitolo sulla cooperazione territoriale europea (Reg. EC 1080/2006 – 5/07/2006)) Regolamento per i Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera (GECT) (Reg. EC 1082/2006 – 5/07/2007) [Decisione del Consiglio sugli Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione : definiscono gli interventi dei Fondi – (2006/702/CE – 6/10/2006)]
4 Riorientamento della politica di coesione sulle priorità dell'Unione Articolazione attorno ai 3 pilastri dello sviluppo sostenibile Competitività (innovazione, ricerca, istruzione) ed accessibilità Occupazione ed inclusione sociale Ambiente e prevenzione dei rischi Rafforzamento della coesione economica e sociale Politica di coesione : elemento principale per uno sviluppo armonioso dell'insieme della Comunità
5 Strategia di Lisbona Marzo 2000 (Lisbona), il Consiglio si fissa come obiettivo per lUE di arrivare entro il 2010 « alleconomia della conoscenza la più competitiva al mondo » Marzo 2000 (Lisbona), il Consiglio si fissa come obiettivo per lUE di arrivare entro il 2010 « alleconomia della conoscenza la più competitiva al mondo » Realizzazione di questo obiettivo tramite una strategia che mira : Realizzazione di questo obiettivo tramite una strategia che mira : Ad una transizione verso una società ed una economia basate sulla conoscenza, con delle politiche efficaci e delle riforme per rafforzare la competitività e linnovazione. Ad una transizione verso una società ed una economia basate sulla conoscenza, con delle politiche efficaci e delle riforme per rafforzare la competitività e linnovazione. Modernizzare il modello sociale europeo investendo nelle risorse umane e lottando contro lesclusione sociale Modernizzare il modello sociale europeo investendo nelle risorse umane e lottando contro lesclusione sociale Göteborg (giugno 2001) aggiunge una dimensione ambientale e chiede di esaminare le conseguenze economiche, sociali e ambientali di tutte le politiche (sviluppo sostenibile) Göteborg (giugno 2001) aggiunge una dimensione ambientale e chiede di esaminare le conseguenze economiche, sociali e ambientali di tutte le politiche (sviluppo sostenibile)
6 Strategia di Lisbona rinnovata Metà percorso – risultati insoddisfacenti: il Consiglio (marzo 2005) decide di focalizzare la strategia di Lisbona sulla crescita e loccupazione attraverso tre assi: Fare dellEuropa una zona più attraente per linvestimento e il lavoro Mettere la conoscenza e linnovazione al servizio della crescita Creare degli impieghi più numerosi e di migliore qualità
7 Fondi strutturali OBIETTIVI Convergenza: per regioni in ritardo di sviluppo (<75% della media comunitaria) Competitività e occupazione: regioni che necessitano consolidamento delle loro attività attraverso un rafforzamento della competitività Cooperazione territoriale: anche per affrontare aumento numero frontiere
8 IL NUOVO OBIETTIVO 3 Cooperazione territoriale Europea INTERREG : da programma d'iniziativa comunitaria ad un obiettivo specifico Quadro giuridico migliorato ( Disposizioni specifiche per la cooperazione, GECT) 75% di cofinanziamento per tutte le regioni (in alcuni casi 85%)
9 Cooperazione territoriale europea INTERREG I miliardo EUR (FESR): solo transfrontaliero INTERREG II ,6 miliardi (FESR): transfrontaliero + transnazionale dal 1997 INTERREG III ,8 miliardi EUR (FESR) : transfrontaliero, transnazionale e interregionale COOPERAZIONE TERRITORIALE ~ 7.7 miliardi EUR (FESR) : transfontaliero, transnazionale e interregionale
10 Cooperazione territoriale Europea Cooperazione transfrontaliera Cooperazione transnazionale Cooperazione interregionale e reti
Cooperazione transfrontaliera Cooperazione transfrontaliera
12 Cooperazione transfrontaliera programmi Cooperazione transfrontaliera programmi
13 Zone ammissibili Zone NUTS III (= Province, countries, départements) Zone NUTS III (= Province, countries, départements) Possibilità 20% del bilancio di un programma speso in zone NUTS III adiacenti Possibilità 20% del bilancio di un programma speso in zone NUTS III adiacenti Confini marittimi (>150km) Confini marittimi (>150km) Frontiere esterne : ENPI o IPA Frontiere esterne : ENPI o IPA
14 8 programmi: Italia – Malta Italia – Francia (Marittimo) Italia – Francia (Terrestre) Italia – Svizzera Italia – Austria Italia – Slovenia Italia – Grecia Cooperazione territoriale in Italia
15 Temi per la cooperazione transfrontaliera Sviluppo piccole e medie imprese, scambi commerciali; gestione delle risorse naturali e culturali nonché prevenzione rischi naturali e tecnologici; sostegno alle relazioni tra le zone urbane e rurali; miglioramento del trasporto, delle reti di informazione, gestione dell'acqua, rifiuti e energia; collaborazione nell'ambito della salute, della cultura, del turismo e dell'istruzione.
16 Programma Operativo Italia - Slovenia
17 QUADRO TERRITORIALE
18 Obiettivi generali Assicurare unintegrazione territoriale sostenibile; Assicurare unintegrazione territoriale sostenibile; Aumentare la competitività e lo sviluppo di una società basata sulla conoscenza; Aumentare la competitività e lo sviluppo di una società basata sulla conoscenza; Migliorare la comunicazione e la cooperazione sociale e culturale. Migliorare la comunicazione e la cooperazione sociale e culturale.
19 Priorità 1 Ambiente ed integrazione territoriale sostenibile Proteggere le bio-diversità e garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali; Proteggere le bio-diversità e garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali; proteggere lambiente contro le calamità naturali e linquinamento, aumentare lutilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; proteggere lambiente contro le calamità naturali e linquinamento, aumentare lutilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; migliorare laccessibilità e i sistemi di trasporto ed aumentare lintegrazione fra le aree urbane e rurali; migliorare laccessibilità e i sistemi di trasporto ed aumentare lintegrazione fra le aree urbane e rurali; rafforzare lintegrazione territoriale allinterno di aree omogenee. rafforzare lintegrazione territoriale allinterno di aree omogenee.
20 Priorità 2 Competitività e società basata sulla conoscenza Sviluppare congiuntamente le potenzialità turistiche; Sviluppare congiuntamente le potenzialità turistiche; aumentare la competitività delle PMI; aumentare la competitività delle PMI; creare e rafforzare reti materiali e immateriali; creare e rafforzare reti materiali e immateriali; promuovere leconomia basata sulla conoscenza; promuovere leconomia basata sulla conoscenza; aumentare i posti di lavoro attraverso sistemi coordinati di istruzione superiore e formazione professionale. aumentare i posti di lavoro attraverso sistemi coordinati di istruzione superiore e formazione professionale.
21 Priorità 3 Integrazione sociale Rafforzare i sistemi di comunicazione; Rafforzare i sistemi di comunicazione; preservare e collegare la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale e migliorare gli scambi culturali; preservare e collegare la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale e migliorare gli scambi culturali; rafforzare i sistemi di comunicazione; rafforzare i sistemi di comunicazione; aumentare la qualità della vita attraverso lo sviluppo coordinato dei sistemi sanitari e del welfare.
22 Programma Operativo Italia - Austria
23 Quadro territoriale
24 Obiettivi generali Promuovere lo sviluppo equilibrato, sostenibile e duraturo e lintegrazione armoniosa dellarea transfrontaliera; Promuovere lo sviluppo equilibrato, sostenibile e duraturo e lintegrazione armoniosa dellarea transfrontaliera; Rafforzare la competitività e lattrattività dellarea di programma Rafforzare la competitività e lattrattività dellarea di programma
25 Priorità 1 Relazioni economiche, competitività e diversificazione Sostegno alle PMI; Sostegno alle PMI; Interventi turistici di marketing e cooperazione; Interventi turistici di marketing e cooperazione; Ricerca, innovazione e società dellinformazione; Ricerca, innovazione e società dellinformazione; Risorse umane nel mercato del lavoro Risorse umane nel mercato del lavoro
26 Priorità 2 Territorio e sostenibilità Aree protette, paesaggio naturale e culturale, protezione dellambiente e della biodiversità; Aree protette, paesaggio naturale e culturale, protezione dellambiente e della biodiversità; prevenzione dei rischi naturali, tecnologici e protezione civile; prevenzione dei rischi naturali, tecnologici e protezione civile; energie rinnovabili, risorse idriche e sistemi di approvvigionamento e di smaltimento; energie rinnovabili, risorse idriche e sistemi di approvvigionamento e di smaltimento; organizzazioni di sviluppo transfrontaliero, partenariato, reti, sistemi urbani e rurali; organizzazioni di sviluppo transfrontaliero, partenariato, reti, sistemi urbani e rurali; accessibilità ai servizi di trasporto, di telecomunicazione ed altri servizi; accessibilità ai servizi di trasporto, di telecomunicazione ed altri servizi; cultura, sanità ed affari sociali. cultura, sanità ed affari sociali.
Cooperazione transnazionale
28 Cooperazione transnazionale : 13 programmi Cooperazione transnazionale : 13 programmi
29 Temi per la cooperazione transnazionale Innovazione: reti scientifiche e tecnologiche, ricerca e sviluppo tecnologico; ambiente e prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, sicurezza marittima; miglioramento dell'accessibilità alle grandi reti e interoperabilità dei sistemi; sviluppo urbano sostenibile. 20% possono essere spesi fuori della zona ammissibile 10% possono essere spesi fuori UE se a beneficio regioni UE
30 LItalia nella Cooperazione transnazionale 2007 – Programma Sud Est 2. Programma Spazio Alpino (approvato 20/09/2007) 3. Programma Centro Europa 4. Programma Mediterraneo
31 Programma Operativo SEE (South East Europe)
32 QUADRO TERRITORIALE SEE
33 OBIETTIVI SPECIFICI aumentare le competenze nel campo della creazione e della disseminazione di innovazione; aumentare le competenze nel campo della creazione e della disseminazione di innovazione; implementare laccessibilità verso le aree di potenziale crescita economica e tra le stesse – rafforzando contemporaneamente le vie di comunicazione e i trasporti interni; implementare laccessibilità verso le aree di potenziale crescita economica e tra le stesse – rafforzando contemporaneamente le vie di comunicazione e i trasporti interni; eliminare gli effetti delle barriere esistenti; eliminare gli effetti delle barriere esistenti; ridurre le disparità socio-economiche a livello transnazionale, nazionale e regionale; ridurre le disparità socio-economiche a livello transnazionale, nazionale e regionale; migliorare le condizioni di vita; migliorare le condizioni di vita; valorizzare il patrimonio naturale e culturale; valorizzare il patrimonio naturale e culturale; potenziare la cooperazione tra regioni con strumenti di governance, networks e strutture ad hoc. potenziare la cooperazione tra regioni con strumenti di governance, networks e strutture ad hoc.
34 PRIORITA 1 Facilitare linnovazione e limprenditorialità sviluppare tecnologie e reti innovative in specifici settori sviluppare tecnologie e reti innovative in specifici settori sviluppare un ambiente favorevole per limprenditoria innovativa sviluppare un ambiente favorevole per limprenditoria innovativa migliorare il quadro di riferimento e aprire la strada allinnovazione migliorare il quadro di riferimento e aprire la strada allinnovazione
35 PRIORITA 2 Protezione e miglioramento dellambiente gestione integrata delle acque e prevenzione dei rischi di innondazioni trasnazionali; gestione integrata delle acque e prevenzione dei rischi di innondazioni trasnazionali; incrementare la prevenzione dei rischi ambientali; incrementare la prevenzione dei rischi ambientali; promuovere la cooperazione nella gestione delle risorse naturali e delle aree protette; promuovere la cooperazione nella gestione delle risorse naturali e delle aree protette; promuovere lefficienza energetica e delle risorse. promuovere lefficienza energetica e delle risorse.
36 PRIORITA 3 Miglioramento dellaccessibilità migliorare il coordinamento nella promozione, pianificazione e realizzazione delle reti di trasporto primario e secondario; migliorare il coordinamento nella promozione, pianificazione e realizzazione delle reti di trasporto primario e secondario; sviluppare strategie per affrontare il digital divide sviluppare strategie per affrontare il digital divide migliorare il quadro di riferimento per le piattaforme multimodali. migliorare il quadro di riferimento per le piattaforme multimodali.
37 PRIORITA 4 Sviluppo di sinergie transnazionali per aree di crescita sostenibile Affrontare problemi cruciali che interessano le aree metropolitane e i sistemi regionali di insediamenti; Affrontare problemi cruciali che interessano le aree metropolitane e i sistemi regionali di insediamenti; promuovere uno schema bilanciato di aree di crescita attrattive e accessibili; promuovere uno schema bilanciato di aree di crescita attrattive e accessibili; Promuovere luso dei valori culturali per lo sviluppo. Promuovere luso dei valori culturali per lo sviluppo.
38 Programma Operativo SPAZIO ALPINO
39 Quadro Territoriale
40 OBIETTIVO GENERALE Il Programma Spazio Alpino 2007 – 2013 mira ad incrementare la competitività e lattrattività dello spazio di cooperazione attraverso lo sviluppo di azioni congiunte nei settori nei quali la cooperazione transnazionale è necessaria per produrre soluzioni sostenibili; richiamo Gotheborg e Lisbona (crescita occupazione sostenibilità, competitività); approccio strategico (largo coinvolgimento, capitalizzazione, approccio integrato).
41 OBIETTIVI SPECIFICI (1/3) promuovere linnovazione, limprenditorialità e rafforzare le capacità di ricerca e innovazione per PMI; trasformare lo Spazio Alpino in un area attraente dove vivere, lavorare, investire; Obiettivi soprattutto di politica economica, (Asse 1) rivolti ai settori produttivi dellarea (promozione della ricerca e dellinnovazione attraverso azioni sostenibili.
42 OBIETTIVI SPECIFICI (2/3) migliorare laccessibilità dello Spazio Alpino e gestire le conseguenze economiche ed ambientali dei sistemi di trasporto; migliorare laccessibilità ai servizi e la connettività allinterno dello Spazio Alpino; Accessibilità intesa in senso ampio (reti materiali e immateriali); promozione della mobilità dolce o sostenibile e delle conseguenze delle infrastrutture ad alto impatto.
43 OBIETTIVI SPECIFICI (3/3) proteggere, gestire e potenziare le risorse naturali e culturali per lo sviluppo sostenibile; prevenire e mitigare i rischi naturali, gestirne le conseguenze con particolare attenzione agli impatti del mutamento climatico; Accento sulla prevenzione e gestione del rischio ambientale e sulle conseguenze degli impatti delle variazioni climatiche nelle Alpi (gestione delle conseguenze).
44 PRIORITA 1 Competitività e attrattività dello Spazio Alpino; rafforzare le capacità di innovazione delle PMI, creando ambienti appropriati per il loro sviluppo e promuovendo la cooperazione stabile tra centri di RST e PMI; migliorare le opportunità di sviluppo baste sui settori tradizionali e sul patrimonio culturale come pure sui settori emergenti a livello transnazionale; rafforzare le relazioni tra ambiente rurale e urbano a lo sviluppo delle aree periferiche.
45 OBIETTIVI SPECIFICI (2/3) migliorare laccessibilità dello Spazio Alpino e gestire le conseguenze economiche ed ambientali dei sistemi di trasporto; migliorare laccessibilità ai servizi e la connettività allinterno dello Spazio Alpino; Accessibilità intesa in senso ampio (reti materiali e immateriali); promozione della mobilità dolce o sostenibile e delle conseguenze delle infrastrutture ad alto impatto.
46 OBIETTIVI SPECIFICI (3/3) proteggere, gestire e potenziare le risorse naturali e culturali per lo sviluppo sostenibile; prevenire e mitigare i rischi naturali, gestirne le conseguenze con particolare attenzione agli impatti del mutamento climatico; Accento sulla prevenzione e gestione del rischio ambientale e sulle conseguenze degli impatti delle variazioni climatiche nelle Alpi (gestione delle conseguenze).
47 PRIORITA 1 Competitività e attrattività dello Spazio Alpino rafforzare le capacità di innovazione delle PMI, creando ambienti appropriati per il loro sviluppo e promuovendo la cooperazione stabile tra centri di RST e PMI; migliorare le opportunità di sviluppo baste sui settori tradizionali e sul patrimonio culturale come pure sui settori emergenti a livello transnazionale; rafforzare le relazioni tra ambiente rurale e urbano a lo sviluppo delle aree periferiche.
48 PRIORITA 2 Accessibilità e connettività Assicurare laccesso ai servizi pubblici, alle infrastrutture dei trasporti, dellinformazione, della comunicazione e della conoscenza nellarea programma; promuovere e migliorare laccesso e lutilizzo delle infrastrutture esistenti al fine di ottimizzare i benefici economici e sociali, e di ridurre le conseguenze sullambiente; migliorare la connettività per il rinforzo di modelli di sviluppo territoriale policentrico e per definire le basi per una società guidata dalla conoscenza e dalla scienza dellinformazione; promuovere modelli di mobilità sostenibili e innovativi con specifica attenzione alle problematiche dellambiente, della salute e delle pari opportunità; mitigare le conseguenze negative dei flussi di traffico attraverso le Alpi.
49 PRIORITA 3 Ambiente e prevenzione del rischio migliorare la cooperazione sui temi della protezione ambientale; stimolare approcci integrati alla pianificazione e gestione delle risorse naturali e dellambiente culturale stimolare lo sviluppo dellefficienza nel consumo delle risorse con rispetto allutilizzo dellacqua, dellenergia, del territorio, delle materie prime e di altre risorse naturali; affrontare gli effetti del cambio climatico; prevedere, mitigare e gestire gli impatti dei rischi naturali e tecnologici.
50 Programma Operativo MEDITERRANEO
51 QUADRO TERRITORIALE
52 Obiettivo Generale Rafforzare lintegrazione e la competitività economica dello spazio MED rispetto alle altre aree europee; promuovere lo sviluppo sostenibile e valorizzare le risorse naturali dello spazio MED; proteggere lambiente, anticipare i cambiamenti climatici e uso dellenergia.
53 Obiettivi specifici Rafforzare la capacità di innovazione e la competitività degli attori economici; Rafforzare la capacità di innovazione e la competitività degli attori economici; migliorare lefficienza energetica; migliorare lefficienza energetica; proteggere e valorizzare le risorse territoriali sensibili; proteggere e valorizzare le risorse territoriali sensibili; prevenire i rischi marittimi e rafforzare la sicurezza marittima; prevenire i rischi marittimi e rafforzare la sicurezza marittima; ottimizzare lutilizzo dei network (materiali ed immateriali) per favorire lo sviluppo economico ottimizzare lutilizzo dei network (materiali ed immateriali) per favorire lo sviluppo economico promuovere lintegrazione transnazionale dello spazio ME. promuovere lintegrazione transnazionale dello spazio ME.
54 Programma Operativo Central Europe
55 QUADRO TERRITORIALE
56 OBIETTIVO GENERALE Rafforzare la coesione territoriale, promuovere lintegrazione interna ed accrescere la competitività dellEuropa Centrale Coesione territoriale: le persone non devono essere svantaggiate rispetto al luogo in cui vivono; Coesione territoriale: le persone non devono essere svantaggiate rispetto al luogo in cui vivono; Integrazione: rimuovere le barriere al libero movimento in termini fisici, legali, sociali ed economici; Integrazione: rimuovere le barriere al libero movimento in termini fisici, legali, sociali ed economici; Competitività: intesa non solo come puro fattore economico ma come la somma di più fattori (qualità di vita, sostenibilità, pari opportunità ecc.). Competitività a livello locale quale risultato dellapertura dei mercati e delladozione della moneta unica. Competitività: intesa non solo come puro fattore economico ma come la somma di più fattori (qualità di vita, sostenibilità, pari opportunità ecc.). Competitività a livello locale quale risultato dellapertura dei mercati e delladozione della moneta unica.
57 OBIETTIVI SPECIFICI 1. Migliorare la competitività dellEuropa centrale rafforzando le strutture dellinnovazione e dellaccessibilità Innovazione e accessibilità quali fattori essenziali per la competitività dellEuropa Centrale; Innovazione e accessibilità quali fattori essenziali per la competitività dellEuropa Centrale; Linnovazione quale uno degli elementi di forza per la prosperità economica; Linnovazione quale uno degli elementi di forza per la prosperità economica; Laccessibilità in termini di connettività e accesso alle ICT. Laccessibilità in termini di connettività e accesso alle ICT.
58 OBIETTIVI SPECIFICI 2. Migliorare lo sviluppo sostenibile territoriale equilibrato e sostenibile migliorando la qualità dellambiente e sviluppando lattrattività di città e regioni sviluppo dellambiente e delle risorse naturali in modo da preservarle per le future generazioni; sviluppo dellambiente e delle risorse naturali in modo da preservarle per le future generazioni; migliorare la qualità dellambiente mitigando gli impatti del rischio antropico e naturale; migliorare la qualità dellambiente mitigando gli impatti del rischio antropico e naturale; le città e le regioni in tale contesto devono perserguire obiettivi di qualità e attrattività dei luoghi in cui vivere e investire. le città e le regioni in tale contesto devono perserguire obiettivi di qualità e attrattività dei luoghi in cui vivere e investire.
Cooperazione interregionale
60 Attualmente 4 programmi Zona sud (Valencia – Spagna) Zona ovest (Lille – Francia) Zona est (Vienna – Austria) Zona nord (Rostock – Germania )
61 INTERREG IV C : un unico programma AdG: Conseil Régional Nord Pas de Calais STC: Lille Info points: Lille Valencia Katowice Rostock
62 Cooperazione Interregionale Principalmente tramite la creazione di reti di cooperazione regionale per lo scambio di esperienze e buone pratiche per migliorare limplementazione della politica regionale Obiettivi basati sulla strategia di Lisbona e Göteborg
63 Cooperazione interregionale nei programmi obiettivi Convergenza e Competitività Asse specifico nei programmi obiettivo 1 e 2 (facoltativo). In questo caso, ogni partner finanzia le proprie attività dai rispettivi programmi.
64 Regioni per il cambiamento economico (RfEC) Iniziativa della Commissione che funziona nellambito dellobiettivo cooperazione territoriale (COM(2006)675 – 8/11/2006) Dedicata allindividuazione delle migliore prassi nella modernizzazione economica (reti su tematiche proposte dalla Commissione) Diffusione di queste prassi a tutte le regioni in modo da promuovere la crescita regionale e contribuire a ridurre le disparità economiche
65 Regioni per il cambiamento economico: tematiche I. Investimenti e occupazione Migliorare la qualità dellaria … II. Miglioramento della conoscenza e dellinnovazione Migliorare la capacità delle regioni in materia di ricerca e innovazione … III. Impieghi più numerosi e di migliore qualità Migliorare le qualifiche professionali necessarie allinnovazione … IV. Dimensione territoriale della politica di coesione Trarre profitto dei mari e degli oceani …
66 Opzione Accelerata (Fast Track Option) Introduzione nelle RfEC di unopzione accelerata al fine di consentire una rapida disseminazione dei risultati mediante i programmi di politica regionale (convergenza e competitività). Per le reti che operano nellambito dellopzione accelerata, la Commissione offrirà un sostegno continuo di consulenza e alloccorrenza un sostegno amministrativo.
67 Tipi di operazioni: (1) progetti iniziative regionali Priorità 1: Innovazione e economia della conoscenza Ricerca, tecnologia e sviluppo Società dellinformazione Imprenditorialità, PMI e sviluppo economico Occupazione, risorse umane e formazione Priorità 2: Ambiente e prevenzione dei rischi Energia e trasporti pubblici sostenibili Biodiversità e tutela del patrimonio naturale Rischi naturali e tecnologici Gestione dellacqua e dei rifiuti Valorizzazione del patrimonio culturale
68 Tipi di operazioni: (2) Capitalizzazione / Opzione Fast Track Insegnamenti basati sullesperienza di INTERREG IIIC Trasferimento delle buone prassi identificate in reti regionali, in particolare verso i programmi di convergenza, competitività e cooperazione territoriale per implementazione 30 temi per lOpzione Fast track, divisi tra INTERREG IVC e URBACT Partenariato esteso che include regioni con vari livelli di esperienza Partenariato associato al settore politico, decisionale, esperti Coinvolgimento attivo della Commissione
69 Confini dellUE Nuovo contesto politico: vicinanza e allargamento Cooperazione con i paesi terzi (vicinanza) tramite lENPI (European Neighbourhood and Partnership Instrument) Cooperazione con i paesi candidati o potenzialmente candidati (allargamento) tramite lIPA (Instrument for Pre-Accession)
70 Confini dellUE Programmi ENPI gestiti esclusivamente dalla DG Relazioni Esterne (contesto politico) e da Europaid (implementazione) Programmi IPA : DG Politica Regionale è capofila con la collaborazione della DG Allargamento e delle delegazioni
71 Programmi IPA 1. Adriatico 2. Slovenia – Croazia 3. Ungheria – Serbia 4. Ungheria – Croazia 5. Romania – Serbia 6. Bulgaria – Serbia 7. Bulgaria – FYRO Macedonia 8. Bulgaria – Turchia 9. Grecia – FYRO Macedonia 10.Grecia – Albania 11.Grecia – Turchia 12. [Cipro – Turchia]
72 Obiettivo generale Rafforzare le capacità di sviluppo sostenibile della Regione Adriatica attraverso una strategia concordata tra i partner dei territori eleggibili.
73 Priorità 1 Cooperazione economica, sociale ed istituzionale Rafforzamento della ricerca ed innovazione per contribuire alla crescita e dello sviluppo dellarea adriatica attraverso la cooperazione economica, sociale ed istituzionale
74 Priorità 2 Risorse naturali, culturali e prevenzione dei rischi Promozione, valorizzazione e protezione delle risorse naturali e culturali attraverso la gestione congiunta dei rischi tecnologici e naturali
75 Priorità 3 Accessibilità e Reti Rafforzamento ed integrazione delle reti infrastrutturali esistenti, promozione di servizi di trasporto di informazione ed comunicazione
76 Grazie per lattenzione Maggiori informazioni sul sito: