Mario Benassi copyright Decima lezione Strutture organizzative per l’innovazione sobrero 4 Lezione 10 Mario Benassi copyright
Mario Benassi copyright Introduzione Molte organizzazioni sono attraversate dal problema della “dualita’” essere innovativi (pensare a nuovi prodotti, nuovi bisogni, nuovi mercati) essere efficienti dal punto di vista operativo (ottimizzare le attività di produzione e di vendita dei prodotti già esistenti) La specializzazione e la separazione delle due entità è possibile solo fino ad un certo punto fare notare che il tema della innovazione è pervasivo in quanto interessa la totalità della impresa (nuovi prodotti nascono dalla osservazione e dal miglioramento di quelli esistenti, etc.) esistono luoghi specifici per le attività di rd (vi sono lab di ricerca, vere e proprie riserve della azienda) e vi sono organizzazioni deputate specificatamente alla innovazione come le contract research organizations Lezione 10 Mario Benassi copyright
Mario Benassi copyright Il problema Quale struttura organizzativa? divisione del lavoro e coordinamento dimensione verticale (specializzazione orizzontale del lavoro); dimensione verticale (sovra-sottosubordinazione delle unità e delle posizioni) grado di formalizzazione grado di accentramento decisionale Quali alternative confrontare e come scegliere? le alternative strutturali per la rd sono derivate da quelle già note. sembrerebbe quindi tutto risolto ma occorre tener conto della differenziazione strutturale (la r&d vuole dire cose diverse, e i settori presentano particolari specificità) ricerca è attività basata sulle conoscenze (e quindi fortemente immateriale), è labiour intensive, e si sviluppa tipicamente per progetti ci sono altri due problemi: occorre indirizzare le competenze tecnologiche a progetti concreti (non serve sapere tutto sulla teoria del cad..), e occorre seguire la evoluzione delle singole tecnologie (non ci si puo distrarre, pena il fatto di non approffittare del passaggio dal cad a due dimensioni al cad 3d) le alternative strutturali disponibili tentano di rispondere a questo interrogativo: quella funzionale è orientata alle discipline scientifico-tecnologiche, quella per progetti guarda alle applicazioni empiriche Lezione 10 Mario Benassi copyright
La struttura funzionale riunire in uno stesso raggruppamento i ricercatori, gli specialisti e i tecnici della stessa disciplina (criterio: omogeneità delle competenze) vantaggi: evidenzia le competenze rilevanti favorisce processi di interazione e comunicazione tra specialisti incentiva approfondimento a livello dei singoli temi di ricerca favorisce approfondimento dei temi a medio-lungo termine rende più facile il raggiungimento di una massa critica in termini di mix e numero di ricercatori non è una novità: si è trasferito il modello secondo cui erano e sono organizzate le università (es. poli ha dip di bioingegneria, chimica industriale, ingengneria chimica, conservazione e storia della architettura, etc.) Lezione 10 Mario Benassi copyright
La struttura funzionale struttura funzionale di una impresa farmaceutica Lezione 10 Mario Benassi copyright
Mario Benassi copyright Struttura funzionale Svantaggi asimmetria nella percezione di criticità di un programma di ricerca si sviluppano comportamenti e modalità operative “chiusi” diventa difficile adattarsi ai mutamenti di obiettivi della impresa 1 scarso contributo= scarsa criticità attribuita 2 ciascun gruppo di lavoro “va per proprio conto” Lezione 10 Mario Benassi copyright
Struttura funzionale realizzata in relazione al ciclo di R&D Lezione 10 Mario Benassi copyright
Struttura funzionale realizzata in relazione al ciclo di R&D Lezione 10 Mario Benassi copyright
Struttura per prodotti struttura funzionale mostra limiti di efficacia in relazione alla presenza di tipologie di prodotti e processi molto differenti tra loro effetti alcune aree possono essere irrilevanti per una linea di prodotto, e decisive per una altra diventa necessario collegare tra loro discipline diverse orientandole allo sviluppo di un prodotto e-o di un processo ben definito e identificato (es. farmaci anti-Aids) Lezione 10 Mario Benassi copyright
Struttura per prodotti altre variabili per scegliere str per prodotti grado di diversità prodotti stessi assenza-presenza di vantaggi di costo relativi alla condivisione di strutture tecniche (in questo caso favorita la struttura funzionale) frammentazione delle conoscenze tecniche specialistiche Lezione 10 Mario Benassi copyright
Struttura per progetti assume come criterio di divisione del lavoro e di coordinamento un progetto si verifica quando: è necessaria una forte interdisciplinarietà quando le risorse debbono essere combinate su una base specifica quando la integrazione deve essere elevata quando il progetto rappresenta un elemento di criticità per la azienda ricercatori che appartengono alla stessa area disciplinare possono essere allocati su progetti diversi, in questo modo si verifica una separazione (seppure temporanea) Lezione 10 Mario Benassi copyright
Mario Benassi copyright Struttura a matrice dalla mono alla plurifocalizzazione matrice: due linee di riporto (invece di una) si mantiene una forte specializzazione sulle aree e sulle discipline scientifiche e allo stesso tempo si “mobilitano” le risorse in modo appropriato per la realizzazione di particolari progetti e iniziative Lezione 10 Mario Benassi copyright
Mario Benassi copyright Struttura a matrice matrice debole, bilanciata e forte in funzione di come percentualmente si ripartisce l’organico tra strutture funzionali e matriciali Lezione 10 Mario Benassi copyright
Tipologie R&D nei processi di internazionalizzazione Transfer technology unit (TTU) Indigenous Technology Unit (ITU) Global Technology Unit (GTU) Corporate Technology Unit (CTU) motivazioni alla internazionalizzazione: legate alla domanda (specificità locali) legate alla offerta di fattori di produzione (basso prezzo o quantità abbondante) legate a fattori locali (fronteggiare un concorrente, trarre vantaggio da management locale particolarmente aggressivo, etc) Lezione 10 Mario Benassi copyright
Linee di progettazione delle unità di R&D. Fattori da considerare economie di scala e di scopo dimensione strategica comunicazione personale Meccanismi inserire le nuove unità (caso Glaxo) adottare processi di budgeting e controllo appropriati favorire la creazione di reti di comunicazione personale efficace Lezione 10 Mario Benassi copyright