UNA STORIA … DEL CAVOLO! Da chi e come sono stati inventati i “CAPUSI AGRI” ? Gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Tonadico, tra fantasia e realtà, vi svelano questo segreto raccontandovi una storia davvero speciale.
In un sereno giorno di novembre, la formica vagabonda Ticola Tacola ritornò dal suo lungo viaggio e andò a far visita alla “Compagnia delle formicole Primierotte” a “Fosna” in Val Canali. GABRIEL SVEVA
Dopo i calorosi saluti alle amiche, Ticola Tacola aprì il suo zainetto e mostrò a tutte i semi che aveva raccolto durante il suo lungo viaggio. Tra essi ve n’era uno rotondo, proprio adatto al gioco del golf. GIULIA AURORA
Entusiaste del semino, decisero di disputare una partita a golf nel grande prato. Ma un colpo dato con troppa energia fece cadere il seme in una buca nascosta nel terreno, ai margini del bosco. NICOLO’ LUCIANO
Le formiche cercarono il seme per molti giorni, finchè una notte leggeri fiocchi di neve fecero la loro prima comparsa coprendo tutto il paesaggio. Le formiche decisero allora di concludere la ricerca del seme e di andare in letargo. SAMUELE C. GUSTAVO
Passarono i lunghi mesi invernali e incoraggiate dai raggi tiepidi del sole primaverile, le formiche iniziarono a girovagare nuovamente per i prati e i boschi di Fosna. VITTORIA MARY
Le formiche si erano ormai dimenticate del piccolo seme, che nel silenzio del suo buchino si era trasformato, prima in una piccola piantina e poi con il passare dei mesi in una bella e compatta palla di foglie verdi smeraldo. GABRIELE CARLO
Era ormai arrivato ottobre con i suoi meravigliosi colori e un gruppo di formiche si diresse verso il bosco a raccogliere le ultime provviste per affrontare l’inverno … ma ecco ergersi davanti ai loro occhi la palla di foglie verdi!! MERAVIGLIA… STUPORE …TERRORE !!! CHE COSA SARA’? MICHELE ELENA
Chiamato il formicaio a raccolta, decisero di consultare il Riccio Lampone, l’amico saggio, che le consigliò di portare via la strana pianta, perché avrebbe potuto essere pericolosa per tutti gli abitanti del bosco! SILVIA SIMONE
Allora fecero chiamare il forzuto Scarabeo Bucaneve, che fece rotolare la palla di foglie verdi fino al grande buco che portava alla tana della talpa Brisa Grisa. Con un colpo secco la fece precipitare nel buio delle gallerie sotterranee. DANIELE DAVIDE
La talpa Brisa Grisa, che stava tranquillamente riposando in una delle sue tane, sentì un tonfo sordo e poi vide rotolare verso di lei una cosa strana che occupava tutto lo spazio della galleria. Decise allora di espellerla dalla sua tana e con il muso e le zampe la spinse per molti chilometri, finchè non la fece sbucare in un piccolo orto. ERICA STEPHANIE
Era l’orticello del Meto, un vecchio e povero contadino che ormai da anni viveva nel suo masetto vicino al laghetto Welsperg. Quella sera quando si recò nell’orto per raccogliere le carote, vide la strana palla verde e la raccolse incuriosito. ELISA MIRCA
Rientrato nel maso decise di assaggiare la pianta sconosciuta e dato che era sdentato la tagliò in tante sottili striscioline che mise in una scodella con del sale. Purtroppo il vecchio Meto era anche smemorato … appoggiò la scodella e il suo contenuto in un angolo della cucina e se ne dimenticò per diverse settimane. MARCO SARA
Era ormai giunta la fine di novembre e il vecchio Meto aveva terminato di sistemare la legna quando , entrato in casa, sentì un odore pungente. Andò verso il punto da dove proveniva e vide la scodella contenente la striscioline sottili dimenticate 5 settimane prima . SAMUELE T. ALEX
Osservò che la strana verdura aveva cambiato colore, era di un verde più scuro e aveva fermentato nell’acqua che si era formata assieme al sale da lui aggiunto. Dubbioso decise di assaggiarne un po’. YLENIA LUCA
CAVOLO!!! Niente male pensò el Meto … e dopo aver cotto una bella polentina e del cotechino , invitò alcuni amici che apprezzarono molto il pranzo e assieme a lui scelsero il nome per questa gustosa e semplice pietanza: POLENTA-CAPUSI AGRI-SCORZETE DENILSA LARA
FINE