Ipertesto, navigazione e cenni HTML
Il concetto di “Ipertesto” Definizione: Modello testuale in cui le diverse unità di contenuti non sono articolate secondo un ordine lineare prestabilito, ma secondo una struttura a reticolare. Un testo tradizionale (libro, film) prevede una modalità di consultazione predefinita: sequenziale. Un ipertesto non prevede un percorso fisso di consultazione o navigazione: avviene seguendo liberamente i possibili collegamenti impostati dall’autore dell’ipertesto Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Ipertesto Un ipertesto nasce dalla combinazione di: nodi: i singoli blocchi dicontenuti (come le pagine di un sito Web); collegamenti: i nessi logici (o fisici) tra un blocco e l’altro L’autore di un ipertesto crea i nodi (contenuti) e stabilisce collegamenti. Web è sinonimo di ipertesto: Internet è oggi in un unico, immenso ipertesto di dati, documenti e risorse (testi, immagini, suoni e filmati), composto da milioni di nodi (pagine) e collegamenti. Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Ipertesto Il funzionamento del Web è basato su: protocollo HTTP (Hyper-Text Transfer Protocol, protocollo per il trasferimento di ipertesti) linguaggio HTML (Hyper-Text Markup Language, linguaggio per la definizione di ipertesti) Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
La “Navigazione” o Browsing La modalità di consultazione di un ipertesto viene definita “navigazione” o bowsing I programmi per la consultazione degli ipertesti su Internet (ossia per “navigare” sulla Rete) sono i web browser I browser web sono dei Client HTTP che consentono di: accedere alle pagine web (risorse) di un Server HTTP interpretare il codice HTML e visualizzare gli elementi delle pagine (testi, immagini, animazioni, suoni, filmati) navigare tra pagine web mediante i collegamenti ipertestuali (che fanno uso dell’indirizzamento univoco mediante gli Universal Resource Locator, URL) Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Navigazione Attenzione: Un ipertesto consente una grandissima libertà di movimento. La libertà di spostamento (unita alla sovrabbondanza di informazioni) è controbilanciata dall’effetto “labirinto”. Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Progettazione di un sito web Chi costruisce un ipertesto (o in generale un sito Web) deve progettarne attentamente la navigazione, sia in termini di contenuti che di struttura Contenuti (linee guida) informazioni presentate in modo sintetico e di facile lettura i nodi dell’ipertesto non devono essere troppo densi: meglio spezzare una pagina eccessivamente lunga in più pagine brevi (che non occupino più di un paio di schermate da scorrere verticalmente). Le pagine web brevi, oltre tutto, hanno il vantaggio di essere caricate molto più rapidamente; struttura: fare attenzione a come articolare fra loro le pagine del sito, se sono numerose è possibile predisporre i collegamenti in modo che da ogni punto del sito il visitatore abbia la facoltà di saltare a qualsiasi altro, oppure impostare una struttura meno libera per la navigazione maggiore è la libertà lasciata al visitatore, maggiore diventa la probabilità che costui si perda all’interno del sito (o lo abbandoni prima di averne consultate tutte le parti) Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Strutture ipertestuali (1) lineare: pagine collegate l’una all’altra, in sequenza; l’ultima pagina della serie contiene un collegamento che consente di tornare all’inizio; rappresenta il minimo livello di complessità ipertestuale gerarchica: pagine ramificate in modo gerarchico, ossia suddivise in sezioni e sottosezioni; questa struttura, la più tipica e diffusa sul Web, funziona molto bene quando i contenuti sono articolati in modo gerarchico reticolare o circolare: tutte le pagine collegate tra loro (da ciascuna di esse si può saltare a un’altra qualunque); questa struttura è la più complessa in assoluto, poiché i collegamenti sono numerosi e fittamente intrecciati fra loro Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Strutture ipertestuali (2) Per facilitare la consultazione di ipertesti complessi, occorre aiutare il lettore, ad esempio con mappe grafiche, che possano favorire la visione d’insieme e l’orientamento dei navigatori. NOTA: Attenzione ai vicoli ciechi Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Mappa di navigazione La mappa del sito ha due funzioni: logica: consente al visitatore di abbracciare con un solo sguardo l’intera ramificazione del sito; pratica: permette al visitatore di raggiungere immediatamente la pagina di suo interesse, facendo clic sulla voce opportuna all’interno della mappa (mappa cliccabile) Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Il linguaggio HTML Tutti i documenti oggi presenti in Internet sono scritti in HTML (acronimo di HyperText Markup Language). HTML è un linguaggio di programmazione “interpretato” (vs “compilato”) HTML comprende un insieme di regole di scrittura del testo (tag, o “marcatori”), mediante le quali è possibile interpretare univocamente il testo e visualizzarlo con la corretta formattazione Le specifiche del linguaggio HTML 3.2 sono state pubblicate nel 1996 dal World Wide Web Consortium (W3C), organismo internazionale, fondato nell’ottobre 1994, composto da università e aziende private (tra cui IBM, Microsoft, Netscape Communications Corporation, Novell Softquad, Spyglass e Sun Microsystems). Esso ha lo scopo di guidare lo sviluppo del Web e di definirne gli standard. La versione 3.2 è oggi superata dalla proposta di nuovi standard: HTML 4.0, HTML Dinamico (DHTML), XML (eXtensible Markup Language), XTHML. Tuttavia non tutti i browser sono in grado di interpretare correttamente le ultime novità ed è perciò più prudente attenersi ancora alle specifiche HTML 3.2. Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Linguaggio HTML Un file HTML è un documento di testo non formattato di tipo ASCII. All’interno del documento si inserisce non solo il testo che si intende far apparire nella pagina Web ma anche alcune istruzioni specifiche (tag o marcatori) del linguaggio HTML Una volta che il file viene salvato con estensione .HTM o .HTML tutti i programmi utilizzati per la navigazione su Internet (browser) sono in grado di interpretarne il codice e di visualizzare il documento con la corretta formattazione Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Contenuti di una pagina HTML Testo, immagini, tabelle, suoni, liste, moduli, altre pagine, effetti particolari e collegamenti ipertestuali (link): il testo è inserito direttamente all’interno del documento HTML, insieme ai tag necessari i materiali multimediali (immagini, suoni, filmati, animazioni) sono invece file esterni, richiamati nella pagina in fase di visualizzazione mediante i rispettivi tag presenti nel file HTML i collegamenti ipertestuali sono associati (mediante appositi tag, sempre inseriti nel file HTML di base) a singole parole, intere frasi o immagini, facendo clic sulle quali il lettore può passare ad altri punti dello stesso documento (link interni), o ad altri documenti o indirizzi di posta elettronica (link esterni). Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Sintassi del linguaggio HTML: i “tag” (1/2) Parole chiave contenute all’interno dei simboli “<” (maggiore) e “>” (minore), chiamati anche parentesi angolari. Alcuni comandi sono espressi mediante un solo tag (che imposta un’istruzione univoca) La maggior parte dei comandi si imposta tramite due tag accoppiati: uno per l’istruzione iniziale di apertura, seguito dal testo sul quale l’istruzione deve operare, e uno uguale al primo ma preceduto da “/” (slash) per l’istruzione di chiusura. Esempio: Per mandare a capo un testo è sufficiente il singolo tag <BR>: Nel mezzo del cammin<BR>di nostra vita… Nella pagina Web il testo verrà visualizzato su due righe spezzate: Nel mezzo del cammin di nostra vita… Per far apparire la parola “cammin” in grassetto servono invece due tag, uno di apertura (inizio della formattazione) e uno di chiusura (fine della formattazione): Nel mezzo del <B>cammin</B> di nostra vita… Ecco come il testo apparirà all’interno del browser: Nel mezzo del cammin di nostra vita… Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Sintassi del linguaggio HTML: i “tag” (2/2) ATTRIBUTI E VALORI Le istruzioni inserite all’interno dei tag possono contenere oltre ai nomi, anche gli attributi e i valori del comando dato. <TAG ATTRIBUTO=VALORE>…</TAG> ESEMPIO: Per visualizzare la parola “mezzo” in colore rosso, il codice HTML è: Nel <FONT COLOR=”#FF0000">mezzo</FONT>del cammin di … Il tag complessivo è composto dai seguenti elementi: FONT è il nome del comando (formattazione dei caratteri) COLOR ne è uno dei possibili attributi #FF0000 è il valore dell’attributo (tipo di colore espresso in HEX) STRUTTURA A “MATRIOSKA” In un documento HTML, si possono trovare tag diversi che agiscono contemporaneamente su una stessa porzione di testo. Le varie istruzioni devono essere racchiuse l’una dentro l’altra, rispettando un ordine di apertura e chiusura dei tag definito “a matrioska” (o “a scatole cinesi” o a “cipolla”): il primo tag ad aprirsi deve essere l’ultimo a chiudersi. <I>…<U>…<B>…</B>…</U>…</I> Ogni tag va a influenzare solo la porzione di testo racchiusa tra il rispettivo tag di apertura e quello di chiusura. In formatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Struttura di un documento HTML Tre tag fondamentali: <HTML>, <HEAD> e <BODY> Struttura di base di ogni documento HTML: <HTML> <HEAD> </HEAD> <BODY> </BODY> </HTML> <HTML> identifica il punto di inizio e di chiusura di un documento HTML <HEAD> identifica l’intestazione di un doc. HTML (include ciò che viene scritto nella barra del titolo con il tag <TITLE> <BODY> identifica il corpo del documento, ossia il contenuto vero e proprio della pagina (quello che verrà visualizzato nella finestra del browser). Tra i due tag <BODY>, si ritrovano: Testo del documento e tutti i tag di formattazione dei caratteri, Tag per la formattazione della pagina (esempio sfondo), Tag dei collegamenti ipertestuali Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11
Collegamenti ipertestuali (hyperlink) Rendono possibili passaggi repentini da un documento a un altro e permettono di raggiungere velocemente informazioni diverse, con ampia libertà di movimento e autonomia nella gestione delle esplorazioni sul Web. Collegamenti esterni: rimandano ad altre pagine HTML (o a indirizzi di posta elettronica); Collegamenti interni: rimandano a parti specifiche del documento corrente. Vengono realizzati tramite la speciale marcatura assegnata, con appositi tag, a un elemento di testo oppure a un’immagine (intera o mappata, cioè suddivisa in “aree sensibili”). Sintassi <A HREF=“URL”>…</A> Il riferimento di destinazione può essere: Un URL <A HREF=”http://www.microsoft.com”>Vai al sito Microsoft</A> <A HREF=”http://www.microsoft.com”><IMG SRC=”logo_MS.gif”></A> Un indirizzo di posta elettronica <A HREF=”mailto:supptec@microsoft.it”>Scrivi a Ass.Tecnica</A> Un segnalibro <A HREF=”#inizio”>Vai all’inizio della Divina Commedia</A> Informatica 1 SCICOM (COM) - a.a. 2010/11