- La temperatura dell’aria scende di 1°C ogni 150 m

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Transcript della presentazione:

- La temperatura dell’aria scende di 1°C ogni 150 m - In quota c’è più vento e l’aria è molto secca L’irraggiamento è maggiore perché: si ha minor assorbimento dei raggi UVA l’aria è secca la neve riflette la luce

VARIAZIONI DELLA CAPACITA’ VITALE IN FUNZIONE DELLA DURATA DELL’ACCLIMATAZIONE

CONFRONTO TRA SOGGETTI RESIDENTI A LIVELLO DEL MARE E NATIVI

ANDAMENTO DELLA VENTILAZIONE A DIVERSE ALTEZZE

SPOSTAMENTO E AFFINITA’ LA SATURAZIONE DI Hb TENDE A SCENDERE: a 2500 m è al 90%

MODIFICAZIONI SULLA COMPOSIZIONE DEL SANGUE - Aumentata secrezione di eritropoietina - Produzione di HIF1 (hypoxia-inducible factor) (regolatore trascrizionale) - Mobilizzazione di eritrociti dalla milza - Riduzione della volemia (per disidratazione e diuresi ANF-indotta)

Simboli pieni neri e rossi: popolazioni andine Simboli pieni verdi: sherpa nepalesi Simboli vuoti: europei acclimatati

Effetti prima, durante e dopo esposizione all’altitudine I fenomeni di emolisi rapida potrebbero essere dovuti alla produzione di globuli rossi più fragili e con caratteristiche di membrana che li distinguono funzionalmente

IN QUOTA GS TENDE A DIMINUIRE A CAUSA DELLA DISIDRATAZIONE

LA PRESSIONE DIASTOLICA AUMENTA PER AUMENTO DELLE RESISTENZE PERIFERICHE

L’ATTIVAZIONE SIMPATICA IN QUOTA DETERMINA AUMENTO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA SISTEMICA

Minore disponibilità di O2 Alterato funzionamento del muscolo Effetto Dempsey (desaturazione del sangue arterioso)

Altitudine in Km

PARADOSSO DEL LATTATO In quota si osserva una riduzione conclamata della massima capacità di accumulo di acido lattico anche se i muscoli continuano a produrlo. Tuttavia se l’acclimatazione si prolunga oltre le sei settimane tale fenomeno scompare. Forse si ha una diminuzione di attività del cotrasportatore lattato-protoni in ipossia acuta. Con la permanenza in altitudine (ipossia cronica) si osserva un’aumentata sintesi proteica e quindi una regolazione del cotrasportatore.

IPOTESI DEL LACTATE-SHUTTLE I cotrasportatori lattato-H+ trasferiscono il lattato dal sito di produzione a quello di utilizzazione Tali siti possono essere -nell’ambito dello stesso muscolo/di diversi muscoli/tessuti (cell-cell) all’interno di una stessa cellula (intracellular) CELL-CELL Scambio di lattato -fra fibre bianche glicolitiche e rosse ossidative -fra muscolo e cuore -fra muscolo e tessuti gluconeogenetici INTRACELLULAR Uptake di lattato -da parte di carrier disposti sulla membrana dei mitocondri -da parte dei perossisomi (sistema di riossidazione del NADH) per lo scambio lattato-piruvato (LDH)

Diminuzione del numero dei mitocondri Diminuzione degli enzimi della via aerobica

1 gruppo: livello del mare-altitudine VO2 max in due gruppi di soggetti equivalenti sul piano fisico durante 3 settimane di allenamento in quota e 3 settimane a livello del mare 1 gruppo: livello del mare-altitudine 2 gruppo: altitudine-livello del mare

- In quota si verifica vasocostrizione ipossica nel circolo polmonare Quindi si manifesta forte ipertensione polmonare con ipertrofia cardiaca destra - Inoltre aumenta la pressione idrostatica e si riscontra edema interstiziale - Nei casi più gravi e per notevoli quote compare EDEMA POLMONARE Si può intervenire portando il soggetto a quote inferiori o utilizzando preventivamente NIFEDIPINA (vasodilatatore calcioantagonista)

L’alterazione del circolo cerebrale può portare a edema cerebrale Nei casi più lievi si manifesta cefalea La terapia deve essere immediata e consiste nel portare a bassa quota i soggetti Una terapia preventiva può essere rappresentata dall’uso di ACETAZOLAMIDE (inibitore dell’anidrasi carbonica) e DESAMETASONE (antiedemigeno) Altri disturbi in quota sono rappresentati da: Rallentamento dei riflessi Rallentamento della coordinazione oculo-motoria Rallentamento della coordinazione verbale Disturbi del sonno Respiro periodico di Cheyne-Stokes