Fondamenti di Informatica II Ingegneria Informatica (A-I) Prof. M.T. PAZIENZA a.a. 2003-2004 – 3° ciclo.

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Fondamenti di Informatica II Ingegneria Informatica (A-I) Prof. M.T. PAZIENZA a.a – 3° ciclo

Array e puntatori Il nome di un array è in realtà un puntatore costante allindirizzo di partenza dellarray stesso, per cui non può essere modificato nelle operazioni di aritmetica dei puntatori. I puntatori possono essere utilizzati in tutte le operazioni di indicizzazione di un array

Array e puntatori La dichiarazione di un array comporta allocazione di memoria di una variabile puntatore (il nome dellarray), e dellarea puntata, di lunghezza predefinita Il puntatore é dichiarato const e inizializzato con lindirizzo dellarea puntata (cioè del primo elemento dellarray) Es.: int lista[5]; alloca memoria per il puntatore costante lista; alloca memoria per 5 valori di tipo int; inizializza lista con &lista[0]

Array e puntatori (1) Il nome (usato da solo) di un array ha il significato di puntatore al primo elemento dellarray Ogni altro elemento é accessibile tramite la deref. del puntatore-array incrementato di una quantità pari allindice/offset dellelemento ovvero le espressioni (dato un array A): A[i] e *(A+i) conducono ad identico risultato anche se sono due formalismi diversi.

Array e puntatori (2) Se A[N] è un array di indirizzo ind, A[i] il suo elemento i-esimo (i intero), l.indirizzo di A[i] sarà dato dallespressione *(ind+i)

Array di puntatori I puntatori, come qualsiasi altra variabile, possono essere raggruppati in array e dichiarati come: Es.: int* A[10] ; dichiara un array di 10 puntatori a int Come il nome di un array equivale a un puntatore, così un array di puntatori equivale a un puntatore a puntatore (con in più lallocazione della memoria puntata, come nel caso di array generico)

Array di Stringhe Il caso più frequente di array di puntatori é quello dellarray di stringhe, che consente anche linizializzazione (atipicamente) delle stringhe che costituiscono larray Es.: char* colori[3] = {Blu, Rosso, Verde} ; Le stringhe possono essere di differente lunghezza; in memoria sono allocate consecutivamente e, sono riservati tanti bytes quantè la rispettiva lunghezza (terminatore compreso).

Array di puntatori suit [4] indica un array di 4 elementi char* suit[4] = {Heart, Diamond, Clubs, Spades} Ogni elemento dellarray è un puntatore ad un char, larray contiene in realtà soltanto i puntatori al primo carattere di ogni stringa. Pur avendo larray suit dimensione fissa, si può accedere a stringhe di qualsiasi lunghezza.

Stringhe In memoria le stringhe sono degli array di tipo char, con una particolarità in più, che le fa riconoscere da operatori e funzioni come stringhe e non come normali array Lelemento dellarray che segue lultimo carattere della stringa deve contenere il carattere NULL o \0 (detto in questo caso terminatore); si dice pertanto che una stringa é un array di tipo char null terminated.

Dichiarazione di stringhe Es.: char MiaVar[30]; Dichiara la variabile MiaVar come array di tipo char con massimo 30 elementi. Affinché MiaVar sia identificata (in lettura) da operatori e funzioni come stringa, dobbiamo inserire nellarray una serie di caratteri terminati da un NULL. Se vogliamo che MiaVar presenti a operatori e funzioni la stringa Ciao, dobbiamo scrivere le istruzioni: MiaVar[0]=C;MiaVar[1]=i; MiaVar[2]=a;MiaVar[3]=o; MiaVar[4]=\0; impegnando così 5 elementi dellarray dei 30 disponibili (i rimanenti 25 saranno ignorati).

Inizializzazione di variabili stringa Se nella dichiarazione-inizializzazione si omette la dimensione dellarray, questa viene automaticamente definita dalla lunghezza della costante stringa aumentata di uno, per far posto al terminatore (in questo caso la stringa non può più essere allungata!): char Saluto[] = Ciao; allocato in memoria array con 5 elementi

Considerazioni ATTENZIONE: In caso che si creino delle stringhe con un numero di caratteri (compreso il terminatore) maggiore di quello dichiarato, il programma non produce direttamente messaggi di errore, ma invade zone di memoria non di sua pertinenza, con conseguenze imprevedibili (spesso si verifica un errore fatale a livello di sistema operativo).