Quali sono le evidenze delleffetto dellozono su boschi aduli ed in condizioni reali? F. Bussotti; M. Ferretti Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Firenze Pisa (San Piero a Grado), 24 Novembre 2006 Ozono e vegetazione: il contributo della ricerca italiana
O 3 in SW-Europe (Elaborazione: G. Gerosa; dati: Buffoni, Schaub, Sanz, Ulrich)
Results Significant CT changes
Results PLS regressions and CT model
Incremento di area basimetrica
Specie sintomatiche nelle indagini di campo(ozone-like)
SPECIE SINTOMATICHE PIU COMUNI NELLE INDAGINI DI CAMPO ALBERI e ARBUSTI Fagus sylvatica Rubus sp. pl. Fraxinus excelsior Viburnum sp. pl. Corylus avellana Cornus sp. pl. Salix sp. pl. Crataegus sp. pl. Lonicera sp. pl. ERBE Centaurea sp. pl.
SPECIE CON SINTOMI CERTI Ailanthus altissima Acer pseudoplatanus Fraxinus excelsior Sambucus sp. pl. Laburnum sp. pl. Populus nigra (cloni) Fagus sylvatica (stipples / non imbrunimenti)
Fraxinus excelsior (Hypersensitive response) Fraxinus ornus (Antocyanins accumulation)
1.I sintomi visibili certi sono stati riscontrati su semenzali e giovani piante in un numero limitato di specie e in stazioni umide. 2.Problemi permangono nella identificazione in campo di sintomi, ancorché sperimentalmente riprodotti, in molte specie conosciute come sensibili. 3.Le piante erbacee hanno molti problemi specifici che ne sconsigliano luso come bioindicatori passivi. 4.Piante adulte sono generalmente asintomatiche (minore conduttanza stomatica e SLA rispetto ai semenzali). 5.Le condizioni delle chiome e la crescita sono determinati essenzialmente dalle caratteristiche stazionali e climatiche. Il ruolo dellozono, ancorché statisticamente individuabile, è limitato. CONCLUSIONI