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“Alimentazione ed ecologia”

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Presentazione sul tema: "“Alimentazione ed ecologia”"— Transcript della presentazione:

1 “Alimentazione ed ecologia”
Corso di formazione per il conseguimento dell’abilitazione al prelievo programmato del capriolo “Alimentazione ed ecologia” A cura di Lilia Orlandi e Sandro Nicoloso Foto di: Andrea Barghi Fauna_CorsoCap3a_rev03_a

2 DENTATURA DEL CAPRIOLO
Come gli altri cervidi, il capriolo è caratterizzato dall’assenza degli incisivi e canino superiori. Al suo posto troviamo un ispessimento della mucosa detto PLACCA DENTALE

3 DENTATURA DEL CAPRIOLO
Come gli altri ungulati selvatici il capriolo presenta due diverse generazioni di denti: dentatura da latte completa fin dalla nascita dentatura definitiva completa nell’arco di 12 mesi I = 6 Incisivi C = 2 Canini P = 12 Premolari M = 12 Molari Totale 32 denti i = 6 incisivi c = 2 canini p = 12 premolari Totale = 20 denti

4 Formula dentaria completa
DENTATURA DEFINITIVA I1 I2 I3 M1 M2 M3 C1 P1 P2 P3 I C P M Formula dentaria completa (per emimandibola) inferiore superiore

5 VALUTAZIONE DELL’ETA’
ETÀ INFERIORE 12 MESI Sostituzione dei denti da latte in quelli definitivi a livello dei premolari ed eruzione dei molari ETÀ SUPERIORE A 12 MESI Usura della tavola masticatoria a livello di premolari e molari

6 VALUTAZIONE DELL’ETA’ SOTTO I 12 MESI

7 RICAPITOLANDO... Per valutare se un animale ha superato o meno l’anno di età ci sono due cose da osservare sulla mandibola: p3 Se è presente M3 Se è cambiato P3 P3

8 MORFOLOGIA DEL DENTE (Molare M1)
Cavità infundibolare Smalto Dentina

9 USURA DEL DENTE (Molare M1)
Molare 2-3 anni Molare oltre i 6 anni Molare 5-6 anni

10 USURA TAVOLA MASTICATORIA
1-2 anni USURA TAVOLA MASTICATORIA L’usura della tavola masticatoria viene valutata sul terzo premolare (P3) e molare (M3) e sul primo molare (M1) 2-3 anni L’osservazione di P3 e di M3 serve per valutare l’età nei soggetti giovani, mentre quella di M1 degli animali adulti 3-4 anni

11 USURA TAVOLA MASTICATORIA
4-5 anni USURA TAVOLA MASTICATORIA La forma che assumono dentina e cavità infundibolare che permette la corretta valutazione del livello di usura del dente 5-6 anni La cavità infundibolare per esempio tende a scomparire negli anni progressivamente prima in M1 poi in M2 ed M3 7-9 anni

12 USURA TAVOLA MASTICATORIA
Oltre 10 anni Oltre un certo livello di usura la valutazione dell’età diviene sempre più difficoltosa; altre sono le tecniche che vengono utilizzate per stime più precise (osservazione del dente in sezione)

13 USURA DEL DENTE (Molare M1)
Molare 2-3 anni

14 USURA DEL DENTE (Molare M1)
Molare “spianato” Molare oltre i 6 anni

15 USURA DEI PREMOLARI

16 APPARATO DIGERENTE La caratteristica degli animali appartenenti al sottordine dei ruminanti è quella di possedere un apparato gastrico (stomaco) suddiviso in quattro scomparti diversi strutturalmente e funzionalmente  omaso abomaso Intestino crasso rumine reticolo Intestino tenue

17 Rumine e reticolo più piccoli Intestino tenue più corto
Digestione L’alimento ingerito dopo una sommaria masticazione, scende attraverso l’esofago fino a raggiungere il rumine dove viene a contatto con un elevato numero di microrganismi (batteri) che innescano il primo processo di fermentazione. Durante i periodi di riposo dell’animale, il bolo alimentare (il cibo parzialmente fermentato nel rumine) ritorna nella cavità orale e viene masticato e impastato di saliva. Una volta ridisceso nello stomaco, il cibo parzialmente digerito percorre in sequenza le altre 3 camere (reticolo, omaso e abomaso) dove avvengono i principali processi digestivi. E’ nell’abomaso, grazie agli abbondanti succhi gastrici presenti, che avviene la digestione vera e propria. L’assorbimento dei principi nutritivi avviene nell’intestino tenue, mentre in quello crasso avviene l’assorbimento dei liquidi Questo processo digestivo, comune a tutti i ruminanti, si differenzia nel capriolo per alcune peculiarità Rumine e reticolo più piccoli Intestino tenue più corto

18 Digestione del capriolo
In rapporto al peso vivo dell’animale, il rumine e il reticolo sono proporzionalmente più piccoli che in altri ungulati selvatici come ad esempio il cervo o il daino. Queste differenze evidenziano una dieta diversa nel capriolo, composta da nutrienti più concentrati e facilmente digeribili Queste peculiarità dividono gli erbivori in due grosse categorie PASCOLATORI BRUCATORI

19 Brucatori e pascolatori
(Consumatori di fibra grezza) Possiedono una buona capacità di digerire la fibra grezza (in particolare la cellulosa), contenuta negli alimenti. La loro alimentazione è quindi costituita in netta prevalenza dalle erbe dei prati, anche in fase avanzata di sviluppo, e da elementi ancora più coriacei quali la corteccia degli alberi Esempio: bovini domestici, pecora, muflone, daino BRUCATORI (Selezionatori di alimenti concentrati) Possiedono una scarsa capacità di digerire la cellulosa; il loro cibo è quindi costituito da alimenti molto digeribili, quali apici fogliari, germogli di erbe ed arbusti, durante la ripresa vegetativa primaverile, gemme: tutti particolarmente ricchi di sostanze nutrienti concentrati Esempio: capriolo, alce

20 Brucatori e pascolatori
La distinzione tra le due categorie non è netta, ma ci sono specie che hanno un comportamento intermedio tra i pascolatori e i brucatori. Tipico caso di “pascolatore intermedio” è il cervo La quantità e il tipo di alimento ingerito dai caprioli subiscono notevoli variazioni nel corso delle stagioni, principalmente in funzione di seguenti fattori: Appetito degli animali Disponibilità alimentari Particolari esigenze alimentari Il livello di appetito, influenzato dal ciclo ormonale, determina negli animali diverse esigenze nell’arco dell’anno ed è evidente come esse siano solo parzialmente sincronizzate con le diverse disponibilità nell’arco delle stagioni. Nei maschi si nota una riduzione drastica nell’assunzione di cibo durante il periodo riproduttivo che determina una riduzione di peso anche di qualche chilo. Le femmine hanno particolari esigenze alimentari nelle ultime fasi della gravidanza e durante l’allattamento, periodo dell’anno in cui le risorse alimentari sono quantitativamente più abbondanti e qualitativamente migliori

21 SELETTORI DI CONCENTRATI E PASCOLATORI
brucatori intermedi pascolatori

22 ELENCO DI SPECIE APPETITE DAL CAPRIOLO
ALBERI E ARBUSTI Carpinus betulus Hedera helix Rubus sp Calluna vulgaris Vaccinium sp Populus sp Quercus sp Pinus sylvestris Cornus sp Acer pseudoplatanus Fraxinus excelsior Abies alba Arbutus unedo Cistus salcifolius Phillirea angustifolia Picea excelsa Ilex acquifolium Arctostaphilos uva-ursi Betula sp Rosa sp Lonicera sp Viburnum opulus ERBE Chamaenerion angustifolia Medicago spp Silene spp Rumex sp Petroselinum ortense PIANTE COLTIVATE Barbabietole (foglie e rizoma) Frumento (semi) Orzo (semi) Riso (semi) Piselli (semi) Mais* (semi) Colza (foglie) Patate (foglie) ALTRO Graminacee Funghi Ghiande Castagne


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