Riforma Universitaria ai sensi del DM 270/04. Normativa nazionale, Normativa locale Fondo di Finanziamento Ordinario e Programmazione triennale delle Università (3° ciclo di seminari organizzati dalla Fondazione CRUI) Sintesi del documento generale presentato durante i corsi sulla didattica del prof. Vincenzo Zara
Finanziamento statale alle Università Lart. 5 della legge n. 537 del 1993 condensa il finanziamento statale alle Università in tre capitoli distinti: A)Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università (FFO) B)Fondo per ledilizia universitaria e le grandi attrezzature scientifiche C)Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario
Il Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) costituisce la principale fonte di finanziamento delle Università statali si tratta di circa 7 miliardi di euro… … assegnati annualmente alle università
Include: spese per il personale, per lordinaria manutenzione delle strutture e per la ricerca scientifica Esclude: la quota destinata ai progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) e le spese relative alle attività connesse a impianti e comitati sportivi universitari Fondo per ledilizia universitaria e le grandi attrezzature scientifiche Il Fondo per ledilizia universitaria e le grandi attrezzature scientifiche è relativo agli investimenti in infrastrutture edilizie e in grandi attrezzature scientifiche e comprende i fondi destinati alla realizzazione di impianti sportivi Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario Il Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario interviene in merito a specifiche iniziative, attività e progetti, inclusa la sperimentazione di nuove iniziative didattiche Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) Il Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) è relativo alle spese per il funzionamento e le attività istituzionali delle università
quota base -una quota base, suddivisa tra gli atenei in maniera proporzionale alla somma dei trasferimenti statali e delle spese sostenute direttamente dallo stato per ciascun ateneo quota di riequilibrio -una quota di riequilibrio, da ripartirsi in base a criteri ministeriali, stabiliti sentiti il CUN e la CRUI, in relazione al costo standard di produzione dello studente e ad obiettivi di qualificazione della ricerca diminuzione progressiva della quota base aumento almeno proporzionale della quota di riequilibrio La stessa legge stabiliva una diminuzione progressiva della quota base ed un aumento almeno proporzionale della quota di riequilibrio il FFOè suddiviso in due quote: In base alla legge 537/93, il FFO è suddiviso in due quote:
1995: 1,5% costi standard per studente ,5%19977% 1995: 1,5% del FFO, assegnato secondo il modello elaborato dalla Commissione tecnica della spesa pubblica del Ministero del Tesoro, sulla base di stime dei costi standard per studente. Con alcune revisioni, viene applicato anche nel 1996 (3,5%) e nel 1997 (7%) 1998: 1998: Si adotta il modello elaborato dallOsservatorio nazionale per la valutazione del sistema universitario, che proponeva di ripartire lintero FFO (una volta portata la situazione a regime) nel seguente modo: Quota di riequilibrio 50%domanda di formazione - 50% per domanda di formazione (utilizzando, come indicatore, il numero degli studenti in corso, con peso differente in base al gruppo di facoltà di riferimento) 40% risultati ottenuti - 40% per risultati ottenuti (20% per attività di formazione e 20% per ricerca scientifica) 10% incentivi specifici - 10% per incentivi specifici
dal ,5% al ,5% Non potendo disporre di dati sulla ricerca, dal 1998 (7,5%) al 2003 (4,5%) il modello è stato applicato come segue: 70% domanda di formazione: -70% domanda di formazione: gli studenti iscritti venivano pesati in funzione delle caratteristiche dei CdS, e le Facoltà erano suddivise in 6 gruppi di riferimento Indicatore per il costo dello studente = rapporto tra personale docente e studenti iscritti -30% risultati processi formativi: -30% risultati processi formativi: calcolati in base agli studenti equivalenti, cioè: totale esami superati in un anno in 1 CdS / numero medio esami per anno previsti dallordinamento peso percentuale teorico riassegnazione Si otteneva il peso percentuale teorico di ogni istituzione sul totale del sistema, utilizzato per stabilire lammontare della riassegnazione a integrazione della quota base (gradualmente in diminuzione) Quota di riequilibrio
FFO storico dipendente da vari fattori, alcuni dei quali non perfettamente chiari… 30% 10% FFO teorico (modello del CNVSU)