FATTORI DI QUALITA DELLINTEGRAZIONE - IL CONTESTO ISTITUZIONALE - LORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE Luciano Rondanini.

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FATTORI DI QUALITA DELLINTEGRAZIONE - IL CONTESTO ISTITUZIONALE - LORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE Luciano Rondanini

Fattori di qualita dellintegrazione a scuola e in classe 1. COSTRUIRE UNA CULTURA DELLINTEGRAZIONE 2. COERENZE DELLA ISTITUZIONE SCOL. 3. COESIONE- INTEGRAZIONE DEGLI ADULTI 4. DINAMICHE RELAZIONALI TRA COETANEI 5. EFFICACIA DELLE STRATEGIE DIDATTICHE 6. DOCUMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE 7. CONDIVISIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

1- COSTRUIRE UNA CULTURA DELLINTEGRAZIONE La leadership educativa del dirigente scolastico: laltro come valore positivo La relazione educativa ( sostegno affettivo) dei docenti deve andare di pari passo con la gestione dellorganizzazione didattica della classe (sostegno cognitivo) Lirrinunciabilità della costruzione di contesti comunitari ( sia dei docenti che degli studenti

2. COERENZE DELLA ISTITUZIONE SCOLASTICA Definire le regole e i vincoli : funzione strumentale, referente, commissioni, … IDENTITA STABILE ( prevale la logica dellistituzione) Promuovere ricerca e innovazione: superare logiche standardizzanti, alterare equilibri organizzativi,…. IDENTITA DINAMICA (prevale la logica degli attori)

3. COESIONE DEGLI ADULTI Integrazione delle persone : interdipendenza positiva, disponibilità a collaborare, ad assumere responsabilità dirette, a non delegare, a non fuggire,… Integrazione dei saperi e delle competenze professionali : valorizzazione delle capacità e competenze di ciascun componente del gruppo docente e del consiglio di classe

4. DINAMICHE RELAZIONALI TRA I COETANEI Promuovere un clima costruttivo del gruppo classe : i docenti devono vivere e far vivere limportanza del rispetto, dellaiuto, della cittadinanza attiva RELAZ. ASIMMETRICA Assegnare compiti e responsabilità : tutoring amicale, utilizzo del coetaneo esperto e competente, organizzazione della classe in chiave laboratoriale/ RELAZ. SIMMETRICA

LA CLASSE COME LABORATORIO IL LABORATORIO E UNO SPAZIO CHE NON RIPRODUCE SITUAZIONI GIA PREDISPOSTE DAL PENSIERO ADULTO. IL REQUISITO DI PARTENZA E RICONDUCIBILE ALLOPPORTUNITA DI RENDERE ESPLICITI I SAPERI ACQUISITI DAI RAGAZZI NEI CONTESTI EXTRASCOLASTICI.

GLI ALUNNI DISABILI IN CLASSE 1) I compagni hanno accolto bene lalunno disabile sì: 70% in parte: 28% no: 2% 2) Lalunno disabile ha buone relazioni con i compagni tutti: 44% alcuni: 36% pochi: 17% nessuno 3% 3) I compagni aiutano spontaneamente lalunno disabile nello studio mai: 6% raramente: 33% spesso: 50% sempre: 11% 4) I compagni giocano ( si intrattengono) con lalunno disabile nei momenti informali mai: 3% raramente: 22% spesso: 47% sempre: 28% 5) Lalunno disabile si vede con i propri compagni dopo la scuola sì: 37% no: 63%

5. EFFICACIA DELLE STRATEGIE DIDATTICHE Partire dal presupposto educativo che la costruzione dei saperi è più autentica e significativa quando interagiscono soggetti con diversi livelli di capacità e potenzialità. Promuovere didattiche incentrate sulla mediazione sociale : la conoscenza è il risultato di una partecipazione attiva, migliorabile da chiunque.

DUPLICE LEGAME DI FEDELTA Occorre che i docenti preliminarmente promuovano un duplice livello di scambio: a) quello dellalunno con disabilità impegnato a conseguire gli obiettivi di apprendimento della classe (lalunno va verso la classe) b) quello dei coetanei che utilizzano, nei processi di conoscenza, modalità tipiche di gestionedei processi mentali del coetaneo con disabilità (la classe va verso lalunno)

6 - DOCUMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE La documentazione deve essere apprezzata perché : permette la costruzione della memoria di ciò che si sta facendo; consente di attivare i processi di trasferibilità; favorisce una più attiva partecipazione dei docenti, dei genitori, degli studenti… aiuta a ri-conoscere le conoscenze acquisite

7- CRITERI DI VALUTAZIONE Conoscere la normativa e applicarla sul caso specifico Approfondire i criteri di valutazione degli apprendimenti Promuovere ampia condivisione allinterno del CdC della valutazione secondo PEI