EQUAZIONI DI GRADO SUPERIORE AL SECONDO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
- le Medie la Moda la Mediana
Advertisements

PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Cos’è la fattorizzazione
Mat_Insieme Lavoro di Gruppo Prodotti Notevoli
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
Sistema di riferimento sulla retta
LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
CONTENUTI della I° parte
MATEMATICA PER L’ECONOMIA
Determinanti del primo ordine
COORDINATE POLARI Sia P ha coordinate cartesiane
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
Introduzione alle curve ellittiche
= 2x – 3 x Definizione e caratteristiche
Definizione e caratteristiche
esponente del radicando
2ab2 2b4 4x − 2y a 3b2y3 3b2y3b Definizione e caratteristiche
Definizione e caratteristiche
(se a = 0 l’equazione bx + c = 0 è di primo grado)
Ordini Parziali - Reticoli
Elementi di Matematica
Il gruppo (IVA L.C.E. del Convitto) L’intruso (IVE L. S. “L. CARO”)
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
EQUAZIONI.
Fase 1 e 2 Lezione 1 Lezione 2 Lezione 3 Lezione 4.
La forma normale di un’equazione di secondo grado è la seguente:
APPUNTI DI MATEMATICA schema degli appunti
1 A cura di Vittorio Villasmunta Metodi di analisi dei campi meteorologici Corso di base sulluso del software di analisi meteorologica DIGITAL ATMOSPHERE.
La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era.
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Scritte scritte scritte scritte scritte scritte scritte Scritte scritte Titolo.
OPERAZIONI CON TRINOMI DI II° GRADO
ALGEBRA algebrizzare problemi
Equazioni differenziali Applicazioni Economiche
2 3 4 RISERVATEZZA INTEGRITA DISPONIBILITA 5 6.
Melfi, 1 aprile 2011 – MediaShow 1 Social Network: possibilità di uso consapevole nella didattica Uso, consapevolezza, opportunità, proposte Caterina Policaro.
Lezione multimediale a cura della prof.ssa Maria Sinagra
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
Di Crosara Andrea. Ci proponiamo di trovare una strategia risolutiva per lequazione di secondo grado completa dove a, b, c, sono tutti diversi da 0. Utilizziamo.
MATRICI classe 3 A inf (a.s ).
Curricolo di matematica
Le operazioni con i numeri
LA SCOMPOSIZIONE DI POLINOMI IN FATTORI
SCOMPOSIZIONE IN FATTORI PRIMI di un polinomio
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
Somma fra frazioni algebriche
La scoperta di GAUSS Calcolare velocemente la somma di numeri consecutivi?
Bando Arti Sceniche. Per poter procedere è indispensabile aprire il testo del Bando 2ROL - Richieste On Line.
Scomposizione polinomi
1 Il potere del paradosso
1 Questionario di soddisfazione del servizio scolastico Anno scolastico 2011/2012 Istogramma- risposte famiglie.
LA CIRCONFERENZA.
CALCOLO LETTERALE Perché?
Corso di ELETTROTECNICA
TRASFORMATA DI FOURIER
La scomposizione col metodo di Ruffini
OPERAZIONI CON TRINOMI DI II° GRADO
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
I NUMERI COMPLESSI.
Numeri Complessi. “Radici quadrate di numeri negativi” Perchè?
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
Forma normale delle equazioni di 2° grado Definizione. Un'equazione di secondo grado è in forma normale se si presenta nella forma Dove sono numeri.
I NUMERI COMPLESSI. Tutto iniziò nel lontano 1500, secolo in cui un matematico di nome Nicolò Tartaglia sfidò Antonio Maria Del Fiore, alunno di Scipione.
Raccogliamo x al primo membro e 2 al secondo:
Divisione di polinomi A(x):B(x) Divisione di un polinomio A(x) per un binomio x-c Teorema del resto A(c) =R Teorema di Ruffini A(x) divisibile per (x-c)
Classe II a.s. 2010/2011 Prof.ssa Rita Schettino
Transcript della presentazione:

EQUAZIONI DI GRADO SUPERIORE AL SECONDO

GEROLAMO CARDANO NICOLO’ TARTAGLIA

UN PO’ DI STORIA Molti testi risalenti al periodo babilonese antico(1900-1600 a.C.) mostrano che i babilonesi erano in grado di risolvere equazioni di primo, secondo e anche di terzo grado

Anche gli antichi greci avevano affrontato il problema della risoluzione delle equazioni di primo e secondo grado, ma sempre da un punto di vista geometrico. Le equazioni venivano impostate e risolte mediante una opportuna interpretazione geometrica

La storia del rinvenimento della formula risolutiva dell'equazione di terzo grado si sviluppa nella prima metà del 1500. Si può affermare che gli autori della formula risolutiva sono: : Scipione dal Ferro, il suo allievo Antonio Maria Fior, Niccolò Fontana, detto Tartaglia, e Gerolamo Cardano. Ognuno di essi ha contribuito alla risoluzione del problema.

La difficoltà storica di attribuire la paternità di una formula è legata alle motivazioni socio-economiche che spingevano questi matematici verso la ricerca scientifica. Colui che trovava una formula generale non la rendeva pubblica, ma si serviva di essa per risolvere i più svariati problemi che ad essa si riconducevano , ricavandone così maggiore gloria.

In quell’epoca i lettori di matematica avevano un incarico annuale ed erano pagati secondo la loro fama. Inoltre erano di uso comune le cosiddette “disfide “ in cui un matematico sottoponeva ad un altro una serie di problemi e lo sfidava a risolverli. Dai risultati di queste sfide dipendeva il rinnovo dell’incarico annuale.

Il 22 febbraio 1535 si tiene una sfida tra Tartaglia e Fior: ciascuno propone all'altro trenta problemi da risolvere nel più breve tempo possibile. Tartaglia risolve rapidamente i problemi di Fior, mentre quest'ultimo non riesce a risolverne nessuno. Tutti i problemi si risolvevano per mezzo di equazioni di terzo grado; quelli proposti da Fior potevano essere ricondotti tutti all'unico tipo che conosceva di equazione di terzo grado, la cui formula risolutiva gli era stata rivelata dal suo maestro Scipione dal Ferro. La schiacciante vittoria di Tartaglia dimostrava che questi aveva trovato un metodo per risolvere tutte le equazioni di terzo grado.

La notizia giunge a Cardano, medico, scienziato e astrologo dalla fama internazionale. Cardano cerca di convincere Tartaglia a rivelargli la formula. Dopo numerose insistenze Tartaglia cede richiedendo che la formula restasse segreta.

“Formula risolutiva” di Tartaglia Quando che 'l cubo con le cose appresso Se agguaglia a qualche numero discreto x3 + p x = q trovan dui altri differenti in esso. u - v = q

“Formula risolutiva” di Tartaglia Da poi terrai questo per consueto che 'l lor produtto, sempre sia eguale al terzo cubo delle cose netto u · v = (p/3)3 el residuo poi suo generale delli lor lati cubi ben sottratti varrà la tua cosa principale

Nel 1545, contravvenendo alla promessa verso Tartaglia, Cardano pubblica nell'Ars magna la formula risolutiva delle equazioni di terzo grado. Invece di trattare la formula generale con il complesso linguaggio che ne sarebbe derivato, Cardano affronta un caso particolare, un esempio diremmo oggi, sottintendendo che il metodo si può applicare a qualsiasi caso.

IN GENERALE L’EQUAZIONE: SI RISOLVE CON LA FORMULA

RISOLUZIONE DI UN’EQUAZIONE DEL TIPO : RISOLUZIONE DI UNA GENERICA EQUAZIONE CUBICA

Qualche decennio dopo, Ludovico Ferrari perviene alla risoluzione, con radicali quadratici e cubici, dell'equazione generale di 4° grado, riducendola al 3° grado. La conseguenza più importante delle scoperte delle formule risolutive per le equazioni di terzo e quarto grado fu il potente stimolo che esse diedero allo sviluppo dell’algebra in diverse direzioni.

Si fecero tentativi per risolvere l’equazione di quinto grado Furono presi in considerazione anche i numeri immaginari e complessi

EQUAZIONI DI GRADO MAGGIORE DI 2 EQUAZIONI BINOMIE EQUAZIONI TRINOMIE EQUAZIONI BIQUADRATICHE EQUAZIONI ABBASSABILI DI GRADO

EQUAZIONI BINOMIE n pari n dispari Un’equazione binomia di grado n è del tipo n pari n dispari

EQUAZIONI BINOMIE n dispari 1 soluzione reale e n-1 soluzioni non reali esempio

EQUAZIONI BINOMIE 2 soluzioni reali e n-2 soluzioni non reali n pari esempio

nessuna soluzione reale EQUAZIONI BINOMIE n pari nessuna soluzione reale esempio

EQUAZIONI TRINOMIE esempio

si pone l’equazione diventa un’equazione di secondo grado in t

Che risolta dà: Se Due soluzioni reali t1 e t2 distinte t1 = t2 coincidenti Nessuna soluzione reale

Dalle soluzioni t1 e t2 dell’equazione Otteniamo le soluzioni dell’equazione trinomia data risolvendo le equazioni binomie: esempio

EQUAZIONI BIQUADRATICHE Un’equazione trinomia di quarto grado si chiama equazione biquadratica esempio

EQUAZIONI ABBASSABILI DI GRADO Per risolvere una generica equazione di grado n è utile, se possibile , scomporre il polinomio associato in polinomi di primo o secondo grado e quindi risolvere la suddetta equazione applicando la legge di annullamento del prodotto esempio esempio

FINE A.Sacchi

Infatti ogniqualvolta le tre soluzioni di un’equazione di terzo grado erano reali e diverse da zero , la formula di Tartaglia-Cardano portava a radici quadrate di numeri negativi. Si sapeva che il risultato ultimo doveva essere reale ma questo non poteva essere raggiunto senza prendere in considerazione i numeri complessi.

Nel 1799 Paolo Ruffini e nel 1828 il norvegese Niels Abel, indipendentemente l'uno dall'altro, dimostrarono che per una equazione algebrica di grado superiore al 4° non è possibile esprimere le radici per mezzo di un numero finito di operazioni razionali e di estrazioni di radici.

Ludovico Ferrari (1522-1565) Matematico bolognese autore di importantissimi contributi alla teoria delle equazioni

E S M P I O

Si scompone il polinomio a primo membro Si applica la legge di annullamento del prodotto

E S M P I O

E S M P I O Nessuna soluzione reale

E S M P I O

Si scompone il polinomio a primo membro con la regola di Ruffini Si ottiene: Si applica la legge di annullamento del prodotto

Regola di Ruffini divisore +1 -3 +2 -2

Si scompone il polinomio a primo membro Si applica la legge di annullamento del prodotto

E S M P I O 1

E S M P I O 2

Dividiamo per a  0

In modo da eliminare il termine di secondo grado. Si sostituisce: In modo da eliminare il termine di secondo grado. A calcoli fatti si ottiene: