Società di capitali e processi di ristrutturazione industriale Firenze, 7 luglio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi
Demografia delle imprese per forma giuridica – Toscana Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Ristrutturazione industriale e « quarto capitalismo » “È opinione condivisa tra gli studiosi e gli operatori che, nel corso degli anni Duemila, la struttura industriale italiana sia stata oggetto di un processo molecolare di ristrutturazione che ha fatto emergere un nucleo di imprese capace di rigenerare dalle fondamenta gli ambienti rappresentativi del nostro tradizionale “made in Italy”, cui ci si riferisce con il termine originariamente coniato da Turani (1996) di “quarto capitalismo”, per distinguerlo sia dalla grande impresa privata e pubblica, sia dalla piccola impresa dei distretti industriali […]” Mariotti S., Mutinelli M., L’evoluzione delle imprese multinazionali italiane e il ruolo del quarto capitalismo, in “Economia e politica industriale, n. 1/2009, p. 123
Le trasformazioni del sistema economico-produttivo italiano Nuove morfologie organizzative di natura sistemica dai distretti industriali ai cluster territoriali ed alle reti d’impresa Nuovi “attori” all’interno dei sistemi d’impresa “classe media” di imprese (flessibilità operativa, specializzazione, visione strategica, integrazione di funzioni e competenze di carattere innovativo) Percorsi di rafforzamento dimensionale ed organizzativo processi di crescita non soltanto per linee interne, ma anche “per linee esterne” (forme di collaborazione e di aggregazione con altre imprese) Diffusione delle forme societarie progressiva modernizzazione delle formule organizzative adottate
Le medie imprese industriali – 2006 Fonte: Unioncamere-Mediobanca
Società di capitali: andamento del fatturato Fonte: Unioncamere Toscana-Università di Firenze (Osservatorio sui bilanci delle società di capitale)
Gruppi d’impresa per localizzazione della capogruppo – 2003 Fonte: Centro Studi Unioncamere Nazionale, Osservatorio sui gruppi d'impresa 2006 N.B.: gruppi d'impresa di tipo "formale", caratterizzati da partecipazioni al capitale sociale superiori al 50% evoluzione "storica": gruppi familiari con controllo da parte di persone fisiche, scarsa articolazione interna, dimensioni limitate, prossimità territoriale delle relazioni evoluzione recente: controllo da parte di società, maggiore articolazione (plurisettorialità), dimensioni più elevate, maggiore diffusione spaziale
ROI dell’industria: scarto interquartile Fonte: Unioncamere Toscana-Università di Firenze (Osservatorio sui bilanci delle società di capitale)
Conto economico riclassificato
La crisi del e le conseguenze sui bilanci Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana (fatturato), IMF (prezzi materie prime)
Produttività del lavoro e clup nei settori manifatturieri Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana (produttività del lavoro) e Unioncamere Toscana-Università di Firenze (clup)
La crisi del e le conseguenze sui bilanci riduzione del valore della produzione (per riduzione volumi, anche attraverso decumulo scorte, e per riduzione prezzi alla produzione) riduzione dei costi esterni e perseguimento di maggiore efficienza (razionalizzazione del processo produttivo, riduzione degli sprechi, rientro dei prezzi delle commodities) diffusa compressione dei margini (riduzione dei livelli occupazionali ritardata nel tempo e di entità più limitata rispetto alla caduta dei volumi prodotti, con riduzione dei costi del personale limitata in termini relativi, forte caduta della produttività del lavoro ed incremento del costo del lavoro per unità di prodotto) per una quota non trascurabile di imprese miglioramento della qualità dei prodotti esistenti, con possibile incorporazione di maggior valore aggiunto nei prodotti realizzati tesa a salvaguardare nei limiti del possibile i margini reddituali questa ed altre risposte di medio termine possono tuttavia richiedere la realizzazione di politiche di investimento che, nell’immediato, tendono a deprimere i margini e ad assorbire risorse finanziarie scarse e/o di difficile reperibilità la compressione dei margini, più accentuata rispetto a quella del fatturato, determina una diminuzione della redditività delle vendite (ROS) e degli investimenti (ROI), in presenza di una rotazione del capitale tendenzialmente più lenta
Una simulazione sul 2008: società di capitali manifatturiere in utile Fonte: Unioncamere Toscana-Università di Firenze (Osservatorio sui bilanci delle società di capitale)
Grado di copertura degli oneri finanziari Fonte: Unioncamere Toscana-Università di Firenze (Osservatorio sui bilanci delle società di capitale)
In conclusione … la diffusione delle società di capitali ha accompagnato il processo di ristrutturazione dell’industria italiana e toscana in corso dall'inizio del decennio negli ultimi anni le medie imprese hanno aumentato la loro presenza anche in Toscana: la dotazione regionale resta tuttavia inferiore rispetto a quella di altre regioni del Nord Italia in Toscana, la diffusione dei gruppi d’impresa risente ancora di una scarsa articolazione interna, che ne limita strategie operative e campo d’azione le società di capitali hanno saputo cogliere la ripresa del sia incrementando i propri margini reddituali che irrobustendo la struttura patrimoniale nell’industria, la ripresa del biennio evidenzia una “asimmetria” nella risposta delle imprese ed una crescente divaricazione nelle performance realizzate: solo una parte ha pienamente beneficiato del più favorevole contesto macroeconomico il recupero del biennio è stato guidato soprattutto dalle imprese più strutturate, con indici di sviluppo che erano in crescita già nella precedente fase di stagnazione economica (biennio ) negli ultimi mesi, le crescenti tensioni sul fronte della gestione finanziaria si innestano su una situazione che evidenziava segnali di peggioramento già nel 2007
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Società di capitali e processi di ristrutturazione industriale Firenze, 7 luglio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi