Analisi TLC di sostanze di interesse farmaceutico utilizzando come sistema di rivelazione la luce UV: -ricerca dell’eluente adatto ad ottenere un Rf compreso.

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Analisi TLC di sostanze di interesse farmaceutico utilizzando come sistema di rivelazione la luce UV: -ricerca dell’eluente adatto ad ottenere un Rf compreso tra 0,2 e 0,5 -determinazione del valore esatto di Rf - relazione sul quaderno (riportando i disegni delle TLC più significative)

PREPARAZIONE ALLA II ESERCITAZIONE L’acido acetil salicilico, principio attivo dell’aspirina, è un farmaco antiinfiammatorio non steroideo (FANS). La difenidramina è un farmaco antiistaminico (anti-H1) I FANS e gli antiistaminici si trovano spesso in associazione in specialità medicinali utilizzate nel trattamento sintomatico delle sindromi influenzali e come coadiuvanti nelle malattie da raffreddamento, grazie alle proprietà antipiretiche, analgesiche e antiinfiammatorie dei FANS e alle proprietà decongestionanti nasali degli anti-H1.

in un becher mescolare 1g di acido acetil salicilico e 1g di difenidramina cloridrato aggiungere circa 20 ml di acqua e successivamente basificare con una soluzione al 5% di NaHCO3 fino a pH 8-9 Travasare in un imbuto separatore ed estrarre 3 volte con acetato di etile, controllando in TLC di aver estratto completamente l’ammina dalla fase acquosa, altrimenti proseguire l’estrazione. Acidificare con cautela la fase acquosa (attenzione allo schiumeggiamento) con HCl dil. ed estrarre con acetato di etile fino a completa estrazione dell’acido.

Pesare i prodotti ottenuti (tarare il pallone) Relazione Dopo aver verificato in TLC che le due fasi organiche contengano esclusivamente i prodotti desiderati, anidrificare su sodio solfato, filtrare con filtro a pieghe per eliminare il sodio solfato ed evaporare il solvente al rotavapor. Pesare i prodotti ottenuti (tarare il pallone) Relazione Attenzione: per poter seguire questa estrazione in TLC è necessario preparare correttamente i riferimenti da seminare in TLC.

trovare il solvente più adatto alla ricristallizzazione di queste due molecole scegliendo tra: acetato di etile, etanolo, isopropanolo ricristallizzare l’acido acetilsalicilico ottenuto dall’estrazione, filtrare il prodotto su Buchner, trasferirlo in un cristallizzatore tarato e pesarlo. Annotare sul quaderno le prove effettuate, il solvente e il volume approssimativo utilizzato e la quantità di prodotto ottenuta. Consegnare il prodotto

PREPARAZIONE DI FARMACI PER VIA SINTETICA

0,05 moli x 109,13 g/mole = 5.45 g 0,05 moli x 1,3 = 0,065 moli di anidride acetica 0,065 moli x 102,09 g/mole = 6,64 g 6,64 g : 1,05 g/ml = 6,3 ml

Preparazione dell’acetato di isopentile (essenza di banana) L’acetato di isopentile ha un caratteristico aroma e sapore di banana. Viene utilizzato come composto base per i succhi di frutta e come additivo alimentare. E’ inoltre un feromone di difesa dell’ape mellifera: quando un’ape operaia punge un intruso, secerne, insieme al veleno, una sostanza volatile (acetato di isopentile) che richiama sul posto altre api pronte ad attaccare a loro volta. Questo fatto spiega il motivo per cui, a differenza di altri esteri, l’acetato di isopentile, non è utilizzato nell’industria dei profumi. La reazione di esterificazione è una reazione di equilibrio non favorevole alla formazione dei prodotti. Per ottenere la formazione dell’estere è necessario spostare l’equilibrio verso destra utilizzando un eccesso di uno dei reagenti. Il reagente utilizzato in eccesso è l’acido acetico perché è più economico e più facile da allontanare dall’ambiente di reazione mediante lavaggi.

Preparazione Versare 15 ml (12.2 g, 0.138 mol) di alcool isopentilico in un pallone da 100 ml. Aggiungere 20 ml (21 g, 0.35 mol) di acido acetico glaciale . Mentre si agita con movimento rotatorio introdurre cautamente nel pallone 4 ml di acido solforico concentrato. Aggiungere alcuni ebollitori e scaldare a riflusso per 1 ora. Lasciar raffreddare e versare la miscela in un imbuto separatore. Lavare con acqua, bicarbonato al 5%, acqua e salamoia. Anidrificare con sodio solfato anidro. Versare la miscela anidrificata in un pallone e distillare con il Claisen Raccogliere la frazione che bolle tra 134 e 143 °C, pesare il prodotto e calcolare la resa.

Lidocaina Farmaco ad azione anestetica locale e antiaritmica. Come anestetico, agisce bloccando la stimolazione dei recettori del dolore: per la sua rapidità d'azione e breve emivita è il farmaco più usato negli interventi di piccola chirurgia (per esempio la sutura di piccole ferite ecc.); per ridurne l'acidità, che per sé stessa provoca dolore, è opportuno diluirla con un volume equivalente di soluzione fisiologica, prima di iniettarla localmente. Come farmaco cardiologico, appartiene alla 1a classe degli antiaritmici: iniettata per via endovenosa, blocca le correnti del sodio, ottenendo una riduzione della velocità di conduzione degli stimoli, un aumento della soglia di eccitabilità e un aumento della durata del periodo refrattario. Le sue indicazioni principali nella terapia cardiologica sono rappresentate dal trattamento acuto di aritmie ventricolari (extrasistoli, tachicardia) e dalla profilassi in corso di infarto miocardico acuto per la prevenzione delle complicanze aritmiche. Gli effetti collaterali, segnalati per la somministrazione di dosi massicce, sono principalmente: ipotensione, diplopia, disorientamento, convulsioni, disturbi della coscienza fino al coma, depressione dei centri respiratori, sudorazione e vomito. La lidocaina è controindicata in caso di ipovolemia, disturbi della conduzione atrio-ventricolare, bradicardia.

Preparazione della lidocaina L’esperimento consiste nell’acilazione e nell’alchilazione di ammine, due processi che avvengono con velocità di reazione molto diverse In un pallone introdurre 1.5 ml (1.45 g, 12.2 mmol) di 2,6-dimetilanilina, aggiungere 7.5 ml di acido acetico glaciale, 1 ml (1.42 g, 12.55 mmol) di cloroacetil cloruro e una soluzione acquosa ottenuta sciogliendo 2 g di acetato di sodio in 12.5 ml di acqua. L’ammide precipita istantaneamente. Si aggiungono poi 30 ml di acqua fredda e si lascia in agitazione per 15 minuti. Si filtra su Buchner schiacciando il precipitato in modo da farlo asciugare il più possibile. Pesare e calcolare la resa

Trasferire il precipitato in un pallone, aggiungere 3. 75 ml (2 Trasferire il precipitato in un pallone, aggiungere 3.75 ml (2.65 g, 36.25 mmol) di dietilammina e 12 ml di toluene. Scaldare a riflusso per 1 ora. Lasciar raffreddare e trasferire in un imbuto separatore, lavare più volte con acqua per rimuovere il cloridrato della dietilammina e la dietilammina in eccesso. Estrarre la fase organica con una soluzione di acido cloridrico 3 M e lavarla con acqua. Unire l’ultima acqua di lavaggio con la soluzione di acido cloridrico in una beuta, raffreddare con bagno di ghiaccio e neutralizzare con piccole porzioni di una soluzione di soda 3 M sotto agitazione. Il prodotto precipita come solido bianco. Separare il prodotto mediante filtrazione sotto vuoto, lavare il precipitato con acqua fredda e schiacciarlo, facendolo asciugare all’aria. Pesare il solido e controllare il punto di fusione (64-66 °C). Calcolare la resa.

Sintesi del dipeptide Phe-Phe

I giorno: protezione della fenilalanina con il Boc 0,8 g di fenilalanina vengono posti in un pallone da 100 ml. Si aggiungono 2 equivalenti di NaOH 1M e si pone in agitazione magnetica. Si aggiungono lentamente 2 equivalenti di (Boc)2O (è un solido con p.f. 22-24°C, va pesato velocemente in un piccolo becker e poi o lasciato liquefare e aggiunto con una pipetta pasteur, oppure aggiunto a piccole spatolate mentre è ancora solido). Al termine dell’aggiunta la reazione viene lasciata in agitazione a 25-30 °C per 2 ore e mezza. La soluzione viene trasferita nell’imbuto separatore ed estratta una volta con AcOEt per rimuovere il (Boc)2O non reagito. Si acidifica quindi la fase acquosa con HCl diluito e si estrae il prodotto con AcOEt. Si anidrifica su sodio solfato e si tira a secco nel pallone da 100 ml tarato Calcolare la resa Determinare il valore di Rf del prodotto ottenuto

II giorno: liberazione della fenilalanina etilestere dal suo sale cloridrato 1,2 g di fenilalanina etilestere cloridrato vengono posti in una beuta e sciolti in acqua. Si basifica fino a pH 8 con una soluzione acquosa di NaHCO3 al 5%. La soluzione viene travasata in un imbuto separatore e l’ammina viene estratta con AcOEt. (controllo in TLC). La fase organica viene anidrificata su sodio solfato e tirata a secco al rotavapor in un pallone da 250 ml tarato e poi ulteriormente seccata con la pompa meccanica. Calcolare la resa Determinare il valore di Rf del prodotto ottenuto

III giorno: formazione del legame peptidico I calcoli stechiometrici vanno fatti in base alla quantità di fenilalanina N-Boc ottenuta. Si lavora nel pallone da 100 ml che già contiene la fenilalanina N-Boc. Questa viene sciolta in circa 20 ml di diclorometano, si aggiunge 1 equivalente di fenilalanina etilestere e si mette in agitazione. Si aggiungono quindi 1 equivalente di DCC e 0,1 equivalenti di DMAP. Si lascia in agitazione fino a scomparsa dei prodotti di partenza (circa 2 ore). Si osserva la formazione di un precipitato bianco di dicicloesilurea. Terminata la reazione la dicicloesilurea viene eliminata per filtrazione (filtro a pieghe).

La soluzione viene posta in un imbuto separatore e lavata 1 volta con HCl diluito, 1 volta con una soluzione al 5% di NaHCO3 e 1 volta con una soluzione satura di NaCl. Si anidrifica su sodio solfato e si tira a secco. Trovare un eluente idoneo alla purificazione su colonna e impaccare la colonna. IV giorno Purificare il prodotto su colonna dopo aver scelto l’eluente adatto Calcolare la resa della reazione dopo la purificazione, Determinare il valore di Rf del prodotto ottenuto.

Titolo: Sintesi del paracetamolo RELAZIONE Data Titolo: Sintesi del paracetamolo PM moli g d ml p-amminofenolo Ac2O CH2Cl2 Ricetta: riportare in maniera sintetica tutte le operazioni eseguite sia per la reazione che per il suo work-up. Annotare il tipo di vetreria utilizzata, i volumi approssimativi di solventi e di soluzioni acquose utilizzate per le estrazioni, gli eluenti utilizzati per le TLC e per le colonne, il/i solventi utilizzati per la cristallizzazione. Riportare il disegno di una o due TLC significative, in cui si vedano i reagenti di partenza e il/i prodotto/i. Riportare il peso del prodotto ottenuto, il suo aspetto (solido/olio/liquido) e il colore. Resa: (moli di prodotto/moli del reagente limitante) x 100 Caratterizzazione analitica: p.f. o p.e.; IR, NMR, ecc.