Paesaggio: un approccio patrimoniale Prof.ssa Maria Chiara Zerbi

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Transcript della presentazione:

Paesaggio: un approccio patrimoniale Prof.ssa Maria Chiara Zerbi Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 2000-2006 Paesaggio: un approccio patrimoniale Prof.ssa Maria Chiara Zerbi Gruppo di Lavoro UNIVERSITA’ degli STUDI di MILANO geo.master@unimi.it Milano, 14 dicembre 2006

Patrimonio « Patrimonio. Questa parola bella e molto antica era originariamente legata alle strutture familiari, economiche e giuridiche di una società stabile, radicata nel tempo e nello spazio » (F.Choay, 1992, p.9).

Paesaggio-Patrimonio tende ad inglobare “ l’eredità della storia e i doni del suolo, letteratura e paesaggi, spazi e tradizioni in un medesimo involucro rassicurante, ove si respira il calore della lunga durata”(A. Chastel, 1987, p.235).

“...il paesaggio ha rappresentato, in questi anni, la coscienza di una perdita: quello che c’era, le valenze, i valori del territorio sono diventati per i giovani - per le generazioni che usano questo territorio come eredità e patrimonio - la coscienza di una perdita” (Carles Llop).

Il processo di patrimonializzazione Rivelazione Trasformazione d’uso Ri-significazione (D. Poulot, 1997)

PATRIMONIO RURALE Il patrimonio rurale comprende l’insieme degli elementi materiali o immateriali che testimoniano le particolari relazioni che una comunità umana ha instaurato nel corso della storia con un territorio.

Patrimonio rurale: gli elementi costitutivi Immateriali: tecniche e saperi che hanno permesso la costruzione dei paesaggi, architetture,.. parlate locali, musiche, letteratura orale derivante da tradizioni non scritte forme particolari di organizzazione sociale (tradizioni, feste) Materiali: paesaggi beni immobili (costruzioni agricole, artigianali, industriali, ville…) beni mobili(d’uso domestico, religioso, festivo…) prodotti (varietà vegetali, razze animali locali, prodotti elaborati..)

INTERVENIRE SUL PATRIMONIO Valorizzarlo Guardarlo in modo nuovo Conoscerlo e Farlo conoscere Restaurarlo, Ridargli una funzione Trasmetterlo Trasmetterne le pratiche, i saperi, i saper-fare

ALIMENTAZIONE Alimenti della regione (rari, rappresentativi…) comprende sia le abitudini alimentari che i prodotti regionali e del terroir che vengono commercializzati e/o partecipano alla notorietà del territorio studiato. Alimenti della regione (rari, rappresentativi…) Prodotti emblematici (in via di sparizione, commercializzati, prodotti della sfera familiare..) Ricette tradizionali (ingredienti, modi di preparazione, occasione…) Alimentazione tradizionale (alimento “tipico”, modi di consumo, preparazione tavola…)

ALIMENTI REGIONALI Caratteri regionali (identificazione, rappresentatività…..) Forme di consumo Tempi di consumo Modalità di produzione Rapporto con ricette tradizionali Storia legata al prodotto (epoca di introduzione, tecniche e saperi tradizionali…)

CIBO: MEDIUM DEL TERRITORIO Cibo come elemento della cultura del luogo superamento concetto *soddisfacimento gola *convivialità capacità di comunicare cultura e generare valori *contenuto artistico- manuale *ritualità e simbolismo *storia e tradizione *iscrizione territoriale Cibo come attrattore turistico turismo culturale e cibus-turismo turismo del vino e turismo gastronomico

LINEE D’AZIONE Costruire degli Atlanti eno-gastronomici che indichino: * potenzialità e limiti nella sostenibilità dei prodotti * produzione e politiche commerciali Creare competenze nel leggere il terroir Sviluppare imprenditorialità Creare strategie condivise

Formulare una politica (cosa si vuol fare? perché? per chi?) DEFINIRE UN PROGETTO Formulare una politica (cosa si vuol fare? perché? per chi?) Inscriverla in una politica “globale” Individuare il pubblico prioritariamente interessato Mobilitare il maggior numero di attori Implicare gli abitanti in un approccio partecipativo

PATRIMONIO RURALE ATTORI di un processo partecipato Iniziatori (4 categorie: interesse, prossimità, conoscenza scientifica, potere decisionale…) definizione ampia vs definizione ristretta altri attori interessati spazio di incontro (cooperazione, concertazione) mediatori

PATRIMONIO RURALE Tappe di un processo partecipato: Riconoscimento del patrimonio (specialisti con abitanti e associazioni) Presentazione (visite sul terreno ed esposizioni e animazione su oggetti e simboli) Dibattito e diagnosi* (luogo di incontro, forme:dibattito pubblico, inchiesta verbale, scritta…) Realizzazione del progetto (partecipazione nel processo decisionale e nel parternariato per la realizzazione) e inserimento nel processo di sviluppo*

PATRIMONIO RURALE Possibili fasi: Come rendere operativo un progetto sul patrimonio rurale? Possibili fasi: creazione di un comitato in favore della valorizzazione (riconoscimento, strutturazione..azioni concrete) formulazione di un progetto preliminare (dalle idee generali ad una prima formalizzazione, scelta di un “responsabile” e creazione di un comitato di pilotaggio, intervento di esperti….) formalizzazione del progetto (comunicazione, richiesta finanziamenti..)

METODOLOGIA Precisare il progetto Scegliere un territorio Identificare il patrimonio rurale Censire e caratterizzare gli elementi del patrimonio Coglierne le relazioni e le evoluzioni Capire il ruolo del patrimonio nello sviluppo locale Valutare il patrimonio integrandolo nelle preoccupazioni ambientali e territoriali