FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE CATTEDRA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI E GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA (prof. Mazzei – prof. beretta)

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FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE CATTEDRA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI E GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA (prof. Mazzei – prof. beretta) LOBBY - ESECUTIVO A cura di Alessandro Valente

FRAMMENTAZIONE INTERNA FRAGILITA’ DEL POTERE DECISIONALE ANOMALIA ITALIA INSTABILITA’ 65 governi dal 1943 all’attuale legislatura Cambiamento di equilibri all’interno della maggioranza FRAMMENTAZIONE INTERNA Governi di coalizioni quasi sempre litigiose Debolezza e incertezza del governo FRAGILITA’ DEL POTERE DECISIONALE Mancanza di potere decisionale e autonomia rispetto ai partiti Potere decisionale spostato al Parlamento

RAPPORTO TRA LE LOBBY E L’INSTABILITA’ DELL’ESECUTIVO Facilità di inserimento negli interstizi degli uomini di governo e dei partiti Poca efficacia dell’attività lobbistica: il governo propone e il Parlamento dispone Assenza di lobbying specifico verso l’esecutivo. Interlocutori ricercati: partiti e le loro correnti

ART. 95 COMMA 1 DELLA COSTITUZIONE “Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo coordinando l’attività dei ministri. I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri…” Una corretta forma di repubblica parlamentare vorrebbe che il potere esecutivo fosse dotato di una significativa autonomia dei partiti e non perché i governi debbano essere riempiti di tecnici, ma perché i ministri non dovrebbero rispondere ai rispettivi partiti di provenienza ma solo al Parlamento e al Presidente del Consiglio che ha il compito di dirigere, promuovere e coordinare l’azione dei ministri, dando unità di indirizzo politico e amministrativo ed essendo responsabile della politica generale dell’esecutivo.

IL CUORE DI PALAZZO CHIGI SEGRETARIO GENERALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

SEGRETARIO GENERALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Chi è: Profondo conoscitore della macchina dello Stato e della tecnica giuridica (Avvocati dello Stato-Dirigenti generali dello Stato-Professori universitari di ruolo) Cosa fa: 1) Coordina uffici di vitale importanza per l’impostazione e la politica del governo. Ufficio: centrale per il coordinamento dell’attività legislativa e dell’attività normativa del governo - per il coordinamento amministrativo - del consigliere militare - stampa… 2) Predispone le iniziative normative riguardanti l’organizzazione e il funzionamento della presidenza; 3) Interviene nella progettazione delle politiche generali e delle decisioni di indirizzo politico amministrativo generale; 3) Svolge funzioni di verifica e monitoraggio dell’attuazione del programma di governo; 4) E’ al vertice di vari dipartimenti (es. funzione pubblica, pari opportunità, gioventù…) in mancanza di ministri senza portafoglio. E’ importante perché: 1) Conosce prima di altri su quali terreni il governo sta studiando interventi; 2) Può influire sugli orientamenti del governo con alta consulenza tecnica e giuridica, anche mediante i rapporti con i consulenti ed esperti che il presidente del Consiglio si sceglie.

SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Chi è: E’ il più stretto collaboratore del presidente , è il vero filtro di tutte le proposte che i vari ministri fanno arrivare sul suo tavolo. Dipende molto dal suo lavoro di analisi preventiva delle proposte e di delicata tessitura diplomatica con i vari ministeri, se e come un determinato provvedimento potrà essere messo all’ordine del giorno. Cosa fa: 1) Smussa per tempo conflitti; 2) Monitora lo stato dei rapporti all’interno della coalizione; 3) Suggerisce al presidente le iniziative da intraprendere per un buona armonia tra le forze politiche della maggioranza. E’ importante perché: 1) Veicola idee, proposte, problemi che i portatori di interessi possono sollecitare; 2) Ha il polso della situazione politica; 3) Ha il quadro d’insieme dell’azione di governo.

LA STRUTTURA DEI MINISTERI CAPO DI GABINETTO CAPO UFFICIO LEGISLTIVO SEGRETERIA TECNICA SEGRETARIO PARTICOLARE – CAPO DELLA SEGRETERIA

CAPO DI GABINETTO Chi è: E’ il braccio destro del ministro. In genere è un consigliere di Stato, un consigliere parlamentare o un esperto in materia di organizzazione statale e in legislazione. Cosa fa: Dice al ministro cosa si può fare e come si potrebbe farlo, cosa non si può fare e perché, non solo in ordine tecnico-legislativo, ma anche politico-pratico. E’ importante perché: Se il capo di gabinetto si convince dell’utilità e praticabilità di una iniziativa amministrativa o legislativa è meno difficile rimuovere diffidenze e ostacoli che il ministro potrebbe opporre. Non di rado rimane al suo posto anche se il ministro cambia (CONTINUITA’)

CAPO UFFICIO LEGISLATIVO Chi è: E’ un tecnico della progettazione e produzione normativa (magistrati, avvocati dello Stato, consiglieri parlamentari, professori universitari) Cosa fa: Svolge funzioni di consulenza giuridica e legislativa e ha il compito di valutare gli impatti della normativa e della regolamentazione. Assicura al ministro che i provvedimenti legislativi e regolamentari siano compatibili e applicabili con il sistema delle norme E’ importante perché: “Certificano” legislativamente e normativamente le proposte dei portatori di interesse

SEGRETERIA TECNICA Cos’è: Struttura predisposta a supportare in chiave tecnico-scientifica le attività del ministro Cosa fa: Realizza studi, ricerche, prepara documenti e rapporti Perché è importante: E’ il vero terminale cui far pervenire i position papers e ogni tipo di documentazione che deve essere esibita per sostenere la validità delle tesi dei portatori di interessi.

SEGRETARIO PARTICOLARE – CAPO DELLA SEGRETERIA Chi sono: Sono stretti collaboratori del ministro Cosa fanno: Si dedicano ad organizzare le varie attività del ministro: i suoi incontri, le riunioni, i viaggi… Perché sono importanti: Sono i filtri più vicini al ministro, sono spesso legati da antichi rapporti personali e fiduciari. Possono legittimare o delegittimare persone o aziende al ministro. Possono organizzare appuntamenti con il ministro.

COMMISSIONI STUDIO Cosa sono: Gruppi si esperti Cosa fanno: Approfondiscono questioni su cui il dicastero potrebbe prendere iniziative Sono importanti perché: L’obiettivo è riuscire ad inserirsi in esse.

SCALA DI PRIORITA’ SEGRETERIA TECNICA SEGRETERIA PARTICOLARE CAPO DI GABINETTO CAPO UFFICIO LEGISLATIVO MINISTRO

SPOIL SYSTEM IERI Grande stabilità dell’apparato burocratico Lavoro facilitato per i lobbisti OGGI Riforma Bassanini (decreto legislativo 30 marzo 2001) Riforma Frattini (legge 15 luglio 2002 numero 145): Gli incarichi di direttore gen. vengono attribuiti ex novo dal nuovo governo Quelli di direzione generale vengono confermati se non attribuiti entro 90 giorni dal voto di fiducia I 40 incarichi dirigenziali più alti cessano dopo 90 giorni di vita del nuovo governo Tutti gli incarichi dirigenziali sono a tempo determinato, da un minimo di tre anni (per i d.g.) ad un massimo di 5 anni per gli altri Il 10% dei posti di d.g. 3 l’8% di dirigente possono essere affidati a persone esterne all’amministrazione