Efficienza ed efficacia delle campagne di comunicazione delle PA finanziate dai PO FSE Isabella Pitoni 29 maggio 2013 FORUM PA Roma
E GLI OBIETTIVI PRINCIPALI IL PUNTO DI PARTENZA E GLI OBIETTIVI PRINCIPALI L’attività nasce come azione di sistema orientata a supportare le Autorità di gestione Fse nella valutazione dei Piani di comunicazione volti a dare visibilità ai Programmi Operativi, così come disposto dal Reg.(CE) n.1828/2006 (Capo II, Sez. 1 e – in particolare - art. 4). Tra gli obiettivi principali dell'azione : definire ambiti, criteri e strumenti di lavoro comuni a tutte le Adg per il monitoraggio e la valutazione delle azioni di informazione e pubblicità realizzate nell’ambito dei Piani di comunicazione dei PO redigere un Rapporto nazionale di valutazione che renda confrontabili le informazioni provenienti dalle diverse AdG e dia una visione d’insieme dello stato di avanzamento delle attività di comunicazione sostenute dal Fse
COSA E’ STATO FATTO E’ stato definito un percorso comune, condiviso con i soggetti interessati (Rete nazionale delle attività di comunicazione Fse) Isfol ha elaborato una check-list con indicatori comuni di realizzazione fisico e finanziaria ed una proposta di struttura comune del capitolo 6 del Rapporto annuale di esecuzione relativo all'annualità 2010 E’ stato fatto un primo approfondimento sulle check-list pervenute ed una prima valutazione sulla base della lettura comparata di tutti i Rae 2010 e di altri documenti regionali (presentati nella riunione della Rete nazionale di comunicazione FSE 2007-2013, 26 ottobre 2011) E’ stato proposto e condiviso dalla Rete l’indice del Rapporto Nazionale di Valutazione delle attività di pubblicità e comunicazione FSE Per ulteriori approfondimenti:
FONTI 21 RAE Adg reg.e p.a. 2 RAE Mdl +MIUR FONTI UTILIZZATE PER LE PRIME INDICAZIONI EMERGENTI A LIVELLO NAZIONALE 21 RAE Adg reg.e p.a. FONTI 23 Piani di comunicazione Altri documenti Check-list regionali Piani esecutivi annuali e/o pluriennali Analisi desk sui Piani di Comunicazione 2000-2006 Informative ai CdS Indagini di campo sul contesto Indagini sulla percezione dei cittadini Indagini campionarie sui destinatari Indagini campionarie su testimoni privilegiati 2 RAE Mdl +MIUR
Check list categorie di prodotti/azioni di comunicazione Campagne di comunicazione: Informazione e pubblicità: Advertising fisso e mobile Inserzioni pubblicitarie su stampa e media Spot pubblicitari in Tv, radio,canali web Comunicazione via media Interviste,format e trasmissioni in tv e altri media Comunicati e conferenze stampa Pubblicazioni Manualistica,vademecum, cataloghi,monografie,periodici Newsletter,flyers, brochures CD,DVD, pubblicazionii multimediali Eventi Convegni,seminari,conferenze Workshop formativi\orientativi Stand in fiere o itineranti Help desk Banche dati
Check list target destinatari Potenziali destinatari Opinione publica/grande pubblico Partenariato istituzionale e socio economico Potenziali beneficiari Beneficiari Destinatari Opinion leadrs/media
Check list temi di riferimento Occupabilità Ruolo FSE ed UE in genere capitale umano Adattabilità Inclusione sociale Assistenza tecnica Trasnazionalità Capacità istituzionale Pari opportunità
Grafico del rapporto fra speso e impegnato per categoria di prodotti
CHECK LIST - Grafico dei temi di riferimento
CHECK LIST Percentuali di spesa suddivise per fasi e tipologie di azioni
CHECK LIST - Grafico del target destinatari
Mappa del percorso Estensione degli indicatori di realizzazione fisica e finanziaria (monitoraggio e governance ATTUATIVA interna) Rendere più coerenti e leggibili i dati dei RAE in modo condiviso e sinergico Applicazione consolidata Progettazione di indicatori di risultato (SUPPORTO ALLA VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE) Impostare una governance di valutazione interna dei risultati Applicazione verificata positivamente Definizione di indicatori qualitativi di risultato e di impatto (SUPPORTO ALLA VALUTAZIONE ESTERNA DI IMPATTO E DI EFFICACIA) Consentire le implementazioni e le evoluzioni del modello per supporto a funzioni più complesse di competenza delle AdG Ap da progettare come una nuova estensione del modello di indicatori e check list Definizione di un Set minimo buone pratiche (SUPPORTO ALLO SCAMBIO E OTTIMIZZAZIONE DELLE AZIONI) ottimizzare le spese di valutazione ex post Ap da progettare come sintesi finale dell’applicazione del modello